Palazzo Capponi Ringraziamenti Il volume è stato realizzato d’intesa tra l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici e l’Istituto Nazionale Archivio Notarile Distrettuale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Archivio di Stato di Frosinone (sez. di Veroli) e con il contributo di: Archivio di Stato di Roma Associazione nazionale artigiani dell’edilizia, Archivio Storico del Vicariato dei decoratori, dei pittori ed attività affini Archivio Storico Capitolino Associazione nazionale costruttori edili Biblioteca Apostolica Vaticana Associazione nazionale imprese edili Biblioteca della fondazione Besso Associazione delle organizzazioni di ingegneria, Biblioteca della Camera dei Deputati di architettura e di consulenza tecnico-economica Biblioteca dell’Istituto Storico della Compagnia di Gesù Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, Collegio Internazionale degli Agostiniani paesaggisti e conservatori di S. Monica, Archivio degli Agostiniani Consiglio nazionale geometri in S. Maria del Popolo Consiglio nazionale degli ingegneri “La Civiltà Cattolica” San Paolo Unipol Assicurazioni Trascrizione dei documenti Alessandra Camerano Referenze fotografiche Roma, Fondazione Besso Roma, Archivio Storico Capitolino Roma, Biblioteca dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte © Biblioteca Apostolica Vaticana (Vaticano), pp. , , , , , , -, , , , - C. Benocci, , G. Sale, , G. De Rosa, Giorgio Rossi, pp. -, , , , , -, , - In copertina: Prospetto di Palazzo Capponi, , disegno a china su carta. Roma, Archivio Capitolino Progetto grafico di Gianni Trozzi Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. ©Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici © INAIL, Direzione Centrale Comunicazione Roma - Piazzale Pastore, Tel () - Fax () [email protected] © copyright by Campisano Editore Srl Roma, viale Battista Bardanzellu, Tel () - Fax () [email protected] --- Maria Letizia Papini Palazzo Capponi a Roma Casa vicino al Popolo, a man manca per la strada di Ripetta Campisano Indice pag. Presentazione Francesco Garri, Vincenzo Mungari Introduzione Sandro Benedetti Premessa Maria Letizia Papini ORIGINI E SVILUPPO DELL’AREA URBANA INTORNO A PALAZZO CAPPONI L’area intorno al Palazzo Capponi in epoca medioevale L’area intorno al Palazzo Capponi in epoca moderna Da Niccolò V a Sisto V. La via di Ripetta e la prima urbanizzazione del quartiere. Da Paolo V a Clemente X. La trasformazione barocca del quartiere. Le ultime trasformazioni tra Otto e Novecento. LA STORIA DEL PALAZZO NEL XVI SECOLO Premesse ad uno studio sulle origini del palazzo Il palazzo dei Serroberti ILPALAZZO E LA FAMIGLIA CAPPONI NEL XVII SECOLO Il ramo romano della famiglia Capponi: Amerigo Il palazzo di Amerigo Capponi Il giardino Le fontane e l’Acqua Vergine Le vicende del palazzo fino alla fine del XVII secolo Mecenatismo e collezionismo della famiglia Capponi a Roma nel XVII secolo PALAZZO CAPPONI NEL XVIII SECOLO Alessandro Gregorio Capponi La residenza di Alessandro Gregorio Alessandro Gregorio, collezionista e bibliografo La “Libraria”. La collezione moderna: dipinti, disegni, stampe e sculture. La collezione di antichità. Il palazzo e le collezioni: l’allestimento delle opere LA STORIA DEL PALAZZO FRA XIX E XX SECOLO Il palazzo nel XIX secolo: le famiglie Crespi, Koebel, Mencacci e Campanari Il palazzo nel XX secolo: dalla Civiltà Cattolica all’Istituto Nazionale Assistenza Infortuni sul Lavoro Tavole APPARATI Nota sulle indagini diagnostiche eseguite sugli affreschi esistenti nel palazzo La cappella Capponi in San Giovanni dei Fiorentini La villa Capponi fuori Porta del Popolo Regesto dei documenti Documenti Fonti manoscritte Bibliografia Indice dei nomi Il recupero di Palazzo Serroberti-Capponi, anche l’Autorità, istituzione voluta dal Parlamento italiano. noto come Campanari, voluto dall’Istituto Nazionale All’Autorità è affidata la funzione di garantire l’osser- per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro vanza delle norme dei principi dell’Unione Europea e (INAIL), quale proprietario dell’immobile, e dall’Auto- delle Leggi italiane in materia di appalti, nonché di rità per la vigilanza sui lavori pubblici, che qui ha la sua assicurare, con la sua azione, la qualità delle opere, an- sede, è stato accompagnato dalla convinzione che con che in termini di sicurezza sul lavoro, la rispondenza tale restauro non solo si riconsegnasse alla città un alle esigenze della collettività, la coerenza dell’attività palazzo dalla recuperata e manifestata bellezza, ma si delle amministrazioni pubbliche e del mercato ai prin- consentisse anche di restituirlo a funzioni coerenti con cipi di concorrenza, di efficienza e di economicità. quelle originarie. Al recente restauro dell’immobile hanno collaborato, Il libro che qui presentiamo è la storia puntuale, con convinta e sinergica determinazione, professiona- ripercorsa anche grazie alla consultazione di fondi lità di entrambe le Istituzioni; si è così recuperata una archivistici, di questo edificio, testimonianza particolar- testimonianza storico-artistica affacciata su quella via di mente interessante dell’architettura del secondo Cin- Ripetta, voluta da Leone X all’inizio del Cinquecento, quecento e delle sue aggiunte e trasformazioni nei seco- nell’ambito del piano leonino e disegnata forse da li successivi. Raffaello, quale più rapido accesso alla Basilica di San Inoltre, l’accurato lavoro storico-critico di Letizia Pa- Pietro per i pellegrini provenienti dal nord. pini, ha evidenziato come il palazzo sia stato da sempre Negli ambienti dell’edificio così restaurato, trovano legato alla vita di personaggi pubblici con importanti oggi ordinata e funzionale collocazione, grazie anche ad ruoli civili e culturali, spesso impegnati in funzioni di una moderna tecnologia, rispettosa dell’esigenza di pubblici amministratori. salvaguardare l’originaria architettura, gli uffici del- E in questo segno la sua storia è proseguita anche nel l’Autorità. più recente XX secolo: acquistato dall’INAIL, fu inizial- mente sede di alcune strutture della Direzione generale Francesco Garri Vincenzo Mungari Presidente dell’Autorità per Presidente INAIL dell’Istituto. La destinazione attuale lo vede gestito dal- la vigilanza sui lavori pubblici Introduzione L’architettura nella sua motivazione basale nasce per cinquecentesca e casa contigua sulla sinistra – lasciate dare risposta alle esigenze di vita di chi ne promuove la accostate da Francesco e Geronimo Serroberti, poi ag- costruzione o di chi, dopo la sua prima realizzazione, la giungendo un gruppo di case a schiera con orti sull’origi- usa adeguandola alle proprie esigenze. Non solo a quelle naria via delle Scalette (oggi via Brunetti), anche al fine di puramente funzionali, ma soprattutto a quelle di livello ampliare l’area del giardino preesistente. Un intervento superiore di tipo rappresentativo; legate al ruolo che il che, iniziato nel 5 e finito nel , determinerà l’esten- committente o le famiglie rivestono nella città, nella sione della facciata cinquecentesca sulla sinistra ingloban- società, nel mondo culturale. do la “domuncula” acquistata da Serroberti, la rifazione Di qui la notevole importanza giuocata dalla commit- totale del tetto, una nuova copertura a cupola alla torre tenza rispetto alla qualità della singola architettura soprat- esistente posta su via delle Scalette, una massiccia ristrut- tutto nei tempi precedenti l’avvento della Modernità. turazione interna con la creazione di una fila di mezzanini Cosa sagacemente messa in evidenza da Letizia Papini – nella facciata tra piano terra e piano nobile, la trasforma- attraverso il notevole risultato conseguito col presente li- zione della parte finale dei cantonali da bugnati a lesene, bro – intrecciando le scoperte sulla stratificata realtà edili- l’inserimento di statue agli angoli della balaustra sommita- zia dell’edificio studiato alla illustrazione del mondo e le al di sopra del cornicione preesistente e ai fianchi del della vita dei suoi committenti. Primo tra tutti quell’Ales- balcone posto sul portale di ingresso. Col risultato di una sandro Capponi, che fece assurgere il Palazzo ad impor- intensificazione rappresentativa dell’immobile, fatta docu- tante luogo di incontro e di studio nella Roma del primo mentare espressamente a tal fine da Giacomo Lauro in Settecento. In effetti mentre l’originario edificio “palazzo un’incisione datata . A cui aveva fatto seguire tra il o casa grande”, fatto costruire da Geronimo Serroberti e una completa riprogettazione e qualificazione “speziale di origine perugina” intorno alla metà del XVI del giardino del Palazzo con tre fontane, di cui una gran- secolo tra il ed il poi incrementato con acquisto de a tre vasche, con alberi, con siepi, riquadri, aiuole, di una casetta contermine nel divenendo “domum melangoli, cedri e così via. Un giardino purtroppo forte- magnam”, resta quasi sconosciuto nelle rappresentazioni mente manomesso dalle costruzioni del XX secolo. iconografiche di Roma del ’, esso comincia a compari- Quindi con l’ulteriore trasformazione settecentesca re nella pianta di Roma del Maggi del ; cioè successi- fatta intraprendere da Alessandro Capponi, che vissuta la vamente al passaggio nel dell’immobile dai Serroberti propria giovinezza presso il Palazzo occupato dalla Regi- ad Amerigo Capponi. Il quale era divenuto
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