Page 1 COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI PROVINCIA DELL'aquila DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 9 Del 30-01-2018 Oggetto: Approvazione Programma

Page 1 COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI PROVINCIA DELL'aquila DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 9 Del 30-01-2018 Oggetto: Approvazione Programma

COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI PROVINCIA DELL’AQUILA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 9 Del 30-01-2018 Oggetto:Approvazione Programma Triennale per la prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza 2018/2020. L'anno duemiladiciotto il giorno trenta del mese di gennaio alle ore 12:00, presso questa Sede Municipale, convocata nei modi di legge, si è riunita la Giunta Comunale per deliberare sulle proposte contenute nell'ordine del giorno unito all'avviso di convocazione. Dei Signori componenti della Giunta Comunale di questo Comune: DI CESARE GIANNI SINDACO P ISIDORO ROBERTO VICESINDACO A PACE VINCENZO ASSESSORE ESTERNO P ne risultano presenti n. 2 e assenti n. 1. Assume la presidenza il Signor DI CESARE GIANNI in qualità di SINDACO assistito dal Segretario Comunale dott.ssa FANIA COLANGELO Il Presidente, accertato il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita la Giunta Comunale ad esaminare e ad assumere le proprie determinazioni sulla proposta di deliberazione indicata in oggetto. Soggetta a ratifica N Comunicazione ad altri Enti S Immediatamente eseguibile S LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO CHE: in attuazione dell’articolo 6 della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dalla Assemblea generale dell’ONU il 31 ottobre 2003 e ratificata ai sensi della L. 3 agosto 2009, n. 116, e degli artt. 20 e 21 della Convenzione penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai sensi della L. 28 giugno 2012, n. 110, l’Autorità nazionale anticorruzione e gli altri enti pubblici indicati dalla legge nazionale sono tenuti ad adottare attività di controllo, di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell’illegalità in genere nella Pubblica Amministrazione; la L. 190 del 2012 all’art. 1, comma 7, quale norma di ratifica della Convenzione della Nazioni Unite contro la corruzione, dispone che per la finalità di controllo, di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell’illegalità in genere nella pubblica amministrazione l'organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile anticorruzione, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il proprio piano triennale di prevenzione della corruzione; l'articolo 10 comma 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 prevede che ogni amministrazione adotta il Programma Triennale per la Trasparenza dell'integrità (PTT), da aggiornare annualmente; DATO ATTO CHE il programma triennale per la trasparenza dell'integrità, in relazione alla funzione che lo stesso assolve, va considerato come sezione del piano triennale di prevenzione della corruzione della illegalità, dovendosi considerare residuale la facoltà dell'amministrazione di approvare detto programma separatamente, come raccomandato dall'aggiornamento 2015 al piano nazionale anticorruzione approvato con determinazione numero 12/2015 ANAC; TENUTO CONTO CHE la Relazione del Responsabile alla Giunta evidenzia condizioni di particolare difficoltà organizzativa dovute alla limitata dimensione dell’amministrazione ed alla conseguente esiguità delle risorse umane e finanziarie disponibili ; CONSIDERATO Che i contenuti del Piano Anticorruzione devono essere in linea con i contenuti indicati nel Piano Nazionale Anticorruzione che costituisce ex lege (art. 1, comma 2-bis, L. n. 190/2012) atto di indirizzo per gli enti tenuti ad approvare il proprio piano triennale di prevenzione della corruzione; che l’Autorità Amministrativa Indipendente c.d. ANAC ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione attraverso i seguenti atti amministrativi di riferimento: - delibera n. 72/2013; - determinazione n. 12/2015; - deliberazione n. 831/2016; - deliberazione n. 1208 del 22 novembre 2017, di aggiornamento del piano per il 2017; CONSIDERATO CHE sia il PNA che il PTPC sono rivolti, unicamente, all’apparato burocratico delle pubbliche amministrazioni; PRESO ATTO della nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione, avvenuta con decreto del Sindaco nella persona del Segretario Comunale Dott.ssa Fania Colangelo; dei contenuti del piano anticorruzione redatto dal responsabile della prevenzione della corruzione ed allegato al presente atto e ritenuto lo stesso pienamente aderente alle esigenze di questo Comune; DELIBERA DI GIUNTA n.9 del 30-01-2018 COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI Pagina 2 delle indicazioni di cui alla determinazione ANAC n. 12/2015 di integrazione al PNA , della deliberazione ANAC n. 831/2016 di approvazione del nuovo PNA e deliberazione n. 1208 del 22 novembre 2017; degli allegati del piano, ed in dettaglio: - le schede di rilevazione dei rischi; - le misure specifiche di prevenzione della corruzione (Allegato B); - Il codice di comportamento dei dipendenti adottato ai sensi e per gli effetti dell’art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 e del D.P.R. n. 62/2013; Tutto ciò premesso e considerato DELIBERA DI ADOTTARE il piano triennale 2018/2020 anticorruzione allegato al presente atto, dando atto che il Programma per la Trasparenza per l'Integrità (PTTI), costituisce una sezione del Piano di Prevenzione della Corruzione; DI DARE ATTO che copia del Piano Triennale 2017/2019 verrà trasmessa a tutti i dipendenti dell’Ente; DI DARE ATTO CHE il piano anticorruzione, con tutti i suoi allegati, sarà pubblicato sul sito del Comune in AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE e precisamente nella sezione “Anticorruzione” e che lo stesso rimanga in pubblica visione di chiunque. DELIBERA DI GIUNTA n.9 del 30-01-2018 COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI Pagina 3 COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI PROVINCIA DELL’AQUILA ___________________________________________________________________________ _ PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2018-2020 (Art. 1, commi 8 e 9 della L. 6 novembre 2012, n. 190, recante le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione) Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. in data 30 Gennaio 2018 DELIBERA DI GIUNTA n.9 del 30-01-2018 COMUNE DI ANVERSA DEGLI ABRUZZI Pagina 4 PREMESSA La sempre maggiore attenzione alla prevenzione dei fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione ha portato all’approvazione della Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, che ha disciplinato in modo organico un piano di azione, coordinato su tutto il territorio nazionale, volto al controllo, prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità. La L. n. 190 del 2012 impone alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di redigere un piano anticorruzione e introduce principi già in vigore per le aziende private attraverso i c.d. modelli organizzativi previsti dall’art. 6 del D.Lgs. 231 del 2001, che prevede che se il reato è stato commesso dalle persone indicate nell'articolo 5, comma 1, lettera a), l'ente non risponde se prova che il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell'ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. In termini analoghi, l’art. 1, comma 12, della L. n. 190 del 2012 dispone che in caso di commissione, all'interno dell'amministrazione, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il responsabile individuato ai sensi del comma 7 risponde ai sensi dell'art. 21 del D.Lgs. n. 165 del 30 marzo 2001 e successive modificazioni, nonché sul piano disciplinare, oltre che per il danno erariale e all'immagine della pubblica amministrazione, salvo che provi di avere predisposto, prima della commissione del fatto, il piano di anticorruzione e di aver osservato le prescrizioni previste nella L. n. 190 del 2012 e di aver vigilato sul funzionamento e sull'osservanza del piano. Una prima rilevante distinzione tra i modelli organizzativi di cui all’art. 6 del D.Lgs. n. 231 del 2001 ed il piano di cui all’art. 1 della L. n. 190 del 2001 attiene all’ambito di applicazione oggettivo in quanto, mentre i modelli organizzativi devono essere generati per prevenire una pluralità di figure delittuose di natura sia dolosa e colposa, il piano di cui alla L. n. 190 del 2012 è perimetrato alla prevenzione di una figura di reato ben delimitata e circoscritta che coincide con il reato di corruzione. Ne consegue che tutto il piano dovrà precostituire una rete di controlli che troveranno nella prevenzione del reato di corruzione la sua esclusiva modalità applicativa. Le motivazioni che possono indurre alla corruzione trovano riscontro nei seguenti due ordini di ragioni: - ragioni economiche, derivanti dal bilanciamento tra l’utilità che si ritiene di poter ottenere, la probabilità che il proprio comportamento sia scoperto e la severità delle sanzioni previste; - ragioni socio-culturali: la corruzione è tanto meno diffusa quanto maggiore è la forza delle convinzioni personali e di cerchie sociali che riconoscono come un valore il rispetto della legge: dove è più elevato il senso civico e il senso dello Stato dei funzionari pubblici, i fenomeni corruttivi non trovano terreno fertile per annidarsi. La corruzione, e più in generale il malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite, ha un costo per la collettività, non solo diretto (come, ad esempio, nel caso di pagamenti illeciti), ma anche indiretto, connesso ai ritardi nella conclusione dei procedimenti amministrativi, al cattivo funzionamento degli apparati pubblici, alla sfiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni, arrivando a minare i valori fondamentali sanciti

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