Anno 16 n° 12 -EDIZIONE GRATUITA Lunedì 17 dicembre 2018 2 Bergamo&Sport Lunedì 17 Dicembre 2018 Atalanta, una vittoria per sognare LA PARTITA A Bergamo arriva la Lazio di Simone Inzaghi per un’altra sfida d’alta classifica Atalanta-Lazio è una sfida tripletta del ritrovato Zapata e mai banale. Quando le due squa- ad una prestazione da grande dre si affrontano a Bergamo il squadra. Con forte dosi di cini- pubblico si diverte, tanti gol e smo e di sapienza tattica, con- colpi di scena fino all’ultimo trollando e colpendo al momen- minuto. Nel primo campionato to giusto contro un’avversaria dell’era Gasperini un pirotec- volonterosa ma sempre in affan- nico 4-3 a favore dei laziali, no. E’chiaro che con la Lazio il l’anno scorso, ancora il 17 di- tema tecnico e, soprattutto, tat- cembre, un 3-3 con fuochi d’ar - tico sarà completamente diver- tificio, sempre spettacolo e gol. so, sicuramente più complicato. Comunque sia i precedenti al Tra i nerazzurri torna Ilicic, cro- Comunale sono a favore dei ne- ce e delizia di tutti gli atalantini, razzurri: nelle 50 partite bene 20 e la sua presenza promette, an- sono le vittorie dei nostri benia- cora una volta, un decisivo salto mini, 8 quelle dei laziali mentre i di qualità per il gioco nerazzurro pareggi sono 22, 69 gol realizza- e poi contro la Lazio l’attaccante ti dall’Atalanta contro i 41 della sloveno si esalta, infatti nel 3-3 Lazio. Cifre che depongono be- dello scorso campionato egli ci ne che però spesso e volentieri il ha messo due volte i suoi piedi campo smentisce. Prima del fi- fatati realizzando due gol. Ma schio d’avvio dell’arbitro Orsa- occhio anche all’arbitro: Orsato to sono quattro i punti che divi- è un direttore di gara che non fa dono in classifica le due forma- sconti e soprattutto non tollera i zioni: la Lazio è a quota 25, l’A- battibecchi. Quindi Ilicic, già in talanta a 21. I nerazzurri, tanto diffida, dovrà cucirsi la bocca e per dire, scenderanno in campo tenere a freno la linguaccia. E a conoscendo i risultati delle di- proposito di diffidati, nell’elen - rette avversarie nella lotta per un co ci sono anche De Roon eGo - posto in Europa, ovviamente mez. La Lazio non sta attraver- vale anche per la squadra di Si - sando un periodo di vena, arriva mone Inzaghi. Quindi si cer- a Bergamo con quattro pareggi cheranno nuove gerarchie e di- in altrettante partite, anche se il versi equilibri. Tra l’altro Go - quarto posto è ancora alla sua mez e compagni, dopo, devono portata ma è incalzata da almeno affrontare confronti impegnati- cinque squadre, tra cui l’Atalan - vi: col Genoa di Prandelli, con ta. Gioca piuttosto male, è di- la Juve in casa e, infine, lo scon- scontinua, Milinkovic è in crisi, tro diretto a Reggio Emilia col Leiva eBadelj sono infortunati. Sassuolo. Come dire una scalata Ecco perché i nerazzurri hanno a verso l’alta classifica niente af- disposizione una ghiotta occa- fatto agevole benché non proibi- sione per avvicinarsi agli avver- tiva, a parte la partita con i cam- sari. Con le squadra d’alta clas- pioni d’Italia. Dopo le due scon- sifica i nerazzurri hanno sempre fitte, seppur tecnicamente di- dato vita a prestazioni di qualità. verse con Empoli e Napoli, l’A- Insomma una vittoria per co- talanta si è rivitalizzata a Udine minciare a sognare. con un rotondo 3-1, grazie alla Mancini, De Roon e Gomez esultano dopo il gol dell’argentino all’Inter Foto Francesco Moro Giacomo Mayer Lunedì 17 Dicembre 2018 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Lunedì 17 Dicembre 2018 Se parte Castagne, piace Barreca M E R C AT O Rosa troppo corposa, il ds Sartori al lavoro per piazzare qualche elemento Giovedi 3 gennaio 2019 si apre la sessione invernale del calcio- mercato che, per l’occasione, pre- senta una importante novità, che fa felici soprattutto gli allenatori: du- ra solo sedici giorni perché si chiu- de alle ore 20 di venerdi 18, alla vigilia della prima giornata del gi- rone di ritorno in programma il giorno dopo. Intanto gli operatori di mercato di tutte le società al la- voro, almeno per iniziare le trat- tative, probabilmente non si andrà troppo per le lunghe e chi vorrà tesserare nuovi giocatori, o ceder- ne altri, deve fare in fretta. Di si- curo tutta questa probabile frene- sia nelle trattative non coinvolge l’Atalanta che, soprattutto, in en- trata non ha urgenze o tasselli da coprire nel mosaico della rosa del- la prima squadra, anzi succederà proprio il contrario. Infatti, ad og- gi, c’è un sostanzioso gruppo di giocatori utilizzati pochissimo da Gasperini. L’abbondanza era do- vuta alla possibile partecipazione Timothy Castagne, basso minutaggio per lui finora Angelo Barreca, cresciuto nel Toro, tanta panchina al Monaco all’Europa League, l’eliminazione è arrivata poche ore prima della chiusura della sessione estiva, Sartori ha avuto solo il tempo di cedere al Bordeaux Cornelius, tutti gli altri in esubero sono rima- sti. Dunque, adesso l’imperativo categorico è lo sfoltimento di una rosa che, Primavera a parte, conta su 27 giocatori, solo lo sfortunato Marco Varnier non è utilizzabile, causa il grave infortunio. Il presi- dente Percassi ha più volte dichia- rato che non ci saranno cessioni eccellenti, come non approderà qualche big. Ecco l’elenco degli indiziati a lasciare Bergamo, con- siderando lo scarso minutaggio collezionato dalla prima partita col Sarajevo ad oggi. E’opportuno chiarire subito un equivoco intor- no a Emiliano Rigoni: l’argentino non può muoversi perché ha già disputato due competizioni uffi- ciali prima con la maglia dello Ze- nit San Pietroburgo e poi con quel- la dell’Atalanta, l’unica ipotesi, peraltro improbabile, un ritorno in Russia. Eventualmente se ne par- lerà a giugno 2019. L’esterno si- nistro Arkadiusz Reca, titolare nella nazionale polacca, ha dispu- tato una sola partita, quella di ri- torno con l’Hapoel, poi solo pan- china anche se è stato a lungo in- fortunato. Potrebbe emigrare in Premier League, qualche richiesta anche dalla Francia. Un altro gio- catore con poche presenze è Ali Adnan, proprietà Udinese, che ha totalizzato 176 minuti (3 presen- ze). In bilico Timothy Castagne che ha 8 presenze ma con solo 535 minuti di gioco, insomma solo spezzoni. Però l’esterno belga è tatticamente duttile perché può giocare a destra e a sinistra e anche terzo centrale difensivo, quindi ha buone possibilità di continuare il campionato con la maglia neraz- zurra anche se in caso di partenza si fa il nome, come sostituto, di Antonio Barreca, classe 95, scuo- la Torino, ceduto al Monaco ma poco utilizzato. Ha invece convin- to Berat Dijmsiti, 5 presenze, 427 minuti, un gol, nel ruolo di difen- sore centrale, resta a Bergamo. A centrocampo Luca Valzania (2 presenze, 76 minuti), Matteo Pes- sina (2 presenze, 66 minuti, ma ti- tolare nei preliminari di Europa League) e Mario Pasalic (13 pre- senze, 620 minuti, un gol). Resta Pasalic, anche se non mancano perplessità sul suo rendimento, mentre dovrebbe partire uno dei due under 22 anche perché su Val- zania ci sono Lecce e Venezia. In- fine Marco Tumminello (2 pre- senze, 16 minuti) che non ha sboc- chi in attacco, anch’egli ha richie- ste, soprattutto in serie B (Lecce, Salernitana e Verona). Alla pros- sima puntata. Giacomo Mayer Lunedì 17 Dicembre 2018 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Lunedì 17 Dicembre 2018 Con Toloi è tutta un’altra Dea LA CERTEZZA Rafael può ormai considerarsi uno dei difensori più forti della Serie A “Aspetta! Fai con calma, stiamo vincendo”. Sembra sia passata un’eternità dalla sfida di Dortmund dove Ra- fael, probabilmente preso da troppo spirito agonistico del momento (non capita proprio tutti i giorni di essere in vantaggio sul campo del Borussia Dortmund), batteva una punizione con frenesia innescando il contropiede dei tedeschi. Adesso guardando Toloi in faccia possiamo realmente percepire la netta differenza dal giocatore di quella sera. Ad oggi infatti Rafael Toloi è uno dei più forti difensori della Serie A, senza se e senza ma. Ben poche pedine che formano le retroguardie della massima serie di calcio in Italia hanno la sua grinta e la sua caparbietà nel disinnescare le azioni offensive dei propri rivali per poi ripartire a spron battuto verso l’area avversaria. Ar- rivato alla Dea nel 2015 Rafael è entrato nel cuore di tutti i tifosi e degli addetti ai lavori che riconoscono in lui i valori che ogni giocatore atalantino dovrebbe avere. La scorsa settimana sul campo di Udine, il giocatore brasi- liano ha festeggiato un traguardo importante con la ma- glia nerazzurra: 100 presenze. Un dato significativo se pensiamo alla corte spietata che le squadre di tutto il mon- do perpetuano costantemente nei confronti dei giocatori della società di Percassi, un dato che rimarca la serietà e l’impegno di questo grande difensore. Divenuto ormai un pilastro della squadra orobica, Toloi è migliorato tecni- camente e tatticamente sotto tutti i punti di vista, dive- nendo ad oggi un giocatore completo e invidiabile da chiunque. A mio parere, nel calcio moderno di oggi, una pedina come Toloi è puro oro colato. Le sue doti sono cosa assai rara: poiché uscire palla al piede come il classe ‘90 dalla propria area di rigore, mettendo zizzania tra gli avversari e scombinando qualsiasi tattica difensiva altrui, è sintomo di grande personalità e sicurezza. Il paragone sembrerà azzardato, ma una caratteristica similare la pos- sedeva niente meno che un Signor Javier Zanetti quando, con le sue sgroppate, percorreva l’intero campo di gioco coast to coast.
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