L'antica Citta De Veii

L'antica Citta De Veii

’ L A N T I 'C A C I T T À DI VE" DES C R 1 T T A E DIMO S T R A T A C O N I MO N UM EN T I DA L C A V . L U IG I C A N I N A NELLA QUALIT À DI DIRETTORE DELLE OPERE m B ELLE AR TÎ G)MMESSE IN ROMA DA SUA MAESTÀ CRISTINA m BORR0NE R EGIN A VEDO VA DI S A R DEGNA PO SSEDI'I'B ICE DEL DOMINIO DIRET PO DEL LUOGO GIÀ OCCUPA TO DALLA ENUNCIATA CITTÀ ETRUSCA R O M A ' DA ! T lPl DELLO STESSO CANIN A 1 847 A L C O N T E DO N F IL IB ER T O DI C O L O B IA NO GRAN MA STRO CONSERVA TORE E CAVALIERE DI ONORE SUA MAESTA MARIA “CRISTINA DI B O RB O NE REGINA VEDOVA DI SAR DEGNA E A DEL ' D SA DE s U IZ E AZZAR D COR TO GRAN CORDONE DELLOR INE RDO I s . MA R IO L O E DI E PO N IFI I DI S. E O I A N QU LLO T C O GR G R O M G O , ' A VA IE E DELL IN SIGNE R INE DI s. ENNA E E DUE I ILIE C L R O D G RO D LL S C , ‘ E INE P N IFI I DI I E DI s. VI DI A DI P I A A E D LLORD O T C O CR STO LUDO CO LUCC R M CL SS , COMMENDATO RE DELL'O RDINE IMPE RIA LE DI LEOPOLDO DI A USTRIA E E A E I NE DI N E DI F AN IA D LL L G O O OR R C , E CAVALIERE DELL 'ORDINE MILITARE DI SAVOIA EC . EC . EC . EC CELLENZA Ella ha gradito che fosse pubblicata colla ’ ll ntico T usculo che m i u còm rnessa da S v M ae l nome la descrizione de a , f na s ì i Mar ia C ristina di B orbone Regina vedo va d Sardegna col m ezzo dei S uoi ’ u iata escrizione dell a nt a i di V ii on i li è ben iusto che la en nc ic e ttà e , c s g , g d dis osizioni e colla medesim a m ediazione otten a le stesse sovrane . eseguita per p , g C ' er i S uoi buoni o îc si trovano o ra illustrate eziandio il suddetto favore. osì p fi j ' ‘ iderata tra le iù ò due vetuste città delle adiacenze di Roma ; l una cons p c spièue ’ ’ ’ ti dell antico Lazio e l altra annoverata tra le do ici ca itali dellEtruria e {Or , d p iù di tre secoli e mezzo . e manlenulasi emula di Rom a stessa per p E facendo seguito alle beneficenze annoverate nella i ndicata intitolazione ’ tu ulana che urono com ar tite alla sulloda ta S ovr dell opera sc , f p d ana in favore lle arti m i è rato di otere a iun ere uesta nuova u delle be , g p gg g q p bblicazione ; ’ d illu trare il luo o i poichè mentre essa tende a s g n cui es is teva l antica città di ' V ii ora osse uto in dominio iretto dalla medesima Re ina luz oi er e , p d d g , p p scopo l sto ri di dim ostrare di quanta utilità per a a antica e per le arti siano le notizie ' ‘ ’ r si u ono dalle medesimesco erte. E vie i u m eritano s i atte d che:. ded c p pp /f isposi zi o ni “ er te tra le bene cenze sovrane erchè ebbero solo " di e ssere annov a fi , p per oggetto d i ’ I cooperare all u tile agenerale. ' ” le uesto Mi è grato di potere ;ofi rir :q pubblico attestato della m ia stima e distintissim a e nel t em o di e arl d co nsiderazione , p pr g a i ;gradire i sincer i v miei sentimenti di rispettme di ossequio. R oma 1 2 Dicembre 48 46. P R E F A Z I O N E P er essere stato deputato da Sua Maestà Maria Cristina di Borbone regina vedova Sar e na do o la m orte del marc ese B on a diri ere uanto si commette di d g , p h i di, g q al a stessa So vr ana a favore e e e e art e e e ant c tà mi venne of erto un d l d ll b ll i d ll i hi , lodevole mezzo di far conoscere i benefìzj che ridondarono dalle diverse scoperte ' ’ ' ese uite nel uo o occu ato a ant co T usculo sua “ ro r et co a ub g l g già p d ll i di p p i à , ll p ’ blicazione e o era che er ta e ar omento fu nt to ata DESCRI I NE DEL d ll p , p l g , i i l Z O ’ ’ L T L n cat AN ICO TUSCU O e che v e la uce ne anno 1 841 . s ccome a e e , id l ll E i ll i di sco erte tusculane tennero etro a tre ra uardevolissime che si fecero nel - uo o p di l gg , l g ’ occu ato al ant ca c tt Ve del ua e e an o a art ene il om nio già p d l i i à di ii , q l zi di pp i d i di ’ retto alla stessa Sovrana così per dichiarare la importanza degl indicati ritrova m en v i n ti e entani mi ve ne com messo di pubblicare la enunciata o pera ; e così si ebbe m otivo di prod urre la illustrazione di due delle antic he c ittà che furono ’ ma ormente ce e rate ne e v cinanze Roma ed anzi uest u t ma fu consi ggi l b ll i di , q l i ’ era d ta nei primi seco li dello stabilim ento romano come l em ula di R oma stessa. “ ’ E se il T usc ulo fu eziandio grandemente celebrato nel tempo dell im pe ro romano ’ i er amen t e a sua os one che fu resce ta a referen a d o n a tro uo o p l i à d ll p izi , p l p z g i l l g e e a acen e Rom a m entre Ve aceva uas a an onata uesta u tima d ll di z di , ii gi q i bb d ; q l c tt oi vantava so ra m una m a ore vetusta ros er t erc era ià i à p di p pp ggi p p i à , p hè g ’ ' annoverata tra le dodici c ittà c apitali dell Etruria sino dal tempo che precedette la “ v tt te na nta ìnura che si o teva ara o fondazione di Roma. A eva la c i à s ssa u ci di p p g nare a ue a Atene e d era in ossesso un am o terr toro che si sten eva q ll di , p di pi i i d m tanta era la sua sino a pochi passi di distanza dal luogo in cui fu stabilita Ro a. E fortezza che anche dopo di avere sofferto i disastri delle guerre e le r agguardevoli e tra on del suo terr tor o fatte urante tutto tem o del overno rea e Rom a d zi i i i , d il p g l di , s i dovettero impie gare dieci an ni di continuo assedio d ai romani per vincerla. P II E F A Z I 0 N E La n cata ce e r t ch o eva la c tt Ven nei tem ant c v ene i di l b i à , e g d i à di pi i hi , i L v o on in rt r dichiarata ampiamente nei primi libri di i i e di Di is io pa icola e. Ma poi non vi è forse scrittore antico c he non abbia in qualche modo fatta m enzione del t nta m ortan a s no dai rim tem in cui o o veiente. In se u to a o p p lo g i di i p z i p i pi , d po ’ m o t o i ar ar sm o s im resero a curare li stu e e ant c t o tre l i sec l di b b i p g di d ll i hi à , l ’ t venne es to ne e enera i descr on dell Italia che si u carono r quan o pos ll g l izi i , p bbli p in ’ ’ ’ ci almente dal Volaterano dall Alberti dal Cluverio dall O lstem o e dall U helho p , , , g , ' furono poi riferite diverse parziali notizie sull antica città di Veii per determ inare la sua s one da vers eru t scr ttor ua r m eram ente furono (Il o inione po izi di i di i i i , i q li p i i p Perciocchè da amano ar n nel suo scr tto tra loro assai discordi.

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