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_ n.3 Anno IX N. 87 | Ottobre 2020 | ISSN 2431 - 6739 Disobbedienti Don Andrea Gallo e Don Lorenzo Milani A mo’ di epigrafe, dal Romanzo della peste: «Molto tempo dopo, tornando a casa, Clodovis pensava al suo estremo vizio di tagliare i panni addosso alle persone. Lo faceva ancora e dom Arnulfo Romero non ne sa- rebbe stato contento. Il tradimento era una delle ossessioni di Clodovis, la paura di non rispettare la parola data, di rivelarsi di- verso da quanto gli altri credevano di lui. Quale più tormentato autodafè. Era cresciuto credendo che gli ul- timi fossero capaci di dare forza e carisma e per lungo tempo, sia che si esaltasse sia che bruciasse nel cro- giolo, gli fece comodo pensare di servire i dannati della terra e gli straccioni nel mondo. Fino a scoprire che questa militanza non rende. Quando entrò a far parte del Marx River era già eretico e si portava dentro molti fallimenti. E dire che se fosse stato nell’ortodossia avrebbe fatto strada come voleva per lui il centena- rio vescovo di Sagunto che divenne il suo spietato aguzzino dopo che Clodovis volle fare l’operaio. In Clodo- vis prevalse l’ideologia su quella che invece fu carità assoluta nel prete degli ultimi dom Arnulfo Romero. Don Roberto Malgesini (1969 - 15 Settembre 2020) Tutto il resto è silenzio». Questo numero non apre con notizie riferite a Un film che metta in- fa. Due titoli: Don Milani (1976) di Ivan Angeli e personaggi famosi dello spettacolo. La nostra sieme don Andrea Gal- Don Milani. Il priore di Barbiana, miniserie Rai attenzione vogliamo dedicarla ad un uomo lo e don Lorenzo Mila- Cinema e Rai Fiction, con Sergio Castellitto. umile e generoso, fino a qualche settimana fa ni è ancora da fare. Don Lorenzo Milani Comparetti (Firenze 27 quasi sconosciuto. Esistono diversi spun- maggio 1923-26 Giugno 1967) e Don Andrea La redazione di Diari di Cineclub vuole espri- ti, sceneggiature e sce- Gallo (Campo Ligure 18 luglio 1928- Genova 22 mere un profondo cordoglio per l’uccisione di neggiati televisivi, specie maggio 2013) erano quasi coetanei. Restano nel- don Roberto Malgesini, prete di contrasto in per don Milani, morto or- la memoria di molti che continuano a volerli quella città di Como, coerentemente fino alla Natalino Piras mai più di mezzo secolo segue a pag. 3 sua fine per aiutare e difendere gli ultimi. In questo modo, a lui vogliamo esprimere tutto il nostro rispetto e riconoscenza per una vita de- Il trigesimo di Philippe Daverio. Ma la cultu- dicata a sostegno dei deboli. Pugnalato e ucci- so da una di quelle persone psichicamente in- ra non deve morire stabile che amorevolmente aiutava. Il due Settembre di que- – da quest’esistenza terrena, ammesso ce ne Cosa significa per una rivista di cultura e in- sto a dir poco nefasto sia concessa un’altra, non solo il mondo intel- formazione cinematografica come la nostra anno “ventiventi” ci ha lettuale tout court ma tutti gli innamorati – per entrare nel merito di questa tragica vicenda? lasciato, sconfitto da un usare coscientemente la traduzione letterale Don Roberto era un uomo che contrastava tumore, Philippe Dave- dal greco antico – della Bellezza e dell’arte, apertamente le ingiustizie sociali stando ben rio. Quando una perso- sperimentano tra le prime emozioni reattive, lontano dalle appariscenze, dai richiami di Giorgia Bruni nalità umana e culturale quello sconforto di sentirsi un po’ più soli nella quel corrosivo spettacolo mediatico che cir- tanto incisiva e forte si congeda – suo malgrado segue a pag. 5 conda oggi tutti noi. Don Roberto era uomo strettamente vicino a quella idea di sensibilità sociale, di solidarietà umana verso i più sfortu- nati. Un’idea in sé perfino culturale e formati- va, politica, quale è quel che richiama in noi l’interesse per un cinema volto a educare e for- mare la nostra società, un nuovo pubblico. Uno strumento atto cioè ad arricchire la so- cietà di una coscienza critica nuova a difesa della solidarietà e della pace, non semplice- mente per farla evadere o addirittura renderla violenta a sé stessa. Non ha importanza che don Roberto fosse un prete, è importante l’e- sempio che ha lasciato. Don Roberto Malgesini è stato un prete coerente con le sue idee, sfi- dando i divieti di un potere amministrativo, per essere fedele al suo credo, per lui quello di “servire il Signore negli ultimi”, per aiutare le persone fragili ed emarginate che gli vivevano attorno. Don Roberto Malgesini aveva 51 anni, la sua vita è stata spenta alle 7,00 del mattino del 15 Settembre, segue a pag. successiva “Ispirato a Magritte altro grande artista amato da Philippe Daverio” di Pierfrancesco Uva [email protected] n. 87 segue da pag. precedente poco prima che iniziasse il suo solito giro di di- Sean Connery: il mito riluttante fa 90 stribuzione della colazione ai poveri e ai sen- Quasi tutti gli attori sono persone semplici, ma complicate. Sean Connery non è complicato, ma non è zatetto di Como. E’ stato ucciso in piazza San semplice. (Terence Young) Rocco vicino a dove viveva, nella sua parroc- chia. Il quartiere di San Rocco, all’ingresso del- Sean Connery, il polie- certo maniacale nella preparazione di un ruo- la convalle della città, con molte case vecchie, drico attore scozzese lo, ma alcuni elementi di ricerca per me sono da tempo è abitato principalmente da pove- dal grande fascino e fondamentali. Per Guglielmo di Baskerville ri immigrati. L’omicida, un senzatetto tunisi- dalla complessa perso- sono stato in un monastero: mi interessava no di 53 anni con problemi psichici, uno di nalità divistica (spesso scoprire il ritmo dei religiosi che vivono in quei disperati che amorevolmente accoglieva e Barbara Rossi - con riferimento so- questi luoghi e il loro tempo diviso tra storia, accudiva, si è costituito. prattutto alla seconda ideologia, filosofia, logica, fede e anche miste- Don Roberto era persona schiva e defilata. La parte della sua carriera - in netto contrasto ri- ro. Sono un solitario nella messa a punto dei parrocchia era la sua strada, prete, sulla pro- spetto ai canoni del divismo classico), che ha “miei uomini”, ma certamente ciò che perse- pria pelle, degli ultimi, ogni giorno, anche e a contribuito con il proprio carisma e fisicità al- guo sempre è la cadenza del ruolo, che accom- dispetto dei divieti che provavano a fermarlo. la caratterizzazione della prima immagine del pagno dall’inizio alla fine». La sua “missione” non è sempre stata facile per mito cinematografico di James Bond, è arriva- Connery si configura, nel panorama divistico via dell’assistenza a chi in città aveva più biso- to a tagliare lo scorso 25 Agosto il ragguarde- internazionale, come un attore atipico, che ha gno, dalla ricerca di dormitori alla distribuzio- vole traguardo dei 90 anni. saputo minimizzare quelle caratteristiche, fi- ne del cibo. Sono stati questi i motivi di tanti Del carismatico agente segreto - tradotto sul siche e caratteriali (la bellezza giovanile e de- contrasti. La sua pastorale era quella dell’assi- grande schermo dai racconti di I.L. Fleming gli anni maturi, il sex appeal, l’apparente sicu- stenza ai più bisognosi, per coloro che dormi- all’inizio degli anni Sessanta - Connery ebbe a rezza), che rischiavano, a un certo punto della vano per strada e non avevano di che mangia- dire, durante un’intervista a “L’Europeo” nel sua carriera, di costituire un intoppo verso un re. Portava il cibo ai senzatetto e li assisteva in Marzo 1965: «L’offerta di Bond era la fortuna e ulteriore salto di qualità (vedi il deciso allonta- tutte le situazioni di marginalità. Raccontano la fortuna capita una volta sola. E quando ca- namento dal carismatico personaggio di Ja- che accompagnasse direttamente lui nella sua pita bisogna prenderla al volo, poi tenerla ben mes Bond - cui l’attore scozzese garantisce Panda grigia chi di loro stava male e aveva bi- stretta. Mi avrebbero confuso con Bond? Mi ancora maggior fascino - avvenuto nel 1971, sogno di un medico. Lo hanno pianto in tanti. sarei adirato di questo? Per un attore, per uno quando Connery si rende conto non solo della In giorni che hanno preceduto il Natale, il sin- scrittore, esiste sempre il pericolo di essere degenerazione mediatica cui sta andando in- daco della città aveva tentato di impedire que- scambiato con un suo personaggio: quanta gen- contro questa figura, ma anche del progressi- sto aiuto ai circa 150 poveri ricoverati in pros- te continua a scrivere a Sherlock Holmes ben sa- vo oscuramento delle doti attoriali che rive- simità del centro di accoglienza. La Caritas pendo che non esiste e non è mai esistito?». stirne i panni comporta). aveva protestato e don Roberto non era arre- Claire Bloom, sua partner in Anna Karenina, Negli anni Ottanta, dopo aver deciso di torna- trato di un passo. Con altri volontari, tra cui sceneggiato prodotto dalla BBC nel 1961, per la re momentaneamente al ruolo che gli ha rega- tanti studenti liceali, ogni mattina continuava regia di Rudolph Cartier, sosteneva: «Dietro lato maggior successo e popolarità accettando con la sua opera concreta di solidarietà. Perfi- ogni decisione professionale di Connery c’è il di girare Never say never again (Mai dire mai, no quando furono allontanati dai vigili urbani, suo carattere, che è un miscuglio di sicurezza 1983), di Irving Kershner, Sean spiega i motivi continuò a resistere insieme ai giovani delle e fragilità e che cerca sempre quello che defi- che lo hanno spinto a quella scelta: «Una scelta reti di associazioni di volontariato comasche nisce “l’umore delle cose”. Di ogni suo ritratto legata a una sorta di training personale.
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