09COM01A0904 ZALLCALL 11 20:23:55 04/08/97 ICOMMENTI l’Unità 19 Mercoledì 9 aprile 1997 TRASPORTI BLOCCATI UN’IMMAGINE DA... L’INTERVENTO L’assurdo sciopero di Roma Insisto, il Che non può Uno schiaffo ai cittadini supplire alla nostra per salvare vecchi privilegi voglia di ribellione BRUNO UGOLINI FULVIO ABBATE LA CLASSICA goccia che fa che in Cgil, sotto la direzione di NA SETTIMANA fa, proprio su questo giornale, traboccare il vaso della Walter Cerfeda, si occupa dei chiedevo di farla finita con l’icona di Che Gue- collera popolare nei con- problemi dei trasporti. Il CLNL è vara suscitando molte reazioni negative, se È fronti degli scioperi nei tra- nato a sua volta da una separa- U non proprio di rabbia. Tutto ciò mi ha addolo- sporti, sempre vissuti come una zione dal Cisal, altro sindacato rato ma anche inquietato. Ciononostante, nel frat- maledizione. È successo all’alba autonomo. Non sono in molti, tempo, non sono riuscito a modificare la sostanza del di ieri mattina a Roma quando ma non occorre tanta gente per mio pensiero. un milione e duecentomila per- bloccare i depositi, come è avve- sone rimangono appiedate e nuto ieri mattina, e impedire l’u- Niente da fare, si tratta di un pensiero incancellabi- debbono magari rinunciare ad scita dei veicoli. È nato così que- le, il pensiero di uno scrittore che, sia pure maldestra- una giornata di lavoro e di relati- sto sciopero assurdo, improvvi- mente, con gli strumenti della riflessione ad alta voce vo salario. La capitale vede sce- sato, venendo meno a tutte le (non della provocazione) tenta di fare chiarezza sui li- ne di panico e d’ira violenta. Fol- regole e a tutte le leggi che ob- miti dell’esistente e, come in questo caso, soprattutto le inferocite di passeggeri si ag- bligano al preavviso. Qui sta la sui limiti degli strumenti che dovrebbero rendere visi- girano alla ricerca dei responsa- differenza di fondo con lo scio- bile un sentimento antagonistico (se è questo il punto, bili. Ma chi sono? C’è chi punta pero nazionale in tutto il settore come credo) che vive sotto la signoria del mito e il dito chiamando in causa i soliti proclamato da Cgil, Cisl e Uil quindi appartiene agli strati più profondi della nostra «sindacati», mettendo insieme, per domani 10 aprile (se non storia comune nonché individuale. come in un unico budino sciope- verrà revocato per il buon esito, Però, quanto all’icona del Che, lo confermo ancora raiuolo, l’assenza di filobus e all’ultima ora, della trattativa se- adesso, non penso che un’icona, una «veronica», ossia tram e il calendario delle prossi- rale). Un conto, anche per i pas- un volto santo, possa supplire i nostri limiti, possa fare me agitazioni annunciate sui seggeri, è uno sciopero di cui si giornali. Quasi un bollettino di sa il giorno e l’ora di inizio e fine, molto per sanare la nostra coscienza infelice. Possa, guerra, dal 9 al 18 aprile, tra un altro conto è collocarsi come insomma, accompagnarci, più di tanto, lungo il cam- controllori di volo, benzinai, ca- tutti i giorni alla fermata dell’au- mino incerto della consapevolezza, tanto più se que- pistazione, macchinisti, maritti- tobus e attendere inutilmente... sta immagine, come ritengo, nel tempo è divenuta mi, autoferrotranvieri. C’è chi Il problema è che il signor Spe- soltanto un significante fra i tanti che costituiscono osanna al presidente americano ranza e soci avevano fretta, sa- l’indistinto della galassia spettacolare contemporanea. Reagan autore di un celebre in- pevano che oggi c’era una trat- Un puro simulacro. tervento, con il licenziamento di tativa al ministero, volevano Certo, e lo ripeto, se ci riferiamo alla sfera del domi- 15 mila controllori di volo, ap- bloccarla.... nio interiore, da questo punto di vista non ci sono punto, in una sola notte, senza dubbi, al di là dei suoi limiti culturali oggettivi e della provocare poi, alla fin fine, nes- HE COSA temevano che sua lontananza storica (c’è forse qualcuno così fesso sun cataclisma sociale.... C’è chi da immaginare, qui da noi, la guerra di guerriglia? Ne osserva: perché grandi catego- uscisse da questi incontri con Burlando? Il tentativo dubito). rie, come i metalmeccanici, fan- L’icona di Guevara appartiene ancora adesso a ciò no i loro scioperi per il contratto C di riforma, il tentativo di in un determinato periodo e poi iniziare a disboscare una giungla che un filosofo definiva la «metafisica dell’indimenti- smettono, mentre le categorie selvaggia, frutto di tanti anni del cabile». Ovvero la necessità di preservare attraverso dei trasporti sono sempre sul cosiddetto «consociativismo». un segno, un frammento, un particolare qualcosa d palcoscenico, sempre a rivendi- Quello che vedeva in prima fila incancellabile, una sorta di germe interiore che, nel care, sempre a scioperare? Tanta interlocutori di destra, ma anche nostro caso, come dicevo, riguarda «la luce incerta nostalgia per le maniere forti, di sinistra. C’è chi ricorda ad della ribellione necessaria». L’antica consapevolezza per l’elemento risolutore capace esempio, nella capitale, un fa- del fatto che ribellarsi è giusto. di riportare la quiete nella me- moso accordo Petroselli. L’ama- Davvero singolare però rilevare che secondo alcuni tropoli e tra i cittadini di ogni al- to sindaco di allora era andato in piena assemblea, tra gli autofer- (e mi riferisco alla nota apparsa in proposito sul Cor- ba. Quasi come l’invocazione riere della Sera) se c’è qualcosa da cancellare è soltan- della pena di morte per stupra- rotranvieri e aveva stipulato l’ac- cordo, scavalcando i sindacati. to la parola che esprime il bisogno di ribellione piutto- tori e pedofili... E sindacati sotto sto che un poster come quello del Che che, giorno accusa. Eppure se lasciamo i ca- Nella Cgil qualcuno aveva reagi- to con durezza. Altri ricordano il dopo giorno, a mio parere mostra sempre più i suoi li- pannelli degli inferociti e rag- miti dialettici. giungiamo la sede della Cgil, il premio Santa Rosalia a Palermo, Ron Thomas/Reuters principale sindacato italiano, il premio Fiera a Milano.... For- Un’immagine che, nel nostro presente, come tutte troviamo umori simili, non certo me salariali che si sono sovrap- WASHINGTON. Quest’anno è toccato all’operaio Billy Brookins, dipendente comunale, l’onore di dare una spolve- le armi spuntate, riesce a dimorare quietamente ac- di chi si sente sotto accusa. An- poste. Fatto sta che questa cate- ratina alla faccia dell’amato presidente Abramo Lincoln nel Lincoln Memorial. Il monumento, una delle maggiori canto alle piramidi di cristallo della New Age e a ogni goria non ha un vero e proprio che perché molti dei membri del attrazioni turistiche della capitale americana, viene ripulita con il vapore una volta all’anno per combattere gli ef- altra merce banale propria di una strategia spettacola- Comitato Direttivo confederale, contratto nazionale dal lontano re (cosiddetta trendy) che non serve affatto al bisogno 1976 anche se ci sono state inte- fetti devastanti che sui marmi delle statue hanno inquinamento atmosferico e uccelli. Lo stesso degrado affligge i chiamato a discutere dei proble- monumenti delle città italiane. di consapevolezza, semmai sta lì a costruire un inutile mi dello Stato sociale, hanno se nazionali, tanto che la media mausoleo nel quale collocare senza ordine, senza alcu- dovuto sopportare le stesse diffi- del costo del lavoro per ogni au- na gerarchia ideale gli oggetti del revival, una falsa e coltà, ricorrendo a mezzi di for- toferrotranviere va dai 50 agli 80 milioni. Una bella differenziazio- inutile strategia della nostalgia regressiva nella quale è tuna. Tanto che viene proposto assente ogni luce ed ogni grazia, per non parlare del un ordine del giorno di condan- ne. Il nuovo contratto dovrebbe toferrotranvieri hanno già perso poter sospendere, come previ- diritto di stare al tavolo delle mettere ordine, applicando an- 20 mila unità e i ferrovieri sono sto dalle norme, mille autisti, per trattative. Il bello è che questi pensiero. Un mausoleo consolatorio buono soltanto na, subito approvato senza dis- per il gioco della mistificazione. sensi. E allora scopriamo che che qui quanto stabilito dall’in- passati da 230 mila a 125 mila. le comprensibili ripercussioni sul mini-sindacati, questi sindacatini questo improvviso e massacran- tesa interconfederale del 1993 Occorrono altri salassi? I confe- servizio. Vero. Però si potrebbe- di mestiere, corporativi, spesso te sciopero romano non si può con i conseguenti due livelli di derali si oppongono alla linea ro adottare le previste tempora- sono nati come elementi di cor- UANTO invece all’obiezione secondo la quale addebitare, come fanno i pas- contrattazione, uno nazionale e dei prepensionamenti (dopo nee retrocessioni di categoria, date interne, sostenute da grup- l’icona (ovvero l’immagine) del Che sia, forse, seggeri appiedati, ai «sindacati», uno aziendale. La Cgil spinge tanto strepitare contro le pen- con conseguente riduzione degli pi dirigenti. Sono stati accarez- l’unico tramite, l’unico vettore che la sinistra molto in questa direzione, sotto sioni di anzianità!) e indicano la stipendi... zati, allevati, riconosciuti come Q nel presente possiede per colloquiare, per intendendo così segnalare le so- lite sigle di Cgil, Cisl e Uil. È sta- lo slogan «dare meno a tutti, ma via d’uscita dei contratti di soli- interlocutori validi. «giungere ai giovani», bé, se davvero cosi fosse allora to, in realtà, spiegano, proprio dare a tutti», non punendo i gio- darietà. Una soluzione non po- A, SANZIONI a parte, Il venire meno di questi lega- saremmo messi proprio male, e quindi le ragioni di uno sciopero contro i «confede- vani per lasciare i privilegi ai vec- polare, ma anche in questo caso la linea della Confindu- mi di complicità, degni figli della questa mia considerazione dovrebbero far riflettere se rali» intenti a portare a termine, chi lavoratori, come spiega Wal- equa.
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