PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CXV ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO Ministero per le armi e munizioni Decreti di ausiliarietà Inventario a cura di ALDO G. RICCI E FRANCESCA ROMANA SCARDACCIONE MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI 1991 UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI DIVISIONE STUDI E PUBBLICAZIONI Comitato per le pubblicazioni:Renato Grispo, presidente, Paola Carucci, Arnaldo D'Al­ dario, Antonio Dentoni-Litta, Romualdo Giuffrida, Lucio Lume, Giuseppe Pansini, SOMMARIO Claudio Pavone, Luigi Prosdocimi, Leopoldo Puncuh, Isabella Zanni Rosiello, Lucia Moro, segretaria. Cura redazionale: Manuela Cacioli Introduzione Pago 7 Documenti " 16 Decreti relativi alla costituzione e alla modifica dei Comitati " regionali 26 Bibliografia " 33 Inventario " 35 " Decreti di variazione 251 " Decreti di revoca 269 Indici " Indice delle società 277 " Indice per settore di produzione 437 " © 1991 Ministero per i beni culturali e ambientali Indice per Comitato regionale 501 " Ufficio centrale per i beni archivistici Indice per località 581 ISBN 88-7125-042-7 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Piazza Verdi lO, 00198 Roma Finito di stampare nel mese di ottobre 1991 a cura della Ediprint Service srl di Città di Castello con i tipi della Tipolitografia SAT , i 5 INTRODUZIONE 1. Il Ministero per le armi e munizioni. Il problema dell'armamento e del munizionamento dell' esercito fu il più grave che si presentò all'Italia durante la guerra mondiale e determinò la creazione di un organismo apposito per coordinare tutte le operazioni tese ad intensificare la produzione industriale: ricerca delle materie prime, fabbricazione di materiali bellici negli stabilimen­ ti, reclutamento del personale, distribuzione delle armi al fronte. L'organismo che assommò in sé questa serie di compiti fu il Sottosegreta­ riato poi Ministero per le armi e munizioni, la cui struttura derivò essenzial­ mente da un progressivo allargamento di competenze, attribuzioni e servizi della Direzione generale di artiglieria e genio, dipendente dal Ministero della guerra, alla quale rimasero affidati i servizi per il rifornimento delle armi e munizioni fino al 9 luglio 1915. Il Sottosegretariato per le armi e munizioni fu istituito, alle dipendenze del Ministero della guerra, con r.d. 9 lug. 1915, n. 1065, e divenne Ministero per le armi e munizioni con r.d. 16 giu. 1917, n. 980: alle dipendenze del Sottosegretariato per le armi e munizioni passarono la Direzione generale di artiglieria e genio e l'Ispettorato generale delle costruzioni di artiglieria,- fino ad allora dipendenti dal Ministero della guerra. A seguito delle dimissioni del ministro Alfredo Dallolio, il 14 maggio 1918, il ministero fu affidato ad interim al ministro della guerra. Con d.1gt. 15 set. 1918, n. 1318, il ministero fu soppresso ed i suoi servizi passarono a un Commissariato generale per le armi e munizioni dipendente dal Ministero del­ le armi e trasporti (già Ministero dei trasporti marittimi e ferroviari) . Con d.1gt. 24 nov. 1918, n. 1748, i servizi per le armi e munizioni passarono al Ministero della guerra, e il Ministero dei trasporti riassunse la denomina­ zione e le competenze che aveva fino al settembre 1918. Con d.1gt. 15 dico 1918, n. 1909, infine, il Commissariato generale per le armi e munizioni e il Commissariato generale per 1'aereonautica (che era stato istituito presso il Ministero per le armi e munizioni con r.d. 1 nov. 1917, n. 1813) furono soppressi e le rispettive competenze passarono a due nuovi sottosegretariati 7 , Ii Ministero per le almi e munizioni, Decreti Introduzione istituiti, l'uno, presso il Ministero del tesoro (Sottosegretariato per la liquida­ ai Comitati regionali vennero assegnate funzioni informative sull' andamento zione dei servizi delle armi e munizioni e dell'aereonautica), l'altro, presso disciplinare e tecnico degli stabilimenti e sulla loro produzione, funzioni con­ il Ministero dell'industria, commercio e lavoro (Sottosegretariato per il con­ sultive in merito a proposte atte a migliorare e accelerare la produzione, e trollo delle materie prime). funzioni esecutive rispetto agli stabilimenti privati mobilitati per l'attuazione Il Sottosegretariato per la liquidazione dei servizi delle armi e munizioni delle disposizioni organiche, nonché il compito di esercitare su detti stabili- e dell' aereonautica venne affidato ad Ettore Conti che, subito dopo, entrò menti un' azione disciplinare e tecnica 1. a far parte del Comitato interministeriale per il coordinamento delle attività Al Comitato centrale furono assegnate funzioni di coordinamento dell' o­ delle amministrazioni statali dallo stato di guerra allo stato di pace, istituito pera dei Comitati regionali e, quale organo consultivo e deliberativo, la risolu­ con d.lgt. 17 nov. 1918, n. 1698. Il Comitato interministeriale operava attra­ zione delle questioni e delle proposte, provenienti dai Comitati, relative al verso una Giunta esecutiva, presieduta dallo stesso Conti. Con d.lgt. 6 dico miglioramento e all' aumento della produzione degli stabilimenti mobilitati. 1918, n. 1832, la Direzione generale artiglieria e genio tornava al Ministero Affinché l'opera dei Comitati regionali rispondesse ai fini per cui erano della guerra. stati creati vennero chiamati a farne parte, con il presidente, ufficiale generale Con i decreti nn. 1696, 1697, 1698, del 17 nov. 1918 era stata disciplina­ o superiore dell' esercito o della marina, due membri civili di particolare com­ ta la sistemazione delle industrie belliche per adattarle alla produzione di pa­ petenza in materia e quattro membri, con solo voto consultivo, scelti tra gli ce. Con r.d. 24 mar. 1920, n. 1053 , il Comitato interministeriale e la relativa industriali e gli operai. Il Comitato centrale invece, presieduto dal sottosegre­ Giunta esecutiva furono soppressi, mentre veniva istituito presso la Ragione­ tario, era composto di otto membri: un ufficiale generale dell' esercito o della ria generale dello Stato un Comitato liquidatore delle gestioni di guerra, cui marina, un consigliere di Stato, un funzionario del Ministero del tesoro e furono deferiti tutti i poteri e i servizi della soppressa Giunta esecutiva. quattro persone estranee all'amministrazione, di speciale competenza in mate­ ria. L'estensione dell'attività dei servizi delle armi e munizioni portò in segui­ 2. La mobilitazione industriale . Con r.d. 26 giu. 1915, n. 993, furono con­ to ad una modifica del Comitato centrale e dei Comitati regionali, sia nei feriti al governo poteri straordinari per assicurare da parte degli stabilimenti rapporti di dipendenza organica che nella loro composizione (d.lgt. 5 lug. 1917, dell'industria privata, durante lo stato di guerra, i rifornimenti e le forniture n. 1093). belliche necessarie, mentre con il citato r.d. 9 lug. 1915, n. 1065, vennero I Comitati regionali passarono alla dipendenza unica e diretta del Ministe­ istituiti un Comitato supremo e il Sottosegretariato di Stato per le armi e ro per le armi e munizioni, succeduto nel giugno 1917 al Sottosegretariato, munizioni, alle dipendenze del Ministero della guerra, che, in esecuzione del che ne estese le competenze originarie. citato decreto n. 993, dettero vita ad un organismo di mobilitazione industria­ In seguito all'accresciuto numero degli stabilimenti mobilitati nelle diverse le, il cui regolamento fu approvato con d.lgt. 2 ago. 1915, n. 1277. regioni si ebbero il d.lgt. 9 set. 1917, n. 1512, che istituì undici Comitati Le disposizioni contenute nel citato decreto avevano lo scopo di rendere regionali invece di sette 2, e il d.lgt. 24 mar. 1918, n. 849, che modificò l'organismo della mobilitazione industriale semplice, decentrato e rapido, at­ traverso la costituzione di un organismo direttivo, il Comitato centrale, e di sette, poi undici, Comitati regionali. 1 46, Al il Presso ciascun Comitato regionale venne istituita con d.lgt. 6 gen. 1918, n. e d.lgt. 20 gen. Comitato centrale fu affidato compito di determinare gli stabilimenti 1918, n. 103, una Commissione mista per la conciliazione delle controversie di carattere collettivo inerenti da considerare «ausiliari», di agevolare il coordinamento dell' attività di questi la validità, ,l'interpretazione e l'esecuzione dei concordati e dei contratti di lavoro. con l'attività degli opifici militari, di autorizzare le dimissioni, i licenziamenti, 2 I sette Comitati regionali erano: per il Piemonte con sede Torino; per la Lombardia con sede Mila­ i passaggi di personale tra l'uno e l'altro stabilimento, di sorvegliare il lavoro no; per la Liguria con sede Genova; per il Veneto e l'Emilia con sede Bologna; per !'Italia centrale e delle maestranze femminili e minorili, nonché di occuparsi delle scuole, del la Sardegna con sede Roma; per !'Italia meridionale con sede Napoli; per la Sicilia con sede Palermo. Nel 1917 i Comitati divennero undici (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia, Toscana, Campania, tirocinio dei nuovi operai, delle garanzie igienico-sanitarie del lavoro. Calabria e Puglia, Sicilia, Sardegna), rendendo così ancora più decentrata l'azione della mobilitazione; Spettava pertanto al Ministero della guerra, di concerto con il Ministero si elevò il numero dei membri civili fino ad un massimo di sei, e quello dei rappresentanti, sia industriali della marina e con quello del tesoro, la dichiarazione di ausiliarietà, mentre che operai, fino ad un massimo di cinque per ciascuna categoria. 8 9 Ministero per le almi e munizioni, Decreti Introduzione
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