QUADERNI MUSICALI MARCHIGIANI 6/1999 Lucia Fava

QUADERNI MUSICALI MARCHIGIANI 6/1999 Lucia Fava

QUADERNI MUSICALI MARCHIGIANI 6/1999 a cura di Lucia Fava Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo del MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI (L. 123/80) ASSOCIAZIONE MARCHIGIANA PER LA RICERCA E VALORIZZAZIONE DELLE FONTI MUSICALI (A.Ri.M.-onlus) piazza del Plebiscito, 33 – 60121 Ancona tel. 071/52674 (fax su preavviso) – e-mail: [email protected] http://space.tin.it/musica/masalvar QUADERNI MUSICALI MARCHIGIANI Comitato di redazione Concetta Assenza, Graziano Ballerini, Franco Battistelli, Lucia Fava, Ugo Gironacci, Riccardo Graciotti, Gabriele Moroni, Elvidio Surian, Domenico Tampieri Quota associativa annuale / 1 numero: =C 15.50, da versare sul c/c postale n. 11899630 o c/c bancario n. 947026 del Monte dei Paschi di Siena, Ancona ASSOCIAZIONE MARCHIGIANA PER LA RICERCA E VALORIZZAZIONE DELLE FONTI MUSICALI (A.Ri.M.-onlus) QUADERNI MUSICALI MARCHIGIANI Volume 6 a cura di Lucia Fava 2002 In copertina: Cristoforo Roncalli, (detto “Il Pomarancio”), Angeli in volo e testa di putto. Per gentile concessione dell’Archivio storico della Santa Casa di Loreto. La redazione del volume è stata chiusa il 28 gennaio 2002 ISBN 88-392-000-00 Copyright © 2002 by A.Ri.M.-onlus Edizioni QuattroVenti Snc, Cas. post. 156, Urbino www.edizioniquattroventi.it info©edizioniquattroventi.it Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i Paesi. Sommario Marina Bartoli Metaura Torricelli (1866-1893): un contributo significativo al virtuosismo strumentale dell’Ottocento 7 Andrea Damiani I manoscritti per chitarra barocca della biblioteca privata- Olivieri di San Ginesio 27 Ugo Gironacci La breve stagione della “Gazzetta della Marca“(1785-88): spoglio delle notizie musicali di un periodico regionale di an- tico regime 65 Riccardo Graciotti La musica nell’orientamento didattico del collegio Campana di Osimo dal Settecento al Novecento 133 Maria Pia Jacoboni-Alessandra Chiarelli Cusanino e Farinelli: appunti per un’ipotesi di confronto 159 Recensioni Libri: M. salvarani, Sui melodrammi di Prospero Bonarelli e d’altri “cavalieri”,in Musica in torneo nell’Italia del Seicento (F. Battistelli) - B. gallotta, Musica ed estetica in Leopar- di; C.C. Santoro, ...e il suon di lei. La concezione estetico- musicale in Giacomo Leopardi; Giacomo Leopardi. Sulla mu- sica (P. Ciarlantini) - A vagheggiare Orfeo. Saggi e docu- menti; A vagheggiare Orfeo. Libro di Sala; Giacomo Torelli scenografo e architetto dell’antico Teatro della Fortuna di Fano; Giacomo Torelli. L’invenzione scenica nell’Europa ba- rocca (A. Pellegrino) 179 Musica: P. Bellinzani, 12 Sonate da Chiesa a tre per 2 violi- ni e Basso Continuo (D. Marsano) 196 Dischi: G. Persiani, Ines de Castro (M. Beghelli) - Quella vermiglia rosa (P. Cecchi) - N. Pelicci, In Passione et Morte Domini (U. Gironacci) - C.G. Celsi, Composizioni per Gran- d’Organo (G. Moroni) 199 Libri ricevuti 209 5 Sommario Statuto dell’A.Ri.M. 211 Pubblicazioni dell’A.Ri.M. 217 Indice dei nomi e dei luoghi 219 6 Metaura Torricelli (1866-1893): un contributo significativo al virtuosismo strumentale dell’Ottocento di Marina Bartoli L’Ottocento italiano, pur dominato dall’opera lirica, conobbe una straordinaria proliferazione del virtuosismo strumentale. Fra la nutrita schiera dei musicisti che lo rappresentarono va certamente ricordata la violinista Metaura Torricelli, interprete che suscitò l’ammirazione delle platee internazionali e che tuttavia, anche a causa della morte prematura, fu poi ingiustamente dimenticata. L’astro nascente della Torricelli aveva dietro di sé una lunga e conso- lidata tradizione di musica strumentale e di solisti: ad esempio la Bolo- gna di inizio Ottocento annoverava un Liceo Filarmonico ed il primo violino Felice Alessandro Radicati, di origine torinese 1; a Milano si im- poneva all’attenzione del pubblico il poliedrico Antonio Bazzini, direttore d’orchestra, pianista e violinista, oltre che compositore di buona fama 2; nel 1825, Genova aveva dato i natali a Camillo Sivori 3, che sarebbe sta- to allievo del violinista per antonomasia Niccolò Paganini; nella cittadina piemontese di Savigliano, avevano mosso i loro primi passi le sorelle Milanollo, forse le più apprezzabili virtuose del violino dell’Ottocento 4. 1 Allievo di Gaetano Pugnani, il Radicati (Torino, 1775-Bologna, 1820) fu ottimo concertista attivo sia in Italia sia all’estero. A Bologna, dove si stabilì a partire dal 1815, fu maestro di cappella in S. Petronio, primo violino nell’orchestra municipale ed insegnan- te nel Liceo Musicale. Oltre ad una copiosa produzione di musica da camera, lo si ricorda anche come autore per il teatro. Vincenzo Terenzio, La musica italiana nell’Ottocento, Milano, Bramante Editrice, 1976, p. 532. 2 Per una biografia esaustiva di Bazzini (1818-1897), che fu maestro del violinista padovano Emilio Pente, marito della Torricelli, rinvio a Claudio Sartori, L’avventura del violino. L’Italia musicale dell’Ottocento nella biografia e nei carteggi di Antonio Bazzini, Torino, ERI (Edizioni Rai radiotelevisione italiana), 1978; e ad Arnaldo Bonaventura, Storia del violino, dei violinisti e della musica per violino, Milano, Ulrico Hoepli, 1925, pp. 184-185 soprattutto. 3 Di Sivori (1825-1894) si è ampiamente occupato Flavio Menardi Noguera, Camillo Sivori. La vita, i concerti, le musiche, con una prefazione di Renato Di Benedetto, Geno- va, Graphos / Musica, 1991. 4 Teresa Maria Milanollo era nata a Savigliano, in provincia di Cuneo, il 28 agosto 1827 (circa quarant’anni prima di Metaura), mentre la sorella Maria il 19 giugno 1832. Fi- glie di un artigiano costruttore di carri e di telai da tessitori di seta, presero amore all’atti- vità violinistica dopo che Teresa ebbe ascoltate le cerimonie religiose in memoria di re Carlo Felice, entusiasmandosi per la musica e coinvolgendo anche la sorella minore. Tere- sa fu mandata a studiare a Torino, e diede a soli otto anni il primo concerto pubblico, cui seguì il trasferimento dell’intera famiglia a Marsiglia per assecondare le magnifiche doti di virtuosa rivelate dalla ragazzina. Perfezionatasi con i maestri Lafont, Habeneck e con il 7 Marina Bartoli Grazie all’interessamento del Mo Pietro Revoltella, docente presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova (in una delle cui sale è custodito un ritratto fotografico della Torricelli) 5, ho avuto modo di consultare una raccolta inedita di articoli giornalistici 6. Tali articoli, contemporanei alla violinista, ne ripercorrono la brillante carriera artistica, dagli esordi fino alla prematura fine e testimoniano la sviscerata ammirazione di cui la Torricelli fu oggetto da parte di ogni strato sociale e di ogni tipo di pub- blico di allora. Fin dagli inizi, la stampa ha assunto un ruolo di primaria importanza nella divulgazione delle notizie culturali e mondane della propria epoca. I giornali hanno seguìto le sorti degli artisti più valenti, offrendo uno spac- cato del loro mondo e del loro tempo, rilevando dettagli e particolari spesso irreperibili in altre fonti. Per questo motivo, oltre che per l’estre- ma scarsità di documentazione archivistica e bibliografica 7, ho scelto di grande de Bériot, iniziò allora per lei una felice stagione concertistica che la vide in Bel- gio, in Olanda, in Inghilterra ed in Prussia, nell’Italia settentrionale, a Praga, Dresda, Ber- lino e Brandeburgo. La sorella Maria poté accompagnarla per poco, morendo appena sedi- cenne a causa della tisi. Il dolore impagabile troncò la carriera di Teresa, che divenne mo- glie del capitano e musicista francese Joseph Charles Parmentier e si dedicò unicamente all’organizzazione di concerti educativi per bambini di famiglie povere, con l’eccezione di un interessante repertorio di composizioni per violino. Morì nel 1904, lasciando una ric- chissima collezione di strumenti ed un ricordo imperituro, che la natia Savigliano suggellò con l’edificazione in suo onore di un teatro civico (primo caso in assoluto, nella storia culturale italiana, di teatro dedicato ad una figura femminile). Per ulteriori approfondimen- ti, rimando a Patricia Adkins chiti, Donne in musica, Roma, Bulzoni Editore, 1982, pp. 152-154. 5 Metaura Torricelli morì a Padova. Particolare attenzione è stata da me dedicata alla questione dei natali della violinista: da molti articoli italiani ed esteri, essa risultava infatti nata a Fossombrone, fatto che veniva attestato anche in Musica e musicisti a Fossombrone dal 1400 ad oggi, a cura di Don Giuseppe Ceccarelli, Renzo Savelli, Fossombrone, 1976, p. 83. A Fossombrone, tuttavia, era irreperibile l’atto di nascita: deviando allora la mia ri- cerca su Padova, ho potuto trovare il certificato di matrimonio della Torricelli e, tramite questo, accertarmi del suo effettivo luogo di nascita, che è Ancona. In ultima analisi, Fossombrone resta comunque la vera “patria” della violinista: luogo di origine e residenza dell’intera sua famiglia e, soprattutto, fucina della sua prima forma- zione musicale. 6 Gli articoli risultano inseriti in una sorta di album, recante l’indicazione: “Metaura Torricelli. Giudizi della stampa”. Il prezioso materiale (attualmente di proprietà del Mo Pietro Revoltella), è stato acqui- stato, dallo stesso, presso un negoziante padovano di antiquariato. Questi, a sua volta, l’a- veva comprato da una famiglia priva di qualsiasi legame con i cognomi Torricelli o Pente: di qui l’impossibilità di risalire all’artefice della raccolta. 7 Non provenendo da fonti di prima mano, scarse e in parte inesatte sono le informazioni su Metaura Torricelli, che viene ricordata

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