L'immigrazione Straniera in Lombardia

L'immigrazione Straniera in Lombardia

in collaborazione con La tredicesima indagine regionale. La tredicesima indagine regionale. 2013 Rapporto L'immigrazione straniera in Lombardia. L'immigrazione straniera in Lombardia La tredicesima indagine regionale a cura di Gian Carlo Blangiardo 2014 2 9788864472782 Rapporto 2013 Regione Lombardia – Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato; Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Palazzo Lombardia, Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano, Tel. +39 02 6765.1 www.regione.lombardia.it Éupolis Lombardia – Istituto superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione Via Taramelli 12 (ingresso F) – 20124 Milano, Tel. +39 02 673830.1 www.eupolis.regione.lombardia.it, www.orimregionelombardia.it Fondazione Ismu Via Copernico 1 – 20125 Milano, Tel. +39 02 678779.1 www.ismu.org © Copyright Fondazione Ismu, Milano, 2014 ISBN 9788864472782 Indice Premessa pag. 5 di Simona Bordonali Prefazione » 9 di Giancarlo Pola Introduzione » 11 di Gian Carlo Blangiardo 1. Il quadro di riferimento » 19 di Gian Carlo Blangiardo 1.1 La Lombardia nel panorama nazionale » 19 1.2 Guardando al futuro » 25 2. La popolazione straniera nella realtà lombarda » 31 di Gian Carlo Blangiardo 2.1 Consistenza numerica e localizzazione territoriale » 31 2.2 Il panorama delle provenienze » 37 2.3 Analisi di alcune specificità locali » 46 2.4 L’universo degli irregolari » 50 3. Caratteri e condizioni di vita » 61 di Alessio Menonna e Simona Maria Mirabelli 3.1 Genere e condizione giuridico-amministrativa » 61 3.2 Aspetti socio-demografici: età, anzianità migratoria, stato civile, istruzione e religione » 67 3.3 Le condizioni di vita: reddito, capacità di sostenere spese impreviste, rimesse, abitazioni » 75 3 4. Le aree di attenzione pag. 91 di Gian Carlo Blangiardo, Francesco Marcaletti, Simona Maria Mirabelli, Livia Elisa Ortensi e Laura Terzera 4.1 Famiglia. Progetti di mobilità » 91 4.2 Il lavoro » 106 4.3 I lombardi “stranieri” con cittadinanza italiana » 118 4.4 L’integrazione degli immigrati presenti in Lombardia » 129 Allegati » 153 a cura di Alessio Menonna Appendice 1. Il questionario » 154 Appendice 2. Tavole statistiche: distribuzione percentuale per ambiti territoriali delle principali variabili (popolazione straniera ultraquattordicenne) » 162 Appendice 3. Tavole statistiche: distribuzione percentuale per cittadinanza delle principali variabili (popolazione straniera ultraquattordicenne) » 177 Appendice 4. Tavole statistiche: serie storiche rispetto a particolari aree di interesse (popolazione straniera ultraquattordicenne) » 192 Le pubblicazioni dell’Osservatorio Regionale per L’integrazione e la multietnicità » 195 4 Premessa Con la decima legislatura, Regione Lombardia ha istituito, nell’ambito della Giunta, un’apposita Direzione Generale che, oltre ad occuparsi di Sicurezza Urbana e Protezione Civile, ha una espressa delega sulla mate- ria dell’Immigrazione. Una materia che, per la sua complessità e trasver- salità, è affrontata a livello regionale in raccordo con le altre Direzioni, con l’obbiettivo di realizzare in maniera coordinata i diversi interventi posti in essere, per migliorarne l’efficacia e ottimizzare l’impiego delle risorse economiche. In particolare con la Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato si sono sviluppate positive sinergie operative. Il tema dell’immigrazione è complesso e mette in luce le contraddizioni e le debolezze del funzionamento di un Paese nelle sue varie dimensioni (aspetti economici e normativi, approcci istituzionali, tendenze socio- culturali, …), inducendo a ripensare le politiche dell’accoglienza, dell’in- tegrazione e della partecipazione. Alcune delle principali ragioni alla base del fenomeno migratorio sono di tipo: economico/lavorativo (per sfuggire alla povertà, per trovare un im- piego, …); politico (persecuzioni, guerre, pulizia etnica, contrasti religiosi, …); scolastico (conseguimento di titolo di studio, …); eventi naturali catastrofici (alluvioni, terremoti, carestie, …). L’articolo 117 della Costituzione indica l’immigrazione, il diritto d’asilo e la condizione giuridica degli extracomunitari tra le materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato; le Regioni possono comunque porre nor- 5 me specifiche con riguardo agli immigrati, o a particolari categorie di essi, nelle diverse materie di propria competenza. Inoltre, l’intensità dei flussi migratori verificatasi negli ultimi periodi ha evidenziato la necessità di una diretta partecipazione dell’Unione Eu- ropea nelle attività di prevenzione e gestione di situazioni emergenziali poiché la portata è tale da richiedere che i Paesi europei e, al loro interno, gli Enti territoriali, collaborino insieme, occorrendo mezzi, risorse finan- ziarie e soprattutto regole nuove e condivise. La multidimensionalità del fenomeno migratorio e la sua costante evo- luzione rendono quindi necessaria la predisposizione di un monitoraggio in grado di cogliere gli aspetti di continuità e discontinuità delle dinami- che osservate, al fine di poter predisporre una programmazione di strate- gie operative in grado di rispondere in maniera adeguata e tempestiva al- le esigenze manifestate. A tal proposito, si rileva essenziale l’attività dell’Osservatorio Regiona- le per l’integrazione e la multietnicità (Orim) che, da oltre dodici anni, studia il fenomeno migratorio in Lombardia in modo da cogliere i cam- biamenti in atto e da proporre possibili soluzioni di intervento. Fondamentale è poi il supporto e il collegamento con gli Osservatori Provinciali (Opi), che consentono un flusso sistematico di dati a livello lo- cale, nonché permettono di avere un contatto diretto con il territorio. L’interrelazione tra l’Osservatorio Regionale e gli Osservatori Provinciali è funzionale non solo alla realizzazione delle attività di ricerca e di monito- raggio previste nel Piano annuale delle attività dell’Orim, ma altresì alla progettazione e realizzazione di programmi regionali. Nel tempo l’esperienza di Orim si è consolidata anche in ambito nazio- nale ed europeo, dove le tecniche di raccolta dati e la loro analisi vengono prese ad esempio quali buone prassi, replicabili in altri contesti. Nel 2013 l’Orim ha dato continuità ad una serie di attività core indi- spensabili per mantenere un adeguato presidio conoscitivo sull’evoluzio- ne del fenomeno migratorio. È stata così elaborata l’annuale indagine campionaria sulla popolazione immigrata, che rappresenta un’importante fonte informativa per leggere in dettaglio la consistenza e le caratteristiche della popolazione straniera residente in Regione, non solo regolare, ma anche irregolare; inoltre, si è continuato ad effettuare il monitoraggio sui territori di specifiche iniziative e/o criticità per garantire la comprensione degli andamenti migratori in una dimensione locale. L’attività di Orim, pertanto, si rileva essere indispensabile per avere piena conoscenza delle molteplici peculiarità che caratterizzano questo fenomeno, fornendo all’Amministrazione regionale gli strumenti utili per 6 attivare progetti e azioni rispondenti ai bisogni rilevati. Con la decima le- gislatura, Regione si pone infatti l’ambizioso traguardo di affrontare il te- ma dell’immigrazione in un’ottica di superamento degli aspetti emergen- ziali per pianificare politiche a vantaggio del tessuto produttivo e sociale lombardo. Simona Bordonali Assessore Sicurezza, Protezione Civile, Immigrazione 7 Prefazione Istituendo nel dicembre 2000 l’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, Regione Lombardia ha inteso interpretare le trasforma- zioni quantitative e qualitative del fenomeno migratorio che si manifesta- no sul territorio regionale. L’approfondimento delle tematiche inerenti la scuola e l’educazione interculturale, il mercato del lavoro, la salute, la condizione abitativa e l’evoluzione delle politiche degli alloggi hanno consentito di orientare le scelte regionali e di arrivare preparati al dialogo interistituzionale sia in sede di confronto con le amministrazioni locali sia in sede di conferenza Stato-Regioni e di debito informativo nei confronti delle Amministrazioni Centrali. Dieci anni dopo hanno preso avvio le attività di Éupolis Lombardia, l’Istituto superiore per la ricerca, la statistica e le formazione, a cui la l.r. 14/2010 ha trasferito la gestione degli osservatori regionali. Raggruppati in tre aree, quello per l’integrazione e la multietnicità (Orim) rappresenta palesemente il principale punto di riferimento dell’area sociale. Con la Dgr 2051 del 28/07/2011, la mission affidata ad Éupolis Lombardia è stata ulteriormente specificata, secondo tre linee integrate di azione che rimangono a tutt’oggi pienamente attuali: 1. contenere i costi di gestione, attraverso la razionalizzazione dei si- stemi informativi/applicativi informatici in un’ottica di integrazio- ne all’interno delle singole aree; 2. valorizzare il patrimonio informativo già esistente grazie alla siner- gia con la funzione statistica; 3. migliorare la qualità del servizio attraverso una maggiore visibilità e fruibilità dei prodotti grazie a un unico accesso web. 9 Accompagnandosi ai lusinghieri miglioramenti dei costi di gestione com- plessivi del sistema degli Osservatori ottenuti in questo triennio, da quest’anno sta prendendo sempre più vigore l’esigenza di una piena inte- grazione informativa tra i vari Osservatori almeno all’interno delle singole aree, in una prospettiva pluriennale che consenta una reale programma- zione delle risorse e delle attività. Un compiuto salto di qualità

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