Un incontro, una storia è un progetto promosso dalla Caritas Diocesana di Roma Palazzo del Vicariato Piazza S. Giovanni in Laterano, 6/a – 00184 Roma T. 06 69886424 E-mail: [email protected] www.caritasroma.it Direttore Caritas di Roma: don Benoni Ambarus Ideazione e progettazione: Marina Piccone Organizzazione: Area Pace e Mondialità Cittadella della Carità Santa Giacinta Via Casilina Vecchia, 19 – 00182 Roma Commissione di valutazione del concorso: p. Camillo Ripamonti, Anab Farah Abdi, Sandro Baldi, Paola Barretta, Gianni Del Bufalo, Isabella Di Chio, Ahmad Ejaz, Elena Maietich, Lazzaro Pappagallo, Vinicio Ongini, Andrea Segre I premi per i vincitori sono stati messi a disposizione da: Associazione Stampa Romana Libera Accademia di Roma & Università Popolare dello Sport Teatro Le Sedie Il libro contiene le migliori opere selezionate dalla commissione di valutazione Si ringrazia per la collaborazione: il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) il Comune di Roma Il concorso è stato realizzato nell’anno 2019/2020 Progetto grafico e illustrazione di copertina: Andrea Morucci Un incontro, una storia Sommario Introduzione . 11 Opere individuali Fascia d’età 11/14 La mia prima parola italiana . (Opera vincitrice) . 16 Intervista al mio amico Tanjim Rafid Kazi Enayat Ullah La mia storia . 19 Matilde Vallati Angel . 23 Valerio Castellotti La mia compagna di classe . 27 Giada Frappini Essere a casa Intervista al mio amico Rafid . 30 Tanjim Thasin Fascia d’età 15/19 Angie (Opera vincitrice) . 34 Camilla Barberi Una storia “normale” . 39 Eleonora Salata Un ragazzo preciso . 42 Abaid Malik Sulla loro pelle . 48 Nicolò Saputi Guardo la luna . 52 Erion Brace Admon Alhabibi . 55 Maria Chiara Marcucilli Sguardo unico sulle mura . 59 Giovanni Castellotti Incontri che cambiano la vita . 62 Francesca Salerno Storie di vita . 65 Ilaria Imperiali Sid . 68 Martina Gagliardi Fascia d’età 20/30 Ero poco più di un bambino (Opera vincitrice) . 71 Silvia Buonopera La prima volta . 77 Precious Samuel Maria . 83 Susanna Sansone La storia di Alima . 89 Sara Della Canfora Fascia d’età 31 in poi Il caso più strano di un terremoto italiano (Opera vincitrice) . 96 Daniele Poto La principessa Kaur (Opera vincitrice) . 101 Francesca Latini Prossima fermata al di là delle apparenze (Opera vincitrice) . 107 Eva Christina Müller-Praefcke Io sono Y . 112 Simone Colonna Noi del giro Caritas . 114 Barbara Ferrigno Una cognata di un altro paese . 120 Enrico Galanti Sorhab, in Italia per vivere non per sopravvivere . 124 Massimiliano Trulli Babakar o il giocoliere di sogni . 130 Anna Maria Rossi Sabrina, una pallina da flipper . 136 Marisa Dus Mamudou . Una storia vera . 142 Salvatore Borgese “La vita mia sarà così” . 148 Giancarla Goracci Vasilica, manca sempre un pezzetto . 154 Giovanni Conte Amor . 159 Michele Nicola Ruggiero Aharina… un cuore da amare . 164 Cinzia Bianchi Piazza Vittorio racconta . 168 Raffaele Ciminelli Breve storia di Sanju Himalay Khatri . 174 Valeria Belli Ho sognato Allah . 180 Giuseppe Cossari Liudmila: mai e poi mai in Italia . 184 Paolo Conte Suneetha, una combinazione combinata bene . 189 Michelle Bungaro La figlia di nessuno . 193 Fatima Raid Amici di Roma . 199 Fernando Olivares Loyo Iwona, in Italia per sbaglio . 204 Sonia Del Punta Un incontro particolare . 207 Massimo Diociaiuti Colazione con Balaraba . 210 Sara Fresi La stessa porzione di cielo . 212 Angelica Alemanno Opere di gruppo Fascia d’età 6/10 Io scelgo la felicità (Opera vincitrice) . 219 I.C. Lucio Fontana – Scuola primaria via Brembio – Classe III A Intervista al papà di Alì . 223 I.C. Alberto Manzi – Classe IV E Intervista al papà di Leila . 226 I.C. Alberto Manzi – Classe IV E Intervista ai genitori di Radia . 231 I.C. Alberto Manzi – Classe IV E Fascia d’età 11/14 Come tutto ebbe inizio (Opera vincitrice) . 236 I.C. Via Teodoro Mommsen, 20 Scuola secondaria di I grado – Classe II C Perché tanto male? . 242 I.C. Paolo Stefanelli – Classe I E La bellezza di un incontro . 244 I.C. Paolo Stefanelli – Classe II B Arrivai in Italia… salva . 247 I.C. Paolo Stefanelli – Classe I E In viaggio per la vita . 249 Parrocchia San Maurizio Martire – Gruppo dopocresima La forza di una donna madre . 253 Parrocchia Sant’Alessio – Gruppo cresima Il grande viaggio . 257 I.C. Paolo Stefanelli – Classe II F La storia del mio amico Carlos . 259 Caique Gurrisi, Federico Salvi I.C. Guido Milanesi – Classe II G Fascia d’età 15/19 La mia storia (Opera vincitrice) . 262 Giovanna De Berardinis, Francesca Del Greco Liceo Torquato Tasso – Classe I G Incontri di vita . 267 Ludovica De Santis, Benedetta Leardini, Valentina Pierboni Liceo paritario Nicolò Copernico – IV Classico e IV Scientifico Sei pronto a cominciare? Intervista a Admon Alhabib . 273 Bianca Maria Rizzo, Sophia Nedelia Squitti Liceo Torquato Tasso – Classe II G C’era una volta… . 277 Giulia Sdao, Giulia Signorelli Liceo Torquato Tasso - Classe II G Alla ricerca della salvezza . 281 I.I.S. Giordano Bruno – Classe II CU Noi e gli immigrati . 283 Liceo Vittoria Colonna – Classe III I Storie che fanno riflettere . 286 Liceo Vittoria Colonna – Classe III Q Fascia d’età 31 in poi La storia di Dayo (Opera vincitrice) . 291 Patrizio Balducci, Francesco Pazienti, Daniel Giles Storia di Lucia e Hasan (Opera vincitrice) . 296 Comunità capi Gruppo Scout Roma 20 La speranza nel cuore di Sahil . 301 Claudia Germelli, Ivonne Pulino, Angela Catalano Le stelle in tasca . Storia in punta di piedi di Joy e Blessing . 304 Angela Infante e Fabrizio Marrazzo Introduzione don Benoni Ambarus Direttore della Caritas di Roma Questo libro è una raccolta di racconti e storie di esperienze e culture diverse, di diversi modi di vedere il mondo, di diver- si modi di vedere “gli altri”. Un libro che racconta non solo di come noi guardiamo gli stranieri, ma anche di come gli stranie- ri guardano noi. Sono per lo più racconti di persone che spesso, dopo grandi sofferenze, arrivano in un paese, l’Italia, a loro to- talmente estraneo per lingua, religione, usi e costumi. Un paese che spesso fatica ad accoglierle, a comprendere le loro aspirazio- ni e i loro bisogni, a farle sentire di nuovo capaci di riprendere in mano la loro vita e quella dei propri familiari, a restituire loro la possibilità di progettare un futuro per sé e per i propri figli. E siccome molti di noi, in qualche modo e in qualche parte del mondo si sono trovati almeno una volta nella condizione di “straniero”, vorrei introdurre questo libro iniziando proprio con il racconto di due mie esperienze personali vissute da stra- niero. Sono stati avvenimenti che mi hanno offerto in seguito molti spunti di riflessione su come, da stranieri, vediamo noi stessi nella comunità che ci ospita, e su come la comunità ospi- tante ci guarda. 11 Anche io ero straniero quando dalla Romania sono arrivato in Italia per studiare in seminario seguendo la mia vocazione. Ma ancor più straniero, se mi è consentito dire così, era un ra- gazzo asiatico, anche lui seminarista. Eravamo molto giovani e ricordo che tra compagni di seminario ci davamo di gomito, ridacchiando, per l’odore particolare che questo nostro collega emanava, e di cui a lungo, dopo il suo passaggio, rimaneva traccia nelle stanze e nei corridoi, cosa che lo rendeva oggetto di qualche battuta sarcastica e qualche scherzo. Qualche anno più tardi, giovane sacerdote, fui inviato in Mo- zambico. La Missione era frequentata da tanti bambini, con cui giocavo e scherzavo. Notai che anche loro a volte ridacchia- vano e parlottavano tra loro, e si capiva che ero io l’oggetto del loro scherno. Quando chiesi loro cosa suscitasse tanto di- vertimento, inscenarono una specie di funerale, e ridendo, mi fecero capire che per loro avevo l’odore dei morti. Per loro, non io in particolare, ma i “bianchi” in generale, avevano il colore e l’odore della morte. Ho voluto raccontare questi due aneddoti, in qualche modo uniti uno all’altro dal senso dell’odore, per riflettere insie- me sul fatto che ci riconosciamo come simili o diversi anche dall’odore che emaniamo, e che l’odore che ci portiamo dietro è frutto di come vestiamo, di come ci laviamo, di cosa cucinia- mo e mangiamo, di cosa bruciamo durante i nostri riti religio- si, o di quali essenze ci aspergiamo per sentirci più freschi, o più puliti, o più vicini a Dio. Gli odori sono un elemento fon- damentale della nostra cultura, fanno parte della nostra vita, e andando avanti con l’età i ricordi più belli spesso sono legati ad un profumo, magari a quello di un biscotto, come accade al protagonista di “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust. 12 A quel tempo la mia riflessione è stata questa, e la riten- go valida ancora più oggi : dobbiamo aprirci ai tanti e diversi “odori” del mondo! Aprirsi agli odori significa dunque aprirsi alle culture diverse: iniziamo bussando a casa del nostro vici- no straniero, portiamo in dono un piatto della nostra tradizio- ne, assaggiamo la pietanza che sta cuocendo sul suo fornello. Cominciamo a piccoli passi, iniziando a riconoscere dignità e valore agli odori e ai sapori degli altri, perché dietro quegli odo- ri e quei sapori c’è la loro storia e la loro cultura. Questo potrebbe essere il primo passo per riconoscere l’altro nella sua singolarità, nella sua dignità di uomo, per riconoscere il valore unico della sua vita nelle differenze con la nostra. Certo la differenza desta paura, e per questo dobbiamo met- tere in conto anche l’esistenza di sentimenti di diffidenza e lo sforzo necessario per vincerli: c’è infatti in noi, direi inna- ta, la tendenza ad allontanare ciò che è differente da noi, ciò che non conosciamo, ciò che ci sembra distante per cultura, religione, usi e costumi quotidiani.
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