Il SENTIERO RACCONTATO CAPRIASCA

Il SENTIERO RACCONTATO CAPRIASCA

071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 1 IlIl SENTIEROSENTIERO RACCONTATORACCONTATO CCAPRIASCAAPRIASCA – SVIZZERASVIZZERA 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 2 Presentazione Un sasso, un lago, due affreschi, una fontana, un paese, una torre, un sarcofago. Ad ognuno di questi oggetti che si trovano nel territorio dove vivia- mo, è legata una leggenda o una storia particolare. Siamo andati a parlare con gli anziani dei nostri paesi e ci siamo fatti raccontare le storie che anche loro da piccoli avevano sentito. Le abbiamo riscritte e illustrate. Possiamo così tramandare queste storie che per tanti anni sono state raccontate di generazione in generazione. La catena che ci teneva uniti ai nostri antenati non è stata interrotta. Vi offriamo questo opuscolo che presenta un itinerario a piedi attraverso la Capriasca. Lungo questo percorso potrete scoprire storie e leggende locali. Con questa iniziativa speriamo di avervi offerto l’occasione per conoscere ed apprezzare la nostra bellissima regione. I ragazzi della Capriasca Tappe e tempi del percorso Il “Sentiero Raccontato” tocca 8 punti. Per raggiungerli si possono seguire le indicazioni riportate sull’opuscolo. La piantina si trova alle pagine 20, 21. Vi proponiamo il riassunto dell’itinerario nel quale sono precisate le varie tappe e indicati i tempi di marcia calcolati per dei camminatori di media capacità. La durata totale dell’itinerario, senza calcolare le fermate, è di circa 4 ore. Tempo di Tragitto km marcia Posteggio (Casa comunale d’Origlio) - Punto 1 (Cenacolo) 1,200 20 min. Punto 1 (Cenacolo) - Punto 2 (Fontana Moncrini) 0,900 25 min. Punto 2 (Fontana Moncrini) - Punto 3 (Convento del Bigorio) 1,300 40 min. Punto 3 (Convento del Bigorio) - Punto 4 (Paese di Bigorio) 0,700 15 min. Punto 4 (Paese di Bigorio) - Punto 5 (Parrocchiale di Tesserete) 0,750 15 min. Punto 5 (Parrocchiale di Tesserete) - Punto 6 (Sasso del diavolo) 0,900 20 min. Punto 6 (Sasso del diavolo) - Punto 7 (Torre di Redde) 2,000 40 min. Punto 7 (Torre di Redde) - Punto 8 (Lago d’Origlio) 2,400 45 min. Punto 8 (Lago d’Origlio) - Posteggio (Casa comunale d’Origlio) 0,600 10 min. 2 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 3 Profilo altimetrico Convento del Bigorio Torre di Redde 800 ◆ ◆ 728 700 ◆ ◆ 620 ◆ ◆ 615 600 ◆ ◆ 547 ◆ ◆ 550 ◆ 530 ◆ 500 Altitudine (m.s.l.m) ◆ ◆ 445 ◆ ◆ 419 ◆ 419 ◆◆ 400 300 0246810 km Avvertenze Il «Sentiero Raccontato» può essere percorso anche con delle biciclette fuoristrada (rampichini). A chi scegliesse questo mezzo di trasporto, si consiglia di raggiungere i punti 3, 4 e 5 senza seguire l’itinerario descritto ma percorrendo la strada cantonale, che comunque è poco trafficata. Per seguire l’itinerario del «Sentiero Raccontato» nell’ordine stabilito, si parte dal posteggio comunale di Origlio. Questo parcheggio è indicato molto chiara- mente e si trova lungo Airolo la strada cantonale, vicino alla Casa comu- nale di Origlio. Trattan- dosi di un percorso cir- colare, è comunque possibile iniziarlo in qualsiasi punto. Le località toccate dal Bellinzona sentiero possono esse- re raggiunte utilizzan- Locarno do i mezzi pubblici: esiste infatti un col- Tesserete legamento diretto con Origlio la stazione FFS di Lugano Lugano. Da qui partono le automobili postali (che si fermano a Origlio, Ponte Capriasca Sala Capriasca e Tesse- rete) e i bus delle Auto- Chiasso linee Regionali Luga- nesi (collegamento di- retto con Tesserete). 3 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 4 Itinerario Dal posteggio della Casa comunale di Origlio (partenza) 1 alla chiesa di sant’Ambrogio a Ponte Capriasca (punto 1) Incamminatevi lungo il sentie- ro che costeggia il riale, pren- dendo la direzione opposta a quella della Casa comunale (foto sopra). Continuate per 300 metri, fino a raggiungere una stradina asfaltata. Oltrepassate il ponticello sulla destra, che costeggia un altro riale affluente del primo, e continuate ancora per 300 metri. Arrivate in vista di un parco giochi che affianca il campo di calcio di Ponte Capriasca. Da qui si vede già svettare il campanile della chiesa di sant’Ambrogio (foto a destra). Continuate a vista in direzione della chiesa, fino a raggiun- gerla. Tarassaco alpino Taraxacum alpinum (Dente di leone/Soffione) Fiore alto 5-20 cm, fusto corto con capolino solitario giallo, ø cm 3-4,5. Frequente nei prati ed ai margini dei sentieri. Fiorisce in primavera. 4 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 5 Il Cenacolo di Ponte Capriasca 1 La chiesa di sant’Ambrogio a Ponte è stata consacrata nel 1356. Di quel periodo, che nella storia dell’arte si dice romanico, è restato l’attuale campanile. L’ultimo grande restauro risale al 1835, quando la chiesa è stata rico- struita come la si vede adesso. In particolare è stata rifatta la pianta della chiesa che ha preso la forma di croce greca (cioè con i quattro bracci della stessa lunghezza). In questa chiesa si può ammirare uno dei più importanti monumenti arti- stici di tutta la Svizzera: l’affresco dell’«Ultima cena». Il Cenacolo è il luogo dove si erano trovati i dodici apostoli per l’ultima cena prima che Gesù venisse crocefisso. L’affresco di Ponte è una delle più importanti copie di una famosissima opera di Leonardo da Vinci che si trova a Milano. È molto prezioso anche perché si è conservato meglio dell’originale. Non sappiamo chi abbia dipinto questo affresco e neppure la data esatta della sua realizzazione. Sono elementi che restano ancora avvolti nel mistero, anche se per la data si può ipotizzare circa l’anno 1540. Proviamo ora a guardare l’affresco per capire quello che vi è rappresen- tato. Gesù si trova nel Cenacolo assieme ai suoi apostoli. Probabilmente è il momento raccontato nel vangelo di Luca quando Gesù disse: «La mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola». Osserviamo la reazione degli apostoli a questa affermazione. Andrea (il nome è scritto nella parte inferiore del dipinto) sembra dire: «Io proprio non c’entro niente!». Pietro, accanto ad Andrea, ha preso in mano un coltello e forse sta pre- parandosi ad attaccare chi vuole fare del male a Gesù. Giuda tiene ben stretta la borsa con i trenta denari e non parla con nes- suno degli altri apostoli; forse si è sentito scoperto nel suo losco disegno. Con il braccio sta rovesciando la saliera e questo, nelle credenze medie- vali, è segno di sventura. 5 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 6 Sulla destra Matteo sembra dire agli altri: «Ma avete sentito quello che ha detto?». E Taddeo gli risponde: «Per quel che mi riguarda, non sarò di certo io!». Abbiamo appena osservato il disegno e lo abbiamo interpretato alla luce del passo del Vangelo, cosa che sicuramente facevano anche gli abitanti di Ponte quando si trova- vano davanti a quest’opera. Possiamo così capire meglio la ragione per la quale nel Medioevo si affrescavano le chiese: le immagini servivano infatti ad aiu- tare i fedeli a rappresentarsi i pas- saggi della Bibbia che venivano letti e commentati dal sacerdote durante la messa. Gli abitanti di Ponte sono molto legati a questo dipinto, per il quale è nata anche una leggenda. In questa, si dice che verso l’anno 1500 capitò a Ponte un uomo a cavallo. Dei contadini che lo ave- vano visto lo rifocillarono, lo fecero riposare e gli chiesero da dove provenisse. Rispose che aveva fatto un lungo viaggio e che veniva dalla Francia, dove aveva lavorato come pittore per aiutare il suo Maestro, lo stesso 6 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 7 Leonardo da Vinci, che però era morto. Per ringraziare la gente dell’o- spitalità, il pittore propose di fare un affresco nella chiesa del paese e domandò agli abitanti che gli fornissero colori e pennelli. Lavorò per molti giorni, suscitando lo stupore di tutta la gente per la bel- lezza della sua pittura. Finita l’opera decise di partire, senza chiedere alcun compenso. Anzi, ringraziò la gente di averlo ospitato e di avergli permesso di lavorare in chiesa. Era infatti perseguitato e aveva così potu- to restare per qualche tempo al sicuro. Gli diedero comunque settanta scudi e lui andò nella piazza del paese, chiamò tutti i poveri e distribuì a loro questi soldi. Come ricordo lasciò alla gente del paese una fascia di seta rossa che teneva annodata alla vita. 7 071073 Scu Tess Op rB 11.5.2007 9:41 Pagina 8 Itinerario Dalla chiesa di sant’Ambrogio a Ponte Capriasca (punto 1) 2 alla fontana Moncrini di Sala Capriasca (punto 2) Il villaggio di Sala Capriasca Uscendo dalla chiesa, prendete a sinistra e continuate per 50 me- tri. Quando siete all’incrocio, prendete ancora a sinistra e continua- te per 20 metri. Vi troverete davanti all’altra chiesa di Ponte, dedi- cata a san Rocco. Proseguite lungo la strada asfaltata che sale costeggian- do la chiesa, via che in dialetto viene chiamata “Bossag”. Vi accorgerete che essa ha pendenze molto forti, addirit- tura del 25%. Fino a pochi anni fa, prima di essere chiusa al traffico, era la strada canto- nale con la maggior pendenza di tutto il Ticino. Continuate fino alla fine della salita. Quando sbucherete sul- la strada cantonale vedrete a sinistra la chiesa di Sala (foto a lato). Seguite il marciapiede fino alla chiesa e continuate anche do- po la curva. Poco lontano ve- drete il cimitero e prima di questo, sulla destra, ecco ap- parire un singolare monu- mento. Zafferano selvatico Crocus albiflorus Fiore alto 4-6 cm, fusto corto, fiori bianchi sino al violetto.

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