AUTORI DEL NUMERO Anno XXIX ALVARO CACCIOTTI OFM Preside della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum FRANCESCO GIULIO UNGHERESI 14–2015 DI STUDI RIVISTA FARACHI Critico d’arte, Roma CINZIA FRANCHI Università di Padova JUDIT HAMMERSTEIN Direttore Generale dell’Istituto Balassi di Budapest TOMASO KEMENY Università di Pavia, Casa della Poesia di Milano ANGELA MARCANTONIO Università di Roma, La Sapienza LORENZO MARMIROLI Università Eötvös Loránd di Budapest ARMANDO NUZZO Università di Roma, La Sapienza MÁRTA ZSUZSANNA PINTÉR Università Károly Esterházy di Eger 14 – 2015 LORENZO PULVIRENTI Università di Ljubjana ANDREA RÉNYI Traduttore, Roma ANNA ROSSI Consolato Onorario Ungherese di Venezia, Associazione culturale italo-ungherese del Triveneto RMANDO UZZO Missive inedite sull’elezione di Mattia Corvino a re d’Ungheria PÉTER SÁRKÖZY Università di Roma, La Sapienza A N conservate nell’Archivio di Stato di Milano GIANNI TOTI (1924-2007) Poeta ALVARO CACCIOTTI OFM L’osservanza francescana in Italia e in Ungheria LUIGI PULVIRENTI La traduzione di Pál Istvánffy dell’ultima novella del Decameron MÁRTA ZSUZSANNA PINTÉR Spettacoli in onore della famiglia Rákóczi nei secoli XVII-XVIII LORENZO MARMIROLI Lo scoppio della grande guerra e l’intervento armato italiano sulla rivista Nyugat JUDIT HAMMERSTEIN Artisti ungheresi in Italia nella prima metà del Novecento CINZIA FRANCHI «Avanti, per l’arancia ungherese!» La letteratura ungherese degli anni Cinquanta TOMASO KEMENY Poesie sulla libertà in ricordo del 15 marzo 1848 GIANNI TOTI Traduzioni dai poeti ungheresi del Novecento ANNA ROSSI Bibliografia delle pubblicazioni italiane di opere ungheresi 2004-2014 ANGELA MARCANTONIO La natura delle correlazioni linguistiche tra ungherese e turco € 12,00 RIVISTA DI STUDI UNGHERESI nuova serie, n. 14 Rivista di Filologia Ungherese, di Studi sull’Europa Centrale e di Letterature Comparate. Testata di proprietà dell’Università degli Studi di Roma, La Sapienza Redazione presso il Centro Studi Ungheresi, Cattedra di Lingua e Letteratura Ungherese. 00161, Roma, via Carlo Fea 2. tel.: 06-49917252, fax: 06-49917307 Archivio digitale delle annate precedenti: http://epa.oszk.hu/02000/02025 Direttore Responsabile: Péter Sárközy Comitato scientifico: Antonello Biagini, Andrea Carteny, Armando Gnisci, Cinzia Franchi, Angela Marcantonio, Melinda Mihályi, Armando Nuzzo, József Pál (Szeged), Franca Sinopoli, László Szörényi (Budapest), Paolo Tellina Rivista registrata presso la Cancelleria del Tribunale di Roma, sezione per la stampa e l’informazione, in data 9 maggio 2002, al no° 205. ISSN 1125-520X 14 – 2015 Copyright © 2015 Sapienza Università Editrice Piazzale Aldo Moro 5 – 00185 Roma www.editricesapienza.it [email protected] ISSN 1125-520X Iscrizione Registro Operatori Comunicazione n. 11420 La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi microfilm, film, fotocopie), nonché la memorizzazione elettronica, sono riservati per tutti i Paesi. L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti e/o delle foto. All Rights Reserved. No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopy, recording or any other information storage and retrieval system, without prior permission in writing from the publisher. All eligible parties, if not previously approached, can ask directly the publisher in case of unintentional omissions or incorrect quotes of sources and/or photos. INDICE I. Saggi letterari Armando Nuzzo, Missive inedite sull’elezione di Mattia Corvino a re 7 d’Ungheria conservate nell’Archivio di Stato di Milano Luigi Pulvirenti, Pál Istvánffy e la traduzione ungherese dell’ultima 27 novella del Decameron Péter Sárközy, Relazione sulla tesi magistrale di letteratura ungherese 37 di Luigi Pulvirenti Márta Zsuzsanna Pintér, Allegorie politiche sul palcoscenico. Spettacoli 43 in onore della famiglia Rákóczi nei secoli 17-18 Cinzia Franchi, «Avanti, per l’arancia ungherese!» La letteratura 52 ungherese degli anni Cinquanta II. Letteratura Tomaso Kemeny, Poesie sulla libertà ungherese (15 marzo 1848 – 15 69 marzo 2012, A magyar lélek mindíg újra születik a szabadság tépett lobogója alatt) Andrea Rényi, Introduzione alla traduzione delle poesie di Gianni Toti 75 Gianni Toti, Traduzioni da poeti ungheresi moderni 77 III. Filologia Angela Marcantonio, La natura delle correlazioni linguistiche tra 91 ungherese e turco IV. Storia Alvaro Cacciotti, OFM, A proposito di una recente pubblicazione 113 sull’osservanza francescana ungherese e italiana Lorenzo Marmiroli, Lo scoppio della grande guerra e l’intervento armato 120 italiano sulla rivista Nyugat V. Bibliografia Anna Rossi, Pubblicazioni italiane di autori ungheresi o di argomento 147 ungherese, 2004-2014 VI. Recensioni Judit Hammerstein, Artisti ungheresi in Italia nella prima metà del 187 Novecento Francesco Giulio Farachi, L’arte di una vita. Libro di Claudia Zaccagnini 192 su János Hajnal I SAGGI LETTERARI Armando Nuzzo MissiVE ineDite SUll’elezione DI Mattia CorVino A re D’Ungheria conserVate nell’ArchiVio DI Stato DI Milano 1 L’elezione a re d’Ungheria di Mátyás Hunyadi (Mattia Corvino) il 24 gen- naio 1458 e gli avvenimenti che la precedettero sono noti agli storiografi, così come lo sono le fonti conservate.2 Quasi sconosciute risultano però essere due missive della cancelleria milanese, la cui edizione si presenta qui in appendice.3 Le lettere, dettate nella cancelleria segreta sforzesca guidata dal segretario Cicco Simonetta, non apportano novità al quadro storico generale, confermano bensì le notizie sulla situazione politica del regno d’Ungheria nella prima metà del 1458 note dalle altre fonti. Esse sono testimoni della continuità nella strategia diplo- matica dei duchi di Milano nell’Europa centrale e balcanica. Qui ci occuperemo quasi esclusivamente del loro valore documentario, pur essendo esse degne di essere studiate quali esempi dello stile della missiva di Stato in ambito milanese in epoca umanistica. Né i mesi che precedettero l’acclamazione, né i primi mesi di regno di Mattia, almeno fino a metà del 1459, furono all’insegna dell’unità. L’acclamazione del re da parte della dieta dei nobili ebbe luogo a Pest il 24 gennaio 1458. Fu preceduta da complicate trattative tra il partito vicino agli Hunyadi e l’altro a essi contrario. I due gruppi si accordarono il 12 gennaio a Szeged.4 Nel patto venne formulata anche una promessa di matrimonio, secondo cui Mattia avrebbe dovuto sposare 1 Relazione tenuta al convegno Vestigia. Documenti del periodo 1300-1550 con riferimento un- gherese in quattro collezioni italiane. Bilancio di un progetto, Budapest 30 settembre 2014. La presente pubblicazione è parte integrante della ricerca OTKA n. 81430 (progetto finanziato dal Fondo Nazionale per la Ricerca Scientifica in Ungheria). Ringrazio Giorgio Domokos, Giuseppe Frasso e Norbert Mátyus per l’aiuto fornito nella preparazione dell’edizione dei testi. 2 Kaprinai, II, pp. 7-11; Teleki, X, pp. 3-50 e 565-577 (documenti CCLXXVI-CCLXXX); Fraknói 1890, pp. 48-74; Fraknói 1911, pp. 9-27; Székely, p. 92; Kubinyi 2001, pp. 42-44; E. Kovács Péter, pp. 30-32; Pálosfalvi 2009, pp. 48-51; Lupescu, pp. 191-195 e, con brevi cenni, Jászay, pp. 3-4 e Teke 1994, pp. 19-20. Tamás Pálosfalvi (Pálosfalvi 2013) ha recentemente rivisitato gli avveni- menti dei primi due anni di regno, proponendone una nuova interpretazione. 3 Soltanto Fraknói 1911 (p. 361 nota 3) fa menzione di una delle due (quella spedita a Mihály Szilágyi), riportandone la data (errata, 6 giugno) e un frase tradotta (in nota egli indica che il documento si trova nell’Archivio di Stato di Milano, senza riportare la segnatura). Nelle altre pubblicazioni di carattere storico e diplomatico o delle fonti di tema ungherese conservate in Italia non ne ho trovato menzione. 4 Teleki, X, n. CCLXXVI, pp. 565-569. RSU XIV - “Saggi letterari” Anna Cillei, figlia di László Garai e Alexandra duchessa di Teschen, i principali avversari degli Hunyadi. Ciò accadeva in assenza del giovanissimo re, che già ostaggio del defunto re Ladislao V si trovava a Praga nelle mani di Georg Podje- brad, governatore della Boemia. Mattia fu liberato soltanto il 9 febbraio: preso in consegna a Strážnice da una delegazione di cui facevano parte, tra gli altri, il governatore d’Ungheria Mihály Szilágyi di Horogszeg, zio di Mattia e sua sorella Erzsébet Szilágyi (vedova di János Hunyadi), madre di Mattia, nonché János Vitéz vescovo di Várad.5 Anche la sua liberazione comportò accordi onerosi: il paga- mento di un’ingente somma di fiorini d’oro e la promessa che il giovane Mattia avrebbe sposato la figlia del Podjebrad. Quest’ultima era stata stipulata in catti- vità dallo stesso Mattia nel dicembre 1457 e venne sancita in diplomi da Mattia e Giorgio Podjebrad il giorno della liberazione e consegna.6 Contraddiceva tutta- via a quanto stabilito nel patto di gennaio a Szeged, anche se al momento in cui quest’ultimo fu sottoscritto sembra che nessuno fosse al corrente dell’accordo di Praga.7 Attraverso Nagyszombat (Tyrnavia, Trnava) e Esztergom (Strigonium), il nuovo re entrò trionfalmente in Buda il 14 febbraio.8 Avrebbe compiuto di lì a poco quindici anni (diciassette, secondo le fonti italiane). Non vi è dubbio che principali artefici delle trattative che portarono alla elezione e alla liberazione furono coloro che avevano in mani
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages212 Page
-
File Size-