©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte GIUSEPPE BASILE INTERVENTI CONSERVATIVI DtURGENZA IN CI:IIESE ROMANE. GLI AFFRESCHI DELLA CAPPELLA BUFALINI A SANTA MARIA IN ARA COELI E DELLA CAPPELLA DEL BAGNO A SANTA CECILIA IN TRASTEVERE L'opinione pubblica più sensibile è ormai sufficiente­ Quanto comune sia il caso di infiltrazioni di acque me­ mente consapevole dei rischi 'a cui sono esposti i manu­ teoriche, specialmente in edifici storici vecchi e malan­ fatti d'arte all'aperto e dei danni che arrecano loro feno­ dati, è a conoscenza di tutti e non soltanto degli addetti meni naturali come la pioggia, il vento, il gelo o di origine ai lavori. Non altrettanto può dirsi - forse - di quanto antropica come l'inquinamento atmosferico. frequentemente tali inconvenienti assumano un carattere Meno noti sono invece i danni a cui vanno incontro de­ di cronicità, soprattutto a caus;1 del venir meno o del­ terminate categorie di manufatti artistici al chiuso che, l' affievolirsi di una prassi secolare di regolare manuten­ per loro natura, non possono essere spostati qualora insor­ zione degli edifici che riusciva di solito ad impedire ga la necessità di sottrarli a fattori di degrado venutisi a che l'accidente alla muratura si trasformasse in un agente creare accidentalmente. rl di degrado per la decorazione da essa supportata. Si tratta in particolare di decorazioni di superfici murarie In realtà ha quasi dell'incredibile venire a conoscenza per le quali sono stati impiegati nel corso dei secoli le di quanti interventi di conservazione e di restauro si tecniche e i materiali più svariati ma che hanno comunque sarebbero potuti evitare se soltanto si fosse provveduto in comune il fatto di essere legati inscindibilmente, per loro in tempo a riparare il pluviale rotto o a ricollocare al suo costituzione, ad un supporto murario: in particolare, pit­ posto la tegola sul tetto. ture a fresco o a secco, mosaici, stucchi. Naturalmente non tutti i danni da umidità alle decora­ Per la verità, la possibilità di separare tale tipo di deco­ zioni murarie sono imputabili ad omessa manutenzione razione dal proprio supporto naturale è stata sperimen­ elementare, perché non tutti dipendono da infiltrazioni di tata- almeno per i dipinti murali- da più di due secoli, acqua attraverso varchi accidentali. Ci sono casi in cui le e tale prassi è tuttora in vigore. modalità di insorgenza del fenomeno dell'umidità nelle Ma il maturare di una coscienza sempre più precisa murature sono più complesse e meno immediatamente del duplice danno che da tale intervento deriva all'opera percepibili, come quando ad esempio l'acqua risale lungo a causa della decontestualizzazione 2l e per il fatto di ri­ le pareti sfruttando la capillarità dei materiali da costru­ sultarne inevitabilmente lesa nella propria integrità fisica 3) zione. Anche questo caso è piuttosto diffuso, soprattutto ha finito con il suggerire un atteggiamento di maggiore negli edifici storici a carattere religioso, sl ma l'intervento prudenza e, pertanto, poco propenso a continuare ad per porre rimedio a situazioni del genere non è certamente accettare come normale una pratica che invece si giustifica di tipo elementare, soprattutto nella messa in opera. 6l soltanto in casi di vera emergenza, quelli in cui - per Ancora più arduo e complesso, sia dal punto di vista essere chiari - l'unica alternativa al distacco sarebbe la progettuale che della realizzazione, è l'intervento volto perdita dell'opera stessa. 4l ad impedire il formarsi della condensa sulle pareti deco­ D'altra parte, la messa a punto di tecniche di intervento rate di ambienti in particolari dislocazioni, generalmente più efficaci per il risanamento di murature o di invasi ipogee o assimilabili. 7l murari dall'umidità ha permesso di ridurre progressiva­ In questo caso anche il processo di formazione del­ mente il numero dei casi in cui è necessario il ricorso al l'umidità è diverso, ma gli effetti deleteri sulle decorazionit distacco delle decorazioni. in particolare pittoriche, sono, in tutti e tre i casi, abba­ L'umidità infatti costituisce la più frequente causa stanza analoghi. " naturale " di degrado dei manufatti per loro natura non Astraendo dai meccanismi mediante i quali avviene il asportabili (astraendo ovviamente da eventi straordinari deterioramento, 8l i danni derivanti alle decorazioni sono, come terremoti, frane, alluvioni, ecc.). solitamente (e schematicamente), di due tipi: sollevamenti La costituzione materica dei più diffusi fra essi è tale riguardanti la sola pellicola pittorica; sollevamenti riguar­ che, a qifferenza di altri manufatti altrettanto se non più danti sia l'intonaco che la pellicola pittorica (o il solo n_1;1merosi ma "mobili" (dipinti su tavola e su tela, scul­ intonaco, se la pellicola è già caduta). Spesso a questi ~ure !ignee policromate, ecc.), piuttosto raramente subi­ due tipi di danno si accompagna la mancanza di coesione scono danni da parte di altri agenti naturali di degrado, nell'intonaco e nella pellicola pittorica. come la luce o il calore. E d'altra parte, l'essere indisso­ Qualora non si intervenisse per frenare questi processi lubilmente legati ad un supporto inamovibile fa sì che i di deterioramento ci si troverebbe alla fine dinanzi alla danni subìti dalle murature generalmente si ripercuotono polverizzazione ed alla caduta della pellicola pittorica e su di essi. dell'intonaco, cioè alla perdita della decorazione: cosa che ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte in realtà accade anche se, in linea di massima, in propor­ Ciò che bisognerà sicuramente fare sarà un controllo zioni contenute e in modo piuttosto parziale, grazie so­ a scadenze molto ravvicinate l'una dall'altra per cogliere prattutto alla lentezza di tali processi ed alla eccezionale eventuali nuove insorgenze o diffusioni o intensificazioni solidità di questo tipo di manufatti. nei sollevamenti e nella " polverizzazione " del colore e Naturalmente l'attenzione va innanzitutto rivolta a dell'intonaco, e intervenire di conseguenza. Si tratterà in come risanare la muratura o l'ambiente dall'umidità; per sostanza di interventi di manutenzione che, per essere poter poi procedere al restauro delle decorazioni murarie. efficaci, dovranno essere adeguatamente frequenti e cali­ Invertire l'ordine degli interventi, o trascurare quello sul­ brati. Metodologie, operazioni e materiali messi in opera l'edificio, come pure non raramente è successo, sarebbe nel corso dei due interventi sono indicati nelle relazioni erroneo e controproducente, poiché pretenderebbe di cu­ che seguono. 16> rare gli effetti senza aver preventivamente rimosso la causa. È parso inoltre opportuno cogliere l'occasione per una Ma può accadere - e di fatto generalmente accade - rapida messa a punto storico-critica del ciclo ceciliano, che dal momento in cui comincia a manifestarsi lo stato con relativa breve storia dei restauri su di esso effettuati. di deterioramento, a quello in cui si mette in opera l'in­ tervento di risanamento a quello infine in cui le condi­ zioni della mtiratura ritornano a livelli normali passa tanto di quel tempo 9) da giustificare il timore che quando, 1) Ancora diverso è il caso di manufatti artistici inamovibili posti finalmente, si potrà intervenire sulle decorazioni sarà in ambienti strutturalmente soggetti a degrado, come - ad esempio rimasto ben poco da salvare. - quelli ipogei. Si comprende allora come diventi necessario, più che 2) Sicché essa viene a trovarsi priva di quel sistema di relazioni opportuno, intervenire per evitare l'irreparabile: con una che ne fanno, appunto, ai vari livelli, elemento significante all'in­ serie di operazioni delicate e difficili tendenti a ricosti­ terno di un contesto. tuire la coesione e l'adesione fra pellicola pittorica e in­ 3) I danni sono di tipo meccanico soprattutto nel caso di uno tonaco e fra questo e la sottostante muratura ma in misura "stacco " (asportazione della pellicola pittorica e dell'intonaco}, qualora per separare l'intonaco dalla muratura non sia stato suffi­ tale da non costituire schermo impenetrabile alla fuoriu­ ciente l'impiego di ferri da stacco ma sia stato necessario ricorrere scita dei sali che vengono trascinati in superficie dall'acqua alla martella tura; di carattere ottico in caso di " strappo " (aspor­ penetrata nelle murature. Se questo accadesse, l'intervento tazione della sola pellicola pittorica) a causa del conseguente affievo­ potrebbe- paradossalmente- sortire l'effetto di peggio­ limento e perdita di " corpo " nei colori. rare la situazione o, quanto meno, rendere più problematici 4) In alcuni casi, anche di recente, si è agito invece con una certa disinvoltura per un complesso di motivi, tra i quali non vanno tra­ gli interventi conservativi xo) da effettuare quando il con­ scurati la maggiore comodità e gratificazione, sia economica che tenuto d'acqua all'interno della muratura sarà ritornato "professionale", per l'operatore e l'illusione di una soluzione a livelli di accettabilità " fisiologica ". n) " definitiva ". Sarà anche a causa della difficoltà di esecuzione che 5) Per le caratteristiche stesse di quegli edifici, che sono costruiti interventi di tale tipo non sono stati finora comuni e nep­ generalmente a livello del piano di campagna ma senza che le mura­ ture siano -salvo rari casi -veramente isolate da esso : sicché le pure frequenti, sebbene cominci a sentirsene più diffusa­ acque di varia provenienza che per un qualche motivo vi ristagnino mente la necessità, anche in relazione alla coscienza sempre
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