Patrimonio Culturale, Architettonico, Archeologico E Paesaggistico Della Provincia Di Vicenza

Patrimonio Culturale, Architettonico, Archeologico E Paesaggistico Della Provincia Di Vicenza

ALLEGATO D ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DELLA PROVINCIA DI VICENZA L’atlante ricognitivo degli Ambiti di Paesaggio del nuovo PTRC riconosce nel territorio vicentino i seguenti Ambiti di Paesaggio: • Massiccio del Grappa (n. 08) • Altopiano dei Sette Comuni (n. 09) • Altopiano di Tonezza (n. 10) • Piccole Dolomiti (n. 11) • Prealpi Vicentine (n. 14) • Costi Vicentini (n. 15) • Gruppo collinare dei Berici (n. 17) • Alta Pianura tra Brenta e Piave (n. 21) • Alta Pianura Vicentina (n. 23) • Pianura tra Padova e Vicenza (n. 29) • Bassa Pianura tra i Colli e l’Adige (n. 33) Il territorio vicentino è inoltre interessato marginalmente dagli ambiti “Prealpi e Colline Trevigiane” (n. 16) ed “Alta Pianura Veronese” (n. 24). P.T.C.P. - ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 2 AMBITO DI PAESAGGIO “MASSICCIO DEL GRAPPA” L’ambito, di superficie pari a 320.18 Km2, è delimitato ad ovest dal Fiume Brenta e ad est dal Fiume Piave; il confine si appoggia a nord-est sulla linea di demarcazione con il fondovalle alluvionale mentre a nord-ovest corre lungo la strada SS50bis che porta da Feltre alla Valsugana. A sud il confine si attesta sulla linea di demarcazione tra Prealpi e rilievi collinari. I vincoli e le valenze paesaggistico-ambientali individuati all’interno di questo ambito sono elencati e rappresentati cartograficamente di seguito. IMMOBILI E AREE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO, COSÌ COME DEFINITE DALL’ART.136 DEL D.LGS. 42/2004 (EX L. 1497/1939). DENOMINAZIONE COMUNE BASSANO DEL GRAPPA, CISMON DEL GRAPPA, POVE DEL GRAPPA, MASSICCIO DEL MONTE GRAPPA ROMANO D'EZZELINO, SAN NAZARIO, SOLAGNA P.T.C.P. - ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 3 AREE TUTELATE PER LEGGE AI SENSI DELL’ART. 142 DEL D.LGS. 42/2004 (EX L. 431/1985). PATRIMONIO ARCHITETTONICO VILLE VENETE COMUNE VILLA FINCATI, CAVALLIN POVE DEL GRAPPA P.T.C.P. - ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 4 PATRIMONIO ARCHEOLOGICO MANUFATTI DI ARCHEOLOGIA COMUNE INDUSTRIALE CENTRALE IDROELETTRICA LOC. SAN NAZARIO CARPANÈ ALTRE EMERGENZE DI INTERESSE STORICO-CULTURALE MANUFATTI VARI DI COMUNE INTERESSE STORICO PARCO CASA CAVALLIN POVE DEL GRAPPA P.T.C.P. - ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 5 PIANI D’AREA PIANO DI AREA DEL MASSICCIO DEL GRAPPA Adottato con DGR n. 7092 del 23/12/1986 Approvato con PCR n. 930 del 15/06/1994 P.T.C.P. - ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 6 PTRC Ambiti di paesaggio 12d. Individuare specifiche aree di riqualificazione, reimpianto e ricostituzione sulla base di adeguati studi preliminari. OBIETTIVI E INDIRIZZI DI 13. Cura della copertura forestale montana e collinare QUALITA’ PAESAGGISTICA 13a. Promuovere la riattivazione delle locali filiere forestali e L’ambito 08, che coincide quasi completamente con il la lavorazione del legname nelle valli di provenienza, in massiccio del Grappa, vede l’assenza di centri stabilmente particolare quello dei boschi in proprietà collettiva o uso abitati in quota e la presenza di insediamenti temporanei civico. sparsi (oggi spesso in abbandono) nelle vallate, a fronte di 13b. Promuovere attività forestali che evitino tagli intensivi ed una concentrazione della popolazione nei centri in eccessivo disturbo. espansione del fondovalle del Brenta e del Piave e della 16. Conservazione dei paesaggi terrazzati conca di Quero. La crescita urbana nei fondovalle, la storici pressione turistico-ricreativa e il declino delle attività 16a. Promuovere attività di rilievo e documentazione agrosilvo- pastorali costituiscono le maggiori criticità dell’esistente. dell’ambito, che possiede peraltro qualità naturalistiche, 16b. Incoraggiare pratiche agricole compatibili con le paesaggistiche, storiche di grande valore. La particolare sistemazioni agrarie storiche e che non ne alterino la posizione geografica (l’ambito si trova al con ne tra le struttura. province di Belluno, Treviso e Vicenza) richiede un 18. Valore storico-culturale dell’edilizia rurale coordinamento interprovinciale delle politiche paesaggistiche. tradizionale Per conservare e migliorare la qualità del paesaggio si 18a. Promuovere attività di rilievo e documentazione dei propongono all’attenzione delle popolazioni, per questo manufatti superstiti e dei loro contesti paesaggistici ambito, i seguenti obiettivi e indirizzi prioritari. 18b. Prevedere norme e indirizzi per il recupero di qualità, 1. Integrità delle aree ad elevata naturalità ed alto valore compatibile con la conservazione del valore storico-culturale ecosistemico dell’edilizia rurale tradizionale. 1a. Salvaguardare le aree ad elevata naturalità e ad alto 18c. Promuovere adeguati programmi di formazione delle valore ecosistemico. maestranze. 1c. Prevedere attività di monitoraggio e misure di regolazione 21. Qualità del processo di urbanizzazione della presenza antropica e delle pratiche turistiche e 21e. Governare i processi di urbanizzazione lineare lungo gli ricreative. assi viari dei fondovalle del Brenta e del Piave, scegliendo 2. Integrità dei sistemi geomorfologici di interesse opportune strategie di densi cazione o rarefazione in base al storico-ambientale contesto. 2a. Salvaguardare e, ove necessario, favorire la ripresa delle 23. Qualità edilizia degli insediamenti dinamiche naturali dei sistemi geologico-geomorfologici ad 23a. Promuovere la conoscenza dei caratteri morfologici e elevata integrità e di alto valor e ambientale. costruttivi consolidati dei diversi contesti, al ne di individuare 2c. Scoraggiare gli interventi che possano danneggiare regole per un corretto inserimento paesaggistico degli l’assetto idrogeologico degli ambienti carsici. interventi edilizi e della sistemazione degli spazi aperti, 3. Funzionalità ambientale dei sistemi fluviali e lacustri anche sulla base di adeguati studi sulla percezione visiva. 3d. Scoraggiare interventi di arti cializzazione del letto e delle 23c. Scoraggiare eccessive rimodellazioni del terreno in caso sponde, in particolare nei fondovalle. di interventi edilizi in pendio. 11. Integrità e qualità ecologica dei sistemi 24. Valore culturale e testimoniale degli prativi insediamenti e dei manufatti storici 11a. Incentivare le attività agricole di sfalcio, identificando 24b. Scoraggiare interventi che compromettano il sistema di delle parti di territorio sulle quali concentrare gli sforzi contro relazioni degli insediamenti storici con i contesti originari, in il degrado del prato e del pascolo e l’avanzamento particolare dell’edilizia rurale con il suo contesto spontaneo del bosco. agropastorale e degli insediamenti antichi del Canale di 11c. Programmare il ripristino di alcune praterie storicamente Brenta con il fiume. testimoniate, sulla base di adeguati studi preliminari 25. Presidio del territorio e rivitalizzazione 11d. Individuare e incoraggiare speci che attività turistiche e degli insediamenti abbandonati del tempo libero che garantiscano nuove forme di presidio 25a. Incoraggiare nei borghi abbandonati l’insediamento di del territorio agropastorale in declino, in particolare nuovi residenti e di nuove attività artigianali e/o produttive coinvolgendo il sistema delle malghe. compatibili. 12. Valore ambientale della copertura forestale 25b. Promuovere il riuso degli insediamenti e dei manufatti 12a. Scoraggiare nuovi impianti forestali monospecifici. rurali in disuso per attività turistiche e del tempo libero 12b. Promuovere pratiche di gestione del bosco che compatibili. favoriscano il naturale invecchiamento della popolazione 26. Qualità urbanistica ed edilizia degli forestale. insediamenti produttivi 12c. Contenere la diffusione di consorzi di specie alloctone, 26b. Promuovere il riordino urbanistico delle aree produttive infestanti e nitrofile. esistenti nei fondovalle del Piave e del Brenta, in vista di una maggiore densità funzionale e un più razionale uso degli P.T.C.P. - ATLANTE DEL PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 7 spazi pubblici e dei parcheggi, di una razionalizzazione 32b. Promuovere la riqualificazione dei corridoi viari dell’approvvigionamento e della distribuzione dell’energia, dei caratterizzati da disordine visivo e funzionale, in particolare servizi comuni alle imprese e dei servizi ai lavoratori. lungo le direttrici di fondovalle. 29. Qualità ambientale e paesaggistica delle stazioni 37. Integrità delle visuali estese turistiche invernali 37a. Salvaguardare i fondali scenici di particolare importanza 29a. Riordinare il sistema delle stazioni turistiche invernali in morfologica, garantendo la leggibilità dell’insieme e i singoli una prospettiva di lungo periodo, tenendo conto dei valori panoramici presenti. cambiamenti climatici, in particolare le sciovie di Lepre e 38. Consapevolezza dei valori naturalisticoambientali e Scarpon. storico-culturali 31. Qualità dei percorsi della “mobilità slow” 38a. Incoraggiare l’individuazione e la messa in rete di 31b. Progettare i percorsi della mobilità slow nel rispetto dei risorse museali locali, percorsi di fruizione e itinerari tematici caratteri morfologici e dell’assetto territoriale, con soluzioni di conoscenza del territorio, in particolare le testimonianze progettuali adeguate al contesto ed attente alla continuità degli eventi bellici della Grande Guerra e delle attività della rete. agropastorali. 32. Inserimento paesaggistico e qualità delle 39. Salvaguardia del “paesaggio immateriale” infrastrutture

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