Interventi Nelle Aree Agricole Danneggiate

Interventi Nelle Aree Agricole Danneggiate

COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 22-VII-2004 C(2004) 2906 Oggetto: Aiuti di Stato/Italia (Piemonte) Aiuto n. N 193/2004 Interventi nelle aree agricole danneggiate. Signor ministro, I. Procedura Con la lettera del 29 aprile 2004, protocollata il 3 maggio 2004, la Rappresentanza permanente della Repubblica italiana presso l’Unione europea ai sensi dell'articolo 2, punto 1 della decisione della Commissione 2004/307/CE del 16 dicembre 2003, resa nell’ambito della pratica di aiuti di stato C 12/b/19951, le informazioni meteorologiche riguardanti le forti piogge che hanno provocato delle inondazioni in Piemonte. Queste inondazioni hanno causato danni alle infrastrutture agricole nelle province di Alessandria, Biella, Cuneo e Vercelli. Con lettera del 24 maggio 2004, protocollata il 25 maggio 2004, la Rappresentanza permanente ha integrato le informazioni precedentemente trasmesse. Mi pregio d’informarLa che la Commissione non ritiene di dover sollevare obiezioni nei riguardi degli interventi previsti, alla luce degli articoli 87 e 88 del trattato CE. Nell'adottare tale decisione la Commissione ha tenuto conto di quanto segue: II. Descrizione L'articolo 2, comma 1 della decisione della Commissione 2004/307/CE del 16 dicembre 2003, resa nell’ambito della pratica di aiuti di stato C 12/b/1995 prevede che “a decorrere dalla notifica della presente decisione, l'Italia notifica alla Commissione, caso per caso, ogni evento atmosferico che dia luogo ad indennizzo in applicazione della legge n. 185/92 e fornisce le pertinenti informazioni meteorologiche, conformemente ai 1Pubblicato sulla GU L 99 del 3 aprile 2004, pag.30. S.E On. Franco FRATTINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I - 00194 ROMA Rue de la Loi 200, B -1049 Bruxelles/Wetstraat 200, B-1049 Bruxelles - Belgio Telefono: centralino 32 (0) 2 299.11.11 Telex: COMEU B 21877. Indirizzo telegrafico: COMEUR Bruxelles punti 11.2.1 e 11.3.1 degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo”. Conformemente a suddetto articolo le autorità italiane hanno notificato alla Commissiona la delibera de la Giunta Regionale del Piemonte contenente i dati meteorologici relativi alle forti piogge che si sono abbattute sulla regione dal 1° al 4 dicembre 2003, causando delle inondazioni che provocato danni alle infrastrutture agricole pubbliche e private e per le quali le autorità regionali chiedono una compensazione a carico del Fondo nazionale di solidarietà, come previsto dall’articolo 3, comma 3 lettere a) e b) della legge n. 185/19922. Il punto 33 della decisione della Commissione 2004/307/CE prevede che “per quanto riguarda i danni a carico delle infrastrutture e delle opere di bonifica, la circolare stabilisce che quelli rientranti nell'ordinarietà stagionale, o ascrivibili ad incuria, ad imperizia, a mancata manutenzione o al degrado naturale delle opere sono esclusi dai finanziamenti del Fondo di solidarietà nazionale. L'eccezionalità dell'evento va avvalorata da elementi tecnici inconfutabili derivanti da rilevazioni climatiche ufficiali e confrontati con quelli rilevati negli anni precedenti, con riferimento ad un periodo sufficientemente ampio da essere significativo ai fini dell'indagine statistica”. Le autorità italiane hanno trasmesso le relazioni climatiche ufficiali redatte dal Settore Meteoidrografico e Reti di monitoraggio del ARPA3 del Piemonte. Queste relazioni meteorologiche ufficiali dimostrano il carattere eccezionale dell'evento che utilizzando i criteri indicati al punto 33 della decisione cui sopra. Le autorità italiane hanno trasmesso alla Commissione le relazioni tecniche sui danni alle infrastrutture redatti dalla Direzione Territorio Rurale della Regione del Piemonte per ogni provincia colpita dall'evento meteorologico e che sono parte integrante della delibera della Giunta regionale del Piemonte n. 52 -11898 del 2 marzo 2004. La delibera del Giunta n. 52-11898 delimita l’ammontare dei danni e delle compensazioni come segue: Provincia di Alessandria COMUNE Ripristino funzionale delle infrastrutture Ammontare(€) agricole ex art.3 (3) lettera b) Balzola e Morano Po Canale Magrelli – ripristino argine con Roggia 27.000 Stura Morano Po Sussidio Roggia Cornasso 12.000 39.000 Province de Biella COMUNE Ripristino funzionale delle infrastrutture Ammontare (€) agricole ex art.3 (3) lettera b) 2 L’articolo 3 (3) della legge n. 185/1992 così recita: "Le regioni, compatibilmente con le finalità primarie della presente legge, possono adottare misure volte: a) al ripristino delle strade interpoderali, delle opere di approvvigionamento idrico nonché delle reti idrauliche e degli impianti irrigui, ancorché non ricadenti in comprensori di bonifica, con onere di spesa a totale carico del Fondo; b) al ripristino delle opere pubbliche di bonifica e di bonifica montana, ivi compresi i lavori diretti alla migliore efficienza delle opere da ripristinare, con onere di spesa a totale carico del Fondo”. 3 ARPA: Azienda Regionale per la Protezione Ambientale. 2 Candelo Roggia Marchesa zone floricoltura Rosso e 45.000 Zanetti Roggia Marchesa: difesa s Torr. Cervo 150.000 Villanova B.se Rio Ottina 80.000 275.000 Provincia di Cuneo COMUNE Ripristino funzionale delle infrastrutture Ammontare(€) agricole ex art.3 (3) lettera a) Barbaresco Canale San Marzano: presa sul Tanaro 170.000 Pezzolo Valle Uzzone Strada interpod. Pianboriano 42.700 Strada interpod. Abate 7.400 Strada interpod. Galli-Bastia 3.200 _ Roccaforte Mondovì Ripristino canale “Bernelle” 30.000 Canale “Betina”: traversa derivazione su torr. 48.000 Ellero Canale “Rià”: derivazione su torr.Ellero 45.000 346.300 Provincia di Vercelli COMUNE Ripristino funzionale delle infrastrutture Ammontare (€) agricole ex articolo 3 (3), lettera b) Albano Canale "Dondoglio" Loc. Cascina Nuova 24.000 Alice Castello Naviletto della Mandria 30.000 Arborio Roggia dei Risi Loc. Cascina Bonda 10.000 Torr. Marchiazza Loc. Fusetto 50.000 Asigliano Roggia Lamporo 42.000 Bianzé Roggione di Carpeneto 12.000 Buronzo Torr. Guarabione, Loc. Doria, derivazione cavo 15.000 Doria Carisio Cavo Casone 100.000 Cavo Lista Lupino Cascinassa –ponte canale 85.000 sul torr. Odda Carisio et Salussola Torr. Odda, loc. "c.na di Mezzo" 55.000 Cigliano Naviglio di Ivrea a valle bocchetto Selva 8.000 Crescentino Raccoglitore di Crescentino 16.000 Desana Cavo Rustichella loc. "Cascina Necessaria" 18.000 Formigliana Rio Odda, loc. "La Lista" (4 interventi) 400.000 Ghislarengo Rio Orcorio, loc. "Baraggie" 15.000 Cavo Bonino, loc. "Ronco di Ferrro" 20.000 Cavo Dontogliotto loc. sottopasso ferrovia 10.000 Greggio Cavo delle Mandrie, loc. "Fenale" 18.000 Lenta Canale Dondoglio, loc. "Angelara" 12.000 Riva Rio Sanguinolento – barraggio LL Friolotto 13.000 Rovasenda Rio S.Giorgio, difesa spondale loc. "Bardesa" 25.000 S. Giacomo Vercellese Rio Valle Rumi: chiusa derivazione cavo Valle 20.000 Rumi Naviletto de Villarboit, loc. tra Cascina Piantone 18.000 e Cascina Celoria Vercelli Roggia Vassalla, loc. "Larizzate" e "Cascina 45.000 S.Giovanni" Roggia Provalina, loc. "Carengo" 27.000 Villarboit Cavo S.Marco, loc. scarico "Riva" 25.000 1.113..000 III. Valutazione 3 Secondo l'articolo 87, paragrafo 1 del trattato CE, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. Per quanto riguarda le compensazioni che si riferiscono ai danni alle infrastrutture ex articolo 3, comma 3, lettere a) e b) della legge n. 185/1992, ove si tratti di interventi che vanno a vantaggio dell’intera comunità delle zone interessate, esse non costituiscono aiuti di stato. Per quanto riguarda le compensazioni che si riferiscono ai danni alle infrastrutture ex articolo 3, comma 3, lettere a) e b) della legge n. 185/1992 ove si tratti di interventi che vanno a vantaggio di alcune imprese, esse rientrano nel campo d'applicazione dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato, in quanto conferiscono ad alcune imprese benefici economici di cui non avrebbero normalmente beneficiato e, così facendo, ne migliorano la competitività rispetto ad altri agricoltori comunitari che non fruiscono dello stesso tipo di aiuti. Considerando che questi agricoltori operano su un mercato internazionale altamente competitivo, essendo l’Italia, sulla base dei dati in possesso della Commissione il principale produttore europeo di frutta4, la misura considerata incide sugli scambi tra Stati membri. L'aiuto in oggetto può essere considerato compatibile con il mercato comune soltanto se può beneficiare di una delle deroghe previste dal trattato. L'unica deroga applicabile sarebbe quella di cui all'articolo 87, paragrafo 3, punto c), ai sensi del quale possono considerarsi compatibili con il mercato comune gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse rimediare ai danni causati dalle calamità naturali o da altri eventi straordinari. Nella sua valutazione degli aiuti destinati a compensare gli agricoltori per le perdite risultanti da cattive condizioni climatiche, la Commissione applica il punto 11.3. degli Orientamenti Comunitari relativi agli aiuti di stato nel settore agricolo (Orientamenti)5, ai sensi del quale le avverse condizioni atmosferiche quali gelo, grandine, ghiaccio, pioggia o siccità non possono come tali essere considerate calamità

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