La Storia Economica Dell'alto Adige Vista Da Vicino

La Storia Economica Dell'alto Adige Vista Da Vicino

ECONOMIC HISTORYLA STORIA ECONOMICA DELL’ALTO 5 ADIGE VISTA DA VICINO Che influenza hanno avuto le guerre e i periodi di crisi sull’economia altoatesina? Perché nel XVII secolo Bolzano è diventata una frequentatissima città fieristica? Quando si sono sviluppate le prime aziende industriali in Alto Adige? 9 14 To Do 4 COMPITI 1 ) In passato Bolzano era un’importante cit- tà commerciale. Visitate il Museo mercantile e scoprite quali erano le merci maggiormente scambiate a Bolzano! 2 ) Chiedete ai vostri nonni com’erano il mondo del lavoro e la situazione economica in Alto Adige durante la loro gioventù e riassume- te sinteticamente le loro esperienze. Realizzate un cartellone raccogliendo i vari riassunti della vostra classe! 3 ) Analizzate lo sviluppo di una storica impre- sa altoatesina! La STORIA ECONOMICA descrive lo sviluppo nel corso del tempo dell’economia di un paese, esaminando i fatti storici e le loro ripercussioni sui singoli settori dell’economia ma anche sulla politica e sulla società. 04 LA DENOMINAZIONE “SÜDTIROL” A partire dal tardo Medioevo la zona alpina centrale a sud del Passo del Brennero faceva parte della Contea del Tirolo. Successivamente fu annessa alle terre della corona austro-ungarica, costituendo con il Vorarlberg la zona più occidentale della monarchia asburgica. Solo dopo la divisione del Tirolo, avvenuta nel 1919, il territorio iniziò a essere chiamato “SÜDTIROL”. Dal 1927 la denominazione ufficiale divenne “PROVINCIA DI BOLZANO”. Nel 1972, invece, venne riconosciuto ufficialmente il nome “PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO” e, in tedesco, “AUTONOME PROVINZ BOZEN”. Dal 2002, anche la Costituzione della Repubblica Italiana riporta questa denominazione. La storia economica DELL’ALTO ADIGE QUANDO SI SONO SVILUPPATE LE PRIME AZIENDE INDUSTRIALI IN ALTO ADIGE? CHE INFLUENZA HANNO AVUTO LE GUERRE E I PERIODI DI CRISI QUALI COMPETENZE IN MATERIA SULL’ECONOMIA ALTOATESINA? DI ECONOMIA SONO STATE RICONOSCIUTE ALL’ALTO ADIGE DAL SECONDO STATUTO DI AUTONOMIA? PERCHÉ NEL XVII SECOLO BOLZANO È DIVENTATA UNA FREQUENTATISSIMA CITTÀ FIERISTICA? 05 Per lunghi periodi della sua storia l’Alto Adi- In questo modulo didattico saranno ge è stato una regione povera. Le sue basi approfonditi i seguenti aspetti: economiche si fondavano prevalentemente sull’economia agricola di montagna, comun- pagina que poco produttiva e spesso attraversata da violente crisi, integrata dal commercio e INFRASTRUTTURE 6 dall’artigianato. Intorno al 1850 si aggiunse ti- midamente anche un po’ di industria. Un mag- COMMERCIO 7 giore successo è arrivato dalla crescita del tu- rismo, settore nel quale l’Alto Adige, insieme al AGRICOLTURA 8 Tirolo del Nord fino al 1918 e in seguito da solo, ha sempre primeggiato tra le regioni alpine. INDUSTRIA MINERARIA 10 Un clima generalmente favorevole ha reso la pro- ARTIGIANATO E INDUSTRIA 11 vincia di Bolzano il luogo ideale, tra le altre cose, per un ottimale sviluppo della viticoltura crean- TURISMO 15 do così un importante prodotto d’esportazione. Grazie alla fortunata posizione, ponte tra nord e GUERRE E PERIODI DI CRISI 18 sud, la zona è un’eccezionale area di transito del- le Alpi. Questo vantaggio geografico ha favorito ECONOMIA E POLITICA 21 tutta l’economia locale creando i presupposti ideali per il prosperare di locande, imprese arti- giane e aziende agricole situate lungo le strade di passaggio. L’Alto Adige si trova tra due aree economicamente molto forti, la Germania me- ridionale e l’Italia settentrionale. Questa felice ubicazione rende la provincia un’ottima sede per avviare un’attività commerciale. A partire dal XII secolo il commercio ha avuto un successo sempre maggiore grazie alle fiere di Bolzano. Ad oggi esso rappresenta un importante settore eco- nomico dell’Alto Adige. INFRASTRUTTURE DA TERRITORIO DI TRANSITO L’AVVENTO A FIORENTE AREA COMMERCIALE DELLA FERROVIA I Romani hanno lasciato un’eredità molto si- Tra gli interventi migliorativi, che hanno avu- gnificativa che, oltre alla lingua latina e al di- to effetti favorevoli per l’economia altoate- ritto, include anche un’evoluta rete stradale. sina e per il turismo, si annovera senz’altro La Via Claudia Augusta, che in Alto Adige pro- l’ampliamento della rete ferroviaria avvenuto cede lungo il fiume Adige, era una delle mag- nel corso del XIX secolo. La tratta Verona-Bolza- 06 giori strade commerciali e di transito di tutto no fu inaugurata il 16 maggio del 1859. Dato il l’Impero romano. Su incarico del suo patrigno territorio montuoso, il prolungamento della li- Augusto, Druso da Trento attraversò le Alpi e nea fino al Brennero si rivelò difficoltoso e solo raggiunse il Danubio in poche settimane. La a partire dal 1867 si poté percorrere la tratta tra costruzione della Via Claudia Augusta è stata Bolzano e Innsbruck. Nei decenni successivi la avviata da Druso nell’anno 15 a. C., nel corso rete ferroviaria collegò tutte le valli principali della sua campagna militare per la conquista del Tirolo, rendendo così finalmente raggiungi- della Rezia, ed è stata ultimata nel 47 d. C. da bili in treno anche la Val Pusteria, l’Arlberg, la suo figlio, l’imperatore Claudio Augusto. Per Val d’Adige tra Bolzano e Merano, la Valsugana questo alla strada è stato dato il suo nome. ecc. Grazie alla realizzazione di queste linee se- L’acciottolato delle strade romane era ottima- condarie vennero usati sempre meno i vecchi le per la marcia, per lo spostamento a cavallo e sistemi di trasporto con animali da tiro o da anche per il traffico di carri trainati da buoi. Vi soma. Nel 1913 con l’ultima zattera che partì sono ancora numerosi esempi di strade roma- da Bronzolo alla volta di Sacco presso Rovere- ne in eccellente stato di conservazione, anche to finì il secolare servizio di trasporto fluviale se nella maggior parte dei casi esse non sono lungo l’Adige. Insieme alla costruzione di fu- più collegate alla rete stradale, essendo di lar- nivie e ferrovie a cremagliera, le innovazioni ghezza insufficiente per il traffico dei nostri nei trasporti favorirono chiaramente il flusso giorni. A Rablà vicino a Merano è custodita turistico nella regione. una pietra miliare di epoca romana. Con il Tirolo austriaco l’Alto Adige è a tutt’oggi Nel XIV secolo la rete stradale dell’Alto Adige un importante snodo del traffico tra l’Italia del fu ulteriormente migliorata grazie alla realiz- nord e la Germania meridionale. Le principali zazione della nuova strada fatta costruire dal arterie stradali sono l’autostrada del Brennero commerciante bolzanino Heinrich Kunter. La A22 tra il Brennero e Modena, inaugurata nel vecchia strada collegava Bolzano a Colma pas- 1974, e la strada statale del Brennero. Per quan- sando per il Renon e poi giungeva al Brennero to riguarda il traffico ferroviario, la ferrovia del attraverso la Valle Isarco. La nuova strada di Brennero collega Monaco di Baviera con Vero- Kunter lungo il fondovalle consentiva di evi- na, passando per Innsbruck, Bolzano e Trento. tare la salita del Renon. Il tratto del Brennero La galleria di base del Brennero, attualmente in fu così fortemente rivalutato, consentendo a corso d’opera, passerà sotto all’omonimo passo. Bolzano di svilupparsi fino a diventare la mag- Con i suoi cinquantacinque chilometri (senza giore città commerciale del Tirolo. Nel 1480 la considerare la galleria di circonvallazione di strada fu ampliata e consolidata, in modo tale Innsbruck) dal 2025 sarà la seconda galleria da essere percorribile anche con i carri. ferroviaria al mondo per lunghezza, dietro sol- tanto alla galleria di base del San Gottardo. COMMERCIO AL TEMPO DEI ROMANI Dopo il 1800 le fiere di Bolzano iniziarono ad (DAL I SECOLO A.C. AL V SECOLO D.C.) andare in declino e con esse il fiorente com- mercio della città. Le ragioni furono diverse. Secondo la tradizione, gli abitanti delle Alpi Innanzitutto aumentò la concorrenza delle centrali intrattenevano rapporti commercia- altre vie di comunicazione. Un altro fattore fu li con gli abitanti della pianura padana già la modernizzazione della rete stradale intor- ai tempi di Augusto e Tiberio. A quei tempi no al porto di Trieste che grazie alle libertà l’economia locale si basava sui prodotti agri- doganali di cui godeva divenne sempre più im- coli quali il latte, il formaggio e il miele. Al- portante. Per contro, Maria Teresa imponeva a 07 cuni ritrovamenti attestano la coltivazione Bolzano alti dazi doganali che costituivano un della vite e la produzione di vino nei dintorni ulteriore pesante carico per la città commer- di Bressanone e Bolzano. Grazie alla “lex do- ciale. Successivamente tali dazi furono aboliti mitiana” queste attività registrarono un note- ma dal 1800 in poi il transito passava altrove e vole incremento. Questa legge, infatti, vietava sia le fiere, sia il Magistrato mercantile aveva- la coltivazione della vite nelle province più a no perso nel frattempo la loro rilevanza. nord che, invece, dovevano fungere da “gra- nai”. L’Alto Adige riforniva con i propri vini le Il Museo mercantile di Bolzano, sito in via Ar- province nelle quali vigeva il divieto di col- gentieri, simboleggia il periodo di massimo tivazione, aprendo la strada alla successiva splendore vissuto dall’allora città commercia- esportazione vinicola. le. Il logo della Camera di commercio di Bol- zano è costituito dal sigillo dell’antico Magi- strato mercantile: mostra una colonna corinzia LE FIERE DI BOLZANO sulla quale svetta un globo che simboleggia il (DAL 1200) mondo. Sul margine superiore dell’immagine si legge “Ex merce pulchrior”, ossia “il commer- Mentre l’economia nelle regioni montane im- cio porta maggiore benessere”. plicava molta fatica e molte difficoltà, grazie alla sua posizione geografica Bolzano era par- Ancora oggi Bolzano è una città di commercio ticolarmente adatta per il commercio. Attorno e di fiere. Importanti fiere di settore continua- al 1200 nacquero così le fiere di Bolzano, che no a richiamare un gran numero di visitatori.

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