Magazine179 12 0

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n. 179 7 maggio 2012 IL RICORDO L'8 maggio del 1982 a Zolder Villeneuve moriva in pista. Nel ricordo della moglie Joanna le ragioni di un mito che continua a scaldare il cuore di tutti GILLES 30 ANNI DOPO Dall’1 gennaio c’è una grande novità! Una nuova piattaforma che rende questa rivista accessibile anche da iPhone, iPad e smartphone Android. Niente da scaricare o da installare, ma solo il meglio del Magazine Italiaracing sul vostro telefono o tablet! Approfittatene Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Valerio Faccini Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Produzione: Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Studio Mazzi Photo Pellegrini MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 4 EUROCUP F.RENAULT CHE PAURA! Il terribile volo di Villemi Paura ad Alcaniz nella prima gara della Eurocup F.Renault. Nel corso del 7° giro, Hans Villemi ha tamponato alla prima curva Daniel Cammish. La monoposto del pilota estone è decollata e nel violento impatto con l'aslfato della via di fuga si è letteralmente spezzata in due. Villemi è rimasto a lungo all'interno dell'abitacolo accusando dolori alla schiena e al ginocchio sinistro. Estratto con cautela, al centro medico non gli è stato riscontrato alcun danno alle vertebre, ma per fortuna solo una forte contusione alla gamba Foto Mario Bartkowiak IL RICORDO GILLES VILLENEUVE Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare: perché“ io di sentire i cavalli che mi spingono nella schiena ho bisogno come dell’aria che respiro Gilles Villeneuve ” 6 SALVE, GILLES 7 IL RICORDO GILLES VILLENEUVE Stefano Semeraro quello che per Jody Sheckter, campione del mon- foto: Actualfoto do con la Ferrari nel 1979, resta «una specie di diavolo, il più veloce pilota della storia della F.1». De Andrè aveva torto, quello che oggi non abbia- La custode della memoria, la madre di Melanie e mo più – nelle corse - è quello che più ci manca. Jacques, la donna a cui prima di ogni gara Gilles Gilles Villeneuve, il piccolo uomo delle grandi cor- affidava il suo bene più prezioso: il tempo. «Veni- se, il canadese volante che l’8 maggio di trent’an- va da me, mi dava il suo orologio, mi baciava e ni fa a Zolder decollò una volta di troppo, sopra la diceva: “aspettami, non ci metterò molto”». March di Jochen Mass, in un pomeriggio di pro- Villeneuve non ci metteva mai molto. Con le drag- ve spezzato dalla tragedia. Villeneuve l’erede di ster, con le motoslitte, poi con la monoposto di Nuvolari, perché era fatto dello stesso concentra- Formula Atlantic con cui impressionò James to di grinta, nervi, muscoli, talento e coraggio. «La Hunt, a Trois Rivieres, dove aveva sverniciato tut- prima volta che lo incontrai – raccontava Enzo ti, Alan Jones, Patrick Tambay, Keke Rosberg, Ferrari – rividi in lui il fisico di Nuvolari e mi dis- Hunt stesso. Un ex-meccanico che modificava la si: diamogli una chance». Nuvolaneuve, oppure sua moto-slitta da solo, senza l’aiuto degli inge- semplicemente Gilles, un soffio, un taglio di silla- gneri, inventandosene una versione rivoluziona- be che ancora oggi non ha bisogna di un’anagra- ria a doppio-ponte. Un malato di corse che per fe più completa: basta il nome, basta il ricordo, un correre in Formula Atlantic arrivò a vendersi la lampo rosso Ferrari che si apre su un’epoca che casa – ovviamente senza informare prima la non c’è più eppure sta lì, accostata all’anima. Pro- moglie Joanna. La sua F.1 sta chiusa nel giro di vi a spiegare a un ragazzino chi era Villeneuve e sei anni, dal debutto con la McLaren, agli anni ci riesci. Perché è facile, come incantarsi davanti entusiasmanti e drammatici con la Rossa. Forse ad una canzone dei Beatles. «Gilles incarnava uno l’unico appuntamento a cui Gilles arrivò in ritar- spirito: la voglia di essere il più veloce, di andare do fu proprio quello con la F.1, e allora decise di avanti a qualunque costo. E credo che visitando togliersi due anni, l’unico vezzo di una carriera la mostra di Modena (“Gilles Villeneuve e il suo vissuta col vento in faccia. tempo”, al Foro Boario di Modena, dall’8 maggio «Il bello di mio marito – dice oggi Joanna - è che al 10 giugno, ndr), anche i giovani possano com- diceva sempre quello pensava, senza compromes- prenderlo». Joanna Villeneuve è la moglie di si. Una bella persona con cui stare». Sulle prime, prendendo in mano il ricevitore, pensai che si trattasse di uno scherzo. Per me la Ferrari era il sogno e a dire il vero non sapevo“ neppure dove si trovasse la fabbrica Racconto di Gilles, della prima telefonata ricevuta da Enrico Mortara dell’ufficio stampa Ferrari, che gli propone di recarsi a Maranello per un test sulla rossa ” Plus vite papà, plus vite (Più veloce papà, più veloce) Parole“ di Jacques Villeneuve che seduto sulle ginocchia del padre, reggeva il volante dell’auto in marcia” 8 Gilles Villeneuve con la moglie Joanna e i figli Jacques e Melanie 9 IL RICORDO GILLES VILLENEUVE L’indimenticabile arrivo del GP di Spagna del 1981, dove Villeneuve guidò la gara per 66 giri, tenendo a bada i rivali con vetture poiù performanti ...io gli posso dare mezzo secondo al giro su qualsiasi pista e con qualsiasi macchina Gilles“ Villeneuve su Niki Lauda ” ...lui è il mio idolo, ma se voglio freno venti metri più“ in là in ogni curva Gilles Villeneuve su Ronnie Peterson ” 10 Chi è abbastanza anziano da ricordare le sue na e non si accorgeva del tempo che passava. gare nelle foto della mostra ritroverà un concen- Però era dolcissimo con i suoi figli, forse la cosa trato di emozioni non diluibili. 1978, Gilles che che lo rendeva più felice era sciare con noi nel- vola sopra Clay Regazzoni a Long Beach. 1979, la casa che avevamo in Canada». Pochi amici, Gilles che si prende a sportellate con René ma veri, fra i colleghi. «Jody Sheckter, Patrick Arnoux nel Gp di Francia, la pietra di paragone Tambay. Non era un tipo mondano, ma con loro di tutti i duelli di F.1. 1981: gli indimenticabili c’era un legame forte». Nelle Formula 1 di oggi, 66 giri in testa, al Jarama, tenendo a bada tutti dove il lato umano spesso è annegato nel busi- con l’estro di un domatore folle ma correttissi- ness, secondo Madame Villeneuve Gilles si mo. «E’ la gara di cui mio marito andava più fie- sarebbe comunque trovato a suo agio: «la F.1 è ro - spiega Joanna – Perché quella gara mostra molto cambiata, ma per vincere devi avere lo esattamente ciò che era: anche con una macchi- stesso desiderio di competere. Credo che oggi na più lenta riuscì a vincere, senza buttare nes- Gilles gareggerebbe con lo stesso spirito di allo- suno fuori di pista, badando solo a non farsi pas- ra. Oggi le corse sono molto più sicure, ma non sare». Il Villeneuve dei sorpassi estremi e delle credo che questo ne abbia intaccato il fascino». carezze dolci ai figli che si portava dietro nel Jacques, il figlio che nei risultati – ma on certo paddock, tutti insieme in un motorhome fami- nella popolarità - ha superato il padre diventan- gliare e romantico. La tromba che suonava do campione del mondo di F.1, l’8 maggio mag- malissimo, i sorrisi inediti che sapeva strappa- gio guiderà la Ferrari 312 T che Gilles e Sheck- re al Drake. ter condussero al titolo costruttori nel 1979. «In lui l’uomo non era diverso dal pilota», con- Anniversari, ricordi. L’immagine dell’uomo che tinua Joanna. «I suoi valori erano l’onestà, la forse più di tutti, insieme con Nuvolari, ha rap- lealtà, la franchezza. Mi faceva impazzire perché presentato l’essenza del pilota, la totale identi- era sempre in ritardo, lavorava alla sua macchi- ficazione con la voglia matta di correre. Nel novembre 1981, grazie ad una geniale intuizione di Marcello Sabbatini, si disputò una esibizione di F.1 contro i caccia F104 ad Istrana. La stella, manco a dirlo, fu Gilles Villeneuve 11 IL RICORDO GILLES VILLENEUVE Se è vero che la vita di un essere umano è come un film, io ho avuto il privilegio di essere la comparsa, lo sceneggiatore, l’attore“ protagonista e il regista del mio vivere Gilles Villeneuve Rivoluzionario e romantico, folle come il suo i colleghi, mai sopra le righe nelle dichiarazio- desiderio di competere che nel ’79 in Olanda ni. Come direbbe Mourinho con cinismo finì la dopo una foratura lo fece guidare in retromar- sua carriera con “zero tituli”, ma niente e nes- cia su tre ruote fino ai box, o che due anni più suno in tre decenni” è riuscito a sradicarlo dal tradi in Canada lo spinse a restare in pista col cuore di chi ama le corse. musetto messo di traverso, che gli impediva di L’8 maggio del 1982, quando un Villeneuve vedere sotto un temporale furioso. Ma anche ancora furioso per lo sgarro subito a Imola dal altruista e generoso, il primo a scendere dall’au- suo amico e compagno di squadra Didier Piro- to nell’81 a Zolder per solidarietà con i mecca- ni corse incontro alla morte, Joanna non era a nici, il primo a sostenere le ragioni dei piloti nel- Zolder. «Ero rimasta a Monaco, Melanie dove- lo sciopero dell’82 a Kyalami.

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