L'era Del Melodramma Paolo Prato La Musica Italiana. Una Storia Sociale Dall'unità a Oggi Donze

L'era Del Melodramma Paolo Prato La Musica Italiana. Una Storia Sociale Dall'unità a Oggi Donze

_----- LA MUSICA ITALIANA ________ I. Dal Risorgimento all'Unità: l'era del melodramma 1. Caratteri generali. Franco tirò i remi in barca. «Canta», diss'egli. Luisa non aveva mai studia­ to il canto ma possedeva una dolce voce di mezzo soprano, un orecchio per­ fetto e cantava molte arie d'opera imparate da sua madre che aveva udito la Grisi, la Pasta, la Malibran durante l'età d'oro dell'opera italiana. Cantò l'aria di Anna Bolena: «Al dolce guidami Castel natìo» [ ...]. Ella cantava e Franco, rapito, fantasticava che aspirasse ad essergli unita pure in quella parte superio­ re dell'anima che finora gli aveva sottratta, che aspirasse a venir guidata da lui, in questa perfetta unione verso la meta dell'ideale suo. (Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico, 1895) La musica come destino individuale negli ambienti borghesi e come cornice dei destini comuni per la collettività: attorno a questo intreccio si viene plasmando l'identità sonora della nuova nazione. La popolari­ tà di un' arte praticata da tutti impatta sulle sorti di un paese che si sta reinventando, dando luogo a una stagione unica nel contesto europeo e mondiale. Gli esordi dell'Italia sono marcati da un forte impulso poli­ tico e civile che la musica recepisce e restituisce con enfasi: inni, marce e arie dei melodrammi a sfondo storico-sociale costituiscono il primo corpus omogeneo su cui la patria si esercita. La musica italiana nasce sotto l'egida della politica e questo sarà uno dei suoi tratti riconoscibili anche in futuro, sorta di gene incancellabile che da noi, in modo più marcato che in altre nazioni, produrrà sapere e senso di appartenenza. Nell'Italia preunitaria non c'era una lingua comune e pochi ebbero la sensazione di appartenere a una nuova nazione: a Napoli e in Pie­ monte l'idioma ufficiale era il francese, negli Stati papalini il latino, nel­ le province sotto il dominio austriaco il tedesco, mentre i popoli domi­ nati avevano i loro dialetti, dal milanese al parmigiano alligure. A Giu­ seppe Verdi studente che viaggiava da Busseto a Milano occorreva non solo un passaporto ma anche una lingua diversa per farsi capire. La mu- 3 --------_Prato, La musica italiana -------- _----Dal Risorgimento all'Unità: l'era del melodramma _____ sica colmò in un certo senso u l' , zionale in grado di farsi capi~ ~ d:1~td ~d.plne~tosi ~ome «gergo» na­ _ il ruolo di «cerniera» operato dalle fasce artigiane, detentrici di desca, la musica italiana insistette d,eI la etti ocalI, Come quel1a te­ una propria tradizione; e spirito che inevitabilmente ff su 1 dU~da ,fondamentale unità di stile _ il ruolo di mediatori rappresentato dai professionisti della crea- a ermava 1 Iventare " 1" l E un popolo che condiv'd uruta po ItICa , ra zione e spaccio della cultura come gli artisti di strada; dramma, ma che non 1 a~la ula cultura, «alta», ;appresentata dal melo- _ la presenza di lavoratori organizzati su base sindacale o politica, simo Statd L'italianoP ava 'da ,stessa l~gua ne doveva lealtà al mede- la cui militanza ha influenzato le pratiche culturali delle classi subal- , era un 1 IOma scntto pe II II 7 comune, e anche chi 1 1 " , r nu a entrato ne 'uso teme in generale , Distanze abissali separano il nostro Sud mediterraneo dal nostro :~7;P;:;::;~ =!:~;R~i~~e;;a dW;'!;5~~r:n~~o:i Nord europeo, e anche zone tra loro più vicine, nonché gruppi e co­ giorno del42o/c ' P' e d o, con punte del1'80% nel Mezzo- munità che condividono lo stesso territorio, Ad esempio, «il fondo sti­ , , o In Iemonte e el45% in Lombardia4 listico della comunicazione musicale orale piemontese è assai più pros­ cos~:oe n~~ero dei, dialet,ti risp,ecchia l' elevata fra~entazione dei simo a quello anglo-scozzese che non a quello siciliano»8, parlare d! !na !~ili~~~~}~~;~ia;:f!:l:~~~:~~}trllda~ion~ non si .pu~ Sono quattro le aree omogenee in cui è suddiviso il patrimonio tra­ un mosaICO di aree e b 1 r 1 o onca, aso mal, dI dizionale, Ognuna di esse ha sviluppato uno stile esecutivo proprio e con territori che si es::nd~~e; fuo~ra :J,ol1egate t~a di lor<;> ma anche predilige proprie forme espressive: l'area mediterranea (Sud e Sicilia, nente5, Per com rend r 'I ~o In~ e perSInO fuon dal conti­ dove prevale il repertorio lirico accanto a storie lunghe, a puntate, con vi ri influssi che h~nn er~e g Ili Up~I dobbIamo fare riferimento ai va- avvio in prima persona e finale moraleggiante), centrale (lo stile è me­ I 1 o agito su a mUSIca popolare italiana' - a cu tura greca antica dal1a Mag G ' 11 R" , lodico, prevale il virtuosismo, il gusto per la decorazione, l'approccio presente in loco; , na reCIa a a orna Impenale, solistico, l'improvvisazione e forme come l'ottava rima), settentriona­ -la presenza bizantina (l'Italia è l' , , le (è diffusa la polivocalità, prevale lo stile narrativo che si richiama al­ recepito gli influssi) che h f T l~ruco pa~se oC~Identale che ne ha la ballata europea) e sarda (un mondo a parte con propri ritmi e armo­ venienti da Oriente'- grec: ~b Itat<;> IInt~grazI?ne ~I popolazioni pro- nie polivocali di incerta origine)9, A questo quadro vanno aggiunte le _ 'I dII" aneSI, s aVI- emIgratI nel XV secolo' sub-aree delle varie minoranze insediatesi nel paese prima dell'Unità, fessi~nfI:~,o e a ChIesa, anche fuori dal1'universo liturgico e c~n- , ognuna delle quali ha sviluppato forme autoctone di musica per lo più - il peso del melodramma nel d' 'I ' nella lingua di provenienza: gli albanesi di Sicilia, Calabria, Abruzzo e favorire l'adozione di stili e b' ;'0, er~zza~e 1 ,~sto musIcale e nel Molise, i provenzali e franco-provenzaIi di Piemonte e Valle d'Aosta, _ il 1 d' " a ltu lill onentatI alI Intrattenimento' i walser di Gressoney, Alagna e Macugnaga, gli alto-tedeschi del Ve­ tivo neik;~0~~~~~~~~~~:::c1 irril~vlli~ stl1~ ~ltura .po~tica m~ at- neto e del Trentino, i tedeschi del Tirolo meridionale, i ladini del Tren­ _ il condizionam mo e ,rUlzIOne artIStica assoluta; tino e del Friuli, gli sloveni del Friuli, i russi-antichi di San Giorgio di napol~onic~e in pri~~:), ~::~~~ld~~rdar~h~hmpagnd,:litfi (quel1~ Resia, i griki della Grecìa salentina e i grekani della Calabria, All'epoca in cui si costituisce lo Stato unitario, la maggioranza del­ orgaruzzazIOne paramilitare con le 1oro re'1' ative annousanze 1 musIcalI;s~ o~me dI la popolazione si riconosce anzitutto nella musica di tradizione orale, I H. Raynor, Music and Soci t . 181 T: ' che si manifesta all'interno di rituali stabiliti dal calendario pubblico 2 J, Rosselli, Sull'ali dorate Il Slnd. 5,. tIIng~r, New York 1976, p., 133. gna 1992, p, 17, . mon o muszca e Italiano dell'Ottocento, il Mulino, Bolo- (religioso, agrario, le stagioni, la domenica) e privato (matrimoni, na­ " B, ~ongiovanni, Intellettuali e M C Il . '. , scite, lutti) e raramente sconfina da luoghi e tempi stabiliti per con­ . dell [talza unita, a cura di B. Bongiov~ o~ jfz:J Llr;gue e dzalettz, In Diz~nario storico venzione, La minoranza che conta si riconosce in quella classica-ope- 5 E, De F?rt, Istruzione, ibid. e, ra aglia, Laterza, Roma-Ban 1996. R: Leydl, Le molte Italie e altr '. d' . " . polare In Italia 1. Forme e strutture eaquestd'!k I;:cedr~a e ,dI studIO, In Guida alla musica po- 7 F. Guizzi, Guida alla musica popolare in Italia J. Gli strumenti, Lim, Lucca 2002, pp, 6-7, 'Specie la Controriforma che h cura I : ey ,I, l:lm, Lucca 2001, p. 1. 8 R. Leydi, La canzone popolare, in Storia d'Italia. I documenti, v, 2, Einaudi, Torino tura popolare, ' a generato SInCretIsffil e innovazioni in rapporto alla cul- 1973, p. 1202. 9 Ibid., p, 1215. 4 ----------Prato, La musica italiana __________ --Dal Risorgimento all'Unità: l'era del melodramma-----­ ristica, frutto di un sovvertimento delle gerarchie che operano nel­ . d Il fine del Seicento. La prima trascrizione risale al 1768, per Puta sm a a . d h t . l'ambito popolare, vere o presunte che siano: è una musica che nasce di Giuseppe Baretti a Lon ra, c e commen a. come esigenza espressiva; arte che in un secondo tempo viene com­ mano . ersi e er le rime e quasi tutti fra loro, compre- essi sono molto portat~ per I ': l? d Il' Ariosto e del Tasso accanto a molte mercializzata in forma di rappresentazione, di spartito lO. Una terza fa­ se le dor:~e, l?ossll~~:%:r:~:ol ~k~~hé ~n scritte in quel tipo d! stanzal che nli scia, infine, sceglie un registro intermedio ancora inespresso ma che COmp?SIZlOlli ne. Q t ottave e quelle dei poemi è assai agevo e asco - viaggia più veloce degli altri due: quello della musica popolare urbana. chiamiamo ottava nma. ues e. 13 tar le cantate , specialmente al chiaro di luna . Un'espressione che scaturisce non come emanazione di esigenze so­ . Ch' ia e Venez1a rec1tano e ciali e famigliari ma da una spinta commerciale giustificata da principi N ll'Ottocento 1 «contastone» a lOgg . e . bblico 1'Orlando furioso, l' Orlando tnn~rr:ora:o, artistici. Si ritiene che abbia un valore in sé e la si confeziona per un commentano m p~ antano le ottave del Tasso. Tartm1 le c1ta pubblico che la possa consumare.

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