PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLVIII Guida degli Archivi capitolari d’Italia II a cura di SALVATORE PALESE EMANUELE BOAGA - FRANCESCO DE LUCA - LORELLA INGROSSO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2003 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E PUBBLICAZIONI ARCHIVISTICHE Direttore generale per gli archivi: Salvatore Italia Direttore del Servizio: Antonio Dentoni-Litta Comitato per le pubblicazioni: Salvatore Italia, presidente, Paola Carucci, Antonio Dentoni- Litta, Ferruccio Ferruzzi, Cosimo Damiano Fonseca, Guido Melis, Claudio Pavone, Leo- poldo Puncuh, Isabella Ricci, Antonio Romiti, Isidoro Soffietti, Giuseppe Talamo, Lucia Fauci Moro, segretaria. © 2003 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 88-7125-244-6 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Piazza G. Verdi 10, 00198 Roma Stampato nel mese di marzo 2003 dalla Tipografia Russo s.n.c. - Napoli SOMMARIO Prefazione p. 7 Presentazione » 9 Opere citate in forma abbreviata » 12 Abbreviazioni » 13 Archivi capitolari di Acireale » 15 Acquaviva delle Fonti » 18 Ales » 22 Andria » 25 Ascoli Satriano » 29 Avezzano-Pescina » 31 Barletta » 33 Bisceglie » 37 Bitetto » 42 Bova » 45 Cariati » 46 Castelsardo » 47 Cerreto Sannita » 49 Città di Castello » 51 Comacchio » 55 Crema » 57 Fabriano » 59 Fermo » 61 Foggia » 65 Guardialfiera » 68 Guastalla » 71 Irsina » 75 Ivrea » 77 Livorno » 79 Macerata » 83 Mantova » 85 Massa Carrara » 89 Mazara del Vallo » 92 Minervino » 95 Molfetta » 98 Monopoli » 101 Narni » 106 Novara » 108 Oria » 112 5 Guida degli Archivi capitolari d’Italia, II Otranto p. 115 Patti » 119 Pavia » 124 Pergola » 126 Pescia » 128 Pienza » 131 Polignano » 136 Pontremoli » 139 Ragusa » 141 Ravenna » 143 Recanati » 151 Reggia Emilia » 154 Rieti » 157 Rossano » 160 Rovigo » 162 Ruvo di Puglia » 165 San Severo » 169 Sant’Agata dei Goti » 172 Sarsina » 175 Savona » 180 Senigallia » 182 Sulmona » 185 Susa » 189 Tempio Pausania » 192 Terni » 195 Terracina » 199 Torino » 201 Treia » 207 Tuscania » 212 Vercelli » 215 Verona » 219 Vicenza » 225 Vigevano » 232 Appendice I: Archivio capitolare della basilica di s. Nicola di Bari » 237 Appendice II: Le diocesi e le loro cattedrali in Italia dal 1800 al 2002 » 243 6 PREFAZIONE L’intenso e proficuo rapporto di collaborazione scientifica tra l’Ammi- nistrazione archivistica e l’Associazione archivistica ecclesiastica, iniziato nel 1990 con la pubblicazione del primo volume della Guida agli archivi dio- cesani, ha consentito l’edizione di questo secondo volume della Guida agli archivi capitolari d’Italia che ci permette di dare notizia di altri 68 archivi capitolari che, aggiunti agli 89 del I volume, ampliano la conoscenza di que- sti complessi documentari. Gli archivi capitolari costituiscono un patrimonio di altissimo rilievo per la scienza storica e sono spesso la fonte più antica e diretta delle me- morie del territorio in cui hanno sede: non è infatti trascurabile la presen- za di carte relative a beni di proprietà della Chiesa o relative a diritti e privilegi accanto a documentazione più attinente all’attività religiosa. In generale tali archivi non sempre hanno goduto di una conservazio- ne ottimale. E la stessa valorizzazione della documentazione ha risentito di tale stato, tant’è che, per lo più, riferimenti a fonti provenienti da archivi capitolari sono contenuti solo in alcuni studi che hanno certamente un am- bito che potremmo definire locale. Il nostro auspicio è che grazie a questa serie di volumi anche altri stu- diosi possano avvalersi delle informazioni che contengono gli archivi capi- tolari che, peraltro, posseggono ricchi complessi pergamenacei. Salvatore Palese, al quale vanno i nostri ringraziamenti per l’ennesima fatica portata a termine insieme a Emanuele Boaga, Francesco de Luca, Lo- rella Ingrosso, nella presentazione che segue a queste righe ci informa che il totale di 157 archivi capitolari descritti nei due volumi è probabilmente la metà dei Capitoli attivi in Italia nel corso dei secoli. Essi costituiscono tuttavia un ottimo risultato se si considera che molti sono certamente di- spersi, molti sono confluiti in altre istituzioni, molti sono affidati a perso- ne che non sempre sono in grado di poter dare adeguate risposte alle domande piuttosto tecniche e raffinate del questionario. Questa Guida, che si avvicina di più a un censimento, come avemmo modo di dire in passato, ci consente però di riempire un altro vuoto nel- l’ormai enorme descrizione dei beni archivistici che stiamo conducendo da qualche decennio e che ci aiuta a costruire banche dati che in un futuro spe- riamo prossimo potranno colloquiare e fornire informazioni sempre più com- plete ai ricercatori. 7 Guida degli Archivi capitolari d’Italia, II La Guida generale degli Archivi di Stato italiani è ormai informatiz- zata, così come la Guida agli archivi della Resistenza e quella delle Came- re di Commercio. A breve disporremo della banca dati degli archivi di famiglie e di persone, oltre a quella degli archivi comunali e di enti diver- si che sta raccogliendo l’Amministrazione archivistica. Non è possibile al momento prevedere se e quando si potrà lavorare anche alla costruzione di una Guida informatizzata degli archivi ecclesia- stici che, peraltro, potrà usufruire dei risultati già conseguiti da progetti qua- li Ecclesiae Venetae, o quali quelli condotti dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia e altri ancora. Per il momento siamo fieri e onorati di aver contribuito alla riscoperta, alla tutela e alla valorizzazione di un patrimo- nio documentario unico al mondo. ANTONIO DENTONI-LITTA Direzione generale per gli archivi 8 PRESENTAZIONE La pubblicazione del primo volume della Guida degli Archivi Capi- tolari d’Italia ha suscitato apprezzamenti per l’iniziativa. Di essi ne sono te- stimonianza, ad esempio, gli interventi alla presentazione che se ne è fatta a Bari, il 23 marzo 2001, e di cui si è data ampia notizia nel bollettino del- l’Associazione Archivistica Ecclesiastica “Archiva Ecclesiae” 43-44 (2000- 2001) alle pp. 267-279. Tanto consenso ci ha incoraggiati ad andare avanti nell’impegnativa operazione del censimento di questi archivi. A sostenere la fatica è la convinzione che quello conservato in detti ar- chivi è il patrimonio documentario più antico delle Chiese particolari e lo- cali, in Italia. Come pure la constatazione che questi archivi sono spesso meno curati di quelli di altre istituzioni ecclesiastiche, a causa delle vicen- de storiche, recenti e antiche, dei Capitoli delle cattedrali e della configu- razione che tali collegi di chierici hanno ricevuto negli anni ’80 del secolo scorso, con la promulgazione del Codice di diritto canonico (1983) e con gli sviluppi conseguenti il “nuovo concordato” tra la S. Sede e la Repubblica Italiana (1984). Nel corso della raccolta delle schede pubblicate nel primo volume e, ancor più, di quelle contenute in questo secondo, in non pochi casi, si è trat- tato di una loro “riscoperta”. Sicché alle adesioni iniziali non è stato facile ottenere la concreta descrizione delle serie: spesso mancano i “custodi” di queste carte. Tutto questo fa comprendere il numero delle schede raccolte in questo secondo volume. * * * Abbiamo fatto tesoro delle osservazioni e dei suggerimenti per miglio- rare la edizione di questo secondo volume e siamo grati a quanti ce li han- no offerti. I criteri di redazione delle singole schede sono quelli stabiliti nella progettazione dell’intera operazione e sono quelli indicati nella intro- duzione del primo volume. Si potrà facilmente rilevare che alcuni di questi archivi sono stati rac- colti in deposito, temporaneo o permanente, nei maggiori archivi ecclesia- stici delle città episcopali, quelli diocesani, normalmente. In questa condizione essi hanno trovato migliori garanzie di conservazione e saranno pienamente valorizzati per la cultura storica delle città, soprattutto di quel- le che furono sedi vescovili. 9 Guida degli Archivi capitolari d’Italia, II Altri archivi sono conservati presso la sede del Capitolo perdurante. Infine, quelli dei Capitoli delle cattedrali trasformate in semplici chie- se collegiate, a seguito delle vicende della stessa sede vescovile, oggi, in par- te sono negli archivi diocesani e in parte sono conservati nell’archivio della parrocchia, istituita e sviluppatasi nella chiesa matrice, quella più antica, di ciascun luogo. Come nel primo volume, abbiamo conservato la dizione di cattedrale, anche se, per le vicende storiche e istituzionali, quelle chiese che furono se- di di Capitoli, sono state “declassate” ad altro ruolo. In appendice a questo secondo volume compare la scheda dell’Archivio del Capitolo di s. Nicola di Bari, pur non essendo Capitolo di chiesa catte- drale. Si tratta di uno dei più importanti archivi dell’Italia meridionale, non soltanto per il cospicuo patrimonio pergamenaceo, ma pure per il fondo car- taceo relativo ai secoli di età moderna e contemporanea. Pergamene e regi- stri, carteggi e pacchi riflettono la intensa attività di ogni genere, da quella economica a quella assistenziale, svolta dal Capitolo che ben presto fu isti- tuito in quella chiesa dedicata al santo di Mira di cui furono traslate le re- liquie nel 1089; chiesa particolarmente considerata dai sovrani del tempo e perciò dichiarata, in seguito, “chiesa palatina” come poche altre nelle regio- ni meridionali ed ora basilica pontificia. Il suo Capitolo ha cessato di esi- stere nel 1951; la sua
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