Ora Servono Più Garanzie Apriamo Le Porte Della «Cittadella Del Lavoro

Ora Servono Più Garanzie Apriamo Le Porte Della «Cittadella Del Lavoro

22COM01A2204 ZALLCALL 11 20:46:49 04/21/97 ICOMMENTI l’Unità 15 Martedì 22 aprile 1997 GIUSTIZIA UN’IMMAGINE DA... LEGGI PER L’OCCUPAZIONE I giudici hanno abbattuto Apriamo le porte della i «porti delle nebbie» «cittadella del lavoro» Ora servono più garanzie Senza togliere diritti GIAN GIACOMO MIGONE GIORGIO GHEZZI TITOLI dei giornali di di questi fetti pratici nel corso degli ultimi ARLO SMURAGLIA e Pietro Ichino l’un contro l’altro ultimi giorni dimostranocome, decenni, perché hanno colpito armati? Uno dei tanti battibecchi che animano le daqualcheannoaquestaparte, persone o interessi socialmente conventicole dei giuristi in tema di mercato del la- voro? Occorre sgomberare il campo da un equivo- I ogni tregua nel dibattito sulla «forti». Me ne viene in mente C co: perché non è affare dei soli giuslavoristi il cercar di mol- giustizia sia destinata a rimanere uno, emblematico, per l’effera- tiplicare le occasioni lavorative. Al contrario è indispensabi- breve e, quindi, effimera. Proprio tezza del crimine commesso, le, a monte, una politica economica che: 1) incentivi lo svi- per questo mi sembra debba essere quello del Circeo. luppo, come dire incrementi «l’offerta d’imprese» e dun- assecondato lo sforzo di Alberto Soprattutto, osserviamo in que- que la domanda di lavoro e lo stesso tasso di crescita del si- AsorRosa chehacercatodiindicare sta prospettiva quella cattedrale stema produttivo; 2) estenda e ramifichi le possibili iniziati- una strada diversa, almeno sulle co- gotica di corruzione, ma anche ve, rese necessarie dal venir meno dell’antica correlazione quella sequenza di misteri irrisolti, tra crescita e livelli occupazionali, che tendano ad appaga- lonne de l’Unità, che serva a chia- re i bisogni sociali insoddisfatti e neppure esaudibili dal rire innanzitutto quali siano i valo- di prevaricazioni della criminalità mercato. ri in gioco per una sinistra demo- organizzata, a spese dello Stato, Creare e diversificare occasioni e posti di lavoro, insom- cratica che, non dimentichiamolo che si sono sviluppati nel corso ma senza correre il rischio a favorire un più rapido avvicen- mai, condivide la responsabilità della prima Repubblica (che, pure damento e redistribuzione di più numerosi soggetti quasi di governare il paese. nella sua tenuta, nel salvarci da sempre su medesimi impieghi. Proprio questo mi sembra, Forse per deformazione profes- golpismi greci e turchi, ci ha mes- invece, il limite che non riescono a superare le proposte, sionale, a me sembra che, nell’af- so in grado di compiere oggi dei solo in apparenza innovative, suggerite a più riprese da Pie- frontare i temi della giustizia, passi avanti, se ne saremo capa- tro Ichino: anche se deve concordarsi nell’individuare lo troppo spesso difetti una prospet- ci). snodo decisivo della riforma del mercato del lavoro in un autentico rivolgimento dei sistemi formativi e di orienta- tiva storica. E se le tensioni e an- In questa prospettiva, la caduta mento che, congiunto ad altri strumenti, consenta a lavo- che le personalizzazioni fossero la del muro di Berlino, la fine della ratori e imprenditori una cognizione piena delle opportuni- conseguenza di un fatto nuovo e, guerra fredda, emerge come uno tà offerte da un mercato reso del tutto cristallino. potenzialmente, dirompente ma spartiacque decisivo non solo nel- Ma, per giungere a tanto, è davvero necessaria - prima in senso positivo? Che per la pri- la storia della nostra collocazione domanda che mi pongo - quella piena, seppur in qualche ma volta sia a portata di mano internazionale, nella trasforma- modo controllata, privatizzazione del mercato stesso, che a una giustizia democratica e mo- zione del sistema politico, ma an- molti appare ormai come l’unica via d’uscita dalla crisi pro- derna, capace di spazzare via i che per il tema bruciante dell’am- fonda che, non da oggi, mina in radice la credibilità dei si- due principali arcaismi del nostro ministrazione della giustizia. Ri- stemi di avviamento al lavoro? O non sono invece da cer- sistema giudiziario che sono an- cordo, a questo proposito, un vi- carsi altre strade che, pur senza rifiutare a priori qualsiasi forma di contributo dei privati, conducano - anche attra- che delle remore formidabili nel vace ma civile dibattito con Anto- verso l’uso accorto delle deleghe, ormai in cantiere, di fun- processo di modernizzazione del nio Di Pietro, in occasione di un zioni e compiti amministrativi a Regioni ed enti locali e dei paese (o del nostro «ingresso in premio che due giornali scandi- già prospettati strumenti di delegificazione - a più stretti, Europa», come si usa dire ora): la navi gli avevano conferito. Di Pie- ancorché graduali, momenti di correlazione fra strategie fine dell’impunità della classe diri- tro rivendicava al «pool» milanese territoriali di politica industriale ed altre politiche attive e gente, ma anche delle carenze di il merito di una rottura storica, «mirate» del lavoro (in primis quelle formative)? È in questa un sistema di garanzie e libertà ci- sottovalutando il contesto più prospettiva, dotata di forte senso autonomistico - pur se necessariamente comprensiva anche di altrettanto forti po- vili che, in quanto colpisce so- ampio che l’aveva reso possibile. teri avocatori e sostitutivi, - che possono, ad esempio idear- prattutto la parte più debole della Senza dimenticare coloro che lo si vere e proprie Agenzie pubbliche a funzioni multiple tra nostra società, è anch’essa difetto avevano anticipato. Certe pole- loro coordinate, capaci anch’esse di attivare quegli articola- di democrazia e di giustizia socia- miche su magistrati «pistoleros» - ti collegamenti in rete che non capisco perché mai sareb- le. Insomma, a ben vedere, due unica concessione alla vulgata bero concretamente realizzabili solo da privati animati da facce della stessa medaglia. corrente da parte di Asor Rosa - spirito di lucro. Ma, allora, occorrerebbe riflettere anche su Come si può parlare di riforma non tengono conto del fatto che, quanto già oggi si cerca, provando e riprovando, di speri- mentare, in non poco strutture pubbliche, e proprio in te- della classe dirigente, come meri- non troppi anni or sono, coloro ma di servizi all’impiego (informazione, preselezione, toriamente si è cominciato a fare, che facevano il loro dovere all’in- orientamento, segnalazione alle imprese, formazione degli se - oltre ad una meritocrazia ve- terno della magistratura, veniva- Scott Takushi/Ap operatori, banche dati e messa in rete), sulla base di con- ra, i «capaci e meritevoli» iscritti no bollati, attraverso una campa- venzioni tra Ministero e Regioni, o in base ad altri «proto- nella Costituzione, in alternativa gna programmata come pretori GRAND FORKS. I vigili del fuoco passano a velocità di crociera davanti allo scheletro del Security Building distrutto colli» che raccordano tra loro, su scala metropolitana, al familismo e al clientelismo - d’assalto, con conseguenze qual- interamente dalle fiamme. Ieri la protezione civile di Grand Forks ha fatto un primo bilancio dei danni. Almeno sei Agenzie regionali per l’impiego, Comuni, Provincia e Uffici non la si sottopone al principio di che volta tragiche, sempre nega- isolati sono stati devastati da un incendio scoppiato sabato nella cuore della città del Nord Dakota mentre già i provinciali del lavoro. Si tratta, appunto, di esperimenti: il eguaglianza di fronte alla legge, tive. pompieri doveva fare i conti con un’inondazione. Le acque del fiume Red River avevano rotto infatti lo sbarramen- cui studio e la cui promozione sarebbero però da privile- giarsi rispetto all’impiego di dosi tanto massicce di ideolo- scritta in ogni tribunale della Re- to creato quindici giorni prima. gismi. Ideologie, appunto: non meno della passione icono- pubblica? Di quanto ciò sia diffici- LLORA I DIVERSI porti delle clasta nei confronti degli Istituti di garanzia. le è piena di esempi la nostra sto- nebbie, il ruolo di controllo ria antica e recente. dell’alta magistratura, era- U UNA COSA si deve concordare: con l’intento cioè, Dovrebbe essere scolpito nella A no sostenuti da una sorta di la sollevazione a favore di Romiti, ti dalla parte più debole della so- di arretratezza del nostro sistema di assicurare a chi sta fuori, oggi, dalla «cittadella» nostra memoria il generale Ca- ragion di Stato che impediva di ap- il minacciato sciopero degli avvo- cietà. I democratici non hanno giudiziario: la carenza di garanzie del lavoro garantito, la possibilità di non restare an- dorna che attribuisce ai propri plicare la legge alla classe dirigente cati, quei magistrati che vogliono avuto bisogno di vedere il capo per gli imputati che, con il principio S cora e sempre confinato, in coda a tutti gli altri, nel soldati la sconfitta di Caporetto, (non soltanto politica) perché ciò sottrarre ad ogni controllo non il dell’ufficio stampa dell’onorevole di uguaglianza di fronte alla legge, limbo della prostrazione senza speranza. Ma è proprio sicu- anziché interrogarsi, o essere in- avrebbe potuto indirettamente loro potere giurisdizionale, ma i Forlani trascinato in catene al co- sono ormai obiettivi a portata di ro - ecco la seconda riflessione - che la ricetta raccomanda- ta da Pietro Ichino (assottigliamo le tutele per chi «sta den- terrogato, sui metodi delle deci- giovare alla sinistra, per definizione loro privilegi. Lo dimostrano an- spetto dei giudici per indignarsi e mano, tappe indispensabili sulla tro» e parallelamente, eleviamo le garanzie per chi ancora mazioni sommarie e sulla condot- esclusa dal potere di governo. At- che alcune tentazioni

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