COMUNE di PETTORANO SUL GIZIO Provincia dell’Aquila VARIANTE al PIANO REGOLATORE GENERALE RELAZIONE ILLUSTRATIVA ALLEGATO n° 2 Prof. Pierluigi Properzi Ufficio di Piano: INDICEArch. Francesco Orsini Collaborazione: Ing. Donato Di Ludovico 1 | Relazione illustrativa INDICE 1. Introduzione 2. Descrizione della variante al Piano Regolatore Generale 2.1 Gli obiettivi insediativi e ambientali del piano (dal vecchio al nuovo PRG) 2.1.1 Demografia 2.1.2 Ambiente e Paesaggio La Riserva Naturale Regionale Guidata "Monte Genzana ed Alto Gizio" e Parco Nazionale della Majella e i Siti di Interesse Comunitario 2.1.3 Produzione e Turismo 2.1.4 Residenza e Sistema Insediativo 2.1.5 Centro Storico 2.1.6 Infrastrutture 2.1 Il Quadro Conoscitivo della variante del PRG 2.2 Relazione della variante al PRG con piani e programmi sovraordinati 2.3.1 Il Quadro di Riferimento Regionale 2.3.2 Il Piano Regionale e Provinciale Gestione Rifiuti 2.3.3 Il Piano Energetico Regionale 2.3.4 Il Piano Paesistico Regionale e la LR 02/2008 2.3.5 Il Piano di Assetto Idrogeologico e il Piano Stralcio Difesa Alluvioni 2.3.6 Il Piano Regionale di Tutela della Acque 2.3.7 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 2.3.8 Il Piano della Riserva Naturale “Monte Genzana e Alto Gizio” 2.4 Incidenza della variante al PRG su piani/programmi/progetti di riferimento comunale 2.4.1 I Piani Particolareggiati 2.4.2 Il PRUSST 2.4.3 Il Piano Triennale delle OOPP 3. Il Bilancio Urbanistico 2 | Relazione illustrativa 1. Introduzione La presente Relazione illustra i criteri che hanno dettato le scelte urbanistico-ambientali per la redazione della variante al Piano Regolatore Generale di Pettorano sul Gizio, la coerenza dello stesso con la pianificazione sovraordinata e il bilancio urbanistico relativo alla residenza e ai servizi. Essa si riferisce anche ai contenuti del Rapporto Preliminare per la Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica della Variante al Piano Regolatore Generale ai sensi dell’art. 12 del Dlgs n. 4 del 16 gennaio 2008, conclusasi con esito di “non assoggettabilità”. Il Rapporto Preliminare rappresenta comunque una completa Valutazione Ambientale Strategica “preliminare”. La relativa documentazione, corredata di una bozza prossima alla stesura definitiva del PRG, quindi è stata già valutata dai seguenti enti ed autorità: 1) Direzione LL.PP., Aree Urbane, Servizio Idrico Integrato, Manutenzione Programmata del Territorio-Gestione Integrata dei Bacini Idrografici. Protezione Civile. Attività di relazione politica con i paesi del Mediterraneo della Regione Abruzzo; 2) Direzione Trasporti e Mobilità - Viabilità - Demanio e Catasto Stradale - Sicurezza Stradale della Regione Abruzzo; 3) Direzione Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca della Regione Abruzzo; 4) Direzione Qualità Della Vita, Beni ed Attività Culturali, Sicurezza e Promozione Sociale, Politiche Giovanili, Immigrazione, Economia Solidale, Partecipazione e Consumo Critico, Politiche per la Pace della Regione Abruzzo. 5) Direzione Parchi, Territorio, Ambiente, Energia della Regione Abruzzo a. Servizio Politica energetica, qualità dell'aria, inquinamento acustico ed elettromagnetico, rischio ambientale, SINA b. Servizio Gestione dei Rifiuti c. Servizio Conservazione della Natura e APE d. Servizio Tutela, Valorizzazione del Paesaggio e Valutazioni Ambientali 6) Provincia dell’Aquila (Ambiente e risorse naturali). 7) ARTA Abruzzo - Agenzia Regionale per la Tutela dell’ambiente sede AQ. 8) Autorità dei Bacini di rilievo regionale dell'Abruzzo e del bacino interregionale del fiume Sangro. 9) Soprintendenza Regionale Per i Beni e le Attività Culturali. 10) Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per L’Abruzzo. 11) Parco Nazionale della “Majella”. 3 | Relazione illustrativa 2. Descrizione della variante al Piano Regolatore Generale Nel 2006, L’amministrazione comunale di Pettorano sul Gizio (AQ), facendo seguito ad una serie di esigenze, tra cui quella di intervenire sull’assetto del sistema urbano e rurale per renderlo meglio strutturato e al contempo rendere più sostenibili le trasformazioni previste, ha predisposto un bando per la Variante del suo strumento di pianificazione locale, il Piano Regolatore Generale. Nel bando si chiedeva che il professionista predisponesse due prodotti principali: il Quadro Conoscitivo la Variante al Piano Regolatore Generale Lo stesso bando prevedeva anche i contenuti tecnici del Quadro Conoscitivo che si riportano nel seguente box: CONTENUTO TECNICO DEL QUADRO CONOSCITIVO 1. Le Unità Geomorfologiche, Paesaggistiche e Ambientali (UGPA), quali porzioni di territorio caratterizzate da omogeneità di fattori costitutivi, in relazione: alla conformazione geologica del suolo e del sottosuolo, all’idrografia, alla morfologia, alla copertura vegetazionale, agli habitat naturali ed alle forme d’uso antropico del suolo, storicamente sedimentate. 2. I suoli appartenenti al Sistema naturale (SN) classificati in relazione alla integrità degli ecosistemi ed alla diffusione dei processi di antropizzazione. a) Ambiti Naturali, quali parti del territorio in cui le Unità geomorfologiche paesaggistiche e ambientali sono caratterizzate dalla integrità degli habitat naturali e dalla loro continuità e/o relazionalità; b) Ambiti Seminaturali, quali parti del territorio, originariamente costituite da Ambiti naturali, ridotti nella loro estensione ed integrità da processi di frammentazione dovuti all’antropizzazione; c) Ambiti Agricoli, quali parti del territorio caratterizzate dall’uso agricolo e che partecipano alla continuità degli ecosistemi. 3. I suoli appartenenti al Sistema insediativo (SI) classificati in relazione alla natura dei processi di urbanizzazione ed allo stato della pianificazione vigente. Il Sistema Insediativo esistente è costituito da: a) Ambiti Urbani quali parti del territorio identificabili con unità insediative urbane organizzate, caratterizzate e riconoscibili; b) Ambiti Periurbani quali parti del territorio interessate da forme insediative non pianificate. 4. Gli Ambiti periurbani suddivisi in: a) Suoli agricoli abbandonati, contigui agli Ambiti Urbani; c) Sistemi Insediativi diffusi extraurbani, privi di organicità I suoli costituenti i Sistemi naturale ed insediativo sono a loro volta distinti in : a) Suoli Urbanizzati (SU), le parti della città e/o del territorio, anche di carattere storico, caratterizzate dalla presenza di insediamenti, serviti da viabilità ed infrastrutture a rete, anche se non completamente definite nel loro assetto urbanistico e spaziale; b) Suoli Urbani programmati (SUP), le parti del territorio non servite da viabilità ed infrastrutture a rete ma ricomprese nelle previsioni insediative degli strumenti urbanistici vigenti; c) Suoli Riservati all’Armatura Urbana (SRAU), le parti del territorio impegnate da Nodi e Reti della Viabilità Stradale su gomma (Vg), Nodi e Reti della Viabilità su ferro (Vf), Porti ed Aeroporti (P), Nodi e Reti Energetiche (RE), Reti delle Telecomunicazioni (RT) e,o parti a ciò destinate da programmi e/o piani vigneti; d) Suoli Non Urbanizzati (SNU), le parti di territorio prevalentemente costituite da Ambiti Naturali, Seminaturali ed Agricoli, non impegnati dalle previsioni insediative dagli strumenti urbanistici vigenti; Il Quadro conoscitivo riconosce e graficizza altresì, nei Suoli come sopra classificati, ed attraverso specifiche analisi ricognitive: 4 | Relazione illustrativa a) Areali di Valore (AV): quali parti di territorio caratterizzate da particolari e specifiche qualità naturalistico, ambientali, paesaggistiche, storico, artistiche, archeologiche ed agronomiche che singolarmente o nel loro insieme contribuiscono alla definizione della identità regionale; b) Areali di Rischio (AR): quali parti di territorio caratterizzate dalla presenza di fattori di instabilità, fragilità e perdita di qualità riconosciute, che ne compromettono una o più caratteristiche costitutive, rilevanti ai fini della definizione dell’Unità GPA e/o del Valore; c) Areali di Vincolo (AW): quali parti del territorio per le quali sono già vigenti azioni di tutela derivanti dalla applicazione di Leggi. d) Areali di Conflittualità (AC): quali parti di territorio caratterizzate da situazioni di conflittualità tra qualità riconosciute (Ambiti di Valore) e fattori di Rischio (Areali di Rischio) e/o di Degrado e di Abbandono ivi compresi processi di trasformazione (in atto o compiuti) non compatibili; e) Areali di Abbandono e di Degrado (AAD): quali parti di territorio caratterizzate da fenomeni di abbandono (degli usi antropici) e dal conseguente degrado dei fattori costitutivi; f) Areali di Frattura (AF): quali interruzioni della continuità e/o della omogeneità morfologico-ambientale nelle e tra le Unità GPA; essi sono caratterizzati dalla presenza di situazioni di trasformazione e/o degrado; g) Reti di continuità ecologica: quali elementi essenziali per il mantenimento o il ripristino della continuità ecologica tra i grandi areali di valore naturalistico ambientale. Il Quadro conoscitivo sarà restituito nella scala e nei formati concordati con il responsabile del procedimento e perlomeno in tre layers: quadro conoscitivo del sistema naturale, del sistema insediativo e dell’armatura urbana. Si tratta di un’impostazione del Quadro Conoscitivo estrapolata dal Disegno di Legge per il Governo del Territorio regionale (nel quale è indicato come Carta dei Luoghi e dei Paesaggi o Quadro Conoscitivo Locale), uno strumento che pone a base di tutta
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