Classici Di Oggi Ex Novo Musica 2017 Ex Novo Ensemble Infopoint Caleidoscopio Novecento Ringrazia Ex Novo Ensemble Florence Alibert Presidente Claudio Ambrosini Xiv

Classici Di Oggi Ex Novo Musica 2017 Ex Novo Ensemble Infopoint Caleidoscopio Novecento Ringrazia Ex Novo Ensemble Florence Alibert Presidente Claudio Ambrosini Xiv

15 ottobre—15 dicembre SIAE – Classici di Oggi ex novo musica 2017 ex novo ensemble Infopoint Caleidoscopio Novecento ringrazia Ex Novo Ensemble Florence Alibert Presidente Claudio Ambrosini xiv. edizione Enrico Bettinello Cannaregio 3095 – 30121 Venezia dal 15 ottobre al 15 dicembre 2017 Gabriele Bonomo Tel./Fax (+39) 041 5240550 Sandro Cappelletto Mobile (+39) 338.8976827 SIAE – Classici di Oggi Cristiano Chiarot [email protected] Massimo Contiero www.exnovoensemble.it Gran Teatro La Fenice, Laura Coppola Sale Apollinee Matteo Costa Ingressi Conservatorio Benedetto Marcello, Lucas Christ Interi 20 euro Sala Concerti Angela Ida De Benedictis Residenti a Venezia 10 euro Ateneo Veneto, Alexandre Dratwicki Studenti, soci CinemaPiù e soci Tci 5 euro Aula Magna e Sala Tommaseo Rosa Giglio Stefano Lombardi Vallauri La manifestazioni presso l’Ateneo con il sostegno di Mario Messinis Veneto e il Conservatorio Benedetto SIAE Letizia Michielon Marcello sono ad ingresso libero Fondazione Teatro La Fenice Marina Niero Palazzetto Bru Zane – Massimo Ongaro Biglietteria Vela: Centre de musique romantique française Fortunato Ortombina punti vendita e orari Pro Helvetia Angela Pescolderung Teatro La Fenice tutti i giorni Fondazione Svizzera per la Cultura Gianluigi Pescolderung dalle 10.00 alle 17.00 e un’ora prima Franco Rossi dell’inizio degli spettacoli con la collaborazione di Paolo Zavagna Call Center (+39) 041 2424 Ateneo Veneto Guido Zucconi acquisto biglietti dalle 09.00 alle 18.00 CIRS Centro Internazionale Piazzale Roma dalle 8.30 alle 18.30 per la Ricerca Strumentale Tronchetto dalle 8.30 alle 18.00 Città di Venezia Progetto grafico Piazza San Marco 71f Conservatorio Benedetto Marcello Studio Tapiro dalle 8.30 alle 18.30 CSC (Centro di Sonologia Accademia dalle 8.30 alle 18.30 Computazionale) Agosto 2017 Rialto dalle 8.30 alle 18.30 dell’Università di Padova Ferrovia (Scalzi) dalle 8.30 alle 18.30 SaMPL (Sound and Music Ferrovia (fronte binario 2) Processing Lab), Padova dalle 8.30 alle 18.30 Edizioni Suvini Zerboni, Milano Lido dalle 8.30 alle 18.30 Casa Ricordi, Milano Mestre dalle 8.30 alle 18.30 Rai Radio 3 Sottomarina (piazzale Europa 2/c) Studio Tapiro dalle 8.30 alle 18.30 Chioggia Vigo dalle 8.30 alle 17.30 Aeroporto Marco Polo (area arrivi) dalle 8.30 alle 18.30 Dolo (via Mazzini 108) dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18.30 Biglietteria on line www.teatrolafenice.it Le 13 commissioni e prime esecuzioni assolute Michele dall’Ongaro (1957) Danni collaterali nel contesto del progetto SIAE – Classici di Oggi (2003) per violoncello e ensemble [6] Michele dall’Ongaro (1957) Due canzoni siciliane Giovanni Albini (1982) Quintetto op. 53 (2017) (2016) per violoncello e pianoforte [6] per clarinetto e quartetto d’archi [5] Luca Francesconi (1956) Insieme (2014) Claudio Ambrosini (1948) per ensemble [11] Domini minimi (2017) per ensemble [9] Giorgio Federico Ghedini (1892-1965) Alberto Colla (1968) Quintet écrit pendant Tre pezzi per flauto (1962) [4] la fin des temps (2017) per ensemble [10] Bruno Maderna (1920-1973) Divertimento Azio Corghi (1937) Metamorfosi (2017) in due tempi (1953) per flauto e pianoforte [6] per voce e ensemble [10] Gian Francesco Malipiero (1882-1973) Azio Corghi (1937) Tang’Jok-Jaloux (2012) Parafrasi (1962) per violino [5] per viola Gian Carlo Menotti (1911-2007) Trio (1996) Osvaldo Coluccino (1963) per clarinetto, violino e pianoforte [11] Senza soglia (2008) per ensemble [11] Goffredo Petrassi (1904-2003) Antonio Covello (1985) jenseits der Menschen II Dialogo Angelico (1948) per due flauti [6] (2017) per flauto e chitarra [4] Goffredo Petrassi (1904-2003) Duetto (1985) Michele dall’Ongaro Spin Off (2016/7) per violino e viola [5] per ensemble [6] Ildebrando Pizzetti (1880-1968) Tre Canti (1924) Stefano Gervasoni (1962) Altra voce, per violoncello e pianoforte [7] omaggio a Robert Schumann (2015/7) Vittorio Rieti (1898-1994) Theme and Variations per pianoforte e dispositivo elettronico trasparente [9] on “When from my love” (1964) per ensemble [11] percorsi verticali percorsi Renato Miani (1965) Sonata Notturna (2017) Fausto Romitelli (1963-2004) per violoncello [11] Ganimede (1986) per viola [5] Mauro Montalbetti (1969) Madrigale onirico Nino Rota (1911-1979) Trio (1973) per clarinetto, (2017) per clarinetto e violoncello [7] violoncello e pianoforte [7] Fabio Nieder (1957) Five Stanzas for Salvatore Sciarrino (1947) Il giardino di Sara (2008) a Love Song (2016) per pianoforte [9] per voce e ensemble [9] Salvatore Sciarrino (1947) Due arie marine Un secolo di musica italiana (1924-2017) da Perseo e Andromeda (1990) per voce e suoni Claudio Ambrosini (1948) Ma misi me per di sintesi in tempo reale [9] l’alto mare aperto (2015) per quartetto d’archi [5] Camillo Togni (1922-1993) Cinque Pezzi Luciano Berio (1925-2003) Lied (1983) per flauto e chitarra (1975/6) [4] per clarinetto [5] Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) I numeri tra parentesi quadre riferiscono Sonatina op. 205 (1965) per flauto e chitarra [4] alla manifestazione nella quale è inserita Niccolò Castiglioni (1932-1996) Sic (1992) l'esecuzione dell'opera. per flauto e chitarra [4] Aldo Clementi (1925-2011) Sphinxs (1978) per trio d’archi [5] Azio Corghi (1937) Affekte (2005) per ensemble [10] Azio Corghi (1937) “... promenade” (1989) per ensemble [10] Azio Corghi (1937) Tang’Jok-Her (2008) per viola [10] Luigi Dallapiccola (1900-1975) Tartiniana Seconda (1955/56) per violino e pianoforte [11] Vi è mai successo di pensare che ci vuole molta più fede a credere alla fisica che alla re- che “L’Italia auspica…“; il quinto che “L’Italia esorta…“ e giù avanti per un’altra ventina ligione? In effetti non è poi così difficile immaginare la Madonna o lo Spirito Santo: una di frasette. Apprezzare, stimare, esortare, auspicare, incoraggiare… da noi la Legge sulla giovane donna dall’aria casta o una colomba bianca riusciamo a pensarla tutti. Ma convin- Musica è la sagra del verbo protendente (utopico o ipocrita, a seconda del lato del can- cersi che dentro un sasso ci siano elettroni, neutrini, neutroni, protoni, leptoni, fermioni, nocchiale da cui lo si guarda). mesoni e bosoni – che per di più girano, si scindono, danzano, si azzuffano in un sabba infernale – richiede grande fiducia e capacità di mettersi in gioco, di darsi. Richiede fede. Gli altri paesi, che non hanno il dono di credere nei miracoli, invece investono nei loro Ancor di più però ne richiede pensare di poter fare, e far ascoltare, musica in Italia, so- esecutori, nelle formazioni, negli ensemble dando loro spazi, mezzi, strumenti, supporti prattutto non quella da frigorifero, freezer o congelatore all’azoto (a seconda di quanto logistici, viaggi, ospitalità. E commissionano nuovi lavori a compositori (anche stranieri), retrograde siano le programmazioni concertistiche) ma quella giovane, fresca, piena di conferiscono premi, borse e stipendi, mettono a disposizione strutture e orchestre, anzi sciocche illusioni come quella che, una volta ascoltato quello che si è ascoltato per secoli, attribuiscono loro il ruolo di consiglieri e di rappresentanti della nazione, in importanti ci sia ancora la possibilità di dire qualcos’altro, anche se per ora balbettato e brancolante. occasioni internazionali. La Francia per esempio l’ha sempre fatto, da Guillaume de Ma- D’altronde, che cos’è un’istituzione se non quella cosa che osteggia con tutte le sue forze chaut a Boulez. Ma si sa, i francesi sono spocchiosi, non si accontentano. E i tedeschi ciò che è nuovo, per poi difendere con altrettanta ottusità ciò che è stato nuovo qualche che, oltre al resto, forniscono staff di mezza dozzina di persone ai loro ensemble, perché secolo prima? In questo senso, ‘istituzione’ è sinonimo di società e l’ostinarsi a voler offrire possano concentrarsi solo sulla musica? Figurati, i tedeschi hanno il chiodo sulla testa, si (nuova) musica in questi contesti si configura come esperienza religiosa, di sacrificio e di accontentano ancora meno. E gli scandinavi, che primeggiano in diversi settori, dalla dire- classici di oggi credo, e questo non stona in un paese che poggia la sua visione del futuro sulla fatalistica zione d’orchestra, al design, alla narrativa? Neanche loro possono accontentarsi, fa troppo fiducia nei miracoli. freddo. E poi gli inglesi, che se si fossero accontentati dei Beatles non avrebbero dominato le classifiche mondiali del pop per più di cinquant’anni? Pura fortuna, anche perché gli In effetti, perché mai aiutare i nuovi talenti, i nuovi compositori, quando c’è l’esempio di inglesi, si sa, sono ingenui (No sex please, we are British!). Noi qui siamo molto più furbi Verdi, che al conservatorio non era neanche stato ammesso? Miracolo! E perché mai tirar e quindi il motto è: No (new) music please, we are Italians! su nuovi cantanti, che portino nel mondo – e cantata in una lingua comprensibile – l’o- pera, quando abbiamo avuto Pavarotti, che la musica non sapeva neanche leggerla? Mi- Solo che, per fortuna, noi dell’Ex Novo l’inglese non lo sappiamo. racolo. E direttori? Gli Abbado, che la musica la respiravano in casa. Miracolo. E flautisti? E, miracolosamente, nemmeno la SIAE. Gazzelloni, che veniva dalla banda. Miracolo. E pianisti? C’è Pollini. E violinisti? Accardo, Ughi… Siamo a posto. Miracoli, miracoli, miracoli! Claudio Ambrosini Per darci modo di farne anche noi, nel nostro piccolo, le istituzioni (dal Ministero in giù, Presidente dell’Ex Novo Ensemble degradando) si preoccupano innanzitutto di farci trovare nella condizione ottimale, azze- rando tutti i contributi (d’altronde, anche i mistici cominciavano ad avere le visioni quando erano a digiuno). Poi, per farci render conto che è tutto pensato a fin di bene, anche se noi non lo capiamo, promulgano leggi e regolamenti dai quali si intuisce bene quanto loro importi della musica. Infatti il tipico ordinamento nostrano consta di una sfilza di articoli che descrivono l’Eden. Il primo di solito dice più o meno che “L’Italia reputa la musica un bene importante“; il se- condo che “L’Italia ha a cuore la musica ecc.

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