Il Meeting Di Rimini

Il Meeting Di Rimini

IL MEETING DI RIMINI PROMOSSO DALLA FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI XXXI EDIZIONE domenica 22 agosto 2010 - sabato 28 agosto 2010 Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore STORIA Con le sue quasi 800.000 presenze il Meeting di Rimini - che dal 1980 ha luogo ogni anno, in una settimana della seconda metà di agosto - è il festival estivo di incontri, mostre, musica e spettacolo più frequentato del mondo. Si tratta di una realtà unica nel suo genere: una fondazione che da 30 anni si propone di creare occasioni di incontro tra persone di fedi e culture diverse, nella certezza che luoghi di amicizia fra gli uomini possano essere l’inizio della costruzione della pace, della convivenza e del bene comune. Questa posizione umana e culturale, che ha origine nell’appartenenza all’esperienza cristiana, è stata in questi anni capace di un’apertura testimoniata dalle personalità più significative della scena mondiale che si sono avvicendate sul palcoscenico del Meeting: dal Santo Padre Giovanni Paolo II a Chaim Potok, dall’allora cardinale Ratzinger a Madre Teresa di Calcutta, dal Dalai Lama a Eugène Ionesco, da Andrei Tarkovskij a Riccardo Muti, da Lech Walesa a Ibraim Rugova, dal cardinale Jean-Louis Tauran a Amre Moussa, da Carlo Rubbia a George Smoot, da Ennio Morricone a José Carreras, da Jean Guitton a Luigi Giussani, da Simone Veil a Martha Graham, da David Rosen a François Michelin, da Mario Draghi a Tony Blair; e ancora, politici, imprenditori, scienziati, filosofi, artisti. Al di sopra di ogni diversità, l’esperienza elementare dell’uomo si rivela come il terreno comune per l’incontro e il dialogo. Non il dubbio sull’identità, ma la certezza, spalanca la persona alla scoperta e al riconoscimento di tutto ciò che è bello e buono, e così il Meeting è diventato un luogo dove l’altro non è innanzitutto qualcuno da combattere, ma un aiuto a scoprire la verità che corrisponde alle esigenze più profonde dell’uomo. A parte un piccolo nucleo di 14 persone che lavora a tempo pieno alla sua preparazione, il Meeting di Rimini viene organizzato, allestito, gestito e poi smontato grazie all’appassionato e generoso lavoro dei volontari: sono oltre 3.000 ogni anno, in gran parte giovani, provenienti dall’Italia e da molti altri Paesi del mondo. E’ soprattutto grazie al loro contributo che il Meeting di Rimini è diventato anche una manifestazione dai grandi numeri: 439 mostre, circa 3300 incontri e 6000 personaggi. Sono oltre 900 i giornalisti accreditati durante l’ultima edizione. Il Meeting è un grande evento sociale, una festa, un luogo dove, come disse Giovanni Paolo II nella sua visita nel 1982, si costruisce “una civiltà che nasca dalla verità e dall’amore”, ma soprattutto è un gesto di gratuità: migliaia di persone, di ogni età e condizione sociale, che donano tempo ed energie per realizzare la manifestazione. Il discorso culturale che vi si svolge, ne è solo una conseguenza. IL MEETING DI RIMINI PROMOSSO DALLA FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI XXXI EDIZIONE domenica 22 agosto 2010 - sabato 28 agosto 2010 PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE 2010 Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore” è il titolo della XXXI edizione del Meeting. Parole che riecheggiano quelle che Albert Camus fa pronunciare all’imperatore Caligola nel suo celebre dramma: “ho provato semplicemente una improvvisa sete di impossibile… ho bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità”. In ogni uomo, di qualsiasi razza, cultura, religione, tradizione alberga questo desiderio di cose grandi, di qualcosa di infinito. Un’aspirazione che l’uomo in tante occasioni tende a trascurare e a dimenticare, complice innanzitutto una certa mentalità che lo considera solo come il risultato di una casualità chimico-biologica o al limite di un processo evolutivo. Si respira una cultura che tende a cancellare “l’umanità dell’uomo”, il “mancamento e voto” espresso da Leopardi nello Zibaldone. Il rischio è quello che si affermi una concezione puramente materialistica della vita. La provocazione contenuta nel titolo afferma invece il contrario. La natura dell’uomo è innanzitutto il suo cuore che si esprime come desiderio di cose grandi. Il motore di ogni azione umana è questa aspirazione a qualcosa di grande, l’esigenza di qualcosa di infinito. L’uomo è rapporto con l’infinito. E’ questa tensione il tratto inconfondibile dell’umano, la scintilla di ogni azione, dal lavoro alla famiglia, dalla ricerca scientifica alla politica, dall’arte all’affronto dei bisogni quotidiani. Il Meeting cercherà di documentare come nella realtà di oggi sia innanzitutto necessario partire dall’umanità di ogni persona, facendo dei bisogni e dei desideri degli uomini l’anima delle scelte grandi e di quelle quotidiane. Anche perché solo questo è il punto che accomuna tutti gli uomini ed è pertanto l’inizio anche di un reale dialogo tra i popoli. L’uomo che considera seriamente la sua umanità è colui che non è mai domo e soddisfatto e che affronta la vita con l’attesa di qualcosa di grande. Scrive Cesare Pavese: “Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?”. L’attesa è la struttura stessa della natura umana, l’essenza dell’anima. I grandi desideri e le grandi aspirazioni non sono un ostacolo o qualcosa che complica l’esistenza, ma sono ciò che rende l’uomo irriducibile proprio perché essi sono il segno del suo rapporto con l’infinito. I NUMERI DELL’EDIZIONE 2010 Sono 3.142 i volontari (un centinaio in più rispetto allo scorso anno) che, durante la settimana del Meeting 2010, impegneranno gratuitamente energie, competenze ed anche ferie per consentire lo svolgimento della manifestazione e garantirle quel particolare clima che la caratterizza. Provengono da ogni parte d'Italia e anche dall'estero (circa 200): Brasile, Cile, Messico, Paraguay, Stati Uniti, Egitto, Nigeria, Portogallo, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Polonia, Ungheria, Russia, Lituania, Kazakistan, Kossovo, e da altri paesi. Il lavoro dei volontari e' articolato in 15 Dipartimenti; quelli numericamente più consistenti sono il dipartimento Ristorazione (690 volontari) e il dipartimento Servizi generali (676 volontari). Per completare il quadro dei volontari, bisogna ricordare e aggiungere le altre 713 persone (in maggioranza universitari) che, durante il "pre-Meeting" (dall' 11 al 21 agosto), hanno lavorato gratuitamente per l'allestimento della Fiera. Il bilancio preventivo del Meeting 2010 e' di 8 milioni e 300.000 euro. Le voci del bilancio di previsione relative alle entrate indicano, in ordine decrescente: contributi e sponsorizzazioni da parte di aziende, introiti dalla ristorazione, attività commerciali e biglietti delle manifestazioni a pagamento, contributi dei volontari alle spese sostenute dal Meeting per vitto e alloggio. Sono tre i Main Partners del Meeting 2010 (Bombardier, Finmeccanica, Intesa San Paolo), quattro gli Institutional Partners, 16 gli Official Partners. Nel complesso, sono oltre 200 le Aziende e gli Enti che, a vario titolo, partecipano alla manifestazione e sostengono il XXXI Meeting. I PRINCIPALI EVENTI DELL’EDIZIONE 2010 Domenica 22 agosto 2010 RIPRESA A QUALI CONDIZIONI? Ore: 15.00 Sala Neri In collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Giovanni Bertolone, Direttore Centrale Operazioni di Finmeccanica; Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL; Corrado Passera, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo. Introduce Bernhard Scholz, Presidente Compagnia delle Opere. LE FORZE CHE CAMBIANO LA STORIA SONO LE STESSE CHE CAMBIANO IL CUORE DELL’UOMO Ore: 17.00 Auditorium B7 Partecipano: Mary McAleese, Presidente d’Irlanda; Emilia Guarnieri, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. Introduce John Waters, Editorialista de The Irish Times. GIUSTIZIA E LEGALITÀ: QUALE RUOLO PER IL NON PROFIT? Ore: 15.00 Sala Mimosa B6 Workshop Rivista Non Profit. Partecipano: Salvo Andò, Rettore della Libera Università Kore di Enna; Nicola Boscoletto, Presidente del Consorzio Sociale Rebus; Guido Brambilla, Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Milano; Giovanni Maria Pavarin, Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Padova; Ettore Randazzo, Avvocato; Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Introduce Paolo Sciumé, Direttore Rivista Non Profit. Modera Andrea Simoncini, Docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze e Coordinatore Scientifico Rivista Non Profit. FONDAZIONI PER UN MONDO CHE CAMBIA Ore: 19.00 Sala Mimosa B6 Partecipano: Tommaso Agasisti, Ricercatore nel Dipartimento di Ingegneria Gestionale all’Università Politecnico di Milano; Carlo Lauro, Docente di Statistica all'Università Federico II di Napoli e Responsabile Area Ricerche Fondazione per la Sussidiarietà. Introduce Dario Chiesa, Responsabile Dipartimento Relazioni Internazionali della Fondazione per la Sussidiarietà. INVITO ALLA LETTURA Ore: 15.00 Eni Caffè Letterario D5 CATERINA. Diario di un padre nella tempesta. Presentazione del libro di Antonio Socci, Giornalista e Scrittore (Ed. Rizzoli). Partecipano: Mariella Carlotti, Insegnante; Giulia Casadei, Studentessa; Stefano Pichi Sermolli; Elena Ugolini, Preside del Liceo Malpighi di Bologna. L’ALTRO ILLUMINISMO. Politica, religione e funzione pubblica della verità Presentazione del libro di Sergio Belardinelli, Docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università degli Studi di Bologna (Ed. Rubbettino). Partecipa l’Autore. LA CROCE NON BASTA Presentazione

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