SCIATORI D’EPOCA STORIA DELLA VALANGA AZZURRA 1970: Esplode Gustavo Thoeni VOLUME 3, NUMERO 12 Gustavo Thoeni Ed eccoci allo slalom. E’ domenica, è ancora il suo. Per tredici centesimi. conservazione della pista) con i tempi come tradizione vuole. Domenica è Si conclude così con in testa Thòni migliori stabilizzati intorno ai 58/59 se- un giorno di festa. E per gli italiani di (54"09) seguito dai francesi Russel condi, parte Thòni. Silenzio. Tutti attendo- grande festa. Qui a Kitzbuhel, dove (54"22) e Jean Noel Augert (54”78). no che l’annunciatore scandisca il tempo nessun italiano è mai riuscito ad E’ chiaro che la vittoria è ormai un intermedio. Thoni scende sicuro, efficace, emergere in modo particolare, Gustav fatto riservato a questi tre. Semmai si vede che fila. Ecco il tempo: a metà Thòni, pur battuto sul filo di lana dal può dire ancora la sua il magnifico pista è in vantaggio sul francese. La folla tradizionale «nemico» Patrick Russel, vincitore dello slalom gigante, Giova- impazzisce. Ma intanto Gustav si infila corre certamente la migliore gara noli, al traguardo in 55"88. Per gli altri nella parte più accidentata del percorso. della sua carriera. Ecco come vanno — a meno di clamorosi colpi di scena Tratti scalinati dai passaggi e fosse tradi- le cose. C'è la prima manche e tutti —il discorso è limitato solo alle piazze trici, in un susseguirsi continuo di cambia- stanno a guardare i francesi — che d'onore. Si ricomincia, con il clan menti di neve. L'italiano, nel tentativo di sono due: Russel e Jean Noel Augert italiano in grande attesa. Sono in po- stringere il più possibile le curve, urta con — che danno lezione di sci a tutti gli chi a credere veramente che Thòni, il braccio destro contro un palo: il colpo lo altri. Gli austriaci quasi non esistono venticinquesimo a partire per via dei sbilancia; impiega due porte per tornare in e se non fosse per un secondo percor- gruppi rovesciati, possa, su quella ne- linea. Questo incidente, più qualche incer- so ineccepibile del vecchio Schranz ve, mantenere l’esiguo margine. E tezza nella parte finale, nella foga dello non figurerebbero nemmeno nei pri- infatti, non appena scende Russel (ha il sprint, gli costano il mezzo secondo che mi dieci. I due francesi sono gli unici numero 5, lo stesso di Giovanoli nel lascia - insieme alla vittoria - a Russel. E a scendere sotto i 55 secondi. Sotto i gigante di venerdì e sabato) si capisce cosi il francese fa il bis di Wengen e di 56" c'è il solo Giovanoli, che, sceso subito che vincere sarebbe quasi un Kitzbuhel (dove aveva vinto anche la scor- prudente ma sempre efficace, mira miracolo. Prima di Russel è venuto sa stagione). Anche la combinata è sua. chiaramente alla combinata. Tutti gli giù, sbagliando molto e deludendo, Secondo è Thòni. Se avesse vinto avrebbe altri sono oltre i 56 secondi. Si aspet- Jean Noel Augert: malgrado la rincor- iscritto il suo nome anche in questo albo ta solo Thòni. L'italiano è in pista con sa di Giovanoli il terzo posto sarà co- d'oro. Un vero peccato.(continua a pag. 2) il numero 18 — un pettorale molto munque suo. Lo svizzero, che ha per il ingrato — e non sono solo i suoi con- momento il secondo tempo, perde più nazionali a tifare. Tutto il pubblico è di un secondo da Russel. Se si tiene Sommario per lui: gli austriaci, visto che i loro conto che questa volta Giovanoli è uomini lasciano alquanto a desidera- venuto giù senza troppo calcolo (dopo Davanti a Thoeni c’è solo Russel 2/3 re, sperano che il prodigio italiano i distacchi della prima manche ha visto Combinata a Russel 3 possa spezzare l'egemonia degli « svanire il sogno di vincere la combina- Gustavo ora riposa 3 odiati» francesi. E Gustav alimenta le ta), non è facile dare « chances» al pur Protagonisti di Kitzbuhel 4 speranze. Già all'intertempo è in anti- bravo Thoeni. E invece l'italiano anco- Thoeni terrorizza la squadra francese 5 cipo su Russel; poi, sulla neve rovi- ra una volta si dimostra campione di Brevi e commenti 6 nata dai precedenti passaggi, per una tutto rispetto: un vero campione. Do- Chi è Patrick Russel 7 manciata di centesimi di secondo. Sul po una serie di discese incolori (molte traguardo, comunque, il tempo limite sono addirittura disastrose ai fini della Pubblicità 8 VOLUME 3, NUMERO 12 PAGINA 2 (continua da pag. 1) Il rimpianto, comunque, è addolcito da una considerazione: se Thòni in que- sto slalom che affronta per l'ulti- ma volta dalle retrovie del secon- do gruppo è riuscito a fare quello che ha fatto (una corsa quasi per- fetta), cosà potrà offrire agli spor- tivi italiani dopo la revisione delle liste FIS, prevista in questi giorni? - A 19 armi (quasi) il ragazzo di Trafoi non ha più molto da impa- rare: la sintassi sciistica la possie- de tutta. Quando sarà nel primo gruppo sarà molto duro non farlo salire sul podio. Buona fortuna splendido Gustav. A. Costa - Nevesport 22 gennaio 1970 Gustavo Thoeni e Patrick Russel posa- no all’arrivo dello slalom di Kitzbuhel itzbuhel 18 gennaio oi siamo accanto a sel partito con il numero 5 Formidabile! Thoeni non 1970 - Gustav aveva Patrick Russel. Il aveva strabiliato: una discesa forniva l’impressione di com- K già in mano la corsa, N francese spazza il perfetta, amortizzata nei punti piere exploit straordinari. veniva giù come nella prima sudore dalla fronte col dorso giusti con eccezionale abilità. Piombava sul traguardo con manche: lieve e impalpabile, della mano. Tiene con la sini- Patrick ha scansato gli ostaco- tempi impressionanti. La sollevando boati di gioia. stra i suoi Rossignol Strato, si li con il piglio del campione gente gli tributava un evviva L’Austria ha due debolezze, è slacciato gli scarponi, ha lo consumato: uno spettacolo poderoso: 54’’09. Primo con il calcio - che sopravvive nel sguardo in su, ansioso. «Come questo campione ventiquat- tredici centesimi in meno di ricordo del Wunderteam - e va Patrick?», «Bene. Ho dato trenne di Chamonix. Simpati- Russel. Sarebbe bastato con- lo sci. Il football conosce tutto, ma Thoeni va forte, co e semplice come lo è il trollare la corsa. Trovammo momenti opachi, lo sci susci- troppo forte, non so come padre, uno dei più alti dirigen- Thoeni con De Nicolò poco ta fremiti e slanci comunque abbia potuto fare meglio di ti della Rossignol. dopo, all’albergo mentre but- vada. Il tempo balordo ha me nella prima manche, sem- tava giù un boccone. Tran- l 54’’22’ aveva tutta l’a- tenuto lontano molte persone, bra incredibile». Lo speaker quillo. Qualche perplessità ria di essere insormonta- per fortuna non nevicava, e il della TV austriaca aveva già per la seconda manche, alme- bile, tanto più che le va- cielo si è degnato di qualche definito l’impresa di Gustav I no da parte nostra. Gustav rie lamine scavavano senza schiarita. Non di meno tre- «sensational». Lo aveva ripe- sarebbe partito per ventisette- pietà e il tracciato si appesan- quattromila persone affonda- tuto tre volte. simo. «No - diceva De Nico- vano nella neve sulle falde tiva. C’era solo Giovanoli, il a prima manche è stata lò - per Gustav il numero non della Streif. Con Karli vincitore del gigante, ad avvi- entusiasmante. La neve conta». Schranz è già mitizzato anche cinarsi a Russel e a Jean Noel non era ideale. Qualche Thoeni, nel quale il tirolese L Augert, secondo con 53’’78. i tornava in trincea. placca di ghiaccio resisteva individua l’arcangelo con la Lo svizzero registrava un fol- Russel era più che mai sulle curve, ma poi era pasta spada vendicatrice: i francesi gorante 55’’88. Thoeni aveva S ringhioso sulle porte, che cedeva via via che ci si sono accolti con gelo, mentre il pettorale n° 18, nel secondo con il suo stile aggressivo, un avvicinava allo striscione. il rombo esplodeva in alto, gruppo. Questo non accadrà po’ arretrato in posizione ma Tracciata dall’allenatore tede- molto in alto, si coglie la più perché da domani entre- di estrema efficacia e compo- sco Fritz Huber, la manche figura minuscola di Gustav ranno in funzione le nuove stezza. Il 56’’55 aveva l’a- aveva 75 porte: veloce, senza che si fa strada tra le porte tabelle dei punti FIS e trove- spetto di un miraggio per difficoltà durissime, assai con disinvoltura e sfacciata remo Thoeni tra i primissimi tutti. Jean Noel Augert si armonica nello sviluppo. Rus- prepotenza. sia in gigante che in speciale. disuniva (continua a pag. 3) PAGINA 3 STORIA DELLA VALANGA AZZURRA (continua da pag. 2) e impiegava quasi principe per il quale le ragazzine impaz- grandissimo campione: in Val Garde- due secondi in più. Schranz veniva giù ziscono, come usano per i Beatles. Il na non deve sbagliare. Ha solo 19 con volontà ma ormai gli anni pesano duello Russel-Thoeni è appena comin- anni, ma sa conservare una lucidissi- anche per lui e ha perduto il guizzo del ciato, vive di episodi palpitanti. Un duel- ma freddezza nelle operazioni più vincente. I battimani, ad ogni modo, lo maestoso, dicono i vecchi lupi dello complicate: il cambio degli spigoli erano tutti per «Karli». Ci diceva: sci e si fregano le mani perché lo show è nelle sterzate per mantenere gli sci il «Thoeni non può vincere. Il suo numero assicurato per parecchie annate. più possibilmente piatti sulla base di di partenza è troppo alto, nella parte bas- scivolamento. Se non commette erro- desso Thoeni torna a casa con sa della pista troverà una neve che frena.
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