COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA Il Comune Settimanale n. 512, mercoledì 13 maggio 2020 CENTRO RIABILITAZIONE CAMPIGLIA: IN ATTESA DI RISPOSTE DALL’ASL E DALLA REGIONE Il progetto della Riabilitazione di Campiglia destinato a pazienti Covid-19, sia negativizzati che positivi è proseguito ancora senza il confronto richiesto dalla sindaca di Campiglia. La direzione Asl Toscana Nord Ovest porta avanti il progetto di riabilitazione senza rispondere ai quesiti e alle propo- ste posti dalla sindaca Ticciati. I sinda- cati, che affermano di essere stati an- che loro esclusi da un confronto con l’Azienda, temono per la sicurezza dei lavoratori; la politica è critica su vari fronti. I sindaci della Sds Valli Etrusche (eccetto il sindaco di Cecina) si sentono scavalcati ed esprimono sconcerto in particolare sul metodo. Lunedì 11 mag- gio sono arrivati a Campiglia 4 pazienti Covid positivi per il quali è necessaria la riabilitazione e che hanno tutto il soste- gno e la solidarietà sia della sindaca Ticciati sia di tutti gli altri soggetti in campo contrari, però, al dictat della dire- Nella foto l’ingresso principale del Centro polifunzionale di Campiglia Marittima collo- zione Asl che ha proceduto senza nes- cato dell’ex ospedale, chiuso e riconvertito nell’attuale struttura dopo una lunga fase di progettazione e concertazione con gli Enti locali. suna condivisione. Nel riquadro la sindaca Alberta Ticciati. La cronistoria della vicenda Ripercorriamo velocemente le tappe. I primi di aprile la Asl informa Ticciati di un progetto di riabilitazione per perso- ne guarite dal Coronavirus, con doppio tampone negativo, i protocolli impongono delle cautele e una riorganizzazio- ne temporanea del centro di riabilitazione di Campiglia. Si apprende e si comprende che per un po’ di tempo la strut- tura dovrà ospitare in via esclusiva 24 pazienti negativizzati, i servizi del distretto vengono trasferiti a Venturina e nei comuni vicini, per accedervi, nei giorni successivi, la sindaca firma un protocollo di servizio con la Misericordia di Campiglia che gratuitamente trasporterà le persone fragili e sole. Dal 6 aprile 12 pazienti negativizzati stanno af- frontando la riabilitazione, ma da subito qualcosa cambia. La sindaca viene informata che ci sono anche due pazienti ancora positivi, verifica, chiede spiegazioni e ne ottiene il trasferimento. Passa ancora qualche giorno e si apprende di un progetto per dividere i 24 posti in due parti: 12 negativi e 12 positivi. Aumentano le preoccupazioni sui tempi, sui disagi per i cittadini per la mancanza dei servizi distrettuali e per il blocco delle attività riabilitative che erano in corso, per residenti a Campiglia e per bambini disabili. Ancora da fonti non ufficiali, ma certe, la sindaca apprende venerdì 8 maggio che sono in arrivo per lunedì 11 maggio pazienti con tampone positivo. Alla richiesta di un quoti- diano locale risponde: “Non ho ricevuto informazioni ufficiali, mi riservo di intervenire dopo le opportune verifiche. Ma se così fosse, saremmo davanti ad una decisione gravissima” e ricorda di non aver mai ricevuto un progetto vero e proprio con relativi tempi di esecuzione. A mezzo stampa arriva la replica delle direttrice generale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani che fornisce spiegazioni burocratiche che non solo non sono sufficienti per la sindaca di Campiglia, ma neanche per altri 13 sindaci della Società della Salute Valli Etrusche e il suo vicepresi- dente, che scrivono una lettera aperta firmata da tutti, eccetto che dal sindaco di Cecina Lippi. In queste pagine si riporta il comunicato stampa della Asl sulla posizione della dott.ssa Casani, la replica della sindaca Alberta Ticciati e la lettera dei sindaci della SDS Valli Etrusche. Il Comune settimanale n. 512 mercoledì 13 maggio 2020 Riabilitazione Campiglia per Pazienti Covid-19 CASANI: “SCELTE CHE DERIVANO DA MOTIVAZIONI TECNICHE” “Leggo sulla stampa di oggi (9 maggio. ndr) che il comune di Campiglia non ha ricevuto comunicazioni ufficiali sul Centro di Riabilitazione, mentre la lettera è stata inviata il 7 maggio scorso ( (07 maggio 2020 Prot: 2020/0117558/ GEN/102CSTGLN62D68C236E), così come è stato inviato, anche ai sindacati, il verbale dell’incontro del 30 aprile scor- so”. Maria Letizia Casani interviene sull’organizzazione del Centro di Riabilitazione. “Un primo chiarimento. Il centro di Campiglia non è stato tra- sformato in ‘cod.56’, ma rimane una struttura ex-art. 26, il fatto che all’interno vengano accolti pazienti Covid positivi non ne determina la trasformazione. E’ bene anche ricordare che l’Azienda ha provveduto ad aumentare la dotazione organica di infermieri, tecnici e medici e che tutti sono stati regolarmen- te formati e addestrati, per oltre un mese, grazie alla supervi- sione di operatori esperti nell’impiego dei DPI. Ciò è dimostra- to dal fatto che, nonostante i pazienti attualmente ricoverati Nella foto la dott.ssa Maria Letizia Casani, direttrice ge- siano ‘negativizzati’, gli operatori hanno avuto a disposizione nerale dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest ed hanno utilizzato tutto ciò che è necessario per l'approccio ai Covid positivi. Ancora, la riorganizzazione del centro di Campiglia ha avuto l'avvallo dall'Unità di Crisi, dal Rischio Clinico, dalla Qualità e Accreditamento e dal Servizio di Prevenzione e Protezione aziendali”. “Confermo inoltre che, come è riportato chiaramente nel verbale dell’ultimo incontro, saranno rapidamente ripristinati tutti i servizi distrettuali, attualmente reindirizzati su Venturina, e rinnovo l’impegno a reperire una sede idonea per la ricollocazione dei servizi distrettuali e a supportare concretamente, in collaborazione con la Società della Salute, lo sviluppo della riabilitazione di Campiglia, come si evince dalla proposta avanzata dal direttore sanitario esplicitata nel verbale dell’incontro inviato al Sindaco e ai sindacati”. “E’ importante chiarire - continua Casani - quale è stata la motivazione tecnica che ci ha portato a mettere in atto questa scelta. La pandemia da Covid-19 rappresenta un’emergenza senza uguali, che ci costringe quotidianamente a mettere in atto ‘aggiustamenti’ organizzativi, imposti dalle nuove acquisizioni scientifiche. Quando l’Unità di Crisi progettò il percorso riabilitativo dei pazienti Covid-19, si presupponeva che la durata del ricovero ospedaliero fosse sufficiente per la loro ‘negativizzazione’. Per questo, nella prima ipotesi redatta, si diceva che, fra le varie caratteristi- che cliniche per l’ammissione dei pazienti a Campiglia, vi era anche la presenza di un ‘doppio tampone negativo’. Tale presupposto è stato però smentito dalle conoscenze scientifiche successive: il ‘doppio tampone negativo’ non dà certezza né della guarigione del paziente (spesso osserviamo ‘false’ negativizzazioni), né della fine della sua con- tagiosità (il virus resta nelle feci, nelle urine e nell’espettorato bronchiale), ma soprattutto abbiamo appreso che la positività può durare ben oltre i 14 giorni cui si faceva riferimento inizialmente. Chiudo con la certezza che tutta la comunità delle Valli Etrusche sarà orgogliosa di dimostrare solidarietà e acco- glienza a quei malati dimessi, dopo lunghi periodi di ricovero, bisognosi di ulteriore e specifica assistenza e sono pienamente convinta che il Centro di Campiglia, una delle poche strutture pubbliche di riabilitazione extraospedalie- ra della Toscana, in questa emergenza debba fare la sua parte”. (dg – ufficio stampa Azienda Usl Toscana Nord Ovest) Il Comune settimanale n. 512 mercoledì 13 maggio 2020 Riabilitazione Campiglia per Pazienti Covid-19 TICCIATI: “LEGGO ATTONITA LA RISPOSTA DELLA DIRETTRICE CASANI” “Mi ritengo in dovere di conoscere e compartecipare alle scelte che si fanno sul mio territorio, anche e so- prattutto quelle socio-sanitarie che hanno una ricaduta diretta sui cittadini” Intervenie così la sindaca Alberta Ticciati a seguito della risposta a mezzo stampa della direttrice della Asl: “Leggo attonita la risposta stizzita ed offensiva della Direttrice dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest che, mi perdonerà la franchezza, è decisamente fuori luo- go. Io sono un Sindaco ed in quanto tale credo di avere il dovere di conoscere e compartecipare alle scelte che si fanno sul mio territorio, anche e soprat- tutto quelle socio-sanitarie che hanno una ricaduta diretta sui cittadini delle Valli Etrusche. Detto ciò ci tengo a precisare che la lettera citata dalla Dott.ssa Casani, inviatami nella giornata di venerdì 07.05.20, ribadisce l’intenzione dell’azienda di portare avanti il ‘progetto Campiglia’, ma non fa alcun riferimento specifico alla partenza dello stesso, che ho appreso dalle ‘voci di corridoio’, essere prevista per lunedì 11 maggio. Prendo atto degli avvenimenti e prendo atto anche La sindaca Alberta Ticciati nel suo ufficio di via Roma a Campiglia Marittima che quanto inizialmente definito un ‘difetto di comunicazione’ evidentemente non è stato superato. Pur continuando a non conoscere il progetto e i relativi protocolli, perché nonostante le numerose richieste, anche formali, non li ancora rice- vuti, pur non avendo avuto ancora risposta a molte delle domande da me poste sulle motivazioni, sui dati numerici, sugli interventi strutturali, pur non avendo compreso la motivazione al diniego ricevuto alle proposte da me sottoposte all’attenzione dell’azienda sanitaria, resto convinta dell’inappropriatezza e della mancanza di rispetto con cui si è ritenuto di bypassare non 1, ma 16 Sindaci, quelli della Società della Salute Valli Etrusche, per compiere una scelta così importante,
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