_Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 289 11 SETTEMBRE Preceduta dal Gran Premio di salto a squadre sul prato dell’Olimpico, vinto dai cavalieri tedeschi dinanzi agli Stati Uniti e all’Italia, un’intensa cerimo- nia conclude dopo diciotto giorni la festa mondiale di gioventù coincidente con la celebrazione della XVII edizione dei Giochi. Un’immensa fiaccolata saluta sugli spalti dello stadio l’arrivederci a Tokyo 1964. “...struggente nostalgia di una stagione serena, che per diciotto giorni fu stagione del mondo...”. _Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 290 agosto 25 26 27 28 29 30 31 settembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 “Undici minuti dopo le sette di sera, i Fedeli di l’Italia, con Piero D’Inzeo e The Rock, 32 penalità (24+8), Vitorchiano, togati come senatori, piumati come moschet- e Antonio Oppes su The Scolar, 24 penalità e mezza nel tieri, illuminati come comparse di scena, soffiarono nelle primo turno, 16 nel secondo. Mezz’ora per liberare il loro trombe d’argento. Furono squilli prolungati, ripetitivi, prato, e alle 18.50, annunciate dagli squilli olimpici tratti trattenuti e lenti...Era l’annuncio, dato al fuoco, dell’avvici- dall’Inno al Sole ed eseguiti dalle Bande dei Carabinieri, narsi della sua fine...E mentre un coro eseguiva l’inno dell’Aeronautica, della Guardia di Finanza e dal Corpo olimpico, passarono quattro minuti, i riflettori si spensero, delle Guardie di Pubblica Sicurezza, fanno ingresso le e come per incanto nelle scalee s’accesero migliaia di bandiere della 84 Nazioni – prima la Grecia, ultima l’Italia fiaccole di carta improvvisate...”. Sono gli ultimi atti della – portate da un atleta e precedute da un cartello affidato XVII Olimpiade, descritti da Alberto Giubilo, vissuti allo ad un allievo dell’ISEF, mentre sul tabellone luminoso Stadio Olimpico, teatro finale di un evento che dalla prima appare la scritta Citius, Altius, Fortius. Conclusa la sfilata, mattinata, con inizio alle 7, aveva dato il salgono sui pennoni le bandiere greca, italiana e giappo- settembre 11 via all’ultima gara del programma ago- nese, con esecuzione dei tre inni nazionali. Con i porta- nistico, il Gran Premio a squadre di salto di ostacoli, 18 bandiera, Edoardo Mangiarotti per l’Italia, disposti a semi- Nazioni partecipanti, 800 metri di percorso, 14 ostacoli. cerchio attorno al podio, la formula di chiusura dei Giochi Nel primo turno di salti, miglior percorso per Raimondo pronunciata in inglese da Avery Brundage: “In nome del D’Inzeo e Posillipo con 4 penalità, con esito identico nella Comitato Internazionale Olimpico, e dopo aver rivolto al ripresa pomeridiana. Tuttavia, sarà la Germania a prevale- Presidente della Repubblica Italiana, On. Giovanni Gronchi, re con un totale di 46 penalità e mezza, con Alwin al popolo italiano, alle Autorità della città di Roma e agli Schockemöhle su Ferdi, Fritz Thiedemann su Meteor, Hans organizzatori, il tributo della nostra profonda gratitudine, Winkler su Halla, seguita dal terzetto degli Stati Uniti, con proclamiamo la chiusura della XVII Olimpiade. Secondo la 66 penalità, rappresentato da George H. Morris su Sinjon, tradizione, invitiamo la gioventù di tutti i Paesi a riunirsi fra Frank Chapot su Trail Guide e William Steinkraus su Ksar quattro anni nella città di Tokyo, per celebrarvi con noi i d’Esprit. Sul terzo gradino, con 80 penalità e mezza, Giochi della XVIII Olimpiade. Possano essi svolgersi nella ROMA OLIMPICA 1960 La meravigliosa estate del 1960 290 _Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 291 11 settembre, ultima giornata dei Giochi, il prato dello Stadio Olimpico allestito per il Gran Premio di salto, dominato dalla squadra tedesca, affiancata, sul podio, dai cavalieri statunitensi e italiani. 291 _Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 292 agosto 25 26 27 28 29 30 31 settembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 gioia e nella concordia, affinché la Fiamma Olimpica con- l’apparizione sul tabellone dell’Arrivederci a Tokyo nel tinui la sua corsa attraverso i secoli per il bene di una 1964 chiudono la diciottesima giornata olimpica. Si dà umanità sempre più ardente, più coraggiosa e più leale”. così vita all’antico sogno di Jigoro Kano, ideatore del Dopo l’esecuzione degli squilli olimpici, effettuata dai Judo, dal 1909 membro del CIO, portatore nel 1932, a Los fedeli di Vitorchiano, annunciante lo spegnersi del fuoco, Angeles, della candidatura giapponese per i Giochi del seguono in successione l’Inno Olimpico da parte del Coro 1940 e presente nel 1938 al Cairo quando il Comitato di Santa Cecilia e della Banda dei Carabinieri, l’ammaina- olimpico internazionale, dopo l’accordo intervenuto tra bandiera, effettuata da quattro marinai in coincidenza con Mussolini e Hirohito per il ritiro della candidatura italiana, l’esplosione di cinque salve d’artiglieria dalle pendici di decise l’assegnazione dei Giochi a Tokyo. Prima di rientra- Monte Mario, l’uscita dallo stadio della bandiera olimpica, re in Patria, il settantottenne dirigente compì un’altra visi- sorretta da otto allievi dell’Istituto Superiore di Educazione ta negli Stati Uniti. Imbarcatosi da Vancouver sul pirosca- Fisica, mentre Coro di Santa Cecilia e fo Hikawa Maru per fare rientro in Giappone, alle 5.33 del settembre 11 Banda dei Carabinieri firmano il 5 maggio, in pieno Oceano Pacifico, Jigoro Kano moriva momento più suggestivo con l’esecuzione dell’Inno al Sole per un attacco di polmonite. I Giochi, con il “suo” judo, dall’Iris di Pietro Mascagni. La colossale fiaccolata finale e sarebbero giunti nella città di Tokyo ventisei anni dopo. Tra le numerose iniziative promosse dall’Ente provinciale del Turismo di Roma, particolarmente suggestiva fu la festa finale organizzata al Pincio dopo la cerimonia ufficiale di chiusura allo stadio Olimpico. Con il concorso del Comune, del Teatro dell’Opera e dell’ACEA, 5000 fiaccole dettero luce ai monumenti di piazza del Popolo, mentre in contemporanea venivano illuminate le alture della città, da Monte Mario all’Aventino. Al programma parteciparono l’orchestra, il coro e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera e la Banda dei Carabinieri. Lo spettacolo conclusivo ebbe come teatro Castel Sant’Angelo, con i fuochi pirotecnici allestiti dal Comitato organizzatore dei Giochi della città di Tokyo 1964. La Helms Athletic Foundation di Los Angeles assegnò i Trofei Mondiali del 1960 a Wilma Rudolph, atletica, per l'America del nord, a Manuel Dos Santos, nuoto, per l'America del sud, ad Abebe Bikila, atletica, per l'Africa, a Ahmad Naseer, hockey su prato, per l'Asia, e a Livio Berruti, atletica, per l'Europa. ROMA OLIMPICA 1960 La meravigliosa estate del 1960 Curve e tribune dello Stadio Olimpico 292 illuminate da un’immensa fiaccolata collettiva. _Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 293 ROMA OLIMPICA La meravigliosa estate del 1960 1960 Le luci di Castel Sant’Angelo nella notte romana. 293 _Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 294 agosto 25 26 27 28 29 30 31 settembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 settembre 11 ROMA OLIMPICA 1960 La meravigliosa estate del 1960 294 _Olimpiadi_1960_menabò 15-07-2010 20:51 Pagina 295 SINTESI DEI RISULTATI ATLETICA 800: Shevcova (URSS) 2’04”3, Jones (Aus) 2’04”4, Donath (Ger) Uomini - 100: Hary (Ger) 10”2, Sime (USA) 10”2, Radford (GB) 10”3. 2’05”6. Italiane: Iannaccone 2’13”6b. 80 ost.: I. Press (URSS) 10”8, 200: Berruti (Ita) 20”5 (21”0b, 20”8q, 20”5sf), Carney (USA) 20”6, Quinton (GB) 10”9, Birkemeyer (Ger) 11”0. Italiane: Bertoni 11”4b. Seye (Fra) 20”7. Italiani: Sardi 21”6b, Giannone 21”5b, 21”8 q. 400: Alto: Balas (Rom) 1.85, Jozwiakowska (Pol) 1.71, Shirley (GB) 1.71. O. Davis (USA) 44”9, Kaufmann (Ger) 44”9, Spence (SAF) 45”5. Italiane: Bortoluzzi n.c. Lungo: Krepkina (URSS) 6.37, Krzesinska Italiani: Bommarito 48”6b, 47”5q. 800: Snell (NZ) 1’46”3, Moens (Bel) (Pol) 6.27, Claus (Ger) 6.21. Italiane: Tizzoni 5.63q. Peso: T. Press 1’46”5, Kerr (Ant) 1’47”1. Italiani: Baraldi 1’52”0b. 1500: Elliott (Aus) (URSS) 17.32, Luttge (Ger) 16.61, Brown (USA) 16.42. Disco: 3’35”6, Jazy (Fra) 3’38”4, Rozsavolgyi (Ung) 3’39”2. Italiani: Rizzo Ponomareva (URSS) 55.10, T. Press (URSS) 52.59, Manoliu (Rom) 3’47”3b. 5000: Halberg (NZ) 13’43”4, Grodotzki (Ger) 13’44”6, Zimny 52.36. Italiane: Paternoster 42.20q. Giavellotto: Ozolina (URSS) (Pol) 13’44”8. Italiani: Conti 14’01”6b, 14’34”0f. 10.000: Bolotnikov 55.98, Zatopkova (Cec) 53.78, Kaledene (URSS) 53.45. 4x100: USA (URSS) 28’32”2, Grodotzki (Ger) 28’37”0, Power (Aus) 28’38”2. 44”5, Germania 44”8, Polonia 45”0. 5^ Italia (Bertoni, Valenti, Italiani: Antonelli 30’47”4. 110 ost.: Calhoun (USA) 13”8, May (USA) Tizzoni, Leone) 45”6 (46”6b). 13”8, Jones (USA) 14”0. Italiani: Cornacchia 14”6b, 14”5q, Svara 14”9b, 14”4q, 14”3sf, Zamboni 14”7b, 14”9q. 400 ost.: G. Davis CALCIO (USA) 49”3, Cushman (USA) 49”6, Howard (USA) 49”7. Italiani: Catola Classifica: Iugoslavia, Danimarca, Ungheria, Italia. Italia-Formosa 4- 51”8b, 52”3sf, Martini 52”1b, 52”4sf, Morale 52”0b, 51”3sf. 3000 1/2-1, Alfieri, Noletti, Trebbi, Ferrini, Salvadore, Trapattoni, Rivera 2, s.: Krzyszkowiak (Pol) 8’34”2, Sokolov (URSS) 8’36”4, Rzhistchin Fanello 1, Tomeazzi 1, Bulgarelli, Magistrelli. Italia-Gran Bretagna 2- (URSS) 8’42”2. 20 km marcia: Golubnichiy (URSS) 1h34’07”2, 2/1-1, Alfieri, Burgnich, Trebbi, Tumburus, Salvadore, Trapattoni, Rivera, Freeman (Aus) 1h34’16”4, Vickers (GB) 1h34’56”4.
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