Resurrezione Ferrari: Vettel domina in Bahrain Nell’Uovo di Pasqua la sorpresa Rosso Ferrari (galleria immagini). La Pasqua porta in regalo la sorpresa più gradita per buona parte degli sportivi italiani, i sostenitori della Ferrari. Alla chiamata del GP del Bahrain la Scuderia della Rossa dà un altro responso positivo nel Mondiale di Formula 1. Evitando frettolosi azzardi, la sensazione è che la competitività della Ferrari sia ufficialmente tornata e sia in grado di interrompere l’egemonia quasi noiosa delle Mercedes. La vittoria di Sebastian Vettel in Bahrain vale più dei venticinque punti messi in cantiere e del primato conquistato nella classifica piloti, anche se in questo primo stralcio della stagione vanno presi con le pinze per quel che valgono. Il messaggio che invece arriva forte e chiaro dalla terza gara del Mondiale è che il “gap” tra le due scuderie rivali può ritenersi di fatto azzerato. Il modo con cui la Ferrari ha portato a termine la corsa ricorda da vicino le tante vittorie targate Mercedes degli ultimi tre anni. La Rossa ha fatto quindi la Mercedes, o forse sarebbe più corretto dire che la Ferrari ha fatto semplicemente la Ferrari come in tanti si aspettavano e come da troppo tempo non si vedeva dalle parti di Maranello. Mettendo da parte le vacche magre del 2016, i tifosi ferraristi più nostalgici potrebbero perfino sognare di rivivere l’epopea d’oro di Michael Schumacher e dei cinque titoli iridati consecutivi. Anche perché le Frecce d’Argento sembrano iniziare ad accusare il peso di una vera Resurrezione Ferrari: Vettel domina in Bahrain competizione, come non erano più abituati a dover affrontare. La penalizzazione subita da Lewis Hamilton per aver tentato di ostacolare Ricciardo (Red Bull sempre spina nel fianco) al momento del primo pit stop è un segnale emblematico che la pressione del favorito può giocare anche brutti scherzi. Intanto a Maranello ci credono, come si evince dalle parole del direttore Maurizio Arrivabene che parla di “uno spirito Ferrari ritrovato” e del presidente Sergio Marchionne, non nuovo a proclami trionfalistici, il quale ipotizza un ruolo di “protagonisti fino alla fine”. Nel Team dei ferraristi strategia azzeccata. Resurrezione Ferrari: Vettel domina in Bahrain Resurrezione Ferrari: Vettel domina in Bahrain Ha funzionato tutto nella strategia dei ferraristi, la cui lungimiranza stavolta viene premiata a differenza di quanto accaduto in Cina (quando, a dire il vero, l’ingresso della safety car ha complicato i piani di gara). Vettel, dopo una bella partenza a inseguire il poleman Bottas, decide ancora una volta di anticipare il pit stop all’undicesimo giro per montare le ultrasoft. Poco dopo Verstappen deve ritirarsi a causa di un problema ai freni mentre un contatto tra Stroll e Sainz (entrambi fuori) causa l’ingresso della safety mentre il tedesco si porta al comando, anche per il rientro ai box delle Frecce. Qui accade il patatrac tra Hamilton e Ricciardo che condiziona inevitabilmente la gara dell’inglese: un errore cui le Mercedes decidono di rimediare dando l’ordine a Bottas di lasciar passare il compagno di scuderia. A quel punto Vettel si è trovato però con un vantaggio enorme da amministrare, un margine che neanche il tentativo di rimonta di Hamilton nelle battute conclusive ha saputo scalfire. Alle loro spalle si è consumato il duello tra Bottas e Raikonnen per la terza piazza, vinto dal finlandese delle Mercedes. Rispettivamente quinto e sesto Ricciardo e Massa mentre Resurrezione Ferrari: Vettel domina in Bahrain chiudono la top 10 Perez, Grosjean, Hulkenberg e Ocon. Da dimenticare ancora una volta la gara delle McLaren: Vandoorne non parte nemmeno a causa di un problema alle power unit accusato durante il giro di ricognizione mentre Fernando Alonso deve arrendersi per un guasto al motore a poche tornate dalla fine. Altre nubi che si addensano sul futuro dell’ex campione del mondo che potrebbe essere lontano dalla Formula Uno. Dopo l’annuncio che non parteciperà al Gran Premio di Montecarlo il prossimo 28 maggio per prendere parte alla 500 Miglia di Indianapolis, si vocifera di un interesse da parte del pilota spagnolo a correre la 24 Ore di Le Mans il prossimo anno alla guida della Porsche. Vedremo come andrà a finire e se, come sembra anche dopo le recenti frizioni con il suo team, l’ex ferrarista avrà voglia di provare una nuova esperienza dopo i tanti anni passati nel circus. Andrea Sicuro Click per ingrandire.
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