Pannelli Mostra

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FILIPPO LUSSANA (1820-1897) MEDICO E FISIOLOGO NELLE CARTE DELLA BIBLIOTECA In occasione della annuale manifesta- doncini contenenti lettere, manoscrit- zione “BergamoScienza”, il Gruppo ti, documenti personali, abbozzi di Volontari della Biblioteca, continuan- trattati, fotografie. do una tradizione ormai pluriennale, Grazie a fondamentali ricerche sulla promuove e cura l’esposizione al pub- fisiologia del cervello e del sistema blico di opere e documenti di natura nervoso, sul sangue, sull’alimentazio- scientifica. ne, che gli diedero grande notorietà Quest’anno ha voluto illustrare una nel mondo scientifico dell’epoca, da figura di grande spicco della scienza medico condotto nelle valli bergama- medica dell’Ottocento, Filippo Lussa- sche Lussana giunse alle prestigiose na, il cui archivio è conservato in Bi- cattedre universitarie di Parma e di blioteca dal 1930 per dono del figlio Padova, come docente di anatomia e Felice, archivio costituito da otto fal- fisiologia. Mostra documentaria a cura di Cesare Fenili, Lorenzo Lorusso, Alessandro Porro; con la collabo- razione di Maria Imparato e del Gruppo Volontari della Biblioteca. La mostra rimane aperta dal 1° ot- tobre al 21 ottobre 2007 con i se- guenti orari: • da lunedì 1° ottobre a sabato 6 ottobre dalle ore 8.30 alle ore 18.30; • domenica 7 ottobre dalle 9.00 alle 18.30; • dall’8 al 21 ottobre secondo l’orario d’apertura della biblio- teca: lunedì, martedì, giovedì e venerdì: dalle 8.30 alle 18.30; mercoledì e sabato dalle 8.30 alle 12.30. Ritratto di Filippo Lussana conservato nel Liceo Scientifico Statale “Filippo Lussana” di Bergamo. Il ritratto è stato eseguito forse nel 1857, quando venne premiato il saggio di Lussana dal titolo Saggi critici sull’atropina, di cui un esemplare è esibito dal medico fisiologo. Nel sottostante ripiano del tavolo si vedono faldoncini d’archivio nonché un teschio, rife- rimento simbolico agli studi di Lussana sul cervello. 1. Medico condotto nelle valli bergamasche La condotta medica Le principali malattie a metà Ottocento Dall’esame della letteratura, quali erano le malattie maggiormente descritte dai medici con- La carriera medica e scientifica di dotti, e che quindi avrebbe potuto osservare an- Lussana inizia come medico con- che Lussana? dotto nel 1844 a San Pellegrino in • Chirurgia: traumatismi vari, ferite, contusio- ni, fratture, commozioni cerebrali e del mi- Valle Brembana; sarà poi medico a dollo spinale, gangrene, tumori, cancri cuta- Mologno e a Gandino. È a diretto nei, ascessi cerebrali e toracici, ernie, stenosi contatto con i pazienti e nell’eser- uretrali. • Medicina: gastroenteriti, endocarditi, reuma- cizio quotidiano della pratica me- tismi articolari, febbri miliari, febbri intermit- dica che Lussana pone solide basi tenti, pellagra, colera, febbri tifoidee, pleu- alla sua futura trattatistica di pro- ropneumonie, nevralgie, cretinismo. • Emergenze: convulsioni epilettiformi, tetano, fessore universitario. avvelenamenti. La condotta medica è un anti- • Ostetricia e Ginecologia: malformazioni, ri- chissimo istituto che risale, nella mozione di pessari, parti naturali e distocici, parti gemellari, placenta ritenuta, metrorragie. sua attuale denominazione, al se- Un altro grave problema era quello dei malati colo XIV. Al medico condotto cronici , compresa l’assistenza a domicilio dopo (comunale), spesso aiutato nelle il rientro dal ricovero ospedaliero. mansioni chirurgiche da un empi- rico, era demandata la gratuita as- malati, indigenti e non, della con- zione dei fatti; riescono a far en- sistenza dei malati indigenti dietro dotta; redigere ogni fine anno il trare la medicina moderna nella vi- un compenso pattuito, in genere, rendiconto clinico degli ammalati ta dei poveri; portano un aiuto ef- in ragione di un anno. indigenti da inviare al Consiglio ficace al sofferente con il fine di Esistevano diversi tipi di condot- provinciale sanitario; vegliare, ri- “bene operare”, conservando la sa- te, più o meno disagevoli, a secon- guardo alla salubrità, su scuole, lute e restituendola nel caso di ma- da delle caratteristiche ambientali: asili, collegi, convitti, pubblici la- lattia; associano con assiduità e te- in media circa 3000 individui po- voratori; eseguire riscontri medi- nacia la missione di medico con polavano una condotta. Il medico co-legali. l’impegno di studiosi, come nel ca- lavorava in condizioni spesso Inoltre i medici condotti soleva- so esemplare di Lussana, diventan- estreme, con pericolo ed umilia- no pubblicare le loro osservazioni do la figura più tipica dell’aiuto zioni, soprattutto per lo stipendio cliniche ed i loro studi, spesso che la scienza e il progresso del- misero. svolti in condizioni di disagio e ri- l’epoca potevano portare a vasti All’epoca di Lussana i principali strettezze. strati della popolazione. doveri del medico condotto con- Dall’esame della letteratura e del- sistevano nel promuovere e prati- le fonti d’epoca i medici condotti care gratuitamente la vaccinazione si dimostrano medici pratici accu- su tutti gli abitanti del suo distret- rati e coscienziosi e insieme pato- to; assistere e curare tutti gli am- logi educati alla retta interpreta- S. Pellegrino, località della prima condotta medica di Lussana, in una stampa di Gandino, ove Lussana, oltre ad essere medico condotto, fu anche direttore del lo- fine Ottocento. cale ospedale, fotografia dei primi del Novecento. 2. Gli studi sull’encefalo: tra clinica e sperimentazione Dopo l’esperienza di medico co, giacché i suoi malati erano una rata. Si trattava di indagare la natu- condotto, Lussana nel 1860, grazie fonte irrinunciabile per le sue ra, laddove possibile, con l’esecu- anche ai numerosi saggi che nel esperienze e riflessioni: in questo zione diretta di esperimenti, ma frattempo aveva pubblicato, diven- senso la sua biografia ha punti di anche di sfruttarla come fornitrice ne professore di fisiologia all’Uni- contatto con quella di Camillo di esperimenti in altro modo non versità di Parma. Golgi (1843-1926). eseguibili. Lussana fu fisiologo nella più va- Uno degli ambiti di ricerca, per i In questo modo vanno inquadra- sta accezione del termine e testi- quali può ricordarsi Lussana, è ti i suoi studi sulle funzioni del mone di svolte scientifiche epocali: quello della neurofisiologia (oggi cervelletto come organo di coordi- egli si formò agli albori della teoria useremmo il termine di neuro- namento dei movimenti, ovvero cellulare, dell’anestesia; poté segui- scienze). quelli relativi ai nervi del gusto, re da vicino la nascita e lo sviluppo Partendo dall’analisi delle posi- che furono commentati e valutati della microbiologia; visse il pas- zioni di Franz Joseph Gall (1758- anche in prestigiose sedi estere. saggio della fisiologia da completa- 1828), che vedevano nella corri- Lussana fu un apprezzato pro- mento dell’anatomia a disciplina spondenza fra strutture cerebrali e fessore di fisiologia nelle Universi- autonoma, che la pose al centro conformazione del cranio una pos- tà di Parma dal 1860 al 1867 e poi dell’evoluzione scientifica, con le sibilità predittiva delle inclinazioni dell’Università di Padova dal 1867 discipline di base biologico-chimi- ed attitudini del soggetto, Lussana al 1889: anche la sua produzione di che. indaga le localizzazioni cerebrali testi per la didattica fu rilevante ed Rispetto a molti suoi colleghi, delle funzioni superiori a partire i suoi manuali ebbero grande dif- Lussana seppe però mettere a frut- dalle esperienze cliniche, dai dati fusione. to anche la sua esperienza di clini- sperimentali e di anatomia compa- Immagini tratte dal manoscritto di Filippo Lussana, Organologia cerebrale, conservato alla segnatura: Sala 24 Z 2,1(9)]. 3. Come debellare la pellagra: studi e polemiche La pellagra nel Bergamasco che da Lussana tra le cause princi- pali del morbo. Verso la fine del Settecento iniziò Insorta per un peggioramento a diffondersi nel Bergamasco e delle condizioni di vita delle popo- nelle altre provincie dell’Italia Set- lazioni rurali conseguente a quello tentrionale una grave malattia: la dei patti agrari, che costrinsero la pellagra. Il medico e fisiologo Lus- popolazione contadina e povera a sana si trovò impegnato sul “cam- nutrirsi quasi esclusivamente di po” ad affrontare il terribile mor- mais, la malattia evolveva da un bo, che nel corso dell’Ottocento primo stadio caratterizzato da der- dilagò nella campagne bergama- matite, ad un secondo stadio il cui sche come una vera e propria epi- sintomo prevalente era la diarrea demia. Bergamo fu la seconda pro- che, se non curata, portava alla de- vincia lombarda più colpita dopo menza. Per questo fu definita an- Brescia, e attorno agli anni ’80 i che la malattia delle tre D, e molti pellagrosi ufficiali furono circa pellagrosi, nel corso dell’Ottocen- 10.000, ma verosimilmente, come to, finirono in manicomio dove in sostenne il relatore della commis- buon numero morirono. sione pellagrologica provinciale Dovendo curare i pellagrosi delle istituita nel 1878, Federico Albor- condotte di S. Pellegrino, Molo- gra, molti dei quali apparsi sulla ghetti, il loro numero era quasi gno e Gandino, Lussana, come fe- Gazzetta Medica Italiana-Lom- doppio. Il maggior numero di pel- ce per altre malattie, si applicò allo bardia, egli completò e perfezionò lagrosi abitavano nelle campagne studio di questa epidemia, e i risul- gli studi degli anni Cinquanta. della media pianura a sud e ad tati delle sue ricerche e delle sue Quella della pellagra è una storia oriente del capoluogo (distretti o osservazioni furono riportati in comune ad altre malattie che mandamenti di Trescore, Marti- varie monografie di cui quella scomparvero prima che venisse in- nengo, Verdello), ma la pellagra pubblicata nel 1854 fu premiata dividuata la causa. Nel primo do- non risparmiò la montagna, né la dalla Società Medico-Chirurgica di poguerra gli ammalati nella nostra zona collinare. Bologna e quella scritta con Carlo provincia scesero a poco più di La miseria, quindi l’insufficiente Frua nel 1856 vinse il premio della 200, ma la malattia aveva comin- alimentazione, unitamente alla fa- Fondazione Cagnola di Milano. ciato a decrescere nei primi anni tica fisica, furono considerate an- Negli studi successivi sulla pella- del Novecento.

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