Il Ticino E La Lotta Al Fuoco Storia Sociale Di Un Rischio Collettivo

Il Ticino E La Lotta Al Fuoco Storia Sociale Di Un Rischio Collettivo

Fabio Ballinari Il Ticino e la lotta al fuoco Storia sociale di un rischio collettivo Armando Dadò editore L’OFFICINA NUOVE RICERCHE SULLA SVIZZERA ITALIANA 32 Il Ticino e la lotta al fuoco Si ringraziano per il generoso contributo: Cantone Ticino (contributo derivante dall’Aiuto federale per la salvaguardia e promozione della lingua e cultura italiana) Generali Assicurazioni, Agenzia generale Bellinzona e Agenzia principale Locarno La Mobiliare, Agenzia generale Bellinzona Pubblicato con l’appoggio del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica Tesi di dottorato presentata alla Facoltà di Lettere dell’Università di Friburgo, Svizzera Approvata dalla Facoltà di Lettere su proposta dei professori Francis Python (primo relatore), Benoît Challand (secondo relatore) e Luigi Lorenzetti (terzo relatore) Friburgo, 16 giugno 2015 Il Decano Prof. Marc-Henry Soulet © 2017 - Armando Dadò editore CH-6600 Locarno, Via Orelli 29, www.editore.ch La casa editrice Armando Dadò editore beneficia di un sostegno strutturale dell’Ufficio federale della cultura per gli anni 2016-2020 ISBN: 978-88-8281-443-4 FABIO BALLINARI Il Ticino e la lotta al fuoco Storia sociale di un rischio collettivo (1803-1918) Presentazione di Francis Python Prefazione di Luigi Lorenzetti ARMANDO DADÒ EDITORE Indice 11 Presentazione di Francis Python 13 Prefazione di Luigi Lorenzetti INTRODUZIONE 21 Per una storia del rischio e dell’incendio 21 La vulnerabilità, oggetto storiografico 22 La catastrofe, l’incendio: elementi antropici 24 Rischio e prevenzione: due chiavi di lettura per le società del XIX e XX secolo 27 La storia sociale dei rischi 27 Un ricco cantiere di ricerca 28 Gli scenari dell’intervento pubblico 31 Studiare il fuoco, studiare un Cantone PARTE PRIMA Prevenire e combattere gli incendi nel Ticino dell’Ottocento 39 Il rischio d’incendio nella legislazione cantonale 39 Un pericolo quotidiano 39 Polvere, forni, carbone: il difficile compromesso tra gestione del rischio ed economia locale 50 Materie esplosive e infiammabili: tra illuminazione e ferrovia 56 Competenze locali e attori pubblici 61 Beneficenza e assicurazione 63 La questione dell’assicurazione 63 Un tema d’«utilità pubblica» 65 La memoria Pioda e la situazione ticinese 72 Informare, confrontare, sensibilizzare 79 Le prime proposte politiche 83 Il tentativo del monopolio pubblico 85 Il progetto del Consiglio di Stato 90 Le modifiche del Gran Consiglio, specchio di una paralisi politica ed economica 95 L’azienda cantonale di assicurazione contro gli incendi 101 Assicurare il Cantone 101 Gli agenti e il territorio 105 Le esigenze della gente e la «riassicurazione» 111 Un rapido declino 111 Il fallimento annunciato di un’assicurazione facoltativa 116 L’abbandono della gestione pubblica 120 L’appalto privato 124 Il ritorno alla libera concorrenza 133 Polizze, assicurati e beni: uno sguardo sul Ticino del tempo 139 «Incendiati» e soccorsi: una pagina di storia sociale 139 L’incendio, infortunio «straordinario» 145 La realtà dei questuanti nei primi decenni del secolo 151 Istituzionalizzare e gestire i soccorsi: la pubblica beneficenza cantonale 156 Danneggiati e sussidi: valutare la vulnerabilità 162 I limiti della carità legale 169 L’agonia di un sistema PARTE SECONDA Le culture locali del rischio 177 Premessa 179 Locarno: il rischio nel contesto urbano 179 Prevenire in città, d’inverno e d’estate 187 Gli orizzonti mutevoli della lotta al fuoco 197 Guardia civica e pompieri: l’incendio nella Locarno capitale 202 Fuoco e acqua potabile: il rischio come fattore di modernizzazione 213 Airolo: la gestione collettiva dell’incendio 213 Dal Vicinato al Comune: la lotta al fuoco nella genesi del legame politico 223 Un territorio sotto pressione: la percezione del rischio nel periodo ferroviario 236 L’arte di ricostruire 238 Una questione «razionale» 245 Espropriare e riedificare 250 Acqua per gli incendi: un servizio pubblico PARTE TERZA Gli sviluppi nel primo Novecento 263 Il ritorno della questione assicurativa 263 Per il bilancio pubblico e il progresso 267 Studi e sondaggi 272 Il dibattito sulla stampa 272 Dal consenso alla prudenza 277 Le assicurazioni private e il potere delle cifre 281 I limiti di un approccio «fiscale» 287 Sviluppo economico, finanze pubbliche e lotta al fuoco 287 Le ferrovie regionali, il debito pubblico e l’assicurazione nel Ticino della Belle Époque 292 Ruolo e influenza della Federazione cantonale dei pompieri 292 L’occasione politica 296 Tra vantaggi morali e materiali 303 Gli studi di fronte alla crisi 303 Verso un progetto di legge 307 Il freno dei fallimenti bancari e della grande guerra 313 L’ora delle trattative e del compromesso 313 Un nuovo orientamento per nuove discussioni 319 La soluzione del «fondo incendi» CONCLUSIONE 331 Un nuovo ingresso nella storia 331 Dialogando con il territorio, le sue risorse, i suoi abitanti 334 Nel solco di dinamiche economiche e sociali 336 Sulle tracce del rapporto tra pubblico e privato APPENDICE 343 Villaggi in fiamme: i maggiori incendi nel Ticino dell’Ottocento 344 Osservazioni generali 346 Fonti principali relative agli incendi elencati nella lista 349 Bibliografia 359 Elenco delle abbreviazioni 361 Ringraziamenti Presentazione La prospettiva può sembrare sorprendente a coloro che sono affezionati a una storia evenemenziale o strettamente politica. Rileggere la storia cantonale del Ti- cino sotto l’angolo inedito della lotta contro il fuoco può anche apparire banale ad altri, interessati a una storia più spettacolare. Seguire per un secolo questa lotta impari contro il fuoco condotta con costan- za se non efficacia, a tutti i livelli della comunità, dalla frazione di villaggio fino alle autorità cantonali, potrebbe persino sembrare un’operazione un po’ noiosa e austera. Lo studio mostra dei ritardi e delle pecche nei dispositivi e nella volontà politica, ma ciò non costituisce che una parte del suo interesse. L’esame attento di questa lotta al fuoco, spesso ripetitiva a livello locale e tal- volta indecisa sul piano politico, fornisce un notevole contributo alla comprensione delle realtà sociali ticinesi, nella misura in cui lo studio s’inserisce nel solco di una storia recente delle catastrofi che ha rinnovato completamente l’approccio alle loro cause, ai loro svolgimenti e soprattutto ai loro effetti, senza dimenticare la loro prevenzione, il tutto in un quadro che permette dei confronti fra realtà diverse. L’opera di Fabio Ballinari s’ispira ai metodi di alcuni storici pionieri in questa materia a livello svizzero, quali N. Caviezel, M. Körner, C. Pfister o F. Walter e si mostra attenta ai progressi della «scuola» dell’Università di Grenoble riunita attorno a R. Favier, che ha sviluppato una comprensione sistemica delle catastrofi, naturali o causate dall’uomo, in risonanza con le preoccupazioni ecologiche attuali. L’evoluzione di questa lotta contro gli incendi non è lineare nel tempo e si nota che lo spazio cantonale reagisce in modo eterogeneo ai pericoli e alla valutazione dei rischi. Nel primo terzo del XIX secolo la nuova amministrazione cantonale ne lascia l’incombenza ai Comuni, piuttosto provati e impotenti. Negli anni 1830-50 si assiste a delle iniziative per la mutualizzazione dei ri- schi ispirate dagli ideali filantropici delle prime assicurazioni, ma il sistema assi- stenziale resta preponderante con l’organizzazione cantonale delle questue post- disastro. Per superare l’aspetto puramente caritativo, lo Stato oscilla a lungo nelle sue scelte tra monopolio pubblico e assicurazioni private. La presenza di società d’assicurazione italiane prima e l’apparizione di compagnie nazionali poi ritmano l’«elvetizzazione» del Cantone, ma la scelta del privato lascia soprattutto intrav- vedere la forza del liberalismo e forse anche gli effetti del clientelismo in seno alla classe politica. 11 Interessarsi alla lotta contro il fuoco implica imperativamente la conoscenza delle risorse idriche disponibili. Anche in questo caso lo studio fornisce conoscen- ze preziose sull’approvvigionamento in acqua e la sua distribuzione tanto in città quanto nelle vallate alpine. Attraverso l’esempio della realizzazione di una moder- na rete di distribuzione a Locarno e le lotte per conservare il controllo dell’acqua nelle frazioni e nei villaggi si legge tutta la diversità cantonale di fronte alla mo- dernizzazione. Lo si può osservare anche nei dibattiti sulla ricostruzione delle frazioni e dei quartieri di villaggi distrutti dal fuoco. L’autore, specialista del grande incendio di Airolo (1877) con uno studio pubblicato nel 2010, riesce qui a rinnovare la que- stione ricorrendo a delle fonti inedite che permettono fruttuosi paragoni. L’appendice che contiene la lista dei principali incendi esprime questa preoc- cupazione di prendere in considerazione le diverse realtà comunali, le cui tracce sono state pazientemente raccolte negli archivi. Si colgono meglio allora, paral- lelamente alla storia degli scontri politici partigiani, le diverse condizioni di una società rurale ticinese contraddistinta dall’isolamento e dalla povertà delle risorse, attaccata alle sue pratiche tradizionali e reticente alla modernizzazione della sua amministrazione pubblica. Lontana dai clichés di una semplice storia locale, aneddotica o commemorativa, che avrebbe potuto trattare di corpi pompieri e del loro equipaggiamento, quest’o- pera chiarisce con rigore e sotto un prisma originale alcuni tratti fondamentali della società ticinese e dell’edificazione dello Stato cantonale. Francis Python professore emerito di storia contemporanea all’Università di

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