ARBOR 2 - 2016 I funghi della famiglia Hymenochaetaceae : importanti patogeni degli alberi forestali e ornamentali Giordano L. 1,2 , Gonthier P. 1 Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), Università degli Studi di 18 Torino. Largo Paolo Braccini, 2 - 10095 Grugliasco (TO); 2Centro di Competenza per l’Innovazione in Campo Agro-ambientale (AGROINNOVA), Università degli Studi di Torino. Largo Paolo Braccini, 2 - 10095 Grugliasco (TO) [email protected]; [email protected] Introduzione difficilmente rilevabili anche nei casi in cui l’integrità meccanica delle piante La famiglia delle Hymenochaetaceae colpite è irrimediabilmente compromessa. (Basidiomiceti) comprende alcuni dei Solo in esemplari molto vecchi e con generi più importanti di funghi agenti di grosse ferite, le carie sono evidenziate da carie del legno associati tanto a latifoglie seccumi e trasparenza della chioma. quanto a conifere e riscontrabili sia in Si tratta di funghi che differenziano corpi popolamenti naturali che artificiali fruttiferi resupinati o pileati (a mensola), nonché in ambiente urbano (LARSEN e di consistenza per lo più legnosa, con COBB -POULE , 1990; RYVARDEN , 1993, imenoforo poroide ma con pori di 1994). Tra i principali generi fungini morfologia variabile a seconda della inclusi in questa famiglia si annoverano: specie. Lo sviluppo è continuo è può Fomitiporia , Fuscoporia , Inocutis , Inonotus , protrarsi per parecchi anni anche dopo la Onnia , Phellinus , Phylloporia , Porodaedalea morte della pianta ospite. E’ piuttosto e Pseudoinonotus. frequente infatti osservare la presenza di È proprio nei contesti urbani che questi corpi fruttiferi su ceppaie di piante morte funghi costituiscono un grave pericolo da tempo (FIGURA 1). In molti paesi baltici per l’incolumità di persone e cose in ed asiatici i corpi fruttiferi di questi quanto compromettono seriamente la basidiomiceti sono utilizzati per scopi stabilità delle piante aumentando medici e molti metaboliti da essi estratti sensibilmente i rischi di schianti e hanno evidenziato proprietà antiossidanti sradicamenti. Grazie infatti a particolari ed antitumorali (AJITH e JANARDHANAN , proprietà enzimatiche sono efficienti 2003; SHON et al ., 2003). Inoltre, sono stati degradatori della lignina risultando per studiati per il loro potenziale impiego in lo più agenti di carie bianca del legno qualità di biodegradatori nei confronti di nonché capaci di determinare cancri e componenti non naturali quali ad marciumi radicali. Solo alcune specie esempio le plastiche (WESENBERG et al ., sono spiccatamente saprofite vivendo 2003). Alcune specie mostrano una soprattutto a spese di legno morto. In completa o parziale selettività per genere, le manifestazioni esterne nelle particolari generi di ospiti. È il caso di piante cariate, a livello della chioma o Porodaedalea pini (Brot.) Murrill (ex lungo il fusto, sono assai tardive e Phellinus pini ) nei confronti delle specie ARBOR 2 - 2016 del genere Pinus , o di Phellinus pomaceus ricontrollo dell’albero. Prevedere (Pers.) Maire (ex P. tuberculosus ) nei l’evoluzione del processo degradativo da confronti delle specie del genere Prunus . parte di questi patogeni è particolarmente Altre, invece, presentano una forte importante vista l’elevata capacità selettività verso una particolare specie lignivora. ospite e difficilmente si adattano a vivere Tradizionalmente, la diagnosi di questi su specie diverse; questo è ad esempio il patogeni fungini è effettuata mediante caso di Phellinus chrysoloma (Fr.) Donk su l’osservazione dei corpi fruttiferi (FIGURE Picea . 2 e 3) e la loro successiva identificazione mediante l’impiego di opportune chiavi 19 di riconoscimento dicotomiche basate sull’analisi delle caratteristiche macroscopiche e microscopiche degli stessi. Questi ultimi, però, non sempre sono differenziati, soprattutto in ambiente urbano. In un recente studio, condotto sia in ambiente urbano che in ambiente forestale, è emerso che la diagnosi dei funghi agenti di carie e marciume radicale basata esclusivamente sull’osservazione dei corpi fruttiferi può sottostimare di oltre il 90% il numero Figura 1 – Vecchia ceppaia di castagno con alla effettivo di piante infette (GIORDANO et base corpi fruttiferi di Fuscoporia torulosa , al ., 2015). Nel caso particolare delle freccia gialla (San Giorio di Susa, TO). Hymenochaetaceae sono emersi valori di sottostima variabili tra l’82% per La difesa nei confronti delle carie e dei Fuscoporia torulosa (Pers.) T. Wagner & M. marciumi radicali causati da questi Fisch. e il 100% per Porodaedalea spp. patogeni è piuttosto difficile. Quando una In assenza di segni e sintomi è possibile pianta è colpita possono trascorrere molti ricorrere a metodi di diagnosi molecolare anni prima che compaiano sintomi basati sull’analisi del DNA fungino. visibili dell’infezione e che la pianta Presso il DISAFA – Università degli Studi stessa vada incontro a morte. A livello di Torino, è disponibile un servizio preventivo è di fondamentale importanza diagnostico basato su metodi mantenere le piante in buone condizioni biomolecolari (analisi del DNA fungino) vegetative ed evitare ogni possibile forma per la diagnosi precoce direttamente dal di danneggiamento a carico del fusto e legno e il contestuale riconoscimento dei delle radici, spesso difficile da perseguire principali funghi agenti di carie e soprattutto in ambiente urbano. marciume radicale (GUGLIELMO et al ., 2007, 2008; GONTHIER et al ., 2015) anche in Diagnosi assenza di corpi fruttiferi e, soprattutto, La diagnosi di questi patogeni riveste, in stadi molto precoci del processo come del resto per tutti gli agenti di carie infettivo. La diagnosi è abbinata ad un e marciume radicale, un notevole appropriato protocollo di interesse pratico in quanto consente di campionamento in campo, che prevede programmare idonee strategie di l’estrazione di tessuto legnoso con contenimento nonché i tempi di ARBOR 2 - 2016 trapano a punta sottile (GUGLIELMO et al ., 2010). Al termine dell’articolo sono riportati un estratto della chiave semplificata per l’identificazione delle principali specie fungine appartenenti alla famiglia delle Hymenochaetaceae (GONTHIER e NICOLOTTI , 2007a, b; GONTHIER e GIORDANO , 2012; GIORDANO e GONTHIER , 2014) ed una 20 descrizione sintetica dei caratteri morfologici, degli aspetti ecologici e delle Figura 3 – Corpi fruttiferi di alcune specie principali specie ospiti sulle quali fungine appartenenti alla famiglia delle possono essere riscontrate (TABELLA 1). Hymenochaetaceae . A sinistra: Inonotus hastifer su faggio (Valdieri, CN); a destra: Fomitiporia punctata su leccio (Genova). Phellinus weirii : una minaccia che arriva dall’America Tra le specie incluse nella famiglia delle Hymenochaetaceae , particolarmente temuta è l’introduzione in Europa di Phellinus weirii (Murrill) Gilb., attualmente inserito nella lista A1 1 dei patogeni di quarantena dell’ European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO). L’attuale areale di distribuzione del patogeno include la costa occidentale degli USA (Washington, Oregon, Idaho, California), nonché il Canada (British Columbia), l’Alaska, il Giappone e la Siberia. Phellinus weirii è un agente di marciume radicale e carie interna del fusto, capace di attaccare un numero elevatissimo di conifere, determinando talora anche la perdita pressoché totale della produzione legnosa. I danni più ingenti si riscontrano in modo particolare nei giovani impianti. La douglasia [Pseudotsuga menziesii (Mirb.) Franco] è senza dubbio la specie ospite più suscettibile, ma numerose sono le specie e Figura 2 – Corpi fruttiferi di alcune specie i generi suscettibili agli attacchi di questo fungine appartenenti alla famiglia delle temuto patogeno; tra le principali si Hymenochaetaceae . In alto: Inonotus hispidus su sofora (Genova); in basso: Phellinus torulosus su annoverano: Abies amabilis (Douglas ex castagno (San Giorio di Susa, TO). Loudon) Douglas ex Forbes, A. grandis 1Nella lista A1 sono inclusi tutti i patogeni di quarantena attualmente assenti nell’area EPPO. ARBOR 2 - 2016 (Douglas ex D. Don) Lindl., A. lasiocarpa sezione assume la colorazione giallo- (Hook.) Nutt., Chamaecyparis spp., Larix bruno ed una consistenza soffice. Nella occidentalis Nutt., Picea engelmannii Parry zona più alterata le cerchie annuali si ex Engelm., P. sitchensis (Bong.) Carrière, sfaldano a formare lamine concentriche Pinus contorta Douglas ex Loudon, P. separate fra loro (FIGURA 4); da qui monticola Douglas ex D. Don, P. ponderosa l’appellativo inglese della malattia Lawson & C. Lawson, Thuja plicata Donn “laminated root rot ”. A seguito della ex D. Don e Tsuga heterophylla (Raf.) Sarg. compromissione dell’apparato radicale, le (EPPO, 1990). piante perdono rapidamente la stabilità Le piante infette possono presentare una risultando frequentemente soggette a 21 distribuzione randomizzata nel sradicamenti. Anche la perdita di popolamento o a gruppi nei focolai di consistenza della parte basale del fusto infezione. I sintomi più evidenti sono favorisce lo schianto delle piante in rappresentati da un ridotto sviluppo del seguito alle sollecitazioni degli agenti cimale, anormale produzione di strobili meteorici quali vento e neve. Pertanto, la di piccole dimensioni e ingiallimento o diffusione della malattia nelle nostre arrossamento della chioma, seguiti da alberature cittadine potrebbe rivelarsi filloptosi precoce. Questi sintomi si estremamente pericolosa. manifestano tardivamente, anche dopo 5- 15 anni dall’infezione, quando
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