44 I SPORT EVENTO Appuntamento il 19 maggio Lodi celebra il mito Campari, gigante buono della Mille Miglia sul circuito delle Madonie, in Sicilia: di Aldo Papagni un giro alla guida, lui iscritto come Da Eugenio Castellotti a Giusep- meccanico, dell’Alfa 24 Hp Corsa af- pe Campari. La Mille Miglia storica fidata al pilota Nino Franchini. Un torna a Lodi dopo due anni per cele- antipasto, perché la seconda - e que- brare un altro mito dell’automobili- sta volta “ufficiale” - occasione gli smo dei pionieri, un omone grande venne concessa solo due ani più tar- e grosso, dagli occhi dolci e dal sorri- di: lui ripagò l’Allfa con il secondo so gentile, per oltre vent’anni prota- posto alla Parma-Poggio di Berceto. gonista sulle strade e sulle piste Fu tuttavia nel dopoguerra che d’Italia e d’Europa, un eroe amato la carriera di Campari decollò. La dalle folle per la sua generosità, l’in- sua specialità erano le corse su stra- domabile coraggio e la formidabile da, meglio se in salita. Non a caso la resistenza alla fatica. Uno che non prima vittoria gli arrise il 30 maggio aveva paura di sporcarsi le mani: 1920 proprio nell’ascera al Poggio di non a caso lo chiamavano “el Ne- Berceto. Poi il bis al Mugello. gher” per come a fine gara o dopo gli Campari era ormai nel ghota del- interminabili collaudi spesso si pre- l’automobilismo , uno dei “tre mo- sentava con il volto scurito dal gras- schettieri” della Squadra Corse del so e dalla polvere. Furono sue la Mil- Portello, con Antonio Ascari e Ugo le Miglia di 90 anni fa, la seconda Sivocci, cui si aggiunse, novello della storia, e anche la terza, l’anno D’Artagnan, un certo Enzo Ferrari. successivo, sempre al volante del- La consacrazione avvenne nel l’amata Alfa Romeo. 1924 con il trionfo nel Gp di Francia, LE VETTURA VINCENTE Giuseppe Campari era nato a a Lione, in coppia con il meccanico Leggera, brillante e affidabile: Giulietto Ramponi era equipaggiata con un motore Graffignana, all’ombra delle colline lodigiano Attilio Marinoni. Poi le di 1.487 centimetri cubici di cilindrata, con doppio banine, l’8 giugno 1892, in una casa due Mille Miglia trionfali. Non le ul- era l’Alfa Romeo 6C 1500 SS albero a camme in testa, carburatore orizzontale, com- di via dell’Osteria 100 dove viveva- time perché “el Negher” ne corse pressore Roots e sistema di sovralimentazione che no i genitori Pietro e Vitalina, abile altre tre, conquistando un terzo e un Una vettura leggera, brillante e affidabile, un capo- garantiva 76 cavalli di potenza e una velocità massima commerciante. Quando la famiglia secondo posto nel 1931 e nel 1932. lavoro di ingegneria frutto del talento di Vittorio Jano, di 140 km/h. Se della 6C 1500 SS furono prodotti in si trasferì a Milano, il giovane Cam- Era marito e padre, Campari. Aveva uno dei più grandi progettisti di automobili di tutti i tutto 61 esemplari, della versione portata in gara dal pari, che nutriva già una passione sposato nel 1922 la cantante lirica tempi. Questa era l’Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport “Negher”, denominata “Compressore Testa Fissa” ne per la meccanica, aprì una propria Lina Cavalleri. Perché l’opera era con la quale Giuseppe Campari vinse la sua prima Mille furono realizzati soltanto sei. officina, ma poco dopo venne as- l’altra sua grande passione che Miglia, tagliando il traguardo di Brescia, il 1° aprile 1928, Le cronache raccontano che fu Campari, dopo aver- sunto all’Alfa, da qualche anno tra- l’aveva portato anche a calcare il dopo 19h14’05” di gara, alla media di 84,128 km/h. La la collaudata, a convincere Jano a iscriverla alla Mille sferitasi da Napoli al Portello. “Bep- palcoscenico. Quella di Monza, il 15 SS era la versione da competizione della 6C 1500 S. Miglia del 1928: l’ingegnere riteneva infatti che soli pon” - come lo chiamavano allora -, settembre 1933, sarebbe stata forse Un modello con motore a sei cilindri, da un litro e 300 km di collaudi fossero insufficienti a garantire la era robusto, ma agile e forte, con un la sua ultima gara. Una macchia mezzo, evoluzione della vettura “base” che, presentata tenuta della vettura sui 1.618 chilometri di gara. L’intui- fisico formato dalla pratica del podi- d’olio, o forse solo la sfortuna gli co- al Salone dell’Automobile di Milano nel 1925, aveva zione del “Negher” si dimostrò vincente. smo, del canottaggio e del ciclismo. starono la vita,spenta nell’urto con- raccolto un grande successo, sia commerciale che L’anno successivo avrebbe concesso il bis, questa Il suo debutto al volante avven- tro il semaforo alla curva sud del- sportivo. volta in coppia con il lodigiano Attilio Marinoni, alla ne il 14 maggio 1911 alla Targa Florio, l’autodromo forse più amato. La versione affidata a Campari e al suo coequipiér guida della nuova 6C 1750 SS Zagato. CONTO ALLA ROVESCIA Grazie alla regia del Club Eugenio Castellotti Il “museo viaggiante” a quattro ruote torna a portare in piazza i suoi “gioielli Il passaggio in città nel 2016 file, per un totale di 10-14 vetture passaggio di un centinaio di model- generò un entusiasmo popolare in- ognuna in attesa del controllo ora- li moderni che partecipano al “Fer- credibile, tanto che gran parte dei rio». rari Tribute to 1000 Miglia” e al piloti definirono l’attraversamento La corsa, il «museo viaggiante “Mercedes Benz 1000 Miglia Chal- di piazza della Vittoria uno dei più unico al mondo» come da mitica lenge”. Verso le 8 cominceranno in- spettacolari della gara. Ma que- definizione di Enzo Ferrari, scatterà vece a sfilare le auto storiche che st’anno lo “sbarco” della Mille Mi- ufficialmente mercoledì 16 maggio entreranno all’altezza della roton- glia nel capoluogo si annuncia an- da Brescia: la prima tappa si con- da davanti alla caserma dei vigili cora più avvincente: i circa 450 bo- cluderà a Cervia-Milano Marittima, del fuoco, a San Bernardo, per poi lidi iscritti (i piloti arriveranno da mentre il giorno successivo la “ca- sfilare lungo viale Piacenza e corso 44 Paesi in tutto il mondo) si ferme- rovana” si sposterà alla volta di Ro- Mazzini e addentrarsi nel centro ranno infatti a lungo davanti al ma. Dalla capitale partirà la risalita storico, imboccare viale Dante fino Duomo, dove la mattina di sabato dello Stivale: venerdì 18 maggio le a raggiungere piazza della Vittoria. 19 maggio si terrà il controllo ora- auto storiche faranno sosta a Par- Tra i partecipanti alla trentase- rio. «Stiamo ultimando il program- ma, per poi raggiungere di nuovo iesima rievocazione della corsa di ma – fa sapere Maurizio Amadio, Brescia, dove sabato 19 verrà pro- velocità disputata tra il 1927 e il presidente del “Comitato Mille Mi- clamato il vincitore sul palco alle- 1957 è sicura la presenza del tan- Massimo Pavesi e Vincenzo Di Leo delle sue due Mille Miglia, fa parte glia Lodi” -. Nei prossimi giorni co- stito in piazza della Loggia. dem lodigiano formato da Luciano (Porsche) e da Felice Soffientini e dei circa 1.700 chilometri di un per- municheremo la data di una confe- Proprio la quarta e ultima tappa Attardo e Tonino Ercoli (alla loro Margherita Bertuzzi (Austin Hea- corso affascinante che porterà le renza, aperta alla cittadinanza, in vedrà coinvolta Lodi. Le prime vet- sesta Mille Miglia) a bordo di una ley). Il passaggio a Lodi, dedicato a auto in mezzo ai paesaggi più sug- cui illustreremo i dettagli. In piazza ture arriveranno in città di buon storica Patriarca, mentre sono in Giuseppe Campari, pilota di Graffi- gestivi d’Italia. le auto si disporranno su alcune mattino: intorno alle 7 è previsto il lista d’attesa le squadre formate da gnana che nel 1928 vinse la prima Fabio Ravera I GIOVEDÌ 19 APRILE 2018 I IL CITTADINO DI LODI I 45 1911-1933 Dal debutto, appena 19enne, alla Targa Florio al tragico volo sulla pista di Monza Tutte le gare del “Negher” 1911 Il 14 maggio alla partenza della Tar- ga Florio sul Circuito delle Mado- nie, Giuseppe Campari, iscritto co- me meccanico del pilota Nino Fran- chini, prende per la prima volta in corsa il volante dell’Alfa 24 Hp Cor- sa ed effettua tutto il primo giro, completandolo al secondo posto assoluto. La coppia si ritira alla ter- za tornata per incidente. 1913 Il 28 settembre debutta ufficial- mente, sempre su un’Alfa 24 Hp Corsa alla prima Parma-Poggio di Berceto, classificandosi secondo di categoria e quinto assoluto. 1914 In maggio al Giro di Sicilia, sull’Alfa 40-60 Corsa si ritira nella seconda Giuseppe Campari è nato a Graffignana l’8 giugno 1892; morì il 15 settembre 1933 in un incidente di gara a Monza tappa, quando era 16°. La settima- na successiva è quarto assoluto Monza. 1928 1931 nella Coppa Florio. Il 25 giugno tor- È l’anno del trionfo alla II Mille Mi- La quarta Mille Miglia di Campari, na alla Parma-Poggio di Berceto, 1923 glia, in coppia con Giulio Ramponi di nuovo con Marinoni sull’Alfa Ro- strappando il secondo posto asso- È un anno senza squilli. Arrivano (31 marzo-1 aprile): su Alfa Romeo meo 6C 1750 GS, si chiude al secon- luto. i ritiri alla Targa Florio con l’Alfa 6C 1500 SSC Zagato chiude in do posto assoluto, primo di catego- Romeo RLS e al Gp del Turismo a 19h14’05” alla media record di ria. Dopo il quarto posto alla Targa 1919 Monza con la RL. Il 9 settembre con 84.128 km/h.
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