001 Frontespizio I-VI def 13-06-2005 10:41 Pagina III PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXVII SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER IL LAZIO Reale Accademia d’Italia Inventario dell’Archivio a cura di PAOLA CAGIANO DE AZEVEDO eELVIRA GERARDI MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2005 001 Frontespizio I-VI def 13-06-2005 10:41 Pagina IV DIPARTIMENTO PER I BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Capo del Dipartimento: Salvatore Italia Direttore generale: Maurizio Fallace Responsabile delle pubblicazioni: Antonio Dentoni-Litta Cura redazionale: Paola Cagiano de Azevedo e Elvira Gerardi ©2005 Ministero per i beni e le attività culturali Dipartimento per i beni archivistici e librari Direzione generale per gli archivi ISBN: 88-7125-264-0 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Libreria dello Stato Piazza Verdi 10, 00198 Roma Stampato da Union Printing SpA 001 Frontespizio I-VI def 13-06-2005 10:41 Pagina V Con la pubblicazione dell’inventario dell’archivio della Reale accademia d’Italia, conservato dall’Accademia nazionale dei Lincei, si conclude il lavoro di riordinamento e inventariazione eseguito da Paola Cagiano de Azevedo e Elvira Gerardi, funzionarie della Soprintendenza archivistica per il Lazio. La documentazione si trovava in uno stato di notevole disordine, collocata in vari locali sia di palazzo Corsini che della Farnesina alla Lungara, sedi dell’Accademia nazionale dei Lincei, per cui il riaccorpamento dei documenti ha richiesto molto tempo e notevole impegno ed è stato possibile anche grazie all’utilizzo dei registri di protocollo della corrispondenza e dei titolari di archi- vio ritrovati. Nonostante le vicende storico politiche e i trasferimenti di sede dell’Accademia d’Italia, l’archivio risulta praticamente integro e testimonia la presenza e l’attività culturale, scientifica e tecnica svolta dall’Accademia d’Italia attraverso l’impegno delle figure più rappresentative del nostro paese per il periodo che va dalla fine degli anni ’20 al 1944. Hanno fatto parte dell’Accademia uomini del livello di Guglielmo Marconi, Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Marcello Piacentini, Filippo Tommaso Martinetti, Aristide Sartorio, solo per citarne alcuni, le cui opere sono tuttora patrimonio comune non solo per l’Italia. Al di là delle motivazioni politiche che hanno animato la nascita dell’isti- tuzione e del significato storico di essa, questa pubblicazione rappresenta una testimonianza di un’epoca in cui uomini di prestigio nazionale e internazio- nale hanno contribuito a fare dell’Italia uno stato moderno, sia pure all’ombra di un regime. La Soprintendenza archivistica per il Lazio, che da anni si dedica al recu- pero delle fonti storiche del ‘900, con la pubblicazione dell’inventario della Reale accademia d’Italia mette a disposizione degli studiosi di storia contem- poranea uno strumento di grande utilità e interesse, attraverso il quale è possi- bile la consultazione di documenti pressoché sconosciuti, per nuove ricerche su un periodo storico ancora in discussione LUCIA SALVATORI PRINCIPE Soprintendente archivistico per il Lazio 001 Frontespizio I-VI def 13-06-2005 10:41 Pagina VI La legislazione e organizzazione, le pubblicazioni accademiche, i premi, le fondazioni, i centri e le commissioni, la biblioteca, gli uffici dell’accademia, le disposizioni legislative, la tavola di raffronto, la schedatura e il riordinamento dei titoli I-VII, dell’amministrazione, dell’ufficio pubblicazioni e del Centro studi per la Svizzera Italiana, sono a cura di Paola Cagiano de Azevedo. L’attività culturale, le sedi, l’archivio, la schedatura e il riordinamento dei titoli VIII- XVI, della Contabilità, dell’Ufficio tecnico, del Centro studi per l’Albania, della commis- sione per lo studio e la prevenzione delle grandi calamità, dell’archivio del Nord e delle carte di Tremezzo sono a cura di Elvira Gerardi. La Reale accademia d’Italia, la bibliografia, i titolari di archivio, gli indici, la scheda- tura e il riordinamento dei verbali delle adunanze, dei protocolli e rubriche della corri- spondenza, dei bollettari e dei registri della contabilità sono frutto del lavoro comune. 002 Sommario VII-VIII def 13-06-2005 11:18 Pagina VII SOMMARIO INTRODUZIONE IX TITOLARI LXVIII INVENTARIO 1 Presidenza 3 Accademici 6 Convocazioni e verbali del consiglio accademico, dell’assemblea generale e delle singole classi - commissioni 26 Proposte degli accademici da presentare alle classi 46 Personale ed atti di amministrazione interna, biglietti invito, tessere 72 Biblioteca, omaggi di pubblicazioni e documenti relativi alla storia dell’ac- cacademia - bibliografia 77 Premi di incoraggiamento e sussidi 82 Borse di studio e concorsi, fondazioni scientifiche, letterarie ed artistiche 119 Domande e proposte varie dirette all’accademia - depositi di manoscritti 154 Pubblicazioni dell’accademia, esplorazione degli archivi, sussidi a pubbli- cazioni. Palingenesi 156 Corrispondenza con gli accademici e sulle loro funzioni 189 Corrispondenza con le autorità governative 217 Corrispondenza con le accademie e istituti di cultura - congressi - comme- morazioni 219 Sedute pubbliche e ricevimenti dell’accademia corrispondenza d’occasione 224 Statuto, leggi e regolamenti 226 Varia 229 Nord 230 Registri dei verbali delle adunanze 238 Registri di protocollo della corrispondenza 243 Ufficio pubblicazioni 245 Ufficio tecnico 281 Centro studi per l’Albania 293 Centro studi per la Svizzera italiana 310 Centro studi per l’Africa orientale italiana 316 Commissione italiana per lo studio e la prevenzione delle grandi calamità 318 Amministrazione 325 002 Sommario VII-VIII def 13-06-2005 11:18 Pagina VIII Contabilità 343 Carte del vicedirettore amministrativo Edmondo Wessermann 383 Amministrazione di Tremezzo 385 Pubblicazioni di Tremezzo 386 Contabilità di Tremezzo 386 REGISTRI CONTABILI 388 TAVOLA DI RAFFRONTO 399 INDICI 445 Indice dei nomi 447 Indice dei luoghi e delle cose notevoli 479 Indice degli enti e delle istituzioni 487 003 Introduzione V4 IX-LXXXIV 13-06-2005 15:15 Pagina IX INTRODUZIONE 003 Introduzione V4 IX-LXXXIV 13-06-2005 11:22 Pagina XI REALE ACCADEMIA D’ITALIA Nel suo intervento alla Camera del 30 gennaio 1926, durante il dibat- tito parlamentare sulla istituzione dell’Accademia d’Italia, Benito Mussolini indicò subito i caratteri del nuovo organismo “[l’Istituto] (…) dovrà perciò avere un suo compito affatto diverso da quello delle altre Accademie esistenti nel Regno (…) [alle] quali sono affidati generalmente compiti particolari o locali, l’Accademia d’Italia dovrà essere un centro vivo della cultura nazionale, che alimenti e promuova il movimento intellettuale, secondo il genio e la tradizione della nostra gente, e ne diffonda l’efficacia oltre i confini della Patria (…) L’Accademia potrà inoltre dare saggio ed utile ausilio al Governo nello studio e nella risoluzione dei più gravi problemi relativi alla cultura nazionale”1. Il dibattito si concluse con l’emanazione della legge n. 496 del 25 marzo di conversione del decreto legge di istituzione del 7 gennaio 1926. Tuttavia, tra il decreto di istituzione e l’inaugurazione dell’Accademia d’Italia passarono quasi quattro anni, in parte spesi nel cercare una sede prestigiosa, la scelta cadde sulla bella villa chigiana della Farnesina, e in parte impiegati in nuove discussioni sull’opportunità della creazione dell’i- stituto e delle sue finalità. Fu di nuovo il capo del Governo a spiegare i motivi di questa lunga incubazione nel discorso tenuto in occasione della cerimonia d’inaugura- zione, svoltasi nel salone capitolino degli Orazi e dei Curiazi il 28 ottobre 19292: “...per fare le Accademie e soprattutto per fare un’Accademia - degna di Roma, dell’Italia e del Fascismo - occorreva un certo e piuttosto lungo periodo di prepa- razione spirituale, politica, amministrativa. (...) nasce dopo due avvenimenti desti- nati ad operare formidabilmente nella vita e nello spirito di un popolo: la Guerra vittoriosa e la Rivoluzione fascista”. 1 Estratto del discorso alla Camera nella seduta del 30 gennaio 1926, in M. FERRAROTTO, L’Accademia d’Italia, Liguori, Napoli 1977, p. 22. 2 Di questa adunanza nell’ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI, Archivio della Reale accademia 003 Introduzione V4 IX-LXXXIV 13-06-2005 11:22 Pagina XII XII Reale Accademia d’Italia Nella stessa occasione Tommaso Tittoni affermò che la nuova accade- mia era nata per rappresentare tutti i campi della cultura3 e ricordando un passo della relazione di Giovanni Gentile al Senato in cui si affermava che in Italia stava fermentando “uno spirito nuovo che ha cercato la sua forma ed il suo organo di formazione storica nella Reale accademia d’Italia”, aggiungeva che gli accademici “solidali ed operosi” avrebbero dovuto rap- presentare la nuova Italia e le sue aspirazioni accrescendo così il prestigio della nazione. Nata quindi per volontà e iniziativa di Benito Mussolini l’accademia doveva rappresentare la totalità delle attività intellettuali della nazione, distiguendosi dalle altre accademie e dagli istituti esistenti che si erano sempre di più specializzati in settori differenziati, e doveva farlo senza spezzare i legami con il passato, innestando nel solco della robusta tradi- zione italiana lo spirito nato dalla rivoluzione fascista. La tutela dello spi- rito nazionale e la diffusione all’estero della cultura italiana nel campo delle scienze, delle lettere e delle arti, divennero ben presto gli ambiti di attività in cui meglio
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