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Li.U......IJ ~'I~~REGIONE UMBRIA [1!llIl Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture CJ.:.I':IJ PIANO REGOLATORE REGIONALE DEGLI ACQUEDOTTI DELL'UMBRIA _A10H.3 - eSISTENTI - PREVISlE - tNTERCONNESSlONr -INCOSTRUlJONE - COLlEGAMENTO I.lONTEOClGlIO ..... RSSERVAATTlVA RISORSA IDRICA RELAZIONE GENERALE VOLUME 4° INDIVIDUAZIONE RISORSE IDRICHE A TO 3 -, REGIONE UMBRIA PIANO REGOLA TORE REGIONALE DEGLI ACQUEDOTTI DELL'UMBRIA RELAZIONE GENERALE VOLUME 4° INDIVIDUAZIONE RISORSE IDRICHE ATO 3 INDICE I. PREMESSA 1 1.1 L'AUTORITA' D'AMBITO "UMBRIA 3" 1 1.2 IL PIANO DI LAVORO DEL PRRA 2 2. LE DOTAZIONI. 5 3. LA POPOLAZIONE DA SERVIRE AGLI ORIZZONTI TEMPORALI 2015 E 2040 7 3.1 LA POPOLAZIONE DA SERVIRE NEL GIORNO DI MAGGIOR CONSUMO 8 3.2 LA POPOLAZIONE MEDIA DA SERVIRE NEL CORSO DELL'ANNO 12 3.3 CONSIDERAZIONI FINALI. 16 4. RAFFRONTO TRA DA TI STORICI E PREVISIONI FUTURE SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE 17 5. IL FABBISOGNO IDROPOTABILE AGLI ORIZZONTI TEMPORALI 2015 E 2040 21 5.1 IL FABBISOGNO IDROPOTABILE DEL GIORNO DI PUNTA 21 5.1.1 Volumi e portate 21 5.1.2 Raffronto dei dati fUturi con quelli del Piano Oltimale di Utilizzazione delle Risorse Idriche del 1989 25 5.1.3 Capacità dei serbatoi di compenso 28 5.2 IL FABBISOGNO IDROPOTABILE ANNUO 31 5.2.1 Ivo/umi giornalieri medi ed i volumi annui 31 5.2.2 Raffronto tra volumi annui storici e previsioni di consumo future 35 5.2.3 Raffronto tra consumi medi storici e dotazioni future 37 6. RISORSE IDRICHE UTILIZZATE E POTENZIALI DELL'ATO n. 3.. .41 6.1 GLI ACQUlFERI DELLE FORMAZIONI ALLUVIONALI (la Valle Umbra) .. ..... .41 6.2 GLI ACQUlFERI DEI MASSICCI CARBONATICI... ...... 47 6.2.1 La Valnerina .. ..... .47 6.2.2 Il sistema del/'Umbria Nord-orientale . ..... .52 ii 7. IL RIFORNIMENTO IDROPOTABILE DEI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI DEL ATO n. 3 59 7.1 PREMESSA 59 7.2 IL SISTEMA FOLIGNATE 61 7.2.1 Il soddisfacimento idropotabile 61 7.2.2 Lo schema di alimentazione 64 7.3 IL SISTEMA SPOLETINO 67 7.4 IL SISTEMA NURSINO 71 7.5 I COMUNI AUTONOMI 73 8. LE INTERCONNESSIONI 74 Annesso A: ELENCO DELLE RISORSE IDRO-POTABILI ATTUALI Annesso B: REALIZZAZIONE DI UN INVASO SUL FOSSO MARROGGIOLO IN LOCALITA S. SILVESTRO IN COMUNE DI SPOLETO 1. PREMESSA 1.1 L'AUTORITA' D'AMBITO "UMBRIA 3" Ai sensi dell'articolo 4 della Legge Regionale 5 dicembre 1997, n. 43, come già precedentemente anticipato, l'Autorità di Ambito è stata costituita in forma consortile tra la Provincia di Perugia ed i Comuni di Bevagna, Campello sul Clitunno, Cascia, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Foligno, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra, Norcia, Poggiodomo, Preci, S. Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spello, Spoleto, Trevi, Vallo di Nera, Valtopina. ! 2 1.2 IL PIANO DI LAVORO DEL PRRA Il D.P.C.M. del 4 marzo 1996, di applicazione della legge 36/94, prevede al punto 5.6: a) l'obbligo per i Piani Regolatori degli Acquedotti di individuare solo risorse idriche di notevole importanza, b) il progressivo abbandono delle numerosissime piccole risorse locali (sorgenti e pozzi minori), c) la progressiva concentrazione delle fonti di approvvigionamento dei sistemi acquedottistici. Il presente Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti esamina le necessità idropotabili della popolazione dell'AIa n. 3 agli orizzonti temporali 2015 e 2040, di modo che l'AIO possa sviluppare, nel proprio Piano d'Ambito, la situazione più penalizzante ai fini del dimensionamento delle condotte ed allacciare progressivamente le risorse idriche individuate dal Piano Regolatore (vedi punto a) e dismettere molte delle attuali piccole risorse locali (vedi punto b). Nell'allegato A si riporta l'elenco delle sorgenti e dei pozzi, rilevate nel corso della ricognizione effettuata dall'AIa n. 3 e di cui la maggior parte, per qualità insoddisfacente e/o per portata eccessivamente modesta, dovrà essere progressivamente dismessa. I sistemi acquedottistici previsti per l' AIa n. 3 sono praticamente gli stessi a suo tempo impostati nel Piano Ottimale di Utilizzazione delle Risorse ldriche (noto come Piano Lotti), fatte salve alcune piccole modifiche dovute alla successiva delimitazione dell'area di intervento dell'AIa n. 3. Isistemi acquedottistici dell'A TO n. 3 sono pertanto: • Sistema Folignate, • Sistema Spoletino, • Sistema Nursino, oltre ad una serie di comuni, situati nell' Alta Val Nerina, che possono essere definiti autonomi in quanto dispongono di risorse idriche abbondanti (tanto che molti utenti non dispongono in genere di contatori ma pagano una quota fissa annua, peraltro irrisoria rispetto ai volumi consumati) e per i quali - almeno per il momento - non è da prevedere un acquedotto collettivo anche per i notevoli costi dovuti alla orografia dei luoghi. 3 Nei capitoli che seguono si riportano: • le dotazioni nette e lorde, medie nell'anno e relative al mese di maggior consumo o al giorno di maggior consumo. Le dotazioni medie, al lordo delle perdite in rete, consentono di conoscere i volumi annui prelevati, mentre le dotazioni lorde relative al giorno di maggior consumo permettono di dimensionare la rete acquedottistica e di verificare la disponibilità del rifornimento idrico; • i dati previsionali per quanto riguarda la popolazione da servire (residente, non residente, turistica, ecc.) agli orizzonti temporali 2015 e 2040 ed il relativo fabbisogno, netto e lordo, medio nell'anno e relativo al giorno di maggior consumo; • le risorse idriche attualmente sfruttate, da conservare ed eventualmente potenziare o da scartare (defmitivamente o da mantenere in stand by per situazioni di emergenza) e quelle potenziali per le quali è da prevedere la captazione. 5 2. LE DOTAZIONI Le dotazioni da assegnare sono state oggetto - partendo da una dettagliata analisi della situazione attuale, i cui dettagli si trovano al cap. 8 del volume LA "Rapporto sulla situazione attuale e sulle impostazioni generali" del presente studio - di una specifica analisi (vedi cap. 8.4 del volume LA), nella quale si è tenuto conto anche del contenimento dei consumi sulla base specifiche iniziative promosse a livello regionale per l'eliminazione degli sprechi (vedi cap. 2.2 del volume LA). Tabella 0.2.1- RIEPILOGO DOTAZIONI DI PROGETTO Tipo di utenza Dotazione (] latente media 3nnua mese (o mesi) di giorno di maggior moe:e:ior consumo consumo domestica residente 200 240 270 domestica non residente -- 240 (0) 270 pendolari 75 100 alberghi 260 350 extralberghi 265 (0) 300 extradomesrica 20-35 (+) 27-47 (+) comunale 20-70 (+\ 27-95 (+\ (*) relativa a due mesi estivi (+) variabile a seconda del numero dei residenti serviti del comune (vedi tab. 8.18 e 8.19 voI. l.A) 6 Le dotazioni del mese di maggior consumo risultano maggiorate di un 20% rispetto alle dotazioni medie, mentre quelle del giorno di maggior consumo risultano maggiorate di un 35% rispetto alle dotazioni medie. Tali coefficienti di maggiorazione, come spiegato nel cap. 8 del voI. I.A provengono da un' analisi della letteratura tecnica e, per quanto riguarda la maggiorazione relativa al mese di punta, si è avuta conferma dai dati a consuntivo forniti dall' ASM di Temi. 7 3. LA POPOLAZIONE DA SERVIRE AGLI ORIZZONTI TEMPORALI 2015 E 2040 La popolazione da servire è costituIta dai residenti allacciati all'acquedotto, dai non residenti, dai turisti alberghieri ed extralberghieri e, per la sola città di Foligno, dai pendolari, partendo da dati disponibili (censimenti ISTAT 1991 e 2001, banca dati dell'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica: vedi anche cap. 7 del voI. l.A "Rapporto sulla situazione attuale e sulle impostazioni generali"). Non è stato possibile acquisire dati sul turismo giornaliero esuli' occupazione di posti letto in ospedali pubblici e cliniche private. I dati acquisiti sono stati opportunamente proiettati al 2015 e al 2040: • per quanto riguarda la popolazione residente effettuando, sulla base dei censimenti 1STAT, una proiezione lineare. I valori ottenuti sono stati depurati - rispettivamente per il 2015 ed il 2040 - del 50% e del 10% degli abitanti residenti e non allacciati al censimento 1STAT 1991, partendo dall' ipotesi che le reti idriche di distribuzione si svilupperanno sempre più per allacciare il maggior numero possibile di abitazioni; • per quanto riguarda la popolazione non residente (titolari di seconde case) si sono considerate le seconde case censite dall'ISTAT nel 1991, aumentando tale valore di un 8 10% per portarle al 2000 ed incrementando questo valore rispettivamente del lO e del 25% per proiettarlo ai due orizzonti temporali. Nel caso di riduzione della popolazione residente il numero delle seconde case è stato incrementato delle abitazioni resesi libere. Trattandosi di seconde case, occupate per brevi periodi, si è considerata una presenza media di 3,5 persone per abitazione (superiore all'attuale composizione media familiare) ; • per quanto riguarda i turisti con pernottamento alberghiero, si sono assunti i valori del 2000 incrementandoli del 40 e dell'80% per proiettarli rispettivamente al 2015 ed al 2040; • per quanto riguarda i turisti con pernottamento extralberghiero (campings, agriturismo, affittacamere, ecc.) si sono egualmente assunti i valori dell' anno 2000 incrementandoli però, per proiettarli al 2015 ed al 2040, dell'80 e del 120% rispettivamente; • ed infine per quanto riguarda i pendolari, intesi come differenziale tra quelli che entrano nella città di Foligno e quelli che ne escono, sulla base anche dei pochi dati ISTAT disponibili, si è assunta una percentuale pari al 5% della popolazione residente nell'orizzonte temporale di riferimento. 3.1 LA POPOLAZIONE DA SERVIRE NEL GIORNO DI MAGGIOR CONSUMO Per poter garantire il rifornimento idrico nel giorno di maggior consumo, nel capitolo 7 del volume l.A - "Rapporto sulla situazione attuale e sulle impostazioni generali" si è valutato il numero degli utenti da servire in detto giorno, per entrambi gli orizzonti temporali 2015 e 2040. Rinviando a detto capitolo per eventuali dettagli, si riportano qui di seguito le previsioni effettuate per ciascun sistema acquedottistico.

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