Comune Di Montalcino

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P r o v i n c i a d i S i e n a COMUNE DI MONTALCINO VVVAARRIIAANNTTEEARIANTE AALLAL PP..RR..GG..P.R.G. RELATIVA AD ADEGUAMEADEGUAMENTINNTTIINTI AAA PPTTCCPPPTCP-PTCP---2013220011332013 EEE PPSSPS-PS---2012,22001122,,2012, ED A DISCIPLINA E PREVISIONI DI VARIE ZONE DEL TERRITORIO CCOOMMUUNNAALLEECOMUNALE VVVARIAZIONI RELATIVE A ZZ..TT..OO..//SSZ.T.O./SOTTOZONE AGRICOLE E TERRITORITERRITORIOO EXTRAURBANO///RURURALRALEERURALE INDAGINE GEOLOGICA AI SENSI DELLA L.R. N.1 DEL 3/01/2005 COME DA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL’ART. 62 IN MATERIA DI INDAGINI GEOLOGICHE DI CUI AL D.P.G.R.T. N. 53/R DEL 25/10/2011 Richiedente: AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MONTALCINO Piazza Cavour n. 1 - Montalcino (SI) Siena, maggio 2015 GEOSOL s.r.l. Dott. Geol. Paolo Bosco GEOSOL s.r.l. Viale Europa 31 53100 Siena Tel. 0577.44470 Fax 0577.222011 e-mail: [email protected] Partita IVA IT 00707530523 CCIAA Siena n. 85428 Isc. Trib. Siena n.6345 Vol.8133 numero archivio: 5260 2 1. PREMESSA La presente indagine geologica è redatta a supporto della Variante al PRG vigente del Comune di Montalcino: in particolare, la variante interessa la normativa inerente le zone e sottozone esterne alle aree urbane, anche con riperimetrazione di queste ultime. Lo studio effettuato ha analizzato le pericolosità presenti negli strumenti urbanistici vigenti: ne sono emerse considerazioni tese a fornire indicazioni sulla modifica delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG e a redigere la tabella di fattibilità per il territorio aperto, aggiornata all’attuale normativa. Tali norme tecniche e tabella allegata dovranno essere inserite nelle N.T.A. del Piano Regolatore comunale con validità per il periodo necessario alla futura approvazione del Regolamento Urbanistico Comunale. E’ stata altresì redatta la carta delle pericolosità geologica ai sensi della normativa vigente. 1.1 STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI PER IL TERRITORIO COMUNALE Il comune di Montalcino risulta al momento dotato dei seguenti strumenti urbanistici: - PRG Comunale (Approvato con delibera del Consiglio Regionale Toscano n°91 del 29 febbraio 2000 e con Deliberazione Consiglio Comunale n°41 del 1° giugno 2000) redatto con indagine geologica ai sensi della “Deliberazione della Regione Toscana n. 94/85 inerente la L.R.T. n. 21 del 17 aprile 1984 "Norme per la formazione degli strumenti urbanistici ai fini della prevenzione del rischio sismico". - Piano Strutturale (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 in data 04.11.2011) redatto con indagine geologica ai sensi del “D.P.G.R. n. 26/R/07 “Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche”. Come meglio specificato nei paragrafi successivi entrambi gli strumenti urbanistici sono stati redatti ai sensi di inquadramenti legislativi non più vigenti; conseguentemente l’Amministrazione Comunale di Montalcino dovrà dotarsi del Regolamento Urbanistico; pertanto le indagini geologico tecniche presenti nel Piano Strutturale vigente dovranno venire adeguate alla nuova normativa inerente la parte geologica della pianificazione urbanistica. 1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO VIGENTE Lo studio è stato condotto, per quanto riguarda le considerazioni sulle pericolosità del territorio aperto, secondo quanto previsto dalle nuove direttive tecniche sulle modalità di esecuzione delle indagini geologiche previste dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n°53/R del 25 ottobre 2011 “Regolamento di attuazione dell’art.62 L.R. del 3 gennaio 2005, n.1 (Norme per il governo del territorio)”. Tale regolamento disciplina le direttive tecniche per le indagini atte a verificare la pericolosità del territorio sotto il profilo geologico, idraulico, geomorfologico e sismico per definire la classe di fattibilità delle aree in funzione della nuova destinazione di utilizzo. Per quanto riguarda gli aspetti sismici il documento si attiene al D.G.R.T. n°431 del 19 giugno 2006 in attuazione al D.M. del 14 settembre 2005 e O.P.C.M. n°3519 del 28 aprile 2006 ed alla Delibera GRT n° 878 del 8/10/2012 (pubblicata su BURT Parte Seconda n. 43 del 24.10.2012 Supplemento n. 136); in base a tale normativa tutto il territorio regionale viene considerato sismico e distinto in differenti zone sulla base del differente grado di pericolosità di base. 5260 3 2. CONSIDERAZIONI SUL QUADRO CONOSCITIVO GEOLOGICO Il quadro conoscitivo per le indagini geologiche da eseguire ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n°53/R del 25 ottobre 2011 “Regolamento di attuazione dell’art.62 L.R. del 3 gennaio 2005, n.1 (Norme per il governo del territorio)” è costituito dalle seguenti cartografie: - Carta geologica - Carta litologico-tecnica e dei dati di base - Carta geomorfologica - Carta delle aree allagabili - Carta della dinamica costiera - Carta idrogeologica Il quadro conoscitivo per le indagini geologiche eseguite nel Piano Strutturale vigente redatto ai sensi del “D.P.G.R. n. 26/R/07 “Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche” è costituito dalle seguenti cartografie: - CARTA GEOLOGICA - QC-G1 - SEZIONI GEOLOGICHE - QC-G2 - CARTA GEOMORFOLOGICA - QC-G3 - CARTA DELLE PENDENZE - QC-G4 - CARTA LITOLOGICOTECNICA - QC-G5 - CARTA DELLA STABILITA’ POTENZIALE INTEGRATA DEI VERSANTI - QC-G6 - CARTA IDROGEOLOGICA - QC-G7 - CARTA DELLA VULNERABILITA’ DEGLI ACQUIFERI - QC-G8 Il quadro conoscitivo per la sezione geologia (GEO) del P.R.G. vigente altresì contiene le seguenti cartografie: - Carta Geologica (generale 1:25.000 e di dettaglio 1:10.000) - Carta Morfologica (generale 1:25.000 e di dettaglio 1:10.000) - Carta Litologica (di dettaglio 1:10.000 e su centri urbani 1:2.000) Allo stato attuale si ritiene che il quadro conoscitivo geologico allegato al P.R.G. vigente non sia più aggiornato sia dal punto di vista legislativo che dal punto di vista dei contenuti, vista l’evoluzione che i fenomeni geomorfologici hanno avuto, per loro stessa natura e dinamica, con il passare degli anni. Tali cartografie sono considerate indispensabili per definire le pericolosità che concorreranno alla redazione di una tabella di fattibilità degli interventi; pertanto si ritengono le cartografie del quadro conoscitivo geologico del PRG superate e si propone che si possa fare ragionevolmente riferimento a quelle allegate al Piano Strutturale vigente. Si attesta che le cartografie allegate al Piano Strutturale vigente e redatte ai sensi del “D.P.G.R. n. 26/R/07” hanno corrispondenza con le seguenti cartografie ai sensi D.P.G.R. n. 53/R/11: 5260 4 Cartografie D.P.G.R. n. 53/R/11 Cartografie P.S. esistente D.P.G.R. n. 26/R/07 Carta geologica -> CARTA GEOLOGICA - QC-G1 Carta litologico-tecnica e dei dati di base -> CARTA LITOLOGICOTECNICA - QC-G5 Carta geomorfologica -> CARTA GEOMORFOLOGICA - QC-G3 Carta delle aree allagabili -> Inclusa nella CARTA DELLA PERICOLOSITÀ IDRAULICA - PG-G5 Carta della dinamica costiera -> Non necessaria Carta idrogeologica -> CARTA IDROGEOLOGICA - QC-G7 Quindi per quanto concerne la parte del quadro conoscitivo che viene utilizzata per la definizione della pericolosità geologica ed idraulica nel territorio aperto comunale, essenziale per redigere e utilizzare la tabella della fattibilità (valida solo per il territorio aperto) in relazione alla sola Variante parziale proposta alla normativa del P.R.G., si utilizza la cartografia sopra riportata del Piano Strutturale vigente. 3. PERICOLOSITA' GEOLOGICA Nelle tavole denominate PG-G1 del Piano Strutturale vigente il territorio comunale viene suddiviso in quattro tipologie di pericolosità geomorfologica, in conformità al D.P.G.R. n. 26/R/07: V pericolosità geomorfologica molto elevata (G.4): aree in cui sono presenti fenomeni attivi e relative aree di influenza. Tale classe di pericolosità è stata attribuita alle aree che presentano fenomeni di dissesto in atto ed alle relative aree di influenza, sede di: scarpate attive, scarpate in degradazione, creste in degradazione, frane con indizi di attività, aree con erosione idrica accelerata con annessi crolli localizzati (calanchi e biancane), aree potenzialmente instabili (quando incluse tra le frane attive), aree con franosità diffusa, ravaneti correlati alla preesistente attività della cava dismessa presente a Sant’Antimo, in quanto soggetti a dei crolli localizzati di trovanti lapidei; V pericolosità geomorfologica elevata (G.3): aree in cui sono presenti fenomeni franosi quiescenti; aree con indizi di instabilità connessi alla giacitura, all’acclività, alla litologia, alla presenza di acque superficiali e sotterranee, nonchè a processi di degrado di carattere antropico. Tale classe di pericolosità è stata attribuita alle aree che risultano in una condizione al limite dell’equilibrio od interessate da tipologie di fenomeni superficiali a cinematica lenti quali: frane quiescenti, soliflussi, aree potenzialmente instabili incluse tra le frane quiescenti, aree ad instabilità potenziale media, forte e massima, ricadenti su porzioni di territorio stabile (per la propensione al dissesto che deriva da tale verifica), solchi di ruscellamento concentrato, orli di erosione o di terrazzi fluviali; nonchè da aree che presentano un’elevata acclività (scarpate quiescenti), delle caratteristiche geotecniche scadenti (quali: riporti, discariche, sbarramenti di ritenuta, conoidi alluvionali stabilizzate, detrito di versante ecc.), delle possibilità di ristagni idrici per allagamenti,

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