l'Unità + € 5,90 libro prescrizione e corruzione: tot. € 6,90; l'Unità + € 5,90 libro l'armadio della repubblica: tot. € 6,90; l'Unità + € 9,90 dvd MisterMe: tot. € 10,90; l'Unità + € 5,90 libro Michele Sindona: tot. € 6,90; ARRETRATI EURO 2,00 anno 82 n.90 sabato 2 aprile 2005 euro 1,00 € € www.unita.it SPEDIZ. IN ABBON. POST. 45\% l'Unità + 5,90 cd Classica di Classe vol 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10: tot. 6,90; ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – FILIALE DI ROMA PER LA CAMPANIA: l'Unità + L'Articolo € 1,00 «Una violenza che risponde Imploriamo il Signore perché Mai più guerra, mai più guerra, a un’altra violenza non è non prevalga la spirale mai più guerra». mai una via per uscire dalla crisi. dell’odio e della vendetta. Papa Giovanni Paolo II IL PAPA MUORE Furio Colombo Addio al Papa Italia è un Paese di gente sola. Vive immersa nel ru- L’ more della televisione, nel- lo stordimento del traffico e nel lin- guaggio vuoto di un capo di gover- no che continua a parlare di sé e ad attribuirsi immensi successi con Tony e con George mentre il Papa muore. La gente sola di questo Pae- se non ha dubbi. Va il più vicino che cercava possibile al Papa. La morte del Papa non è improvvisa e il legame con il Papa non è nato all’istante. Questa nostra comunità piena di an- ziani che sono o finti giovani o ab- bandonati, ha visto un vecchio len- tamente morire accanto, meno drit- to, meno voce, meno forze, meno sorriso, a momenti lo sguardo per- duto, la mano sulla fronte, un asso- la pace pimento angosciato. Quella lunga sosta sul confine della vita ha fatto da barriera, ha fatto da garanzia. Finché c’è lui, avranno (avremo) L’agonia di Wojtyla: ha perso conoscenza pensato. C’era uno sfacciato atto di coraggio in quella esibizione di debolezza In Vaticano dicono che è in punto di morte sempre più grande, in quel lasciarsi vedere mentre la vita va via. È la Chiesa, è il Papato, è la forza di una Migliaia di fedeli a San Pietro istituzione millenaria, è il miracolo di un uomo già Santo, ci hanno detto. Certo, tutto questo è vero per notte di attesa e di preghiera i credenti profondi. E sono tutti buoni argomenti per i credenti del- la nuova ondata, quelli cinici e indif- ferenti che usano il Papa come se- gnaposto per la loro politica. Ma, credenti o non credenti, il lega- me è un altro. È il legame della soli- tudine, del flottare nel vuoto di tan- ti che non sono né lavoratori né cittadini, che si sentono spossessati anche se non sono poveri, che sono senza patria perché non riconosco- no le bandiere e le cause. Vivono in un Paese che non conoscono anche se in questo Paese ci sono nati, ascol- tano lingue che non capiscono an- che se le parlano i loro leader di governo e politici. E sono stati priva- ti dei loro sogni, magari ingenui e antiquati, perché il mondo moder- no, l’innovazione, hanno spazzato via tutto. Portano nuove promesse ma non sai per chi. Non ti dicono mai se quella promessa ha qualcosa per te. Passa sullo schermo gente che fa provviste di vita facile. Qualche for- ma di futuro, ti dicono. Ma fai pre- sto a capire che non fanno provvi- ste per te. A te spiegano che siamo tutti imprenditori e che dunque è tutto nelle nostre mani. Ti guardi le mani e non sai cosa farne, perché, per chi, in quale modo, per quale ragione. SEGUE A PAGINA 33 Vincenzo Vasile Roberto Monteforte Roberto Cotroneo un pezzo di storia che finisce. E inisce il lungo Calvario di Gio- l sacro, quel sacro che è innanzi- È regala sin dal momento del primo F vanni Paolo II. Lucido e sere- I tutto sacrificio e partecipazione, annuncio, una singolare, tremendamen- no, presente a se stesso, ha trascor- quel sacro che non chiede spiegazio- te spettacolare, coincidenza. La notizia so la sua agonia in preghiera, nella ne, ma sta sospeso, ha attraversato sembra certa alle 19. Quando s’incupisce sua stanza negli appartamenti apo- questa giornata di sole meravigliosa, il cielo di Roma, e stanno iniziando nella stolici. Informato già giovedì sera questa luce di Roma che taglia le co- basilica di San Giovanni in Laterano i dell’aggravamento delle sue condi- lonne del Bernini in ombre precise e canti della celebrazione della Messa per zioni per quell’infezione alle vie uri- solide. Il sacro di piazza San Pietro è Giovanni Paolo II, con Ciampi, Berlusco- narie che gli ha procurato uno qualcosa di palpabile, di esistente, ni, Prodi, tutti gli altri, e un migliaio di «shock settico» con collasso circola- qualcosa che senti profondamente. E fedeli, mentre nella sala stampa Vaticana torio, ha preferito non essere trasfe- che non ha niente a che fare con quel- cominciano a succedersi - dopo un’altale- rito al Policlinico Gemelli. Ha deci- l’anfiteatro di telecamere, montate sui na - le informazioni luttuose. so di restare in Vaticano. cavalletti, appena dietro le transenne. SEGUE A PAGINA 33 SEGUE A PAGINA 3 SEGUE A PAGINA 2 Il giorno dell’elezione Vittorio Foa Regionali 16 ottobre 1978 «Finisce un grande regno La politica si ferma Roma scopre il Papa tutti sappiamo che ora in segno di rispetto venuto dall’Est molte cose cambieranno» Domani e lunedì si vota SAVIOLI A PAGINA 13 VARANO A PAGINA 10 ALLE PAGINE 14, 15, 16 e 17 2 sabato 2 aprile 2005 Mariagrazia Gerina cui lei è testimone insieme alle donne e Donne e uomini in preghiera Per tutta la notte una veglia agli uomini che, mentre si diradano i per tutto il giorno vanno silenziosa. Ad un tratto un applauso turisti e scorrono le Avemarie, accorro- CITTÀ DEL VATICANO Si è appena gelata no sempre più numerosi in questo che l’aria e tinto di rosso il cielo quando e vengono: «Noi siamo qui sotto scioglie la piazza. E un coro: è sempre più luogo di preghiera. «Quel- tutto si fa teso in piazza San Pietro. La e lui è lassù con la sua croce...» «Giovanni Paolo! Giovanni Paolo!» la sofferenza - dice la ragazza - patita radio diffonde le ultime, anzi le penulti- senza nascondersi testimonia che nulla me notizie, e tutti, si parla di oltre 70 è vergogna se appartiene all’umano, co- mila persone, aspettano in silenzio. In sì come la voglia di parlare fino all’ulti- attesa di un segnale con le mani giunte mo, nonostante la malattia non glielo si prega con gli occhi fissi sulla porta di L’AGONIA DEL PAPA consentisse, ci dice che si può sempre bronzo della basilica che già si chiude a cercare un canale per aprire un dialogo metà. È il segnale? che non è solo pa- Le orecchie sono rola». Proprio tese alle campane questo è il mo- che non suonano, mento di parlare ogni senso si fa senza parlare, di acuto per non per- pregare, per chi dere il primo pos- crede, anche sen- sibile segnale, co- za voce, come fa me se tutto fosse quel gruppetto di già compiuto. Il suore senza velo rintocco dell’ulti- che si ferma al mo quarto prima centro della piaz- delle otto fa fare za, sosta e poi un sobbalzo più scompare perden- forte degli altri dosi nel colonna- rintocchi che to. «Ci sono stati ogni quarto d’ora momenti di gioia, hanno scandito la almeno per me so- giornata. E subito no passati come altri due segnali, e se fossero sconta- ancora due... È ti, ma in questo questo il segnale? momento ho sen- Di nuovo tutto ta- tito che dovevo es- ce, solo i gabbiani Immagini della veglia in piazza San Pietro di centinaia di migliaia di fedeli sere qui - raccon- volano, ormai ne- ta una signora che ri, a quest’ora. era in piazza il 16 Sembra di sentire ottobre 1978 altre campane quando Giovanni suonare, sono i ru- Paolo II fu eletto mori dell’attesa, papa - È come se del silenzio che ha avessi avvertito sospeso ogni cosa Piazza San Pietro del dolore che stava per com- e proprio per que- piersi una separa- sto si fa impercet- zione e allora so- tibile. Ora che è no accorsa come buio risplende la si va alla stazione lanterna sul porta- per un addio». le di bronzo. I fedeli, l’attesa e il silenzio Un ragazzo ta- La basilica, tuato sul collo e senza i pellegrini una suora in abi- che tutta la giorna- to e velo grigi di- ta l’hanno visitata Si raduna una grande folla, almeno 70 mila persone: tutti con lo sguardo rivolto alla finestra... scutono del futu- come fosse un ro della Chiesa, giorno qualun- del bene e del ma- que, ormai è vuota come un sepolcro e le, del «maligno» che non prevarrà, di sepolcrale è la facciata raggelata della chi verrà dopo Wojtyla. «Potrebbe an- chiesa, le luci rossastre, l’aria sempre che non essere un prete» dice lui. La più fredda e buia. Alle otto si chiude il religiosa annuisce. Una ragazza si ag- portale, suonano le campane, nemme- giunge al dialogo. «Sono venuta per cu- no questo è il segno che tutti aspettano, riosità». Ma quella curiosità è diventata ma solo un altro rito quotidiano. La partecipazione: «Persone che non cono- luce dietro la porta di bronzo disegna sci - osserva - improvvisamente si apro- una croce, ora è accesa anche la finestra no, si parla di tutto, di vita, morte, spiri- del papa, quella da cui si è affacciato tualità».
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