In Questo Numero

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Sped.in abb.postale 70% Filiale di Torino - Anno XVII - Nº 3/06 To - Redazione: Sst v.Goito 13, tel/fax 011657072 - www.scacchisticatorinese.it - E.mail:[email protected] Tipografia: Artale snc, via Reiss Romoli 261 To - Autorizzazione del Tribunale di Torino n° 4118 del 25 novembre 1989 - Direttore responsabile Michele Cordara BIMESTRALE DELLA SOCIETÀ SCACCHISTICA TORINESE Nº 102 MAGGIO 2006 in questo numero La festa degli scacchi all’Oval L’OLIMPIADE DEI RECORD di Michele Cordara pag. 3 Vincitrici a sorpresa nei due tornei ARMENIA E UCRAINA D’ORO di Adolivio Capece pag. 4 Il bilancio del presidente Fsi ITALIANI SALVATI DAI GIOVANI di Gianpietro Pagnoncelli pag. 6 Statistiche sulla scacchiera SEIMILA PARTITE DA STUDIARE di Massimo Settis pag. 8 Il successo di “Mosse d’Autore” IL NERO MUOVE E VINCE di Roberto Mascolo pag. 10 ESTATE ALL’ATRIUM pag. 11 EN PASSANT/PIEMONTE Angelini è il n° 1 Attacco all’arma bianca Sul lago con l’AVIS Brunello & Brunello senza rivali Semi lampo d’estate Di Rosa dei record Magico maggio a Vercelli Acqui, amaro in bocca Gli ultimi fuochi d’anteguerra La copertina del DVD Olimpico. La festa degli scacchi all’Oval sportivo. Alla fine crediamo che il nostro lavoro sia stato riconosciuto: ricordiamo con piacere il "Wonderful!" del presidente della Fide, Kirsan Ilyumzinov, e i sorrisi e i ringraziamenti di tanti Torino 2006 capi-delegazione. Chiusa questa parentesi, tolto il dente dei piccoli intoppi, vogliamo dire con franchezza l’Olimpiade che il bilancio complessivo delle Olimpiadi ci sembra davvero esaltante. Lasciamo al dettaglio dei record delle pagine successive l'elenco dei molti record conseguiti. Ci limiteremo a qualche considera- zione intorno al cuore pulsante dei Giochi, i ventiseimila metri quadrati dell'Oval. Tanti gira- mondo dello scacchismo internazionale l'hanno entusiasticamente proclamata la più bella sede E' stata la prima volta, sotto molti punti di che si sia mai vista in ottant'anni olimpici. Non vista. La prima volta che l'Armenia ha vinto ci sorprende: l'Oval è una struttura d'avanguar- un'Olimpiade degli scacchi, con i vivissimi com- dia, progettata per grandi avvenimenti, sportivi plimenti di tutti. La prima volta che si è giocato e fieristici. Nelle due settimane scacchistiche ha in Italia. La prima volta che Olimpiadi, tornei funzionato egregiamente: amplissima l'area di collaterali e area fieristica sono allestite nello gara, e ben isolata rispetto agli altri settori; fun- stesso edificio, e che edificio: 26000mq! La pri- zionale l'area dei tornei collaterali, che hanno ma volta che lo spazio riservato al torneo olim- riscosso un lusinghiero successo con 852 par- pico sfiora i 10000mq. La prima volta che tutte tecipanti complessivi nei 10 giorni di gara; ricca le partite, giorno dopo giorno, sono state tra- di offerte e assai frequentata l'area commercia- smesse in tempo reale su Internet. La prima le. E' stata quest'ultima una mezza sorpresa, volta che giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti e considerando le abitudini tradizionalmente so- accompagnatori da 140 Paesi del mondo hanno brie degli scacchisti: eppure negli stand dell'O- vissuto davvero insieme per quindici giorni, val sono stati quindici giorni di autentici affari. ospiti tutti quanti di una struttura moderna ed Si sono venduti quattromila libri di scacchi, die- efficiente come il Villaggio Olimpico. La prima cimila gadget olimpici fra magliette, cappellini, volta che per gli scacchi si superano i 7000 orologi e portachiavi, mille scacchiere elettroni- spettatori paganti. La prima volta che le Olim- che. piadi hanno avuto un così ricco programma La bella avventura è finita. Preparate per culturale collaterale. La prima volta che in Italia anni, le due settimane di Torino sono volate in si vendono i diritti televisivi per gli scacchi. E' un baleno. Confidiamo che tutti coloro che ne stata anche la prima volta per tutti noi: il Comi- sono stati protagonisti conservino un ricordo tato organizzatore e la fitta rete dei collaborato- gradevole, magari uno stimolo a rivisitare, in fu- ri. La prima e verosimilmente anche l'ultima: è turo, la nostra città. Per noi scacchisti torinesi improbabile che si organizzino due Olimpiadi in hanno impresso nella memoria un'impronta in- una vita sola. delebile. Così come pensiamo per tanti torinesi Fare un bilancio, sia pure sommario, prov- non scacchisti, che sono stati essenziali in que- visorio, a caldo, richiede necessariamente di sta circostanza e che qui vogliamo affettuosa- mettere insieme ingredienti diversi. Intanto, la mente ringraziare: le amministrazioni cittadine, lista delle disfunzioni: chi si è lamentato per il che hanno pronunciato il decisivo sì alle Olim- quotidiano trasferimento dal Villaggio all'Oval, piadi, e le hanno aiutate finanziariamente e or- chi per le code alla mensa dei primissimi giorni. ganizzativamente; il nostro gruppo organizzati- Qualche giornale ha criticato la scarsa presenza vo che non si è mai sottratto all’impegno né- di spettatori sulle tribune. Qualche spettatore guardato troppo le ore e addirittura i giorni di ha criticato la scarsa presenza di articoli sui lavoro straordinario, i colleghi del Toroc, il Co- giornali. Si è puntato il dito sulla scomodità di mitato per i Giochi invernali, che si sono volen- accesso, sulla poca segnaletica in città, sui di- tieri sobbarcati un supplemento di impegno; gli sguidi intorno ai molteplici pass e accrediti. sponsor, che hanno sostenuto con generosità la In genere, in ogni singola protesta c'è alme- loro parte; i trecento volontari, che ci hanno no una parte di ragione. Non pretendiamo di es- messo il loro tempo, la loro piena disponibilità, sere stati né perfetti, né infallibili. Abbiamo in- la loro passione. vece cercato di prestare ascolto a ciascuna esi- Alla cerimonia di chiusura, domenica 4 giu- genza, di intervenire quando possibile per cor- gno, abbiamo consegnato il testimone olimpico reggere, smussare, soddisfare le richieste. Con- agli amici di Dresda. Adesso tocca a loro: la sapevoli che le Olimpiadi non sono di chi le prossima edizione, nel 2008, si terrà in riva al- ospita: sono prima di tutto dei giocatori, che de- l'Elba, nella smagliante capitale della Sassonia. vono essere messi nelle condizioni di dare il me- Di tutto cuore, in bocca al lupo! glio di sé, e poi di chi paga il biglietto, e ha dirit- to a godersi nel modo più integrale lo spettacolo Michele Cordara en passant - 3 Il bilancio del presidente Fsi Italiani salvati dai giovani Ai nastri di partenza l'Italia, in quanto paese ospitante, ha potuto schierare ben cinque for- mazioni: due nel torneo maschile e due nel tor- neo femminile, più una quinta squadra denomi- nata Italia 3 - Provincia di Torino che ha parte- cipato fuori classifica e che era composta da due giocatori indicati dalla F.S.I., il Maestro FI- DE Roberto Mogranzini e il Maestro Internazio- nale Pierluigi Piscopo, e da quattro giocatori re- sidenti in provincia di Torino scelti dal Comita- to Organizzatore: il Maestro Internazionale Spartaco Sarno, i Maestri FIDE Folco Castaldo e Fabrizio Molina e il Candidato Maestro Alber- to Pulito. Tutti i giocatori convocati le le varie squadre hanno partecipato, prima delle Olimpiadi, a uno stage di perfezionamento organizzato dalla Federazione italiana: cinque giorni a Salsomag- giore, dal 17 al 22 gennaio, sotto la guida dei Grandi Maestri Yuri Razuvaiev e Miso Cebalo. Inoltre la Federazione ha anche predisposto al- tri tre stages di formazione ai quali hanno par- tecipato circa 80 arbitri, 55 dei quali sono poi stati selezionati per le Olimpiadi dove hanno ri- cevuto unanime apprezzamento per la profes- sionalità e l'impegno dimostrati. Il bilancio finale dei Giochi, per quanto ri- guarda i risultati agonistici delle formazioni ita- liane, va considerato più che buono nel torneo maschile, un poco meno in quello femminile. La squadra Italia 1 maschile, composta dai nostri giocatori di vertice - i Grandi Maestri Mi- chele Godena e Carlos Garcia Palermo e i Mae- stri Internazionali Fabio Bellini, Carlo D'Amore, Ennio Arlandi e Daniel Contin -, si è classificata al 30-35° posto ex-aequo. Per trovare un risul- tato migliore bisogna ritornare al 1992, ma allo- ra le squadre partecipanti erano molte meno. Oltre a Michele Godena, come sempre una sicu- rezza in prima scacchiera, ha particolarmente brillato Ennio Arlandi, migliore performance tra gli italiani. Oltre ogni più ottimistica previsione il risul- tato della squadra Italia 2 maschile che ha mi- gliorato di ben ventidue posizioni il piazzamento atteso in base al numero di tabellone iniziale e che schierava alcuni tra i nostri giovani più promettenti: il Maestro Internazionale Daniele Vocaturo, i Maestri FIDE Niccolò Ronchetti, Sa- Dall’alto: Michele Godena e Fabio Bellini; Olga Zimina; bino Brunello e Denis Rombaldoni (tutti nati Denis Rombaldoni. nel 1989), più i Maestri FIDE Christian Cacco e 4 - en passant Daniele Genocchio, entrambi venticinquenni. I quattro "ragazzi dell'89" hanno dimostrato una straordinaria maturità tecnica, agonistica e ca- ratteriale portando la squadra alla conquista del primo premio per categoria di forza (terzo li- vello), a tutt'oggi l'unica medaglia d'oro mai conquistata da una squadra italiana alle Olim- piadi degli Scacchi. Questo risultato, che è anche il frutto delle politiche messe in campo dalla FSI per lo svi- luppo del settore giovanile, conferma la grande vitalità del nostro attuale vivaio e ci fa sperare che in un futuro forse non troppo lontano i ri- sultati delle nostre squadre nazionali potranno essere ancora migliori. Per quanto riguarda il torneo femminile, la squadra Italia 1, nella quale erano schierate le nostre migliori giocatrici, come le Grandi Mae- stre femminili Elena Sedina e Olga Zimina, la campionessa italiana Eleonora Ambrosi e l'ex campionessa italiana Maria Vincenza Santur- bano, non è andata oltre il 37° posto, laddove il numero di tabellone iniziale, il ventunesimo, poteva far sperare in un piazzamento di mag- giore prestigio.

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