Settanta Anni Fa, La Guerra in Casa

Settanta Anni Fa, La Guerra in Casa

Autorizzazione del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 28 - Nr. 4 - Dicembre 2013 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 29 - N. 3 - SETTEMBRE 2014 - Recapito a cura dell’ Ente Poste Italiane l’alpone Anno 29 Nr. 3 www.ilarione.it Pro Loco | San Giovanni Ilarione Settembre 2014 Saluto del Presidente L'ESTATE MORÌ PRESTO QUELL'ANNO Dopo il periodo estivo, molestato da un tempo a dir poco bizzarro, che ha messo Settanta anni fa, la guerra in casa in crisi più di una manifestazione, rovi- Si susseguono da quest’anno gli anniver- Un manifesto affisso nel comune di San le undici bare furono allineate una accanto nando serate e sagre che erano state pre- sari legati alla Grande Guerra (100 anni Giovanni Ilarione il 29 giugno 1944, in oc- all’altra”. parate da mesi, ci avviamo ad affrontare fa l’inizio), ma anche, più sommessi, quelli casione dello stanziamento di un reparto Dopo i mesi terribili di giugno e luglio, il l’autunno, che per noi ha nella Sagra legati al tragico 1944 (70 anni fa) che vide germanico nel paese, ammoniva che “sa- mese di agosto è ricordato per alcuni incon- delle Castagne il momento certamente la recrudescenza della lotta civile fra parti- ranno passati per le armi, per un raggio tri fra le parti in lotta e per la ricerca di un più importante e caratterizzante. Vorrei giani da una parte e nazifascisti dall’altra. di tre chilometri dal luogo ove è avvenuto accordo di tregua che fu raggiunto verso la fin d’ora dire un grazie sincero a quanti Agli inizi del 1943, ricorda don Antoniol il fatto (anche il semplice ferimento di un fine del mese. Una tregua che si dimostrò fra associazioni, gruppi di volontari e parroco di Santa Caterina, “anche i nostri soldato), tutti gli abitanti della zona e le abi- precaria e breve, tanto che alcuni giorni privati cittadini collaboreranno per la bravi soldati cominciano a tentennare. Solo tazioni saranno tutte incendiate”. Leggi in- dopo, in seguito ad un incontro-scontro fra sua realizzazione, perché se il maltempo i fascisti sono convinti della vittoria”. E così umane, per questo dette leggi di guerra, che tre partigiani e alcuni tedeschi sul ponte facesse ancora le bizze, come è accaduto dopo la sconfitta in Russia, con la conse- il comando nazifascista ha cercato di met- Facchin, il centro di Montecchia fu incen- nella prima parte di quest’anno, il nostro guente ritirata, eroica ma pur sempre riti- tere in pratica nella calda estate del 1944. diato. La rappresaglia scattò domenica 3 giudizio sul loro operato non cambiereb- rata, la guerra toccava direttamente l’Italia Gli attacchi e le rappresaglie si sono rin- settembre: “Ci fu un fuggi fuggi generale. be di una virgola, perché sostenuto dalle con lo sbarco alleato in Sicilia per arrivare corsi in quei mesi. Nella primavera del 1944 Nel silenzio della notte si udivano spari di migliori intenzioni. al 25 luglio 1943 con la caduta di Musso- si stanziano soldati nazifascisti in varie lo- moschetto, di mitragliate, di bombe e di Ringrazio anche coloro che continuano lini, il governo Badoglio, la fuga del re e del calità con l’intento di ricercare i “disertori” mortai che diffondevano intorno, un senso a sostenere L’Alpone con le loro offerte, governo al Sud e la costituzione della Re- e, attraverso numerosi rastrellamenti, non di terrore, una vicina lontana, infinita ter- che diventano sempre più preziose per pubblica di Salò. L’armistizio dell’8 settem- permettere il formarsi di bande ribelli. “I ribilità di morte!”: 35 case bruciate e alcune la sopravvivenza del giornale. Stiamo bre rivelava la debolezza e la divisione del rastrellamenti - lasciò scritto don Luigi persone uccise. studiando alcune iniziative per rendere Paese, che al Nord e al Centro diventava, Caliaro prete di Durlo – finivano col pren- L’operazione Pauke (Timpano) scattata il questo sostegno più efficace e concreto, come precisa il maresciallo Kesserling, dere la forma di caccia all’uomo. Si ricerca- 9 settembre, che prevedeva un vasto ras- ma è nostra intenzione prima di tutto far “zona di guerra” e di conseguenza erano vano i renitenti alla leva, gli operai restii ad trellamento nei monti del Vicentino e del sì che L’Alpone sia e rimanga il giornale emanati “bandi” di presentazione alle armi arruolarsi per il lavoro in Germania, si spa- Veronese, produsse lo sbandamento e la di- di tutti gli ilarionesi, e in questa direzio- per migliaia di giovani. rava senza alcun riguardo su ognuno che per spersione della divisione Pasubio. ne sta lavorando anche la redazione, che In questo clima cominciano ad organizzarsi paura accennasse a fuggire. Le popolazioni, L’inverno susseguente 1944-45, molto fred- naturalmente ringrazio a nome vostro. i primi gruppi di “ribelli“, poi partigiani, inerme e indifese, erano spaventate, preoc- do, costrinse i partigiani a vivere nascosti Un invito, infine, a partecipare alle ma- anche sui monti Lessini, uno dei quali, gui- cupate per la sorte dei loro uomini e delle nei boschi o a lavorare presso la Todt, in at- nifestazioni che vengono svolte in paese, dato da Marozin, detto Vero, si forma con loro cose”. tesa che l’ultimo inverno, dopo il proclama che siano della Pro Loco o di altre as- sede nella zona di Bolca, in contrada Crac- Se ai primi di giugno il gruppo di Marozin di Alexander, passasse e lasciasse il posto, sociazioni: è il modo migliore per dire chi. La divisione Pasubio richiama molti mise a segno alcuni colpi a Illasi, Chiampo, finalmente, alla primavera liberatrice. grazie a chi si dà da fare per il bene del giovani che non accettano di presentarsi e Crespadoro, Vestenanova con uccisioni e Se le ferite della guerra dal punto di vista proprio paese. molti soldati ritornati dai vari fronti. Maro- fucilazione di parecchi militi, lo scontro al economico furono in gran parte superate, zin e compagni perseguono il fine della Zovo del 9 e 13 giugno vide come conse- grazie agli aiuti internazionali, all’intenso Il Presidente della Pro Loco liberazione dai nazifascisti, attaccando guenza l’incendio della contrada e di quel- lavoro, alle entrate degli emigranti tanto Franco Cavazzola municipi dove distruggono gli elenchi dei la di Brusaferri. Uno scontro, quello del che si arrivò a parlare di “miracolo italiano”, possibili richiamati e, con un procedere Zovo, definito da Marozin, come “una delle quelle più interne dell’uomo, cioè gli odi e 79° SAGRA DELLE abbastanza autonomo e temerario, sono pagine più belle del Partigianato italiano”. le divisioni, accompagnarono il cammino autori di numerosi attacchi. Il giudizio Nel luglio seguì un grande rastrellamento della gente per lungo tempo. CASTAGNE sull’operato di Marozin è contraddittorio: nelle valli d’Illasi, dell’Alpone e del Chiam- Lodevole è quindi ricordare questi anni- Giovedì 9 ottobre 2014 da una parte gli si riconosce coraggio e po, con l’incendio delle chiese di Crespa- versari che sembrano lontani nel tempo ore 21.00 - presso il Teatro Parrocchiale spavalderia, dall’altra con la sua temerarie- doro e di San Pietro Mussolino e l’uccisione soprattutto per i più giovani, senza retorica, convegno sul tema "Prospettive Future sull'Agricoltura" tà e col suo non allineamento, almeno per i del parroco don Luigi Bevilacqua. Anche ribadendo come i valori di libertà, di giusti- Venerì 10 ottobre 2014 primi tempi, con i movimenti nazionali, gli molte contrade di Vestenanova subirono la zia, di tolleranza e di solidarietà siano alla ore 21.00 - Piazza della Chiesa si addebita gran parte delle ritorsioni che la stessa sorte. “Io credo – scrive don Benetti base della democrazia, conquistata con duri serata disco con NIGHTLIFE Radio Show Valle e dintorni dovettero soffrire da parte parroco – che Vestenanova nella sua lunga sacrifici, in modo da esorcizzare la catastro- Dj Alberto Ruffo e Dj Steven Smith dei nazifascisti: cioè rastrellamenti, depor- storia non abbia mai visto passare per le sue fe di un ritorno a quel passato. Sabato 11 ottobre 2014 tazioni, uccisioni, incendi di case e di stalle, strade convogli siffatti. Il locale della Casa Mario Gecchele ore 16.00 - Ricevimento delle Autorità soprattutto nel comune di Vestenanova. del Fascio si tramutò in camera ardente e presso la sede municipale e sfilata con la banda G. Verdi ore 16.30 -visita agli stands della 1944 - 2014: Il doloroso sentiero della memoria a Vestenanova Mostra Artigianale in Piazza A. Moro ore 21.00 - Piazza della Chiesa Nel 70° anniversario delle rappresaglie d’oro della città di Verona. Val d'Alpone in Movimento dei nazifascisti, Vestenanova ha ricordato Nel comune di Vestenanova e soprattutto "Repino Dj/voice Sama/Gino Tambara" i suoi morti e il sacrificio di tante famiglie nella zona di Cracchi erano presenti delle Domenica 12 ottobre 2014 distrutte dagli incendi delle loro case, delle formazioni partigiane guidate dal coman- ore 15.00 - Intrattenimento per bambini stalle, del bestiame, dei loro risparmi e dante Giuseppe Marozin e la popolazione Radio Criceto ricordi di una vita. era sospettata di proteggere ed aiutare - Battitura delle castagne nel castagneto Quel funesto 1944 presentava un bilancio gli uomini nascosti nei boschi, che talora con degustazione di "Polenta e Scopeton" terribile di morte e distruzione: 15 vittime facevano delle incursioni e delle azioni di ore 17.30 - Happy Hour con ricco buffet civili e 5 contrade bruciate il 10 luglio, 4 vit- disturbo nel territorio.

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