I Nuove letture e prospettive di ricerca per il Settecento europeo LEMENT PP U 08 S IL CAPITALE CULTURALE Studies on the Value of Cultural Heritage JOURNAL OF THE SECTION OF CULTURAL HERITAGE Department of Education, Cultural Heritage and Tourism University of Macerata eum IL CAPITALE CULTURALE Studies on the Value of Cultural Heritage Supplementi 08 / 2018 eum Il Capitale culturale Donato, Rolando Dondarini, Andrea Emiliani, Studies on the Value of Cultural Heritage Gaetano Maria Golinelli, Xavier Greffe, Alberto Supplementi 08, 2018 Grohmann, Susan Hazan, Joel Heuillon, Emanuele Invernizzi, Lutz Klinkhammer, ISSN 2039-2362 (online) Federico Marazzi, Fabio Mariano, Aldo M. ISBN 978-88-6056-586-0 Morace, Raffaella Morselli, Olena Motuzenko, Giuliano Pinto, Marco Pizzo, Edouard Direttore / Editor Pommier, Carlo Pongetti, Adriano Prosperi, Massimo Montella Angelo R. Pupino, Bernardino Quattrociocchi, Margherita Rasulo, Mauro Co-Direttori / Co-Editors Renna, Orietta Rossi Pinelli, Roberto Tommy D. Andersson, Elio Borgonovi, Sani, Girolamo Sciullo, Mislav Simunic, Rosanna Cioffi, Stefano Della Torre, Michela Simonetta Stopponi, Michele Tamma, Frank di Macco, Daniele Manacorda, Serge Noiret, Vermeulen, Stefano Vitali Tonino Pencarelli, Angelo R. Pupino, Girolamo Sciullo Web http://riviste.unimc.it/index.php/cap-cult Coordinatore editoriale / Editorial Coordinator e-mail Francesca Coltrinari [email protected] Coordinatore tecnico / Managing Coordinator Editore / Publisher Pierluigi Feliciati eum edizioni università di macerata, Centro direzionale, via Carducci 63/a – 62100 Comitato editoriale / Editorial Office Macerata Giuseppe Capriotti, Mara Cerquetti, Francesca tel (39) 733 258 6081 Coltrinari, Patrizia Dragoni, Pierluigi Feliciati, fax (39) 733 258 6086 Valeria Merola, Enrico Nicosia, Francesco http://eum.unimc.it Pirani, Mauro Saracco, Simone Sisani, Emanuela [email protected] Stortoni Layout editor Comitato scientifico - Sezione di beni Marzia Pelati culturali / Scientific Committee - Division of Cultural Heritage and Tourism Progetto grafico / Graphics Giuseppe Capriotti, Mara Cerquetti, +crocevia / studio grafico Francesca Coltrinari, Patrizia Dragoni, Pierluigi Feliciati, Maria Teresa Gigliozzi, Susanne Adina Meyer, Massimo Montella, Umberto Moscatelli, Sabina Pavone, Francesco Pirani, Mauro Saracco, Emanuela Stortoni, Federico Valacchi, Carmen Vitale Comitato scientifico /Scientific Committee Michela Addis, Tommy D. Andersson, Alberto Mario Banti, Carla Barbati, Sergio Barile, Nadia Barrella, Marisa Borraccini, Rossella Caffo, Ileana Chirassi Colombo, Rosanna Rivista accreditata AIDEA Cioffi, Caterina Cirelli, Alan Clarke, Claudine Rivista riconosciuta CUNSTA Cohen, Lucia Corrain, Giuseppe Cruciani, Rivista riconosciuta SISMED Girolamo Cusimano, Fiorella Dallari, Stefano Rivista indicizzata WOS Della Torre, Maria del Mar Gonzalez Chacon, Maurizio De Vita, Michela di Macco, Fabio La Galleria dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi a Macerata. Nuove letture e prospettive di ricerca per il Settecento europeo * Gli interventi presentati in questo volume sono stati selezionati fra quelli pervenuti in risposta a una call for paper dal comitato scientifico del convegno “La Galleria di palazzo Buonaccorsi a Macerata: nuove letture e prospettive di ricerca per il Settecento europeo” (Macerata, Università di Macerata e Musei Civici di palazzo Buonaccorsi, 21-23 giugno 2017), promosso dall’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della Formazione dei Beni culturali e del Turismo, con il patrocinio di SISCA (Società Italiana per lo Studio della Critica d’arte). Comitato scientifico Gabriele Barucca (già Soprintendenza ABAP delle Marche-Ancona), Silvia Blasio (Università di Perugia), Enzo Borsellino (Università di Roma Tre), Giuseppe Capriotti (Università di Macerata) Vittorio Casale (Università di Roma Tre), Claudia Cieri Via (Università La Sapienza di Roma), Rosanna Cioffi (Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), Francesca Coltrinari (Università di Macerata), Valter Curzi (Università La Sapienza di Roma), Patrizia Dragoni (Università di Macerata), Daniela Del Pesco (Università di Roma Tre), Michela di Macco (Università La Sapienza di Roma), Elena Fumagalli (Università di Modena e Reggio Emilia), Andrew J. Hopkins (Università degli Studi dell’Aquila), Riccardo Lattuada (Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), Lauro Magnani (Università di Genova), Sergio Marinelli (Università di Venezia), Susanne Adina Meyer (Università di Macerata), Raffaella Morselli (Università di Teramo), Mario Alberto Pavone (Università di Salerno), Cecilia Prete (Università di Urbino), Massimiliano Rossi (Università del Salento, Presidente SISCA), Orietta Rossi Pinelli (Università La Sapienza di Roma), Gianni Carlo Sciolla † (già Presidente SISCA), Alessandra Sfrappini (Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei), Cinzia Maria Sicca (Università di Pisa). La Galleria dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi a Macerata. Nuove letture e prospettive di ricerca per il Settecento europeo a cura di Giuseppe Capriotti, Francesca Coltrinari, Patrizia Dragoni, Susanne Adina Meyer, Massimiliano Rossi Parte II Tipi ambientali e spazi del collezionismo Fiore V., Rulli S., Lo spazio della galleria a Genova tra Seicento e Settecento: un dialogo tra architettura e decorazione / The gallery along XVII and XVIII century: a dialogue between architecture and decoration «Il Capitale culturale», Supplementi 08 (2018), pp. 213-236 ISSN 2039-2362 (online); ISBN 978-88-6056-586-0 DOI: 10.13138/2039-2362/1837 Lo spazio della galleria a Genova tra Seicento e Settecento: un dialogo tra architettura e decorazione Valentina Fiore* Sara Rulli** Abstract Se già Vincenzo Scamozzi individuava Genova, insieme a Roma, come città in cui si sviluppano al meglio quel genere di fabbriche che si dicono gallerie, è però nel passaggio tra il Seicento e il Settecento che questi ambienti acquisiscono sempre più una propria peculiarità, specialmente in rapporto con l’apparato decorativo. Attraverso un’analisi sistematica di questi manufatti si è voluto dimostrare come, a Genova, la galleria fosse solo raramente concepita come spazio unicamente dedicato all’esposizione della quadreria: assume invece, molto più spesso, la funzione di vero e proprio modulo architettonico fluido, dove l’oggetto della collezione può essere messo in secondo piano per arrivare fin quasi a sparire del tutto; la parete, strutturata dalle linee di forza del reticolo architettonico, accoglie così ‘finti’ quadri ad affresco e ‘finti’ arredi scultorei a monocromo che – accanto alla presenza fisica di alcuni, * Valentina Fiore, funzionario Storico dell’Arte, Ministero per i beni e le attività culturali, Polo Museale della Liguria, via Balbi 10, 16126, Genova, e-mail: [email protected]. ** Sara Rulli, funzionario Architetto, Ministero per i beni e le attività culturali, Palazzo Reale di Genova, via Balbi 10, 161626, Genova, e.mail: [email protected]. Si ringrazia Maddalena Giordano, le cui grande cortesia e disponibilità sono state fondamentali per lo studio dei documenti conservati presso l’Archivio Durazzo Giustiniani di Genova. Il § 1 è da attribuire a Valentina Fiore; il § 2 è da attribuire a Sara Rulli. 214 VALENTINA FIORE, SARA RULLI selezionati, oggetti che cambiano a seconda del gusto e delle mode – consentono di accordare, e raccordare, lo spazio/superficie della parete con quello della volta. Even if Vincenzo Scamozzi had already identified Genoa, together with Rome, as a city in which galleries can be best developed, it is however between the Seventeenth and Eighteenth century that these locations increasingly acquire their own peculiarity, especially in relation with the decorative system. We wanted to prove, through a systematic analysis of these artefacts, that galleries in Genoa were rarely conceived as a space dedicated only to the exhibition of paintings. In fact, galleries assume more often the function of a real fluid architectural form, where the object of the collection can be set in the background until it almost disappears completely. The walls, structured by the lines of strength of the architectural grid, gets ‘false’ paintings and ‘false’ sculptural monochrome furnishings that – alongside the physical presence of some, selected, objects that change according to taste and fashion – allows to harmonise and join the space/surface of the wall with that one of the vault. 1. La galleria tra Seicento e Settecento: lo spazio dipinto Già nel 1615 da uno dei più attivi e itineranti trattatisti dell’epoca, Vincenzo Scamozzi, Genova è riconosciuta, insieme a Roma, come la capitale di «quel genere di fabbriche che si dicono gallerie»1: una tipologia architettonica, che come ha dimostrato il fondamentale studio di Prinz2, ha in Italia, specie nelle città aggiornate ai nuovi modelli di gusto, una capillare diffusione e importanza. Per lo Scamozzi, la capitale della Repubblica, all’inizio del XVII secolo, è assolutamente paragonabile alle altre realtà urbane, ed è proprio l’elemento della loggia-galleria, luogo dove «ha da trattenersi le persone nobili e ricche»3, i gentiluomini particolari di cui parla Rubens4, a qualificare il palazzo e la villa suburbana genovese, a inizio Seicento sicuramente, ma ancora di più nel passaggio tra XVII e XVIII secolo, quando, a fronte del cambiamento politico della Repubblica e dei nuovi rapporti diplomatici con la Francia5, l’aristocrazia genovese vede nell’aggiornamento architettonico e decorativo un modo per continuare a rapportarsi
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