NUOVA SERIE N. 28 Anno 2016

NUOVA SERIE N. 28 Anno 2016

SETTENTRIONE NUOVA SERIE Rivista di studi italo-finlandesi n. 28 anno 2016 MISCELLANEA IN ONORE DEI 70 ANNI DI LUIGI G. DE ANNA a cura di Antonio D. Sciacovelli con la collaborazione di Paula Viljanen-Belkasseh SETTENTRIONE NUOVA SERIE Rivista di studi italo-finlandesi n. 28 anno 2016 SETTENTRIONE NUOVA SERIE. Rivista di studi italo-finlandesi ISSN 1237-9964 Pubblicata a cura della Società finlandese di lingua e cultura italiana con contributo finanziario dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. Redazione ▪ Lauri Lindgren - Luigi G. de Anna - Antonio D. Sciacovelli Settentrione, Lingua e cultura italiana, Università di Turku, FI-20014 Turku, Finlandia [email protected] La foto in seconda di copertina è di Marin Laakso Layout di Antonio D. Sciacovelli ISSN 1237-9964 Painosalama Oy, Turku Italian kielen ja kulttuurin seura ry Turku 2016 2 Lectori salutem! La rivista di Studi italo-finlandesi Settentrione è giunta al suo ventottesimo numero che, per la gioia degli amanti della mistica numerica, in questa occasione è dedicato al settantesimo genetliaco di Luigi de Anna, fondatore di questo periodico. Come se non bastasse, abbiamo diviso gli articoli in sette parti, a cui hanno contribuito ventotto autori “esterni” alla nostra redazione! Alla sezione introduttiva, con i saluti rivolti a e da Luigi de Anna, seguono cinque articoli fortemente legati all’analisi storica e storiografica, con temi che vanno dall’antichità al secolo appena trascorso. Tre contributi di argomento chiaramente letterario sono sottoposti al benevolo lettore, prima di passare al nutrito capitolo dedicato alla Cavalleria, che conta ben sei saggi. Non poteva mancare in questo numero una finestra aperta sull’Oriente, con sei articoli, integrata dagli scritti su viaggiatrici e viaggiatori di altri sei amici e colleghi. Abbiamo voluto chiudere il volume con la sintesi della carriera accademica e delle pubblicazioni del Nostro. Come il nostro affezionato lettore potrà notare, la gran varietà dei contributi e la ricchezza di questo volume sono una testimonianza dell’intenso lavoro di “pubbliche relazioni e private” che Luigi de Anna ha portato avanti in più di quarant’anni di insegnamento, spaziando dalla storiografia alla storia della letteratura, dallo studio delle relazioni italo-finlandesi alle civiltà e culture asiatiche, dall’interesse per il Nord alla diffusione della cultura, dell’arte, della lingua, della storia della nostra Penisola. A Luigi va il ringraziamento per aver curato sempre con grande attenzione le colonne di questo periodico, il cui orizzonte si è ampliato rispetto a quello inizialmente programmatico degli studi italo-finlandesi, senza dimenticare di esserne la voce principale in quest’area dove ancora molto si deve e si può fare per l’italianistica, sull’esempio dei maestri che hanno costituito una base – scientifica e umana – ben solida a che ciò non debba essere frutto di improvvisazione, ma di una accurata opera concertata con quelle istituzioni che ne sono responsabili, a vario titolo. Settant’anni sono un bel traguardo anagrafico, che è tradizione accademica celebrare sulla scia dei versi immortali del Furioso: Quel ch'io vi debbo, posso di parole / pagare in parte e d'opera d'inchiostro; / né che poco io vi dia da imputar sono, / che quanto io posso dar, tutto vi dono. Una volta mandato in stampa questo ventottesimo volume, ricordiamo con Orazio (seppure nessuno di noi gioisca per la morte di alcuna regina) a Luigi che nunc est bibendum, nunc pede libero / pulsanda tellus… Prosit! 3 Tempio d'oro di Osaka (Foto di Ingporn Chitthum) 4 Marcello Matera Un esempio di cooperazione culturale “Settentrione”, un concreto esempio di quel proficuo rapporto culturale che lega da sempre i nostri due Paesi: l’Italia e la Finlandia. Un’importante testimonianza del lavoro, dedizione e passione di tutti coloro che spinti dal grande amore per queste due realtà geograficamente così lontane, ma nello stesso tempo profondamente legate, hanno contribuito a mantenerne vivo il dialogo interculturale. Un dialogo destinato a divenire sempre piú fonte di reciproco arricchimento, accomunando nel corso degli anni studiosi, storici, letterati, giovani laureati o laureandi dei due Paesi, e contribuendo a diffonderne le reciproche esperienze, non ultima lo studio della lingua e della cultura italiana in Finlandia. Un forte esempio dunque di cooperazione culturale, che diventa simbolo di collaborazione istituzionale, unendo il mondo universitario italiano e finlandese, e favorendone lo scambio di conoscenze. Una testimonianza del rapporto sinergico esistente tra il Dipartimento di Italiano dell’Università di Turku, la più antica cattedra di italiano in Finlandia, l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia in Finlandia, che insieme perseguono negli anni un unico obiettivo, favorire il dialogo culturale tra i due Paesi. Ai fondatori della rivista, Professori Lauri Lindgren e Luigi de Anna, alle Istituzioni italiane e finlandesi, al Dipartimento di italiano dell’Università di Turku, e a tutti coloro che hanno dunque creduto in questi valori, va rivolto il nostro più profondo segno di riconoscimento, insieme all’auspicio che quanto sinora raggiunto possa continuare nel tempo ed arricchirsi di nuove esperienze. Al prof. Luigi de Anna, che con il suo lavoro svolto quotidianamente presso il Dipartimento di italiano dell’Università di Turku, è divenuto un importante punto di riferimento per la promozione della nostra lingua e cultura in questo Paese, va il nostro più sincero ringraziamento e augurio per i suoi 70 anni. Con grande sensibilità, ha saputo coltivare e mantenere vivo il rapporto con le istituzioni italiane e finlandesi, contribuendo a salvaguardare l’insegnamento dell’italiano presso la sua Università, anche in momenti di grandi difficoltà. Siamo certi che i suoi insegnamenti hanno contribuito ad alimentare nei giovani studenti l’interesse per le reciproche culture, aiutandoli a trovare la strada migliore nel mondo del lavoro. 5 Marcello Matera Esimerkki kulttuurien välisestä yhteistyöstä ”Settentrione” on konkreettinen esimerkki tuottoisasta kulttuurisesta suhteesta, joka kautta aikojen on yhdistänyt Italiaa ja Suomea. Lisäksi se on tärkeä osoitus omistautuneesti ja intohimoisesti tehdystä työstä, jonka tekijöitä yhdistää rakkaus näitä kahta maantieteellisesti kaukaista mutta samaan aikaan syvästi toisiinsa yhteydessä olevaa todellisuutta kohtaan. Kaikki Settentrionen parissa työskennelleet ovat omalta osaltaan auttaneet pitämään yllä kulttuurien välistä vuoropuhelua, jonka molempia osapuolia rikastuttavat vaikutukset vain kasvavat ajan kuluessa. Vuosien varrella tämä vuoropuhelu on tuonut yhteen asiantuntijoita, tutkijoita, kulttuuripersoonia, opiskelijoita ja vastavalmistuneita molemmista maista ja tarjonnut näkyvyyttä molemminpuolisille kokemuksille ja esimerkiksi Italian kielen ja kulttuurin opiskelulle Suomessa. Settentrionessa kulttuurinen yhteistyö luo siltoja instituutioiden välille. Se yhdistää italialaista ja suomalaista yliopistomaailmaa ja edistää niiden välistä tiedonvaihtoa. Settentrionen keskeinen tavoite, Italian ja Suomen välisen kulttuurisen kanssakäymisen edistäminen, on vuodesta toiseen kantava yhteinen tekijä myös Turun yliopiston Italian oppiaineen, Italian kulttuuri-instituutin ja Italian suurlähetystön hedelmällisessa suhteessa. Haluan osoittaa syvimmän arvostukseni julkaisun perustajille, professori Lauri Lindgrenille ja professori Luigi de Annalle, italialaisille ja suomalaisille instituutioille, Turun yliopiston italian oppiaineelle sekä kaikille jotka ovat uskoneet Settentrionen arvoihin. Samalla toivon että tähänastiset saavutukset säilyvät ja rikastuvat aikojen kuluessa uusilla kokemuksilla. Vilpittömät kiitokseni ja onnittelut 70 vuoden johdosta professori Luigi de Annalle, joka päivittäisellä työllään Turun yliopiston italian oppiaineessa on saanut keskeisen roolin kielemme ja kulttuurimme edistämisessä Suomessa. Hän on taitavasti kyennyt pitämään yllä hyviä suhteita italialaisiin ja suomalaisiin instituutioihin ja omalta osaltaan turvannut italian opetuksen jatkumista Turun yliopistossa myös kaikkein vaikeimpina hetkinä. Voimme olla varmoja siitä, että hänen opetuksensa on ruokkinut nuorten opiskelijoiden kiinnostusta niin italialaiseen kuin suomalaiseen kulttuuriin ja auttanut heitä löytämään oman polkunsa työmaailmassa 6 Luigi G. de Anna The rest has to be lived1 When prof. Risto Hiltunen and prof. Yves Gambier, both retiring from active service as full professors, proposed me to give our traditional lecture in the style of the three tenors, sharing together the honor of addressing our Colleagues, I was not at all enthusiastic of the idea. I was not enthusiastic because I did not feel I was really coming to the end of my career at the University of Turku, where I have been teaching for 43 years. Quite a record, I believe. However, it is true; -things do come to their inevitable end. Now that I have come to the final stop of this long, academic journey, it is natural to look back, and see what the study of the Italian language has achieved at the University of Turku. When I visited Turku University for the first time, it was in February 1969; -Italian language was taught as a free course, thanks to the initiative of the Rector of the time, prof. Tauno Nurmela. Because there were no other teachers available, the teacher had to come from Uppsala. He was in Turku every second week. Nicola Correale, this was his name, was a quiet Italian man. I met him at a dinner at the home of Raila-Maarit Koistinen,

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