GEOPLANET SOMMARIO 1. PREMESSA_____________________________________________________________ 2 2. EVENTI ALLUVIONALI _________________________________________________ 3 3. FRANE ATTIVE Fa_____________________________________________________ 45 4. INQUADRAMENTO LAGO DI LUGANO__________________________________ 45 5. OSSERVAZIONI CLIMATOLOGICHE ___________________________________ 50 5.1 INQUADRAMENTO METEO-CLIMATICO _____________________________________50 5.1.1Temperatura atmosferica ___________________________________________________________ 50 5.1.2 Radiazione solare globale __________________________________________________________ 51 5.1.3 Precipitazioni____________________________________________________________________ 52 5.1.4 Intensità dei venti ________________________________________________________________ 53 6. CARATTERISTICHE METEOROLOGICHE DELL'AREALE LACUSTRE 1998- 2007_____________________________________________________________________ 54 6.1. Radiazione solare globale _____________________________________________________55 6.2. Temperatura atmosferica______________________________________________________55 6.3. Precipitazioni_______________________________________________________________56 7. REGIME DEL LIVELLO LACUSTRE_____________________________________ 57 7.1 Regime del livello lacustre 1930-1997____________________________________________58 7.2 Regime del livello lacustre 2000 ________________________________________________60 7.3 Regime del livello lacustre 1998-2002____________________________________________62 7.4 Regime del livello lacustre 2004-2005____________________________________________63 7.5 Considerazioni del livello lacustre 1930-2005 ______________________________________64 8. RILIEVO GEOMORFOLOGICO DI DETTAGLIO__________________________ 65 9. CARTA DEI DISSESTI CON LEGENDA UNIFORMATA PAI ________________ 70 10. CARTA DELLA FATTIBILITA’ GEOLOGICA PER LE AZIONI DI PIANO E CLASSI DI FATTIBILITA’ ________________________________________________ 71 ALLEGATI FUORI TESTO: TAVOLA 1 – QUADRO DEL DISSESTO TAVOLA 2A Carta della fattibilità geologica– Scala 1: 2.000 TAVOLA 2B Carta della fattibilità geologica– Scala 1: 2.000 TAVOLA 2C Carta della fattibilità geologica– Scala 1: 2.000 TAVOLA 2D Carta della fattibilità geologica– Scala 1: 2.000 TAVOLA 2E Carta della fattibilità geologica– Scala 1: 2.000 Comune di Porlezza (Co) 1 GEOPLANET 1. PREMESSA Il presente lavoro è stato realizzato su incarico dell'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PORLEZZA (Co), al fine di aggiornare la carta del dissesto con legenda uniformata PAI in seguito agli eventi alluvionali verificatesi dall’autunno del 2002 ad oggi. Inoltre tale studio propone di declassare la classe di fattibilità 4 a classe di fattibilità 3 lungo la sponda lacuale del territorio comunale di Porlezza. FIG. 1 Particolare debris flow loc. Campeggio Ok FIG. 2 Particolare debris flow loc. S. Maurizio Rivetta – Agosto 2006 Novembre 2002 Pertanto il presente studio ha lo scopo di verificare la situazione di fattibilità geologica in relazione alle caratteristiche morfodinamiche attuali, apportando così una modifica integrativa sia al quadro del dissesto con legenda uniformata PAI, sia alla carta di fattibilità geologica redatta nel 1998 ai sensi della L.R. n. 41 con integrazione nel 2002. L'indagine si è articolata nelle seguenti fasi: ¾ raccolta ed analisi critica dei dati esistenti in bibliografia; ¾ cronologia degli eventi alluvionali; Comune di Porlezza (Co) 2 GEOPLANET ¾ valutazioni sulle variazione del livello della superficie lacuale; ¾ rilievo geologico-morfologico lungo la fascia spondale del lago di Lugano; ¾ interpretazione dei dati raccolti; ¾ elaborazione e redazione delle seguente proposta. Lo studio integrativo si prefigge i seguenti obiettivi: 9 valutare la situazione geologico-morfologica locale; 9 valutare la situazione idrologica del lago di Lugano; 9 aggiornamento del quadro del dissesto con legenda uniformata PAI; 9 ridefinizione della Carta di fattibilità. 2. EVENTI ALLUVIONALI Dalla data di compilazione della carta del quadro del Dissesto con legenda uniformata PAI del territorio comunale di Porlezza redatta dagli scriventi in data agosto 2002 fino ad oggi, si sono verificati importanti fenomeni morfodinamici in località S. Maurizio e in località “La Rivetta”. In particolare per la località S. Maurizio nell’ottobre del 2002 è stato redatto STUDIO GEOLOGICO TECNICO PER REALIZZAZIONE INTERVENTI DI SOMMA URGENZA IN LOCALITA’ S. MAURIZIO, VALLE GRANOSA,, mentre per la località La Rivetta è stato effettuato uno studio per la “PERIMETRAZIONE E ZONAZIONE DELLA PERICOLOSITA’ DI CONOIDE ATTIVA AI SENSI DELLA LEGGE 267/98” datato ottobre 2006. Pertanto di seguito vengono riportati alcuni approfondimenti tratti da tali studi di dettaglio. 2.1 LOCALITA’ S. MAURIZIO In seguito alle precipitazioni abbondanti verificatesi nel comune di Porlezza nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 2002, in Località S. Maurizio e Valle Granosa, si sono verificate dei dissesti lungo degli impluvi esistenti con conseguente trasporto di materiale lapideo verso valle, ed interessamento delle abitazioni ed infrastrutture sottostanti. Comune di Porlezza (Co) 3 GEOPLANET In Loc. S. Maurizio l’Amministrazione comunale ha provveduto a rimuovere parte del materiale che ha interessato l’abitazione e ha ripristinato il transito lungo la strada comunale. Inoltre ha emesso apposita Ordinanza Sindacale di evacuazione FIG. 3 Panoramica canalone di fana dell’abitazione interessata, in quanto il tratto montano dell’alveo del T. Ova di S. Maurizio è stato interessato da erosioni di fondo ed il materiale lapideo è stato trasportato a valle con il conseguente sovralluovionamento dell’alveo con pericolo per la pubblica incolumità delle strutture attigue. Pertanto la Regione Lombardia, in seguito al sopralluogo effettuato dal Geol. Carlo Toffaloni e dal Geom. Fernando Paladini in data 21/10/2002, ha considerato che permane una condizione di pericolo ed instabilità dei versanti interessati dagli ultimi eventi e pertanto le opere dovranno avere immediato avvio in quanto rivestono carattere di Somma Urgenza. Il rilievo geomorfologico dell’area, ha evidenziato la presenza del substrato roccioso affiorante a partire dalla quota di 330 m s.l.m. dove è visibile una scarpata morfologica subverticale. A quote inferiori l’inclinazione del versante diminuisce in quanto si apre a ventaglio la conoide alluvionale del T. Ova di S. Maurizio. Proprio in corrispondenza di questa conoide sono stati realizzati alcuni edifici (abitazione interessata dal dissesto e Chiesa di S. Maurizio e Baita degli Alpini). L’intero versante del M.te Calbiga è interessato da fenomeni tipo Debris flow catalogati e documentati dal 1996 ad oggi. Il fenomeno che interessa tale area è definito in letteratura come Debris flow ed indica una corrente torbida, con detrito e fango dove l’acqua ha il ruolo di fluidificante, col risultato di produrre una massa detritica in movimento. Queste colate con trasporto in massa se associate ad un’elevata pendenza dell’asta possono raggiungere elevate velocità con effetti distruttivi per urto ed erosione di notevole potenza. Comune di Porlezza (Co) 4 GEOPLANET FIG. 3a Panoramica scarpata morfologica in roccia FIG. 3b Alveo scavato con depositi detriti e accumulo di detriti lapidei La messa in moto di queste colate richiede il concorso di alcune condizioni: la presenza di un ammasso detritico non stabilizzato, un’elevata inclinazione del pendio e la presenza di acqua. Fenomeni di questo tipo si sono verificati ai primi di Ottobre del 2002 lungo l’alveo dell’Ova di San Maurizio provocando l’approfondimento dell’alveo e la sua riattivazione, con la formazione di scarpate in erosione accelerata aventi anche altezze superiori a 1 m. e il trasporto di materiale detritico a ridosso dell’abitazione sottostante fino a raggiungere la carrareccia esistente. La presenza di materiale detritico lungo il pendio ed in alveo per precedenti depositi è stato riattivato dalle intense piogge avvenute poche ore prima dell’innescarsi dell’evento franoso. Il tratto di versante in oggetto, è stato interessato da una frana tipo Debris Flow, causando il trasporto di materiale lapideo lungo l’alveo dell’Ova San Maurizio ad opera sia dell’acqua di defllusso idrico superficiale sia dalla gravità. Comune di Porlezza (Co) 5 GEOPLANET Questo materiale durante la discesa verso valle ha subito un salto in corrispondenza della scarpata morfologica in roccia, con accumulo dello stesso immediatamente a valle della parete rocciosa. In seguito a forti precipitazioni, ulteriore materiale è stato trasportato verso valle FIG. 4 Panoramica struttura esistente “stalla” all’interno dell’alveo dalle acque correnti e dalla gravità raggiungendo un volume tale da non poter più mantenere una stabilità e pertanto mettendosi in movimento verso valle. L’abbondante precipitazione del mese di ottobre 2002 è stata la causa principale di questo movimento, che ha generato solchi di incisione molto profondi nei terreni di conoide alluvionale e trasportando verso valle il materiale lapideo. Questo materiale si è accumulato a valle del pendio interessando marginalmente l’edificio esistente ed investendo in parte la “stalla “ esistente, non causando gravi danni alle strutture. Questo torrente genera una conoide che risulta quiescente per molto tempo, solo nel momento in cui i detriti trasportati ed accumulati immediatamente a valle della scarpata in roccia raggiungono un volume tale da non poter restare in FIG. 4a Solco di erosione molto inciso e accumulo di
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