Prefettura Di Sondrio

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Prefettura di Sondrio Luglio 1987 - Luglio 2017 Trentennale dell’Alluvione in Valtellina RACCOLTA DOCUMENTALE INDICE PRESENTAZIONE di S. E. il Vescovo Oscar Cantoni 2 INTRODUZIONE 3 CENNI STORICI E GEOGRAFICI 5 CRONACA DELL’ALLUVIONE 7 ELENCO DECEDUTI 14 PREPARATIVI PER LA CELEBRAZIONE DEL TRENTENNALE DELL’ALLUVIONE 15 18 LUGLIO CELEBRAZIONE DEL TRENTENNALE DELL’ALLUVIONE 26 RICONOSCIMENTI E TARGHE 33 LE INIZIATIVE PER IL TRENTENNALE 36 DAL PICCOLO AI GRANDI ORIZZONTI 45 TESTIMONIANZE 52 RINGRAZIAMENTI 61 APPENDICE: LA COMMEMORAZIONE DEL TRENTENNALE DELL’ALLUVIONE 69 VISTA DA “IL PONTE” PRESENTAZIONE “La nostra gente di montagna conosce lo sgomento delle ore difficili ma non si lascia andare alla disperazione: piange stridendo i denti e reagisce con la grande forza di chi è esperto nel soffrire. I secoli di storia della Valtellina sono stati secoli di dolore e di tragedia, ma la sua gente ha in sé una grande forza, sorretta anche dalla fede e riprende a rivivere con l’ostinazione dei forti”. Così il caro Vescovo Teresio Ferraroni si esprimeva nel suo messaggio alla gente di Valtellina nei giorni dell’alluvione del 1987. E non nascondeva la sofferenza che segnò non solo la Valle, ma anche tutta la Diocesi di Como. A distanza di trent’anni, realmente possiamo toccare con mano la tenace operosità di un popolo che è stato capace non solo di ricostruire ciò che è andato perduto, ma anche di trasformare in occasione di ulteriore sviluppo quella che sembrava essere una terribile disfatta. Soprattutto i Valtellinesi hanno riscoperto i legami della fraternità e della solidarietà, trovando nella fede cristiana la radice del proprio impegno e il senso per rinnovare la speranza: la contemplazione del volto del Crocifisso Risorto, così abbondantemente presente nelle Chiese, ma anche gli angoli delle strade della Valle, ha permesso di rifiorire la vita laddove sembrava comandare la morte. E quante preghiere si alzarono in quei giorni per chiedere l’intercessione della Madonna di Tirano per tutta la schiera dei suoi devoti. Fare memoria di tutto questo ci potrà essere d’aiuto, nel momento della fatica, per ritrovare la fede e la speranza e nel momento della gioia, per accrescere l’impegno della carità. Oscar Cantoni Vescovo di Como 2 INTRODUZIONE Ho ritenuto di raccogliere, grazie alla collaborazione delle molteplici Istituzioni e del personale della Prefettura, tutte le iniziative che sono state messe in campo per commemorare, nel modo migliore, l’evento tragico dell’alluvione in Valtellina. Si è proceduto in modo semplice, a raccogliere, tutti quei dati più significativi, nonché, quegli elementi che potranno destare interesse a chi si accingerà alla lettura. Mi preme pertanto, ringraziare le Istituzioni, le Associazioni e il mio personale che si sono prodigati con dedizione e passione all’evento, la cui organizzazione è stata giudicata positivamente: Personale della Prefettura Comando Provinciale Guardia di Angieri Salvatore Finanza di Sondrio Boscacci Lucia Comando Provinciale Vigili del Fuoco Boscacci Marilena di Sondrio Codazzi Anna Comune di Valdisotto Colace Giuseppe Fendoni Sonia Comuni della Provincia di Sondrio Marveggio Michele Comunità Montana BORMIO Marveggio Monica Comunità Montana CHIAVENNA Parolo Antonella Comunità Montana SONDRIO Sampilli Michela Coro Li ósc’ Sorrentino Umberto Coro Parrocchia Santa Maria Assunta Stasolla Erasmo Voltan Marcello Croce Rossa Italiana Ditta Edile Esterna F.lli Bonetti Snc Istituzioni, Associazioni e Aziende Ditta Edilpiemme SaS A2A S.p.A Gruppo Alpini e Protezione Civile di Associazione Nazionale Alpini Piatta Avio Valtellina S.p.A. Gruppo Carabinieri in Congedo Banda Filarmonica Bormiese Gruppo Gioventù “Magot” di Banda Insieme Sondalo S.Antonio Morignone Comando Provinciale Carabinieri di Pro Loco Valdisotto Sondrio Provincia di Sondrio 3 Questura di Sondrio Il Giorno/National press Regione Lombardia Il Settimanale della Diocesi di Como Secam S.p.A. La Gazzetta di Sondrio Ufficio Scolastico Territoriale La Provincia Waters Nestlè La Stampa Lapresse Rappresentanti delle Istituzioni National Press Emanuele De Filippis Radio TeleSondrio News Federica Micheli RAI On.le Avv. Roberto Maroni RAI GR Radio On.le Dottor Ugo Parolo RAI NEWS 24 On.le Sen. Benedetto Della Vedova RAI Quirinale On.le Sen. Jonny Crosio RAI TG1 Simone Guerrini RAI TG2 RAI TG3 Agenzie e Testate Giornalistiche RAI TGR Lombardia Adnkronos SKY TG 24 Agenzia AGI TeleMonteNeve Ansa TeleUnica Centro Valle TGCOM24 Corriere della Sera Ufficio Stampa Lombardia GR Radio Valtellina Alpina Il Giorno Per la stesura di questo documento esprimo il mio sentito ringraziamento alla Sig.ra Sonia Fendoni e al sig. Erasmo Stasolla Il Prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia 4 CENNI STORICI E GEOGRAFICI Il fiume Adda, scendendo dalla valle di Cancano, prima di confluire nel Lago di Como, disegna con il suo corso questa splendida regione alpina, inserita nella Lombardia, denominata Valtellina. Della Valtellina fanno parte numerose valli laterali, come la val Malenco, val Masino, valle del Bitto, Val Grosina, Valfurva e la valle di Livigno ed essa, insieme alla Valchiavenna forma la provincia di Sondrio. Ennodio, vescovo di Pavia degli inizi del VI secolo, ne parla nominandola Tellina vallis, nome che probabilmente deriva dall’allora esistente borgo di Teglio (oggi comune della provincia di Sondrio) posto in posizione dominante dell’antica valle. La valle corre parallela al crinale alpino per circa 120 km, separando le Alpi Centro-orientali(Alpi Retiche occidentali) dalle Alpi Sud-orientali (Alpi Orobie). La valle, chiusa in questo abbraccio, è dominata da montagne, alcune tra le quali altissime e fra le prime d'Europa: il massiccio del Bernina, l'Ortles, il Cevedale, il Gran Zebrù e il gruppo dell'Adamello - Presanella. Celti, liguri ed etruschi hanno trovato qui l’ambiente adatto per creare le proprie colonie abitative in età pre-romana, e dopo aver fatto parte dell’Impero Romano, nel 568 d.C. divenne dominio longobardo e di secolo in secolo fu terra ambita da diversi popoli. Durante il Medioevo, essa fu sempre soggetta dal punto di vista ecclesiastico ai vescovi di Como, mentre civilmente dopo essere stata soggetta al Comune di Como e al vescovo di Como venne incorporata verso la metà del XIV secolo nel Ducato di Milano. Gli abitanti dei vicini Grigioni, che già erano entrati più volte in Valtellina, nel 1512, approfittando delle invasioni straniere che avevano preso avvio nel 1494, la occuparono tutta pur garantendo alle popolazioni locali il rispetto degli antichi privilegi e consuetudini. Il 27 giugno 1512, con il Giuramento di Teglio, la Valtellina venne ufficialmente annessa ai Grigioni. Il dominio grigionese durò dal 1512 al 1797, purtroppo durante questo periodo la Valtellina fu teatro di gravi scontri tra cattolici e protestanti. Con l'arrivo di Napoleone Bonaparte venne posto il termine al dominio grigionese, infatti nel 1797 Napoleone Bonaparte separò definitivamente la Valtellina dai Grigioni e la unì alla Repubblica Cisalpina. La valle seguì quindi, 5 durante l'epoca napoleonica le vicende dell'intera Lombardia quale parte poi della Repubblica Italiana (1802-1805) e, in seguito, del Regno d'Italia guidato da Napoleone stesso e dal viceré Eugenio di Beauharnais. In seguito alla sconfitta di Napoleone gli Svizzeri tentarono di riprendersi la Valtellina (insieme con la Valchiavenna). Per contrastare tale operazione, i valtellinesi inviarono al Congresso di Vienna due delegati e quando, il 27 aprile 1814, le truppe svizzere cercarono di scendere dalla val Bregaglia su Chiavenna, la valle risultò essere ormai già occupata dagli austriaci. Nel 1859 a seguito della seconda guerra di indipendenza italiana la Valtellina fu annessa al Regno di Sardegna e, dunque, nel 1861 divenne parte del nuovo Regno d'Italia. Durante la prima guerra mondiale, l'alta Valtellina, in particolare passo dello Stelvio e l’Ortles, fu marginale teatro di scontri, e prima e durante la Grande Guerra, fu costruita una linea difensiva italiana per impedire un eventuale sfondamento del fronte attraverso la neutrale Svizzera (linea Cadorna). Alla fine della seconda guerra mondiale doveva diventare l'ultima roccaforte della Repubblica Sociale Italiana: si pensava infatti di raggruppare tutte le forze repubblichine in Valtellina creando il "Ridotto Alpino Repubblicano", cosa che non avvenne, perché tutto l'apparato militare e paramilitare fascista si sciolse dopo il 25 aprile 1945. (Tratto da Wikipedia) 6 CRONACA DELL’ALLUVIONE La Valtellina è letteralmente impegnati a trascinare via, dalle crollata sotto i colpi di maglio del sponde senz'argine, o dalle morene maltempo. È successo tutto tra il17 lasciate scoperte dai ghiacciai, detriti ed il 28 luglio. Cinquantatre morti, a tonnellate. 4.000 miliardi di danni, interi abitati Il barometro era sceso su valori cancellati dalla furia degli elementi, un da record mentre la temperatura lago sospeso sulla testa della gente spingeva sempre più su la colonnina come una spada di Damocle quasi a del mercurio e l'isoterma di zero gradi voler rammentare la precarietà si perdeva oltre i 4000 metri di incancellabile di un rapporto che è quota. […] stato sempre difficile, quello tra l'uomo La pioggia cadeva senza e la montagna. Sull'intera vicenda due interruzione per ore, smetteva un sentimenti dominanti, ormai radicati nel attimo, riprendeva sotto la spinta di cuore della gente: impotenza e paura. un temporale. Qualcuno ne ha Questa estate senza senso, contato, di temporali, in quel definita eccezionale, - ma che, in pomeriggio e in quella serata di effetti, è stata molto di più, una vera vigilia, 17. parentesi storica - ha frantumato il Certi numeri sono ricorrenti nelle lavoro di generazioni. Ha anche vicende umane. Chi crede nella incentivato riflessioni prima impensabili, superstizione incrocia le dita, chi non nonostante la storia della Valtellina sia ci crede ne prende atto. Tanto la piena di avvenimenti simili, anche se realtà non muta. di diverse proporzioni, succedutisi nel tempo con una cadenza che non L'acqua, in quelle ore, lavorava lascia presagire, per il futuro, nulla di a cottimo. Senza un attimo di tregua buono. slittava veloce sui maggenghi, dove da anni non si tagliava il fieno, e Il 17luglio era di venerdi.

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