DOMENICANIDOMENICANI EVENTI & CELEBRAZIONI L’anno di preghiera indetto da Papa Francesco. (p. 50). A. XLIX - n. 2 - marzo-aprile 2015 - Sped. A.P. - D.L. 24/12/2003, n.353, conv. in L. 27/02/2004 n.46 - Firenze Aut. n.1800/1967 Aut. in L. 27/02/2004 n.46 - Firenze 24/12/2003, n.353, conv. - D.L. A.P. A. XLIX - n. 2 marzo-aprile 2015 Sped. aperto il processo di beatificazione di Sr Petra Giordano (p.72). DOMENICANI Anno XLIX - marzo - aprile 2015 - n. 2. bimestrale d’informazione della Provincia Romana di S.Caterina da Siena Anno XLIX – n. 2 marzo-aprile 2015 c/c postale n. 41482894 int. Convento S. Domenico Padri Domenicani PISA. Museo di San Matteo. Il capolavoro della sala 09127 Cagliari – Italia 20, dedicata al Trecento, è il grande Polittico di Santa Caterina d’Alessandria a sette scomparti: la Vergine Autorizzazione del col bambino e santi. L’opera, completa di predella e Tribunale di Firenze del cuspidi, è di Simone Martini (1319-1320). 4 gennaio 1967 - n. 1800 sommario Direttore P. Eugenio Zabatta o.p. OMMARIO Responsabile P. Fausto Sbaffoni o.p. 47 Editoriale.S Profonda fraternità solidale. P. Eugenio Zabatta op. Direzione e Redazione: piazza S. Domenico, n. 5 49 Asterisco: Credere in Cristo. 09127 CAGLIARI a cura della redazione. 46 Tel. 055-2656453 50 Gli obiettivi della Vita Consacrata. P. Eugenio Zabatta op. cell. 339 18 22 685 e.mail 56 Già… Ormai… Non ancora. [email protected] D. Raimondo. 58 L’apertura all’ecumenismo… CON APPROVAZIONE P. Eugenio Zabatta op. ECCLES. E DELL’ORDINE 63 A Proposito dell’Identità dei Laici. Sped. Abb. Postale La Redazione. D.L. 24/12/2003, n.353, conv. in L. 27/02/2004 n.46 65 Dalle Fraternite. Notizie. 70 Canonizzazioni e beatificazioni. in copertina: 75 Esegesi. M. j. Lagrange op. PISA. Museo S. Mattero. Politti- L. Fazzini. co di S. Caterina d’Alessandria di Simone Martini (sec. XIV). 78 Nella Pace del Signore: P. Bernini. P. Schellens, Sr Rutili. 84 Il Centro famiglia ricorda P. Taddei. Sandra Piras Tedde domenicani - marzo-aprile 2015 n. 2 86 Biblioteca. • • • editoriale “IL RIMEDIO… IN UNA PIÙ PROFONDA FRATERNITÀ SOLIDALE” «Dobbiamo sviluppare tra di noi una “cultura della solidarietà” autentica e provocatoria. Una tale cultura aiuterà a rinforzare la nostra unità, caratteristica fondamentale del nostro Ordine. (P. B. Cadoré, MO). editoriale Dove puntare il nostro obiettivo per dentale è incapace di “generare” figli cogliere ciò che veramente merita? Il tra gli adulti e soprattutto di allevarli dilemma rimane! Non lasciarci attrarre nella fede di testimonianza o almeno da inutili richiami e nemmeno rinun- di coerenza di vita. E questo avviene ziare ad un necessario aggiornamento nonostante gli interventi sulla “nuova generale. Gli eventi si moltiplicano su evangelizzazione” e i mille documenti 47 ogni fronte e anche se con il proposito a riguardo, sempre più precisi, da circa di fermarsi al proprio settore, nonostan- cinquant’anni. te i suoi vasti confini rimane un’opera La pastorale ordinaria delle nostre doverosa e buona riflettere almeno su Comunità locale sembra piuttosto ina- quelli più essenziali. ridita e giustamente si cercano all’inter- Il dato certo della “vecchia” Europa, no le forze necessarie per una ripresa, puntando sulla famiglia, è che sembra per un ringiovanimento. Inaspettata- abbia perso la voglia di fare e alleva- mente ci si rende conto che le stesse re figli. Si prevedono a riguardo della strutture, che pure sono frutto di enor- famiglia nuovi sfavorevoli scenari e in- mi fatiche, volute perché garantissero tanto cerchiamo le cause di questa ari- la finalità del carisma, diventano non dità che chiude alla vita e.… al futuro solo inadeguate, ma anche di peso e di e ci domandiamo quali sono i possibili impedimento. rimedi. La lettera del Maestro dell’Ordine In parallelo o di conseguenza, per- sulla solidarietà, sembra voler rispon- ché il collegamento tra loro è esisten- dere a questa necessità di “ringiovani- ziale, anche sul fronte ecclesiale ab- mento” e suggerisce il rimedio in una biamo lo stesso fenomeno. La vecchia più profonda fraternità solidale tra noi Santa Madre Chiesa europea o occi- religiosi. Un rimedio, dunque, che non domenicani - marzo-aprile 2015 n. 2 va cercato altrove, ma già lo custodia- consacrata, sono state “inviate” a tutti mo in grembo. Basterebbe generarlo, i religiosi dalla Congregazione per gli anche se a costo di sofferenza come Istituti di Vita consacrata e le Società di ogni parto comporta. Vita apostolica, sono state riportate le Tutta la Chiesa nel suo insieme e domande del Papa Francesco ai con- le nostre Comunità con i loro respon- sacrati, a santa provocazione, e che sabili devono essere essi stessi l’utero riguardano da vicino la nostra vita re- giovane di una Chiesa giovane, di un ligiosa e il nostro carisma domenicano Ordine giovane che ritorna a innamo- della predicazione. rarsi di Cristo alla maniera del suo fon- Ne cito solo due: «Sono inquie- datore; che concepisce ed accoglie il to per Dio, per annunciarlo, per farlo dono dello Spirito perché nasca La Pa- conoscere?»; «Ci lasciamo inquietare rola della predicazione. Parola ripetu- dalle necessità dei fratelli o rimaniamo ta con stupore e tremore e forse anche chiusi in noi stessi: accomodati?». con dolore, come hanno fatto i santi. Possiamo meditarle con calma rileg- Questo vuol dire ritornare agli inizi; gendole nei testi citati. Ci accorgeremo questo significa vivere il proprio cari- che tutte ci riportano alla coerenza e editoriale sma originario. all’autenticità… coerenza in primis con In effetti ci viene ripetuto in vari mo- il Vangelo, attraverso l’autenticità della di, anche dal Santo Padre, di risvegliar- propria vocazione, fino alla passione ci e vivere con passione il nostro oggi missionaria che spinge, con la predi- che ci viene ridonato. cazione, a condividere con gli altri la Solo una Chiesa e, ugualmente, solo bellezza e i frutti della fede. un Ordine “innamorato” può evange- lizzare. La Chiesa e l’Ordine: entrambi Trovo provvidenziale che proprio 48 una famiglia! Solo in una famiglia unita, alla vigilia della celebrazione dell’ot- nella quale i componenti si “amano”, tavo centenario dell’Ordine, si celebri sono solidali, nascono creature nuove: a livello ecclesiale l’anno di preghiera i santi di oggi e di domani, quelli cioè per la Vita consacrata. Esso ci aiuta e ci che in verità vivono e comunicano il costringe a rivalutare il nostro carisma Vangelo, portando le persone a Dio. che si manifesta nella sua efficienza in Qui mi pare opportuno ricordare misura che si “àncora” nell’autentica l’importanza che il Maestro, P. Bruno, vita religiosa e questa, a sua volta, si nella sua lettera sulla mendicità-soli- fortifica nella “solidarietà” che scaturi- darietà, ha dato all’unità tra noi: «Per sce dalla “mendicità”. fondare la nostra predicazione nella Invito, per questo argomento, alla preoccupazione per un mondo più giu- lettura dell’articolo sulla Vita consacra- sto, dobbiamo sviluppare tra di noi una ta, senza tralasciare le interessanti no- “cultura della solidarietà” autentica e tizie, che in questo numero sono state provocatoria. Una tale cultura aiuterà a riportate, riguardo alle varie e interes- rinforzare la nostra unità, caratteristica santi iniziative intraprese. fondamentale del nostro Ordine». Saluto, i nostri gentili lettori e con- Nelle due lettere intitolate: «Ralle- fratelli, con un cordiale augurio per le gratevi» e «Scrutate» che, in occasione imminenti festività pasquali. domenicani - marzo-aprile 2015 n. 2 di quest’anno di preghiera per la vita P. Eugenio Zabatta op. ••• a s t e r i s c o CREDERE IN CRISTO L’opera e l’insegnamento di Gesù, Ma dove non arrivava la bontà e la hanno avuto oppositori e obiettori. E misericordia del Signore anche verso i il motivo è facile comprenderlo. Né la suoi nemici: perfino sulla croce, ricor- sua opera, né il suo insegnamento ri- diamo, perdonerà e pregherà per loro! entrano nei limiti della nostra ragione. Anche quando viene “messo alla prova Egli, Gesù, fa miracoli: guarisce o- o attaccato”, Gesù continua ad essere gni sorta di malattia con una semplice il Maestro per eccellenza, e veramente parola, anche pronunziata da lontano; buono, che coglie ogni occasione pur e il suo insegnamento è straordinario: di portare i suoi “alunni” (“dalla dura anche chi gli è contro è costretto a ri- cervice“) alla conoscenza delle verità conoscere che nessuno ha mai parlato necessarie alla salvezza eterna. come parla lui. È proprio il caso di ri- Gesù non si muove sul piano uma- cordare che le vie (vedute) del Signore no e basta: non fa il geniale logico che non sono le nostre vie (cf Isaia 55,8). sconfigge i suoi obiettori. Per lui è più Gli evangelisti ci riportano molti e- importante che essi, gli obiettori, com- pisodi in cui l’azione e l’insegnamento prendano e credano che la “competen- di Gesù non sono accettati e non sono za e autorità” gli è stata data da Dio in compresi. Spesso Egli viene “messo al- funzione del loro bene (Mt 7,29; 8,9; la prova“ da parte dei suoi oppositori 9,6; 10,1). per coglierlo in contraddizione. Cono- Gesù porta i suoi interlocutori - co- sciamo tutti cosa avvenne quando gli me allora i farisei così oggi noi - a ri- 49 domandarono se andasse pagato o no flettere sull’atteggiamento, spesso sba- il tributo a Cesare (Mt 22,17) e anche gliato, che prendiamo di fronte alla sua come si comportò quando gli presenta- Parola e alle sue ispirazioni. rono la donna adultera (Gv 8,3). Gesù Legati come siamo alle nostre vedu- ne usciva sempre vittorioso. te umane e per mancanza di preghiera Dai Vangeli sappiamo che Gesù più e di purezza di cuore, non siamo aperti volte veniva richiesto di dare garanzie ai doni dello Spirito Santo.
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