19pag04 9-05-2007 14:10 Pagina 1 VISITA PASTORALE DI MONSIGNOR Il Vescovo tra la sua gente CESARE NOSIGLIA Villaverla Vicariato di Malo LA VITA DELLA PARROCCHIA A colloquio con don Giovanni Castegnaro, parroco dal 1998 Comunità attiva e partecipe Negli ultimi nove anni la comunità è cresciuta sulla proposta di parrocchia come casa e scuola di comunione. I sacramenti d’iniziazione, per esempio, sono avvenimenti comunitari e non una festa privata del bambino con i suoi La facciata della chiesa di san Domenico a Villaverla. genitori, per questo le celebrazioni favoriscono il coinvolgimento di tutti «La visita pastorale è un maggiori tra cui si trova: vanni -. C’è desiderio di momento di grazia. Un do- Vicenza e Thiene. I nuovi interrogarci sul senso di no di Dio che ci arriva at- abitanti, italiani e stranieri, essere cristiani oggi. Cosa traverso il Vescovo, e per danno luogo a una diversa significa? Non è facile, questo anche una responsa- composizione della popola- con le molte sollecitazioni bilità nostra. Ecco perché zione, diversa per lingua e del mondo, spesso opposte la parrocchia ne dovrà per religione. «Ne abbiamo all’insegnamento cristiano. uscire con maggior entusia- un primo riscontro con i Ma la gente sente che ser- smo per riprendere il cam- bambini del catechismo - ve un sostegno, per le fa- mino di fede». Con questo racconta Alessandra Zanin, miglie e per i ragazzi». spirito, che emerge sin catechista della classe 1a I giovani qui sono molto dall’inizio del colloquio media -. I ragazzi hanno al- numerosi. L’Acr ne conta con il parroco don Giovan- le spalle famiglie diverse almeno sessanta, dalla pri- ni Castegnaro, la comunità tra loro, e più il paese è vis- ma elementare alla terza di Villaverla si prepara suto come dormitorio, mi- media, e poi ci sono i grup- all’incontro con monsignor nore è la partecipazione al- pi dei giovanissimi, seguiti Nosiglia. la vita comunitaria, specie da venti animatori. Una «La parrocchia non è del al di fuori della mera pre- quarantina di catechisti si parroco - prosegue don parazione ai sacramenti. occupa della dottrina, fre- Giovanni -, che è qui solo Anche se molti dei nuovi quentata da circa quaranta- pro tempore, tanto che an- abitanti di fatto partecipano cinque ragazzi per ogni an- ch’io ora sono alla fine del alle attività della parroc- nata. Alla cresima mio mandato, iniziato nel chia e sono comunque ben quest’anno arrivano in qua- Don Giovanni Castegnaro con mons. Ferruccio Sala, collaboratore pastorale dal 2000. 1998. Sono i parrocchiani, integrati». rantuno. Presenza al cate- tutti i cristiani che sono Di questa integrazione il chismo, tuttavia, non signi- to coinvolgente, della cate- poi proseguire le “lezioni” fede. In tutto questo, il par- chiamati a vivere la dimen- paese ha recentemente dato fica frequentare la messa chesi familiare per i ragaz- a casa. «Molto bello per i roco è animatore, mentre sione comunitaria, con la un segno tangibile, con una domenicale con uguale as- zi di seconda media. Una genitori, che hanno occa- tutti concorrono a far cre- guida del prete. In questi grande partecipazione nella siduità. domenica al mese, genitori sioni di confronto, di rifles- scere la fede, nei bambini nove anni, la comunità è tragica circostanza dell’in- «I sacramenti sono avve- e ragazzi si ritrovano, per sione anche sulla propria ma non solo». cresciuta sulla proposta di cidente stradale che ha por- nimenti comunitari - spiega parrocchia come casa e tato via un’intera famiglia, il parroco -. Ecco perché ce- chiale tra il 1297 e il 1303: infatti le Ra- scuola di comunione. Una con quattro ragazzi, origi- lebriamo il battesimo comu- CENNI STORICI tiones decimarum ci parlano di un certo proposta che nasce seguen- naria del Pakistan. Saranno nitario, che presuppone una Ottolino “presbyter ecclesie S. Dominici do le parole di Giovanni forse 300 gli stranieri a Vil- preparazione fatta insieme Paolo II, che nella Novo laverla, alcuni cristiani altri per tutti i genitori e un pro- Area di insediamento romano, sino a tutto de Verlaria”. Un testamento di certo Bom- millennio ineunte parla di di diversa religione, princi- seguimento degli incontri il XIII secolo questa località fu chiamata piero del fu Mascarello Verlati (9 agosto un cammino da intrapren- palmente musulmani. L’in- anche dopo la celebrazione Roburetum (Roveredo), ma divenne Villa 1419) disponeva la sepoltura del suo fir- dere partendo da alcuni tegrazione per i ragazzi av- del sacramento. Cerchiamo Verlaria dopo che i Verla o Verlati vi sta- matario in chiesa di Villaverla davanti punti fondamentali. Il pri- viene soprattutto a scuola, di creare un percorso di for- bilirono i loro possedimenti. Famiglia an- all’altare di San Martino: questa circo- mo è che siamo tutti fatti a ma anche sul campo di cal- mazione cristiana per la fa- tica e potente, i Verla disponevano già di stanza ci fa sospettare che, prima della immagine di Dio, che è cio, in oratorio, dove si ra- miglia e un legame con la altre vaste proprietà a Monte di Malo, chiesa di S. Domenico, vi fosse a Villa- uno e trino, e quindi chia- dunano, anche se spesso a comunità. I genitori posso- Montecchio Precalcino e Bado di Sarce- verla una cappella di S. Martino, allora mati alla comunione; poi gruppetti separati dai ra- no così trovare un sostegno do. Giovanni Verla ricevette alcune inve- già scomparsa, ma ricordata con un altare che l’altro è dono per me e gazzi italiani. nel sacerdote, negli esperti e stiture da parte di Enrico II e di Corrado il nella parrocchiale. perciò io sono chiamato ad Comunità molto attiva, nelle altre famiglie. Allo Salico. Un altro Verlato, Pietro del fu Angelo, accoglierlo, compito non su vari fronti, e molto par- stesso tempo, teniamo mol- Nel 1300 Giacomo Verlato tentò, senza il 27 febbraio 1425 disponeva l’erezione sempre semplice. D’altra tecipe alla vita parrocchia- to alla partecipazione di tut- successo, una congiura contro i Padovani della casa e la fondazione di una rendita parte, anch’io sono dono le, Villaverla si presenta ta la parrocchia, specie nel despoti di Vicenza, con l’aiuto di altri no- per un cappellano disposto a celebrare per l’altro e quindi mi devo con un fiorire di gruppi caso del battesimo, che è bili vicentini e, pochi anni dopo, subì ana- quotidianamente in S. Domenico. La pre- presentare bene, come cri- davvero singolare. Ben vi- proprio l’ingresso del bam- logo insuccesso Raynaldo Verlato contro senza di un cappellano a Villaverla nel stiano. Il rapporto tra me e vi sono i sei gruppi sposi, bino nella comunità cristia- gli Scaligeri, subentrati ai Padovani nel 1400 può essere indizio di una certa con- gli altri si basa sulla condi- con cinque coppie ciascu- na. Ma anche la Prima Co- dominio di Vicenza. sistenza demografica della comunità. visione, ovvero portare as- no che si incontrano men- munione viene celebrata a Un’altra distinta famiglia di Villaverla Questa, infatti, contava già 690 abitanti sieme i pesi, ma anche le silmente per una formazio- piccoli gruppi, per avere un fu quella dei Ghellini, di tradizione guelfa nel 1557, superava i 1.300 agli inizi del gioie della vita». ne continua, sentita come più intenso coinvolgimento e perciò ostili ai Verlati. secondo decennio dell’Ottocento, subiva Paese di circa 4.000 abi- un modo per sentirsi in co- di tutti e per non fare della Entrambe queste famiglie si costruirono una consistente flessione nella carestia del tanti, Villaverla vive in munione tra famiglie. festa un momento privato a Villaverla splendide residenze: Palazzo 1816-17 e raggiunse nel 1824 quota questo periodo una forte «Quella di un confronto del bambino con i suoi ge- Verlato, su progetto dello Scamozzi 1.160. Una cinquantina d’anni dopo risali- crescita demografica, come costante con gli altri è dav- nitori». (1576), e Villa Ghellini del 1644, incom- va a quota 1.539 (dati della Visita Farina, residenza per famiglie che vero un’esigenza molto Tra le varie esperienze, piuta. 1868), per raggiungere nel 1935 la consi- gravitano verso i due centri sentita - prosegue don Gio- quest’anno c’è quella, mol- La chiesa di Villaverla era già parroc- derevole cifra di 2.375 abitanti. 19pag05 9-05-2007 14:16 Pagina 1 IL VESCOVO E’ IN VISITA ALLA PARROCCHIA DI VILLAVERLA DA GIOVEDI’ 10 A DOMENICA 13 MAGGIO Da sinistra: Battesimo co- munitario; busto del card. Elia Dalla Costa; interno della chiesa di San Dome- nico. Sotto: l’altare mag- giore con tela del Maganza. IMPEGNO SOCIALE E PROPOSTE RICREATIVE C’è una grande disponibilità di volontari per i differenti settori Tre centri e molti gruppi Associazioni e sodalizi sono attivi in tutti gli ambiti: dall’intrattenimento degli anziani all’animazione missionaria e caritativa, dal servizio liturgico all’organizzazione di rassegne cinematografiche e teatrali. Ogni anno il campeggio parrocchiale offre a 250 persone un periodo di sana vacanza A Villaverla è molto attivo che fuori della cooperativa. naria, con i molti, tra frati, to questa sintesi, ha ascol- il centro anziani, con diver- Il Centro missionario è preti e suore che, specie ne- tato così profondamente il se iniziative che vanno intitolato a fratel Vittorio gli anni ’50 e ’60, sono Bangladesh, da diventare il dall’intrattenimento al gio- Faccin, un missionario uc- partiti da qui per portare principale traduttore del co delle carte, alla gestione ciso in Congo nel 1968. «Il aiuto e il messaggio cristia- suo massimo poeta, Tago- del bar. Quest’anno inau- centro non ha un’attività se- no in Paesi lontani. Ricor- re. È diventato uno di loro, gura l’Università degli an- parata dalla vita della co- diamo suor Lina Costalun- parlando la loro lingua at- ziani, che conta già 80 munità - spiega il parroco -, ga, che dirige una scuola in traverso le parole del poeta iscritti e si realizza con la ma serve proprio a tenere Sudan con circa 300 ragaz- che tutti conoscono e ama- partecipazione del Comune desta l’attenzione cristiana zi e poi fa conoscere questa no.
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