9 ISBN 978-88-6433-200- 7 8 8 8 6 4 3 3 2 0 0 0 0 € 10.00 POSTE ITALIANE S.P.a. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTale – 70% DCB GROSSETO oinos • viveredivino • 019 019 VIVEREDIVINO L’antica civiltà DELLA CASTAGNA A Monticiano, nella valle della Merse, da sempre il bosco è fonte di sostenta- mento. In particolare le castagne, che nelle zone montuose, opportunamente conservate, sostituivano quasi comple- tamente i cereali. Il metodo tradizionale per la conservazione è l’essiccamento, che viene effettuato nel “seccatoio”, un piccolo edificio realizzato in pietra, com- posto di un solo vano diviso in due livelli da un solaio di assi di legno. Da una piccola finestra posta sul retro s’accede al piano superiore, dove ven- gono distese le castagne fresche. Nel- la camera inferiore viene poi acceso un fuoco di legna secca di castagno, soffo- cato con la “pula”, ossia la buccia delle castagne trebbiate l’anno prima. Questo perché il calore deve essere debole, altri- menti le castagne rischiano d’abbrustolir- si e dare una farina amara. Il fuoco viene sorvegliato e ravvivato a intervalli regolari per circa 40 giorni, durante i quali, ovvia- mente, s’alternano più persone in turni di lavoro. Così, alla funzione puramente rievocativa e tradizionale, s’associa la funzione sociale, il coinvolgimento della piccola comunità, che sfocia poi nella fe- sta collettiva della battitura. Oggi la battitura avviene a macchina, ma, come curiosità, sappiate che anticamen- te lo strumento col quale si battevano le castagne si chiamava mànfano, un ba- stone dalla testa ferrata che serviva a se- parare la buccia dalla polpa. Da qui tutte le varie declinazioni toscane sull’essere o non essere un “manfano”... Bruno Bruchi Saper vedere L’arte e LA NATURA editoriale • oinos La gente non solo non te naturale, nel paesaggio, che è limite e fondamento della ‘vede’ l’arte ma neppure la vita, che ne detta le regole. natura, altro che dal lato utilitario (ho sempre notato Un dipinto che ritrae un paesaggio ci insegna a meglio viaggiando, quanti pochi si osservare e apprezzare la natura. interessino al paesaggio) e (Michel De Montaigne, 1533-1592) non sospetta nemmeno della bellezza che ci può essere, per esempio, in un albero o in una Se i pittori della rinascenza indagano con stupore le misure foglia… La gente è cieca alla bellezza di un albero, d’una armoniche dell’antichità, altri dei secoli successivi insiste- quercia, d’un pino, d’un cipresso; alla meraviglia della loro ranno sul fascino delle rovine, come segnali diacronici di un corteccia, più viva e sana di qualunque epidermide. Non la tempo che si rincorre e non può arrestarsi nell’illusione di vede perché non la guarda nemmeno. La gente non guarda un ambiente che crea e avvolge, distrugge e fa rinascere. le cose come sono, ma come le pensa la loro coscienza prati- Il paesaggio, come genere, fluttua da sempre nella pittura ca; non sa quindi guardare, non sa ‘vedere’. per esplodere dal tardo Seicento e divenire documento fol- (Matteo Marangoni, Saper vedere, 1933) clorico e sociologico, oltre che ornamentale e memorabile, con le esperienze da Salvator Rosa a Magnasco e infine le Bruno Bruchi è un fotografo oggettivo. Riporta la realtà se- straordinarie ‘cartoline’ del Settecento veneto, il recupero condo il proprio filtro personale con la capacità di catturare documentale neoclassico, il conflitto tra l’Impressionismo un unico imprescindibile attimo. Un po’ come il centravan- e la fotografia: nuova vita-morte dell’arte e del paesaggio. ti, che resta sospeso in aria una frazione di secondo più di La pittura poi diviene anche narrazione introspettiva, inter- tutti gli altri, prima d’impattare il pallone che gonfierà la rete pretazione individuale del vedere interiore, che si fa opera avversaria. Bruno coglie frammenti di vita riconsegnandoli e i normali rapporti visuali s’incrociano con la psicoanalisi, a chi sa vedere, quando l’oggetto della fotografia è la vita fino a diventare strumenti d’indagine patologica. che scorre. Al contrario, se l’oggetto del suo curiosare è un paesaggio, sa allora inseguire la luce attraverso strade La pittura è capace di creare con i quadri un mondo visibi- secondarie fino a intercettare, ancora una volta, la giusta le assai più compiuto di quanto possa essere quello reale. condizione. Se nella ‘foto viva’ occorre arrestare il respi- (Johann Wolfgang von Goethe, 1749-1832, Farbenlehre) ro fino all’apertura del diaframma, dinanzi a un paesaggio monumentale vince la capacità di meditazione profonda E mentre la pittura s’attorciglia intorno a se stessa nel vor- che l’azione del fotografare comporta. tice delle avanguardie, la fotografia corre verso la purezza Fermare immagini dell’ambiente arricchisce la storia dell’ar- del proprio linguaggio e la ricerca tecnologica, l’applica- te e s’innesta sulla tradizione più schietta dell’iconografia zione all’industria e alla documentazione storico-sociale; occidentale che, dal Quattrocento in poi, scopre l’inciden- diventa dunque idioma autonomo, antropologico, estetico, za del clima sulla percezione visiva, quando la pittura si arte dunque... comunque. libera dall’accezione didascalica di superficie per indagare Con l’avvento della stampa a colori, la fotografia di pae- la profondità in luogo della prospettiva. saggio può avvicinarsi all’esperienza visiva fisiologica e scegliere la propria modalità, il linguaggio adeguato... Tutto il visibile è espressione, tutta la natura è immagine, Sviluppare in uno scatto meccanico poesia in purezza, fat- è linguaggio, è scrittura, con un suo colore. Oggi, pur di- ta di campi, colli, essenze, coltivi e viti, tutto avvolto nella sponendo di una scienza della natura assai sviluppata, non magica bruma che sa produrre, in certe giornate partico- siamo veramente preparati né educati all’autentico vedere. lari, la nostra terra generosa e splendente. Come sa pro- (Herman Hesse, La natura ci parla) durre il vino, che accompagna con calore la nostra vita, migliorandola. A margine della stagione grande dell’Umanesimo, l’arte accoglie la tecnica fiamminga di mescolare le terre co- (Gli incisi sono tratti da: Italo Insolera, Saper vedere l’am- lorate con olii, rivoluzionando il chiaroscuro che Botticelli biente, De Luca, Roma 2008). spinge al massimo del virtuosismo. Leonardo sceglierà i nuovi medium che meglio s’adattano all’intensità della sua geniale ricerca visiva ed ecco comparire nelle sue opere L’editore interpretazioni atmosferiche inusitate, che apriranno a una nuova poetica del paesaggio, che supera la centralità for- zata dell’uomo, ricollocandolo filosoficamente nell’ambien- 5 oinos • sommario Merano LE ANTEPRIME toscane Wine Festival IN VIAGGIO TRA 2016 Chianti Classico SAN GIMIGNANO MONTEPULCIANO 10 E MONTALCINO PARTNERSHIP 24 TRA EPI E LA TENUTA 32 JacopoGREPPO Biondi Santi CONFERMATO PRESIDENTE ED ENOLOGO 42 Piandaccoli I VINI del Rinascimento IN VERTICALE PASSAGGIO GENERAZIONALE PER 54 58 Famiglia Mazzarrini Barsaglina, Foglia Tonda e Lacrima del Valdarno Una “nuova AGRICOLtura” NEL SEGNO DEI VITIGNI AUTOCTONI Il salotto 66 TOSCANI DEL POLIZIANO LA MONUMENTALE 68cattedrale del vino DI MONTEPULCIANO PRESENTA CANTINA De’ RICCI sommario • oinos i vini di Metinella TRA TRADIZIONE, TIPICITÀ E TERROIR Monteverro, AZIENDA GIOIELLO A METÀ STRADA 72 TRA CAPALBIO E IL MARE 82 76 i vini DEI CONTI 86 di San Bonifacio L’evoluzione DUE STRAORDINARI90 DELLE BOLLICINE AntinoriSECONDO l’AmaroneCINQUANTENARI PER BertaniCLASSICO SalvatoreSan 106 TUTTA LA MAGIA 1988 di Castel del Monte 100 di TorreventoNEI VITIGNI AUTOCTONI E ANCORA… Asisa Madrid Fusión 2017 8 Vendemmia a Montenidoli 64 Anteprima Sagrantino 2013 13 Gracciano della Seta: due secoli di storia 74 Chianti Classico e Champagne 14 “Condividiamo” la passione per l’enogastronomia 75 Wine & Siena 16 Drusian, Valdobbiadene Superiore Docg 97 Dal Falco presenta il Brunello cru Poggio al Vento 18 Antica Torino e la rinascita del Vermouth 98 Maison Boulard-Bauquaire all’Arcano del Mare 20 Monastero Santa Rosa, il lusso della semplicità 110 La Vernaccia nel “Wine Experience La Rocca” 23 Restaurante “A’ barra” a Madrid 116 Anteprima Amarone della Valpolicella 30 L’alfabeto del vino: H come Haas 118 La Togata: da Montalcino al resto del mondo 38 Ecco il vino salutare 120 Montalcino 564 40 Due secoli di ibridazione della vite 126 Quattro generazioni di donne per Corte dei Venti 41 La qualità del vino – capitolo XIX 130 Alessandro Cellai in verticale 48 Caos calmo 132 Il “Rosso di Senio” di Castel di Pugna 50 Il “genius loci” del gran vitigno toscano 134 Farnito: Vinsanto del Chianti 1999 da Carpineto 51 Il vino è un tesoro, ma bisogna saper raccontarlo 136 A Castello del Nero il nuovo programma Reconnect 52 L’Enoteca Italiana di Siena e il Vinitaly 138 Il Consorzio Chianti Colli Senesi al Vinitaly 2017 53 E-commerce come strumento antidazio 140 Ser Valdo da Casuccio Tarletti 63 A pranzo con i giornalisti 142 “Códigos compartidos con la alta cocina. Caminos del futuro” Asisa MADRID FUSIÓN 2017 giorgio dracopulos sede del “Palazzo Municipale dei Con- sentazioni culinarie di famosi chefs pro- gressi” della bella capitale spagnola. Il venienti da moltissime parti del mondo La XV edizione del con- comitato d’onore di “Madrid Fusión” è e interessanti dibattiti con personaggi gresso internaziona- presieduto da Sua Maestà il Re Felipe illustri della gastronomia internazionale, VI e da molti personaggi delle istituzioni oltre ad affascinanti filmati che presen- le di gastronomia “Ma- nazionali e locali, come il Presidente tavano mondi e metodi lontani. Poi si drid Fusión” si è svolta della Comunità Autonoma di Madrid, la alternavano le premiazioni e i concorsi, a Madrid nei giorni lune- signora Cristina Cifuentes Cuencas, il tra i quali quello del “Premio Cocinero dì 23, martedì 24 e mer- Sindaco di Madrid, la signora Manuela del Año en Europa”, il “XIII Concurso Carmena, il Presidente del consiglio de Tapas de Diseño” e il “Premio Co- coledì 25 gennaio 2017.
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