Quindicinale della Diocesi di Mazara del Vallo CON ANNO X N. 01 DEL 15 G ENNAIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA DIVI DERE BELICE, LA COPERTINA RINASCITA INCOMPIUTA il 15 gennaio 1968: le prime luci del - l’alba mostrano le A 44 anni dal terremoto del 1968 Servizi alle pagine 4 e 5 è macerie del vecchio centro di Gibellina distrutto dal terre - Editoriale Memorie moto. Il fotografo e giornali - Quell’ospedale a Sant’Egidio nel ‘500 Nella Valle del Belice c’è ancora spazio per la speranza? sta Nino Giaramidaro di monsignor Domenico Mogavero Fu fatto costruire dal Vescovo De Rubeis utti sapevano che la Valle del Belice era ad onsignor De Rubeis nel arriva sul posto con Mauro Talto rischio sismico, ma nessuno prevedeva M‘500 diede incarico per la De Mauro. Con la sua Fle - che il terremoto accadesse davvero e sconvolgesse terribilmente costruzione di un ospedale a Ma - xaret e un rullino datogli da un territorio impreparato a subirne l’impatto. L’evento di quel zara del Vallo. Prima del De Rubeis, un poliziotto, scatta queste gennaio 1968 registrò dei primati, tragici e ingloriosi, che ancora Mazara possedeva già un luogo de - foto in bianco e nero che rac - oggi lo consegnano all’attualità. Accenno solo all’improvvisa - dicato alla cura dei malati, che si tro - contano il dramma di un in - zione e alle lentezze nei soccorsi, al difetto delle comunicazioni, vava presso la chiesa di Sant’Egidio, ai ritardi nelle risposte della politica, alla frammentazione degli ma come descrive il testo, tale spazio tero popolo. Sopra quelle interventi per la ricostruzione, alla mancata concertazione tra era «incomodo alla salute dei poveri macerie oggi c’è il Cretto di istituzioni nazionali e locali ed esigenze della popolazione. infermi». Alberto Burri. (foto Nino Segue a pagina 2 a pagina 8 Giaramidaro) www.diocesidimazara.it n. 01-15 gennaio 2012 due editoriale L’anniversario/1 Gennaio 1968: LET Nella Valle del Belice SOM quando la Valle del c’è ancora spazio per la speranza? Belice tremò 4-5 segue dalla prima pagina MA TU L’anniversario/2 er la provvidenziale mancanza di recenti episodi si - La ricostruzione incom - mili, il Belice diventò, perciò, un terreno di speri - RIO RE pleta a 44 anni dal mentazione e la nostra gente pagò sulla propria pelle P terremoto 7 Grani di Vangelo l’imperizia negli interventi e l’immancabile malaffare colla - L’iniziativa di Erina Ferlito terale. Lo rilevò anche Giovanni Paolo II nella sua visita del Si celebra la Settimana Fotocronache Scandaloso appare, a un primo 20 novembre 1982: “Non tutto purtroppo […] si è svolto di preghiera per l’unità Gli eventi della Diocesi rac- sguardo, l’atteggiamento del Cristo con la necessaria limpidezza, ed è noto che in tali carenze dei cristiani 3 contata con le immagini nei confronti della propria famiglia, sono state ravvisate da molte parti le ragioni di lentezze e di 6 come si legge in Mc 3,20-21 e inadempienze nell’opera di ricostruzione”. Certamente, nel - Ricordi Memorie 3,31-35. Gesù entra “in casa” e la l’emergenza l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dei soc - L’esempio di monsignor Quell’ospedale a Sant’Egi - folla lo circonda. Non in una casa corritori sopperì alle lacune dell’apparato, anche se Gaspare Caracci: una dio voluto da monsignor qualsiasi, bensì nel luogo delle rela - vita per il Signore De Rubeis zioni più intime. A questo punto i l’inesperienza e l’incapacità degli organi dello Stato fu pesante 3 8 suoi “uscirono per andare a pren - soprattutto nel dopo terremoto. Infatti, i rallentamenti nel derlo” ( Mc 3,21): non capiscono le progettare e finanziare la ricostruzione dilatarono oltre misura sue scelte, non riconoscono la casa la realizzazione degli interventi, mettendo a dura prova la pa - FLASH della fede. Esprimono su di lui un zienza degli abitanti della Valle. La distruzione dei paesi e lo giudizio che ha tutto il sapore di una sconvolgimento dei territori furono accompagnati anche SALEMI giustificazione: “È fuori di sé”. Il ter - dall’affievolirsi della speranza, concretizzatosi nell’inesorabile Otto postulanti al convento dei Frati Minori Cappucini mine “fuori” assume un ruolo di emigrazione, soprattutto delle giovani generazioni, che cer - primo piano per la comprensione carono altrove luoghi e opportunità per costruirsi un futuro profonda del testo. Marco sembra giocare con le parole: non è Gesù non precario. L’assenza di una adeguata programmazione fuori, ma sono i suoi a “uscire”; si ac - determinò, pertanto, una situazione paradossale nella quale costano alla casa, ma ne restano alla riedificazione materiale non si accompagnò una politica “fuori” ( cfr Mc 3,31); lo mandano di sviluppo del territorio. Le case furono rifatte, ma rimasero a chiamare ma rimangono sulla so - disabitate perché la gente frattanto era andata altrove. Non glia: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e si pensò allo sviluppo dell’agricoltura, vera risorsa della Valle, Otto postulanti sono arrivati alla Casa di Postulato Interpro - le tue sorelle stanno fuori e ti cercano” attraverso una modernizzazione della stessa e una specializ - (Mc 3, 32). La risposta di Gesù è vinciale dei Frati Minori Capuccini di Sicilia presso il con - zazione delle colture tipiche, salvaguardando nello stesso vento di Salemi. La Casa accoglie giovani in discernimento sconvolgente: chi è mia madre? Chi tempo l’ambiente. Si sarebbe potuto promuovere l’artigia - sono i miei fratelli? Ci appare para - vocazionale proventienti da tutte le tre provincie religiose cap - nato, mantenendo in vita un capitale di tradizioni che costi - dossale, dura e irriverente. Rinnega i puccine di Sicilia (Palermo, Messina e Siracusa). Ospiti a rapporti parentali; si volge a guar - tuivano un indiscutibile patrimonio immateriale di questa Salemi sono: Gaetano Maira, Domenico Stassi, Francesco dare coloro che gli stanno attorno e li terra. Senza trascurare il fatto che lo sviluppo di questi due Vaccarino, Luigi Scoglio, Antonino Costa Contastino, Augu - dichiara fratelli, sorelle e madre, per - settori avrebbe sicuramente fatto da volano a un turismo, sto Magno (nella foto) , Biagio Meli e Corrado Cavarra. A ché compiono la volontà di Dio ( cfr fatto a misura del territorio e di quello che esso avrebbe po - Salemi gli otto postulanti rimarranno sino alla fine di luglio Mc 3,33-34). Una nuova logica si tuto offrire. Dopo 44 anni continuiamo a celebrare un rito per poi passare alla fase di noviziato presso il convento di Mo - sostituisce all’antica. Fanno eco altri commemorativo, non solo per ricordare le vittime, ma anche rano Calabro (in provincia di Cosenza), dove ha sede la testi neotestamentari: il “perché mi per fare sentire ancora una volta la voce di questa Valle che Casa di Noviziato Interprovinciale per il Sud Italia. Ad ac - cercavate?” rivolto ai genitori in Lc non vuole smarrire la speranza. Servirà questo anniversario cogliere gli otto postulanti la Fraternità cappuccina di Sa - 2,49; il “donna, che vuoi da me?” a scuotere chi di dovere per scrivere la parola fine a una emer - lemi, composta da fra Alessandro Carlino, fra Salvatore con cui appella la madre in Gv 2,4; il terribile “se uno viene dietro a me e genza che sembra assumere i caratteri di una maledizione? Zagone, fra Antonio Traina e fra Mario Parrinello. non odia suo padre, sua madre non può essere mio discepolo” in Lc 4,25, La posta [email protected] misericordiosamente tradotto “non mi ama più di quanto ami”. Essere Il Comune di Campobello di Mazara “dimenticato” tra i messaggi dei sindaci madre, padre, fratello di Gesù, en - trare in intimità con lui, abitare con Pregiatissimo direttore editoriale, ho preso atto, leggendo il nu - Caro lettore, le vicende che stanno interessando la città lui la “casa” esige una profonda con - mero di fine anno di “Condividere” che Campobello di Ma - di Campobello esigono attenzione e prudenza. Nessuno versione, che capovolge criteri di valu - zara non fa parte della Sua Diocesi, così almeno pare. Perchè può sostituirsi a coloro che hanno il diritto-dovere di giu - tazione, mente e cuore. È il percorso tra i comuni per i quali i sindaci hanno scritto un messaggio dicare e, pertanto, è sembrato opportuno scegliere una lungo e sofferto di Maria che, custo - augurale, non risulta Campobello. Ma chi più di questo paese linea di cautela per non creare ulteriori imbarazzi e disagi. dendo le parole del Figlio nel suo meritava un messaggio di speranza? Chi non ha seguito la messa Ciò ha motivato la scelta della redazione di omettere il cuore ( cfr Lc 2,51), giungerà a non da Lei presieduta il 1° gennaio, leggendo il giornale penserà che messaggio alla città di Campobello, forti anche del fatto rivendicare il proprio ruolo di anche la Diocesi, oltre gli onorevoli, avrà preso le distanze dal che mancava l’intervento di un altro dei sindaci interes - madre, ma si farà sua discepola e, in - Comune. Ma, in assenza del sindaco, un altro amministratore sati. Peraltro, proprio la celebrazione presieduta dal Ve - sieme alla vera e unica famiglia del Signore, potrà abitare la casa dove non poteva scrivere il messaggio? scovo ha voluto significare vicinanza e solidarietà alla soffierà lo Spirito della Pentecoste. Luigi Manzo (Campobello di Mazara) cittadinanza campobellese e alle sue istituzioni. tre n. 01-15 gennaio 2012 www.diocesidimazara.it L’ iniziativa La divisione è il più grande ostacolo all’evangelizzazione nei diversi Paesi «I cristiani nel mondo non siano divisi» Preghiera nella Settimana per l’unità l compito arduo ma entusiasmante dell’unità questa preghiera è che tutti gli abitanti della terra di tutti i seguaci di Cristo anima la Settimana si facciano popolo di Dio; che Dio sia il loro Dio, Idi preghiera per l’unità dei cristiani, che si ce - e che l’umanità abbia la grazia di conoscere la lebra ogni anno dal 18 al 25 gennaio.
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