Rivista di approfondimento e dibattito della Provincia di Perugia 01/2008 • Editoriale • For.Umbria • Attualità • Viaggio nello sport umbro • Comuni comunicazioni Ri-formare • Itinerando • Presidenti • Patrimonio s(conosciuto) • Invito alla lettura il lavoro • Appuntamenti Percorsi orientativi Servizi alle persone Servizi ad Enti e Imprese piano.forte 1/2008 Sommario PIANO.FORTE piano.forte 4 Editoriale rivista trimestrale della Provincia di Perugia For.Umbria Anno II n. 1 - Giugno 2008 Aurelio Forcignanò 5 Ri-formare il lavoro. Aut. Tribunale di Perugia 34 del 09/05/2006 Paolo Annetti Precarietà, flessibilità, nuova stabilità Manlio Mariotti sullo sfondo delle politiche attive per la Direttore Responsabile Guido Perosino formazione Alberto Giovagnoni Giuliano Granocchia Direttore Editoriale Attualità Marinella Ambrogi Stella Carnevali 21 Migrazioni Direttore Organizzativo del progetto Stefano Mazzoni Marinella Ambrogi 25 Stefano Zuccarini: le ali della vita Giovanna Corbucci 30 Il mondo dorato di Pupi Coordinatore di redazione Giovanna Corbucci Viaggio nello sport umbro Hanno collaborato a questo numero Francesco Felici 33 Volley, promosse in C-ollaborazione Stella Carnevali Francesco Felici Comuni comunicazioni Enrico Mezzasoma Maurizio Terzetti Maurizio Terzetti 35 San Giustino. Sulla porta di “casa Umbria” Laura Zazzerini Itinerando Segreteria e Redazione Francesco Felici 41 Uselle infra Montes Loredana Baciarelli Falini Enrico Mezzasoma 43 San Giustino Marta Bazzucchi Dagli Umbri ai Romani Marusca Bellini Vincenzo Billo attraverso il Medioevo e lo splendido Giancarlo Castrini Rinascimento, fino a Napoleone, Garibaldi e il Regno d’Italia Fotografie Archivio Provincia di Perugia Presidenti Progetto grafico e impaginazione Maurizio Terzetti 50 Mario Angelucci Simone Caligiana Giancarlo Mosconi Patrimonio s(conosciuto) Pubblicazione e comunicazione internet Laura Zazzerini 54 Il giardino dell’amore: Ferdinando Luciani Parco Ranghiasci Brancaleoni di Gubbio Stampa: Invito alla lettura Graphic Masters - Perugia 56 Le ultime uscite in libreria Appuntamenti 59 Da segnare in agenda 65 Dal territorio segnaliamo 3 piano.forte 1/2008 Editoriale Per non far finta di niente Al lettore Con questo numero, “piano.forte” giorni, peraltro, mentre andiamo e “Corrispondenze dall’800” entra- in stampa con questo numero, no nel loro secondo anno di vita. in continua evoluzione. Per entrambe le riviste, il passag- Per ora, nel rispetto dei nostri piani gio avviene sulla scia di un grande editoriali per il 2008, già per tem- interesse manifestato dai lettori in po individuati, fissati e condivisi, forme diverse: con un’attenzione non possiamo fare altro, specie, particolare verso gli approfondi- ovviamente, per “piano.forte”, menti e l’”insolito” contenuto in che proporre i contenuti sui quali “piano.forte”, con uno specifico già eravamo abbondantemente al senso di ricerca delle radici nel lavoro (addirittura in ritardo) nel caso di “Corrispondenze”. momento in cui si sono avute le E c’è di più. Abbiamo assistito a prime avvisaglie della tempesta. un fenomeno che non ci aspetta- Crediamo, con ciò, di avere ri- vamo, quello dell’interesse per en- spettato i nostri impegni con i trambe le riviste, come se un pub- lettori, di avere opportunamente blico “erudito”, che gusta l’800 rifiutato, cioè, tanto l’ipotesi di come l’aria vitale, avesse trovato sospendere o rimandare la pub- piacevole fermarsi sull’attualità blicazione quanto quella di con- della Provincia, e viceversa. taminarla, in qualche modo, con La gradita sorpresa di avere dei un presente che non ci compete, riscontri positivi per l’insieme del ancora, di “approfondire”. pacchetto trimestrale ci spinge a Certo è, però, che quando la situa- qualche riflessione in più, specie zione si sarà completamente de- in questo particolarissimo mo- cantata, soprattutto con “piano. mento della vita dell’Ente. forte”, ma anche con “Corrispon- Sono, in ogni caso, riflessioni che denze”, troveremo il modo giorna- riguardano il modo di procedere listico adeguato per testimoniare, verso il nostro pubblico e nient’al- sul piano della storia e non solo tro, la “coscienza redazionale” di della cronaca, gli eventi che in que- dover mantenere fede agli impegni sti giorni tanto ci colpiscono e, per- giornalistici presi con i lettori anche mettetecelo, tanto ci addolorano. nel mezzo di una bufera ammini- (La direzione) strativa che non ha precedenti nel- la storia della Provincia di Perugia. Noi ci ripromettiamo, in realtà, di chiedere all’amministrazione, appena sarà possibile, di “ap- profondire” la cronaca di questi 4 piano.forte 1/2008 Ri-formare il lavoro Precarietà, flessibilità, nuova stabilità sullo sfondo delle politiche attive per la formazione Ne parleremo con i principali protagonisti: Aurelio Forcignanò Direttore Confindustria Paolo Annetti Direttore CNA Manlio Mariotti Segretario Generale CGIL Umbria Guido Perosino Direttore CONFAPI Giuliano Granocchia Assessore Provinciale alla Formazione e alle Politiche del Lavoro Le domande saranno poste da: Sandro Petrollini Direttore dell’Edizione Umbra de “Il Messaggero” Cristina Belvedere Redattrice de “La Nazione Umbra” Marina Rosati Responsabile delle Pagine Economiche de “Il Corriere dell’Umbria” Giuseppe Castellini Direttore del Giornale dell’Umbria Alberto Giovagnoni Moderatore A. GIOVAGNONI I dati sembrano positivi, ma ci Iniziamo con un argomento che sono criticità da esaminare che può essere cambiato dai colleghi sono in particolare la disoccupa- e che è quello dei nodi della di- zione intellettuale femminile e soccupazione in Umbria. gli effetti della Legge Biagi e ciò che questi producono sul merca- to del lavoro, più comunemente chiamato precariato. Do la parola ai colleghi per ini- ziare con le domande. G. CASTELLINI I dati sulla disoccupazione, come è noto, sia per il 2006 che so- prattutto per il 2007 sono buo- ni. Ci sarebbe da fare però un discorso sulla produttività del lavoro, perché il tasso di disoc- cupazione è il tasso più fallace che ci sia, perché certifica, in base ad un’indagine campiona- ria dell’ISTAT, solo le persone che hanno precisi requisiti: a) non hanno un lavoro; b) lo hanno cercato attivamente nei due mesi precedenti. Cioè For.Umbria hanno fatto domande, sono 5 piano.forte 1/2008 andati da qualcuno e si sono in Umbria mi pare che stiamo mossi ma nonostante si siano andando bene; il dato oscilla da mossi non l’hanno trovato; 63 a 66 ed è in crescita. Effet- c) sono disposti a fare qualsia- tivamente il lavoro è aumentato si tipo di lavoro, qualora gli (per l’ISTAT è occupato anche venga offerto. Ma ad esem- colui che fa poche ore la setti- pio se ad un laureato gli si mana). Il dato vero che sarebbe dice – domani devi andare a da capire e che non è uscito per fare lo spazzino al Comune di l’anno 2007, quante sono le Perugia – e lui dice di no, non ore lavorate. Perché se ci sono è disoccupato ma rientra tra tre persone che lavorano 2 ore le non forze di lavoro; e mezza per ciascuno fanno un d) non pone condizioni né di occupato a tempo pieno ma per orario né di distanza ma se l’ISTAT sono tre occupati. gli viene proposto di fare lo Primo problema: quanto, effetti- spazzino al Comune di Mila- vamente, dal vostro punto di vista no rifiuta perché ha la laurea è aumentato il lavoro in Umbria? in ingegneria. Secondo problema: è quello dei Se uno non ha tutti questi requi- disoccupati intellettuali. Perché se siti l’ISTAT non lo considera disoc- andiamo a vedere il tasso di disoc- cupato, rientra tra le non forze di cupazione i disoccupati laureati e lavoro. Chi sono i disoccupati che diplomati sono pochissimi, ma in certifica l’ISTAT? Sono i casi di- realtà ci sono. Proprio perché non sperati, quelli che effettivamente sono disposti ad accettare qual- hanno bisogno assoluto di lavoro siasi tipo di lavoro spariscono sta- e quindi accettano qualsiasi tipo tisticamente, ma ci sono. di impiego gli viene offerto. Terzo problema: la produttività Chiarito questo, il mercato del la- del lavoro, che mi sembra sia il voro si vede da un altro tasso che nodo centrale. in Umbria sta andando bene: il C’è un anomalia che vorrei ca- tasso di occupazione, che ci dice pire, in Umbria il P.I.L. cresce quanta gente lavora nella fascia poco, da giugno, probabilmen- in età da lavoro, 15-64 anni. te siamo in recessione; secondo Questo è l’indice che va visto, alcuni indicatori ancora tutti da cioè su 100 persone di quella confermare, ma in linea con la fascia di età quante lavorano? tendenza nazionale da marzo siamo in discesa. Ce lo dice un indicatore che si chiama regius. Significa che aumentano i posti, ma la ricchezza prodotta non aumenta altrettanto e quindi la produttività del lavoro cala. Questo è un guaio, perché anche in termini di crescita dei salari e degli stipendi, io non conosco un’economia al mondo che au- menta le retribuzioni in assenza di un aumento della produttivi- tà perché questo, chiaramente, significherebbe mandare fuori mercato le aziende. Su questo vorrei una valutazione genera- le. Ultima cosa, sul tasso di di- soccupazione, cioè sul cosidetto “zoccolo duro”, che io chiame- rei tasso della disperazione, ho For.Umbria visto che ci sono stati dei miglio- 6 piano.forte 1/2008 ramenti, soprattutto sulla disoc- assoluto del numero degli occu- cupazione di lunga durata. pati. Quindi c’è un trend da que- Parlo di quelli che non trovano sto punto di vista per quanto ri- lavoro e ne hanno assoluto bi- guarda una mera lettura dei dati sogno, parlo di quelli che sono quantitativi positivo. disoccupati per periodi superiori Naturalmente è necessario fare all’anno o addirittura da 3 anni: però un’analisi approfondita su io ho visto che questo ”zoccolo quale tipo di lavoro è stato co- duro” si è ridotto, sono meno le struito e realizzato nella nostra disoccupazioni di lunga durata. Provincia. Su questo hanno inciso le politi- Credo ci sia un nodo nel merca- che che hanno fatto gli Enti pub- to del lavoro umbro che è quello blici e la Provincia? che veniva ricordato, cioè quel- lo della produttività.
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