RELAZIONI E BILANCIO GRUPPO IRI AUTOSTRADE S.p.A. - RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRIMO SEMESTRE 1999 DELLA SOCIETÀ E GRUPPO AUTOSTRADE RELAZIONI E BILANCIO 1998 Assemblea del 12 aprile 1999 Concessioni e costruzioni autostrade Spa (Gruppo IRI) Capitale L. 1.183.000.000.000 interamente versato Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 1961/50 Sede sociale in Roma, Via A. Bergamini n. 50 Codice Fiscale n. 00409040581 - Partita IVA n. 00885211003 LETTERA DEL PRESIDENTE Signori Azionisti, siamo ben consapevoli del fatto che non è possibile rappresentare la realtà di una grande impresa come Autostrade solo attraverso l'esposizione di dati, risultati e stra- tegie, tralasciando di considerare che l'impresa rappresenta un corpo vivo nel tes- suto sociale, fatto di persone che vi dedicano la loro intelligenza, il loro sapere, la lo- ro fatica. L'impresa è, prima di ogni altra cosa, comunità, e questo dato ci appare, in tutta la sua forza, in alcune circostanze particolari. Con commo- zione profonda devo rivolgere il mio pensiero al gesto eroico del dipen- dente della Società Traforo del Monte Bianco, appartenente al nostro Gruppo, che, nell'adempimento del suo dovere, non ha esitato a lanciarsi nell'inferno di fumo e fiamme del tun- nel, per andare in soccorso degli sventurati coinvolti in quell'immane tragedia. Vi chiedo, dunque, di voler osser- vare un minuto di silenzio per ricor- dare Pier Lucio Tinazzi e le povere vit- time del rogo, cui la sorte ha asse- gnato una fine terribile. Signori Azionisti, con vero orgoglio posso oggi annunciarvi che, alle soglie della privatizzazione, la società Autostrade chiude il proprio bilancio con risultati che non esito a definire sor- prendenti. L'utile del 1998 è stato pari a 429 miliardi con un incremento lordo ri- spetto al 1997 pari al 64 per cento. Collocandosi a ridosso della privatizzazione, ta- le risultato, acquisito grazie al contributo di tutti coloro che lavorano per la Società e alla loro capacità di elaborare strategie d’impresa sempre più complesse, non po- trà che essere foriero di eventi positivi. Dal bilancio in esame e dal suo raffronto con quelli degli anni precedenti è dato desumere che in questi anni la Società è andata assumendo una fisionomia forte- mente ispirata ai criteri dell'imprenditorialità e della produttività, che non potranno che renderla appetibile ai più prestigiosi investitori. In questo contesto si inscrive il rinnovo della Convenzione che, sebbene previsto dalla legge 498/92, in concreto è stato realizzato con l’evidente finalità di ridefinire i rapporti tra la Società e l'ANAS. Ridefinizione che non poteva non essere permea- • 3 bile alle nuove idee e ai nuovi criteri che, al tempo attuale, si ritiene debbano gover- nare i rapporti concessori. Sono a voi tutti ben note le vicissitudini che ha comportato l'adozione della nuova Convenzione. I rilievi sollevati dalla Corte dei Conti in ordine alla legittimità del de- creto interministeriale di approvazione della nuova Convenzione hanno fatto sì che nel gennaio 1998 Autostrade ed ANAS siano state indotte a sottoscrivere un atto ag- giuntivo e che il Governo, successivamente, abbia dovuto fornire nuovi chiarimenti ad esito dei quali il 16 aprile del 1998 la Corte ha deliberato la registrazione con riser- va. In seguito, i chiarimenti e le indicazioni forniti dal Governo alla Commissione Europea hanno determinato la necessità di apportare ulteriori modifiche alla Convenzione le quali sono ancora oggi in corso di elaborazione. Proprio in questi ultimi giorni abbiamo potuto sottoscrivere con l'ANAS il secondo protocollo aggiuntivo alla Convenzione, superando una complessa serie di problema- tiche giuridiche sollevate dalla novità e complessità delle questioni da affrontare. Il secondo protocollo aggiuntivo introduce ulteriori elementi apprezzabili di chiarezza e certezza del rapporto concessorio, in particolare per quanto concer- ne la delicata materia dell’aggiudicazione degli appalti, in applicazione dei postu- lati della disciplina nazionale e comunitaria riguardante i lavori pubblici. Soprattutto, va sottolineato che la firma dell'atto aggiuntivo viene ad estinguere il contenzioso tra la Commissione Europea ed il Governo italiano insorto al momen- to della sottoscrizione della Convenzione e della contestuale proroga della durata della concessione. Per parte nostra, eravamo e siamo pienamente convinti dell'assoluta legittimità, sotto il profilo del diritto, sia interno che comunitario, del rinnovo della concessione operato nel luglio 1998. Nondimeno, con il secondo atto aggiuntivo si pone la parola fine ad ogni possibi- le contenzioso sul punto, con l'effetto di garantire alla nostra Società un quadro di as- solute certezze, che le consentirà di proseguire nei suoi programmi in tutta tranquil- lità. Certezze che non possono non riflettersi positivamente tanto sugli azionisti at- tuali, quanto su quelli che sopraggiungeranno all'indomani della conclusione del pro- cesso di privatizzazione. Se, dunque, in questi ultimi tempi si è lavorato sul rapporto di concessione, per renderlo più adeguato alle nuove esigenze e alla prossima privatizzazione, altrettan- to ha fatto Autostrade nell'intento di darsi un assetto organizzativo più consono al rin- novato ruolo che essa è andata ad assumere. Lo scorso agosto l’Assemblea degli Azionisti ha deciso di introdurre diverse mo- difiche statutarie. Sono state deliberate, fra l'altro, la conversione in termini di parità delle azioni privilegiate in azioni ordinarie e la richiesta di quotazione del nuovo titolo presso la Borsa Valori. Tale conversione ha incontrato pronta e positiva accoglienza da parte del merca- to finanziario con un vistoso incremento delle performances positive e con l'inclusio- ne del titolo nel MIB30, che costituisce, come noto, l'indice più prestigioso del listino azionario italiano. 4 • Tra le modifiche statutarie non vi è dubbio che la più importante è stata quella ri- guardante l'oggetto sociale: quest'ultimo è stato, infatti, ampliato, allo scopo di crea- re le premesse affinché la Società possa intraprendere sempre nuove iniziative in set- tori affini: Autostrade ha un patrimonio reale e culturale ed un know-how di primissi- mo piano, in settori che, alle soglie del terzo millennio, presentano possibilità di svi- luppo illimitato. È necessario, pertanto, sfruttare al massimo queste potenzialità, at- traverso una ridefinizione dell’organizzazione e delle strategie imprenditoriali della Società. In tale contesto, il nuovo sistema di adeguamento tariffario, che è legato anche alla qualità del servizio, ci ha fatto uscire dalle incertezze e dalle pastoie passate, ma è chiaro che la redditività di una società con le caratteristiche di Autostrade non può essere affidata alla sola dinamica tariffaria. Questa intuizione ci ha indotto, in pri- mo luogo, a perseguire, con sempre maggiore convinzione, una politica di migliora- mento del servizio nel senso più ampio di arricchimento dei servizi aggiuntivi offerti all'utente, al di fuori dal regime tariffario. In secondo luogo, un'attenta valutazione del nostro patrimonio, del nostro know- how e delle peculiarità che presenta la nostra attività principale, ci ha convinto del- l'opportunità di iniziare ad operare in settori contigui o collegati. In questo quadro si inscrivono, tra l’altro, rilevanti interventi per la diffusione e la commercializzazione a livello europeo delle tecnologie di esazione automatizzata e di controllo veicolare in nostro possesso. La punta del processo di differenziazione che ci vede impegnati è rappresentata, comunque, dal settore delle telecomunicazioni. Da tempo abbiamo costituito una società controllata, Autostrade Telecomunicazioni, con il compito di operare nel settore, tenuto conto che disponia- mo di una rete a fibre ottiche di primissimo livello. Questa nostra strategia va raccogliendo risultati concreti: nel giugno dello scorso anno, infatti, il Ministero delle Telecomunicazioni ha rilasciato ad Autostrade Telecomunicazioni la licenza per l’installazione e la fornitura di reti di telecomunica- zioni aperte al pubblico, per il trasporto di telefonia vocale e di trasmissione dati; più recentemente, il Consiglio d'Amministrazione dell'IRI non soltanto ha escluso recisa- mente l’eventualità di uno scorporo della proprietà della rete di fibre ottiche dalla Società, che in un certo momento era stata ventilata, ma ci ha rivolto l'invito ad indi- viduare le soluzioni atte a garantire la più ampia valorizzazione delle attività connes- se all’utilizzo dell'infrastruttura. In questa direzione la Società si era già mossa, con la partecipazione, attraverso il Consorzio Telon, alla gara per l'aggiudicazione della terza concessione per la ge- stione del servizio di telefonia mobile. Se questa gara non ha avuto esito positivo, es- sa è valsa ad accreditare in modo definitivo il ruolo cui Autostrade ambisce nel set- tore delle telecomunicazioni. L'occasione per spendere al meglio l'esperienza acquisita si è ripresentata con la decisione di partecipare al Consorzio “BLU” che sarà in gara, nei prossimi me- si, per ottenere la licenza di quarto gestore della telefonia mobile. La partnership alla quale ci affianchiamo comprende nomi di assoluto prestigio sulla scena eco- • 5 nomica nazionale ed internazionale, quali British Telecom, Distacom, Edizione Holding, Mediaset, BNL e Italgas: l'iniziativa prevede la realizzazione nel triennio di investimenti per circa 6.000 miliardi, con una vocazione meridionalista e con l’occupazione di 5.000 unità. Autostrade ricopre nel consorzio un ruolo
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