Bilancio Sociale 2009 1 Come è tradizione, il fascicolo del Bilancio Sociale è arricchito da numerose fotografi e allo scopo di richiamare, anche attraverso le immagini, il contesto storico, culturale, umano nel quale si alimenta l’attività della Banca. Quest’anno le immagini fermano l’attenzione su opere meravigliose presenti in Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, che riguardano un vasto periodo storico compreso fra il quattrocento ed il sette- cento, caratterizzato da profondi cambiamenti politici, sociali e culturali. Basti pensare che questo lungo periodo è felicemente segnato dal barocco salentino e dal settecento napoletano; dalla pittura lucana del seicento e dall’architettura religiosa tra cinquecento e seicento in Calabria. Bernardino Telesio (Cosenza, 1509 – 1588), De rerum natura iuxta propria principia: “L’anima è naturale e così pure le sue facoltà. Tutto è fondato sulla natura e comunque ciò che possediamo per natura è molto più importante di ciò che si può acquisire con l’impegno personale e con l’esperienza.” Giacinto Gimma (Bari, 1668 – 1735), Idea della storia dell’Italia letterata: “Tutti i contrasti nell’argomentare, e disputare si son veduti per difendere quelle dottrine, che dà Greci si son ri- cevuti, ciecamente nelle stesse parole dei Maestri giurando; più tosto le altrui opinioni esponendo che affaticarsi e scuoprire nuove verità confermate dall’evidenza.” 2 Galatina (Lecce) – Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria – Costruzione tardo-romanica e gotica, i cui interni furono affrescati dal pittore Francesco d’Arezzo nel 1435 Per gentile concessione dell’ Azienda di Promozione Turistica. 3 Indice Lettera del Presidente 07 Lettera del Direttore Generale 09 Parte prima L’IDENTITÀ La Storia 13 Missione e Valori 21 L’Etica professionale 22 L’Assetto istituzionale ed organizzativo 25 Parte seconda IL RENDICONTO Dati signifi cativi di gestione 38 Calcolo del Valore Aggiunto 40 Distribuzione del Valore Aggiunto 43 Parte terza LA RELAZIONE SOCIALE Il Personale 47 I Clienti 61 I Fornitori 84 La Collettività 86 Le Associazioni dei Pensionati 102 Il CRAL Aziendale 110 Gli Azionisti 115 Obiettivi di miglioramento 116 ALLEGATI Nota metodologica 118 GLOSSARIO 119 Scheda di valutazione 125 5 Lettera del Presidente Non è stato facile per le banche italiane, nel corso dell’anno passato, corrispon- dere in modo appropriato alle aspettative di tutti i loro interlocutori: le conseguen- ze della recessione economica hanno co- stretto alcuni intermediari a ridurre i dividendi, altri hanno dovuto conseguire risparmi nel settore del personale o de- gli investimenti, altri ancora hanno avu- to ripercussioni importanti sulla stessa redditività a causa di crisi diffuse tra le aziende clienti. Ed è chiaro che se non si ha tranquillità sul fronte dell’equilibrio di bilancio non è facile poi portare avanti una effi cace azione sociale. Nessuno può prevedere che riverbero avrà nel 2010 nei nostri territori la pe- sante situazione di blocco registrata net- tamente nelle altre aree del Paese, per- fi no in quelle più forti sotto il profi lo del tessuto industriale. Una cosa però appare certa: la nostra Banca ha sopportato la prima ondata negativa con risultati più che soddisfacenti (sintetizzati in un utile netto di circa 70 milioni di euro), senza perdere di vista gli impegni assunti nei confronti dei propri stakeholder ed attrezzandosi contemporaneamente a sostenere i successivi, inevitabili contraccolpi della crisi in atto. Due sono i principali indici che ci fanno guardare al futuro con relativo ottimismo,sia sotto il profi lo della continuità aziendale che dal lato della nostra capacità di assistere adeguatamente la nostra clientela: la solidità patrimoniale dell’impresa e l’entità delle risorse fi nanziarie a disposizione, deri- vanti dalla fi ducia dei nostri risparmiatori. Tali risorse sono a disposizione delle famiglie meridionali, dei professionisti e delle piccole e medie imprese, costituenti l’asse portante della nostra economia. Forte della sua identità territoriale che la porta ad essere, di fatto, la Banca del Sud, collocata nell’ambito di un grande Gruppo, e consapevole delle proprie capacità di adattamento nei confronti dei nuovi scenari, Carime può permettersi di affrontare con vigile tranquillità gli anni a venire e di intensifi care le sue iniziative di responsabilità sociale. Andrea Pisani Massamormile Presidente 7 Lucera (Foggia) - ALTARI della chiesa del Carmine - Foto G. Sambero ALTARE DI S. MARIA DELLA MISERICORDIA (1772-1787) 8 Lettera del Direttore Generale Non è esagerato defi nire il 2009, sotto il profi lo dello sviluppo economico, come l’annus horribilis: imprese in diffi coltà, soprattutto piccole e medie, perdite di posti di lavoro, paura generalizzata nei confronti degli investimenti, calo dei consumi, diminuzione della capacità di risparmio delle famiglie. Il sistema bancario italiano, nonostan- te abbia resistito meglio rispetto ad altri paesi europei, ha avvertito ed ancora av- verte la crisi in atto che si manifesta in una fl essione dei ricavi essenzialmente dovuta al cattivo andamento del credito erogato. La nostra Banca ha risentito meno di altre di tale situazione: la tradizionale contenuta propensione al rischio fi nan- ziario e la riconosciuta prudenza nelle erogazioni caratterizzate da un rigoroso esame del merito creditizio, hanno preservato il patrimonio aziendale dalle pesanti ricadute verifi - catesi presso altri intermediari. In forza di tali comportamenti, l’azienda è oggi considerata a livello nazionale la Banca meglio capitalizzata tra quelle della sua fascia dimensionale ed i risultati del Bi- lancio 2009 appaiono assolutamente lusinghieri se considerati alla luce della diffi cile contingenza. Questo però non basta a tranquillizzarci per il futuro. I successi ottenuti in questi anni non possono farci dimenticare altre esigenze che potrebbero avere ripercussioni negative se sottovalutate. Pen- so ad esempio alla gestione ottimale della nostra base clienti, che rappresenta la prima ricchezza aziendale, o ad una sensibile e necessaria crescita degli impieghi ai fi ni di una migliore redditività della nostra attività caratteristica e del potenziamento dei settori produttivi delle nostre economie locali. Nei contesti diffi cili nei quali operiamo diventa essenziale trovare velocemente il modo di crescere, superando gli ostacoli con gli strumenti della creatività e dell’entusiasmo, sconfi ggendo i comporta- menti abitudinari che troppo spesso non ci fanno cogliere le novità e le opportunità intorno a noi, avendo sempre presente l’impegno morale nei confronti delle generazioni che verranno, quello cioè di consegnare al futuro un valore più alto di quello che abbiamo ereditato. Raffaele Avantaggiato Direttore Generale 9 Lecce, Santa Croce Per gentile concessione dell’ Azienda di Promozione Turistica. 10 Parte prima L’IDENTITÀ 11 Carta dell’Angelica. Disegno di Cosenza del 1580 – Gruppo FB “Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza” 12 La Storia Banca Carime nasce il 31 dicembre 1997 dalla trasformazione in banca della società fi nanziaria FINCARIME SpA e dal contestuale conferimento al nuovo soggetto bancario dei rami d’azienda di tre Casse di Risparmio meridionali (Carical S.p.A., Caripuglia S.p.A., Cassa di Risparmio Salernitana S.p.A.). Di seguito sono riportati alcuni tra i principali avvenimenti che hanno riguardato la storia di Carime e delle pre-esistenti Casse di Risparmio nel corso dei vari anni. 24 Settembre 1861 Viene fondata a Cosenza, per deliberazione del Consiglio Provinciale, una Cassa di Risparmio con tre fi liali nei circondari di Rossano, Castrovillari e Paola. Nel 1959 muta denominazione in Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania a causa dell’importante insediamento realizzato nella regione confi nante. 7 Guglio 1949 L’Associazione fra le casse di Risparmio Italiane - portatrice del contributo solidale di ottanta Casse associate - e l’Istituto di Credito delle Casse di Risparmio Italiane fondano la Cassa di Risparmio di Puglia con sede a Bari. 4 Giugno 1953 Ad iniziativa della Camera di Commercio, dell’Amministrazione Provinciale di Salerno, dell’Ente per il Turismo e dell’Amministrazione Comunale viene costituita la Cassa di Risparmio Salernitana. Marzo 1987 A causa di diffi coltà nella gestione, la Banca d’Italia scioglie gli organi della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, aprendo la procedura di amministrazione straordinaria; contemporaneamen- te il sistema Casse di Risparmio si preoccupa della ricapitalizzazione della banca. Marzo 1988 La Cassa di Risparmio di Puglia dà attuazione alla prima sollecitazione al pubblico risparmio me- diante l’offerta di quote di risparmio. Primi anni ‘90 Le tre Casse di Risparmio, nell’ambito del processo di privatizzazione previsto dalle norme in vigore, si trasformano in società per azioni. A seguito di specifi che operazioni di aumento di capitale, i nuovi soggetti sono attratti nel perimetro del Gruppo Cariplo. Dal processo di privatizzazione delle tre Casse residuano le rispettive Fondazioni. 31 dicembre 1997 Nasce Banca Carime S.p.A. che entra a far parte del Gruppo Intesa a decorrere dal 1° gennaio 1998. 29 giugno 2001 Banca Intesa e Banca Popolare Commercio e Industria stipulano un accordo per la cessione del pac- 13 chetto azionario di controllo di Carime a BPCI. Carime entra a far parte del Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria. 1 luglio 2003 Fra Banca Popolare Commercio e Industria e Banca Popolare di Bergamo – Credito Varesino giun- ge a maturazione un accordo che porta all’aggregazione delle due entità ed
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