TRIANGOLO Giornale a cura IT dell’Associazione nazionale ex deportati politici Nuova serie - anno XVIII N. 1 Febbraio 1998 ROSSO Sped. in abb. post. Art. 2 com. 20/c legge 662/96 - Filiale di Milano Una pagina di storia troppo spesso trascurata Così fascisti e nazisti perseguitarono gli zingari Il destino di centinaia di migliaia di “Rom” deportati e sterminati Le direttive di Mussolini che imponevan l’invio ad appositi campi di concentramento Una ricerca che si fonda prevalentemente sulle testimonianze orali Articolo di Giovanna Boursier (A pagina 56) All’interno Fine secolo La verità Il terzo Deportato a Perdono o sul tunnel elenco Mauthausen rimozione? di Bolzano di Dora ... nel 1915 (A pagina 2) (A pagina 6) (A pagina 23) (A pagina 53) Aldo Pavia IL PUNTO Perdonare o rimuovere? (a pagina 4) Gianfranco Maris n questi giorni la Chiesa Un articolo del dottor Riccardo Di Segni Le lezioni cattolica, sia a livelli lo- Icali (come nell’episcopa- to francese) che in Vaticano, della storia ha sollevato con clamorose (a pagina 5) iniziative il tema della re- A proposito sponsabilità cristiana nella per- secuzione degli ebrei, e con questo la necessità di rivede- della richiesta re i comportamenti del pas- sato; in queste occasioni si è ripetutamente parlato di una Milano: una lapide richiesta di perdono dei cat- di perdono della in stazione tolici agli ebrei. Davanti a questi problemi è a ricordo di tanti importante valutare quale pos- viaggi senza ritorno sa esser la reazione ebraica, Chiesa cattolica e in particolare quali siano le Mentre questo numero del riflessioni religiose e teolo- giornale va in tipografia, si giche che possano indirizza- agli ebrei svolge a Milano, nell'anniver- re il comportamento degli ebrei sario della liberazione di in queste circostanze. Auschwitz, la manifestazione per l'inaugurazione di una lapi- ul tema del perdono nel- una nuova esistenza. Dio non go di perdonare, così come de a ricordo dei deportati che l’ebraismo, e sulla ca- desidera la morte del malva- viene insegnato che Dio per- furono caricati proprio da que- Spacità ebraica di perdo- gio ma il suo pentimento, af- dona le colpe commesse nei sto scalo sui vagoni che li nare, ciò che in generale si finché viva in modo migliore. suoi confronti. avrebbero condotti nei campi conosce è una serie di infor- Il ragionamento su questi prin- nazisti, dai quali in maggioran- mazioni distorte e calunnio- a queste premesse de- cipi mette in evidenza alcuni za non fecero ritorno. se, che sono proprio la con- riva un’intera costru- concetti che, per quanto siano Alla manifestazione hanno seguenza diretta di una cam- Dzione teologica, che ovvii ed essenziali, nella pras- assicurato la presenza il cardi- pagna antica e sistematica con- esamina i molteplici aspetti si comune rischiano di essere nale Carlo Maria Martini, il tro l’ebraismo, condotta fin del problema. Le azioni del- dimenticati. Ne possiamo con- rabbino capo Giuseppe Laras, dalle origini dalle Chiese con- l’uomo hanno implicazioni su siderare almeno tre. Il primo il presidente dell’Aned tro l’ebraismo; secondo que- vari piani, come il rapporto riguarda lo stretto rapporto esi- Gianfranco Maris, oltre a una sta immagine distorta, l’e- con Dio, con gli altri uomini, stente tra chi commette un rea- folta rappresentanza di ex braismo sarebbe una religio- con la natura. to e chi è stato offeso. deportati. Sulla lapide è inciso ne basata unicamente sulla Quando si commette un’azio- questo testo: giustizia, a differenza del cri- ne scorretta bisogna ripararla, il colpevole che deve Tra il dicembre '43 stianesimo, basato tutto sul- cercando di eliminare le con- chiedere scusa e l’offe- e il maggio '44 l’amore. seguenze negative in tutte le Èso che deve scusare. dai sotterranei In realtà entrambe le religio- direzioni. Ad esempio, nel ca- Nessuno può assumersi il com- di questa stazione ni, sia pure con determinate lendario ebraico esiste, come pito di chiedere scusa o di per- cominciò il lungo viaggio differenze, hanno una conce- è noto, un giorno speciale, il donare per altri. Il secondo di uomini , donne e bambini zione teologica nella quale en- Kippùr, che è destinato all’e- principio è che la richiesta di ebrei trambi gli aspetti, quello del- spiazione delle colpe com- scusa non ha senso se non c’è e oppositori politici la giustizia e quello dell’a- messe nei confronti di Dio; ma una coscienza della gravità del deportati verso Auschwitz more sono presenti e pratica- i reati commessi ai danni di reato, e un’intenzione precisa e gli altri Lager nazisti. mente indissociabili. altri uomini non sono perdo- da parte del colpevole di non La loro memoria vive tra Secondo l’ebraismo l’umanità nati a Kippùr, devono essere commetterlo più; il pentimento noi non potrebbe sopravvivere sen- perdonati dagli offesi, e pro- vero si riconosce quando il col- insieme al ricordo za la clemenza e la miseri- prio per questo motivo è ob- pevole, messo un’altra volta di tutte le vittime cordia divina, che riconosce bligo nei giorni che precedo- nelle circostanze identiche che dei genocidi del XX secolo. le debolezze dell’uomo, ne no il Kippùr recarsi a chiede- avevano prodotto il reato, rie- cancella le colpe e gli conce- re scusa a chi è stato danneg- sce a trattenersi e a non ripe- Poiché l'angoscia de la possibilità di ritornare giato e offeso. E d’altra parte terlo. Il terzo principio è che di ciascuno è la nostra sui passi sbagliati e costruire l’offeso ha un preciso obbli- ogni azione ha diverse conse- (Primo Levi) Nessuno può sostituirsi alle responsabilità di chi ha commesso un'offesa. Il rischio di nascondere con un velo pietoso l'enormità dei delitti compiuti per secoli. Autocritica, non autoassoluzione guenze, sia sul nalizzazione e piano morale, che alla relativizza- su quello penale, zione delle azio- che su quello ci- ni commesse, vile ed economi- che come ha sot- co, e che ognuna tolineato il rab- di queste conse- bino Bahbout guenze deve ave- (nell’intervista a re la sua ripara- “l’Unità” del- zione. l’8.10.97) vanno Chi diffama una riconosciute nel- persona, non so- le loro realtà, che lo deve chieder- non è quella di gli scusa, ma de- incidenti di per- ve riparare con corso, quanto azioni opposte e quella di crimi- conseguenze ef- ni contro l’uma- ficaci il danno nità. Il ricono- provocato; chi ru- scimento delle ba non solo deve responsabilità ristabilire un rap- non può essere porto psicologico generico, ma de- positivo con chi ve coinvolgere ha danneggiato, ma deve re- sori; il passato non si può can- tutto questo con il nome di caso per caso, dalla respon- stituire il maltolto. Per molti cellare, ciò che è stato è sta- “perdono”, come se ciò po- sabilità precisa dei singoli altri reati la riparazione non è to, e deve servire di monito tesse essere chiesto o conces- leader (santi, pontefici, dot- possibile, e la legge indica la per il futuro. so, e con il rischio di nascon- tori della Chiesa), alla indi- sanzione necessaria per sana- dere con un velo pietoso l’e- viduazione delle vittime (bat- re, su piani di equità, il dan- er quanto riguarda que- normità dei delitti compiuti tesimi forzati, famiglie di- no inferto al singolo e alla so- sto secolo, bisogna fare per secoli, con determinazio- strutte, beni confiscati ecc.). cietà, e per impedire ad altri, Pun’ulteriore distinzione: ne perversa e recidiva; questa con il timore della sanzione, non si può dimenticare che non del “perdono” sarebbe solo una al punto di vista teo- la ripetizione del reato. pochi dei “persecutori”, colo- ipocrita liturgia, offensiva per logico, inoltre, la dot- ro che condividono e trasmet- tutti. Dtrina cristiana sull’e- rasferendo questi con- tono le tradizionali dottrine di La richiesta di “perdono” può braismo attende ancora una cetti generali al proble- opposizione cristiana all’e- partire solo da responsabili vi- revisione radicale, che gli ri- Tma del perdono della braismo sono ancora vivi e at- venti, pentiti, ed essere diret- conosca un ruolo indipendente Chiesa agli ebrei, emergono tivi. E non è la loro voce che ta a coloro che sono stati da e autonomo nella salvezza, e alcune problematiche. Per si ascolta in questi giorni, quan- loro offesi; le possibilità che in tal modo lo ponga al ripa- quanto riguarda il passato, c’è to quella di altri, innocenti o questo si verifichi sono estre- ro da qualsiasi tentativo di da rilevare l’assenza di colo- pentiti, che condividono la lo- mamente ridotte. evangelizzazione. ro che sono stati maggiormente ro fede, e che giustamente si E infine tutto questo rischia offesi, tutti coloro che nel cor- vergognano di loro. na volta chiarito che di restare lettera morta se non so dei secoli sono stati perse- In questi termini parlare di per- non di perdono biso- viene accompagnato da una guitati, umiliati, torturati, uc- dono è fuorviante. Non si pos- U gna parlare, se non in informazione sistematica e dif- cisi, perseguitati anche dopo sono confondere due diverse casi del tutto particolari, bi- fusa, in grado di rieducare mi- la morte. realtà. sogna anche indicare gli altri lioni di fedeli ad un rapporto Nessuno oggi, anche se di- Una è l’intenzione viva e sin- aspetti del problema, che ri- nuovo e costruttivo con l’e- scendente diretto, ha il diritto cera di costruire un nuovo rap- schiano di restare insoluti, sot- braismo che continua ad es- di cancellare con il perdono porto con l’ebraismo, elimi- to la cortina liturgica delle ce- sere presentato, anche ai no- ciò che è stato fatto ad altri.
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