07CUL01A0707 ZALLCALL 14 12:12:34 07/09/96 K IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Domenica 7 luglio 1996 2 2 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIICulturaIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IMMAGINARI. Quando in Italia l’America aveva il volto di Clark Gable BENI CULTURALI A Pompei Albert Camus ha descritto i —giovani algerini vestiti alla maniera di Clark Gable. Non c’era stata an- scavi chiusi cora la guerra, tuttavia il modo di vi- ta americano aveva raggiunto an- che le piccole città dell’Algeria. In di domenica Italia, i giovanotti la domenica an- davano al cinematografo vestiti an- ch’essi come Clark Gable: colletto ROMA. A Pompei, ieri, l’apertu- alto, spilla sotto il nodo della cra- —ra degli scavi è stata ritardata di tre vatta, giacca attillata. A un confron- ore da un’assemblea dei lavoratori. to, sarebbero apparsi o tutti algerini La prossima settimana andrà di ma- o tutti italiani; tutt’al più, tutti ameri- le in peggio: scavi chiusi nei giorni fe- cani di qualche lontana periferia. stivi. Per carenza di personale di cu- L’americanizzazione era già co- stodia e di mezzi finanziari. Lo ha minciata. A guidare il processo era annunciato il soprintendente, Piero il cinema. Che non obbediva a un Giovanni Guzzo. Accade, ha detto, a semplice gioco di «rispecchiamen- causa di una norma per cui ciascun to», ma a un’immagine che nella lavoratore «non può superare un tet- realtà americana aveva radici. to di ore di lavoro svolte nei giorni fe- In Italia, l’occupazione militare stivi e compensate con indennità in- americana accelerò il processo. tegrative». La soprintendenza ar- («Per americanizzazione si intende cheologica di Pompei ha calcolato la manifestazione diffusa e tangibi- che gran parte dei lavoratori non le e l’adozione di un modello di vita possono essere più impiegati nei sullo schermo, nei giornali popola- giorni festivi e pertanto, nelle prossi- ri, nei manifesti e nella pubblicità, me settimane, non sarà possibile ga- nei modi di vestire, mangiare, bal- rantire l’apertura. Per giunta, il re- lare e consumare la musica, parla- cente aumento del compenso festi- re, arredare la casa e modificare le vo non è coperto dai fondi a disposi- abitudini igieniche»). Non fu un zione della soprintendenza. La vigi- processo lineare: l’influenza ameri- lanza degli scavi, aperti tutti i giorni cana avvenne in un contesto euro- dell’anno, è garantita da 174 custodi peo, e con l’Europa dovette fare i distribuiti in tre turni. Il numero dei conti la rinascita della vita e dello visitatori di quest’anno si avvia a sta- stesso cinema italiano. È questa la bilire un nuovo record:oltre un milio- novità del volume che le Edizioni ne di persone hanno visitato gli scavi della Fondazione Giovanni Agnelli nei primi mesi del 1996. scoprono e pubblicano sotto il tito- Circa l’emergenza musei, intanto lo Identità italiana e identità euro- il Censis fa sapere che il protocollo pea nel cinema italiano dal 1945 al d’intesa tra il ministro della Pubblica miracolo economico a cura di Gian istruzione Berlinguer e quello dei Be- Piero Brunetta (pagg. 502, lire ni culturali Veltroni sul trasferimento 60.000). Un’immaginediCaryGrantall’edizionedella«Labattagliadeifiori»del1954.LafestasiripeteoggiaVentimiglia,comeognianno di insegnanti nell’organizzazione Roberto Rossellini, scrive Gian dei musei, potrà far aumentare i visi- Piero Brunetta, «è l’autore più dota- tatori dei 3.500 musei italiani fino a to di tutti di uno sguardo capace di circa 4 milioni. La stima è contenuta osservare la compresenza di un’a- nel volume del Censis Mercati e torri nima nazionale ed europea nelle d’avorio sulle politiche culturali in azioni che descrive ed è il primo ve- Italia, che sarà presentato merco- ro autore in possesso di uno sguar- ledì prossimo al Senato. do stereoscopico capace di vedere Il sogno formato tabloid Nell’introduzione del direttore, e lavorare fin dalla fine della guerra Giuseppe Roma, si dice che l’im- in chiave europea». (...) «Lo sguar- missione di operatori culturali qua- do del Rossellini neorealista dopo cazione: la televisione». Fatto sta nema francese non fu un simbolo latina, distinta, anche a livello dei lificati, «che possano sviluppare la Paisà sembra chiudersi in maniera Come si intrecciarono la nascita del modello che quei giovanotti vestiti come assoluto per il cinema italiano. Lo valori, dalla cultura protestante didattica, l’informazione e tutti inesorabile e accettare il progressi- Clark Gable erano ventenni d’ante- fu invece il cinema americano, che americana. I cattolici tuttavia tenta- quei servizi complementari di cui vo restringimento a imbuto dell’im- americano e il primo costituirsi dell’identità eu- guerra. Quanto a modelli america- fu anche il vero cinema popolare. no di conservare i valori etici di una si sente fortemente la mancanza, maginazione e percezione del futu- ni basti ricordare un grande nome: Si leggano i saggi di Roberto Cam- società in travolgente mutamento e anche per una carenza di perso- ro». ropea? In un volume della Fondazione Agnelli Pietro Germi, e un suo film: Il cam- pari e di Mirco Melanco. «con l’introduzione di una distin- nale dei Beni culturali», contribuirà Barbara Corei ricostruisce le tap- mino della speranza. E la tv, ai tem- zione tra americanizzazione e mo- a incoraggiare la frequentazione pe del cammino per una Unione ci- il diffondersi del «modo di vita americano» at- pi di quei ventenni vestiti alla ma- Grammatica dernizzazione contribuiscono a co- dei musei. In modo particolare, nematografica europea. Di una niera di Clark Gable, era un sogno Di grande interesse è il saggio struire una identità nazionale italia- prosegue il direttore del Censis, unione si comincia a parlare già nel traverso la storia, il piano Marshall, e il cinema. anche in America. sulla lingua del cinema, o «parlato na all’insegna di un’avvenuta ricon- «quelli meno conosciuti e locali. Si 1946 tra gli italiani e i francesi, ma la filmico», di Sergio Raffaelli: «I realiz- ciliazione tra modernità e morale pensi che a parità di numero, i ci- discussione va per le lunghe e falli- I francesi zatori di film nazionali (e talora i cattolica». nema, pur con un pubblico in ca- sce. In realtà, osserva la saggista, i Molto importante è il saggio di doppiatori) passarono in pochi an- Gli anni tra il ‘45 e il ‘65 non por- lo, hanno incassato nel 1995, 825 promotori ebbero il torto di sottova- OTTAVIO CECCHI Leonardo Quaresima su un feno- ni dal sostanziale monolinguismo tarono con sé segni cospicui di miliardi di lire, mentre i musei solo lutare l’avversario: il cinema ameri- come mezzo di trasmissione dell’i- tutti i ceti. Essa coincide con l’appa- meno che ebbe grande rilevanza. ereditato nel 1945 dal quindicen- femminismo. Eppure la donna riu- 95 miliardi». Giuseppe Roma, scri- cano. spirazione americana. «Andrebbe- rizione sui giornali della critica ci- Non per caso furono i francesi e gli nio iniziale del sonoro (un italiano scì ad avere un suo spazio nel cine- ve anche che l’aumento di visitato- Poiché gli anni di cui si parla in ro fatte delle distinzioni natural- nematografica. La parola cinema italiani a tentare di dar vita a una medio, grammaticalmente discipli- ma. Giovanna Grignaffini scorre nel ri dei musei «potrà dare risposta ad questo volume sono una ventina mente - prosegue il saggista - ma evoca tuttavia il nome di Holly- Unione cinematografica europea. nato ed esangue, nonché insoffe- volto di Lucia Bosè «l’intero destino una seconda questione: iniziare ad (tra il ‘45 e il ‘65) sarà forse utile non è possibile separare l’impatto wood: «Non si può parlare dell’Eu- Non sapremmo dire una parola di rente, anche per ragioni ideologi- della presenza delle donne nel ci- alleggerire il peso quasi totalitario rammentare che l’italiano cosid- del cinema del Piano Marshall da ropa cinematografica nel dopo- più di quelle, qui rapidamente già co-politiche, degli apporti dialettali nema italiano di quegli anni». «Se del costo per il personale, che co- detto «medio» si trovò di fronte tre quello di Hollywood». guerra senza attraversare, prima, riferite, di Barbara Corsi e di Quare- e forestieri), alla gestazione dap- Lucia Bosè e Cronaca di un amore pre il 98% della spesa per la scuo- espressioni dell’America: quella l’Atlantico». Ma questo viaggio di sima. Vorremmo però soggiungere prima sterile o fragile, ma alla fine erano state l’ancora complesso ge- la». del cinema, quella dell’esercito Ombre rosse andata e ritorno tra l’Europa e l’A- che il cinema francese, come risul- soddisfacente, di un repertorio dif- sto inaugurale (con quella Milano Nel volume del Censis, attraver- americano e quella, che non avreb- Abbiamo fatto leggere questa merica, ci sembra, fu comune a ta anche dal saggio di Antonio Co- ferenziato e funzionale di soluzioni asettica e traslucida, contenitore so un modello di simulazione, be conosciuto mai nella sua inte- parte del saggio di Ellwood a un no- gran parte della cultura europea - sta, era il più amato in Italia subito locutive». Totò che parodizza il pro- ideale di un universo di superfici vengono calcolati gli impatti quan- rezza, della realtà americana. Il so- stro vecchio amico (vecchio di alla letteratura, alla filosofia, alla fi- dopo quello americano. Eredità let- cesso di promozione linguistica del che hanno perso ogni profondità e titativi di visitatori ottenibili, «attra- gno americano era nato con l’emi- età), fanatico amatore di film ame- sica - fu un viaggio compiuto per teraria? Forse. E presenza attiva di dopoguerra è il tema di Valentina radice), Monica Vitti e Deserto Ros- verso il trasferimento di 20.000 in- grazione ed era maturato con il ci- ricani: «Ho visto molti documentari necessità e per amore di libertà.
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